Bella storia :) mi è piaciuta anche se non.c'è stata la scena.slashosa :) scritta bene complimenti :)

Ciao, arrivo un po' in ritardo a leggere questa storia e per questo mi scuso davvero. Spero che leggerai ugualmente questa recensione perché volevo farti sapere quanto mi ha colpita questa minilong. Guarda, io non sono una che elargisce complimenti, anzi, mi ritrovo un po' troppo spesso a dire quello che penso in modo molto diretto e non riesco a farne a meno, cosa che mi ha causato quasi sempre qualche problemuccio... Quindi spero che ciò che ti dirò ora abbia più valore proprio perché sono sincera nei commenti. Ma penso che tu abbia una vera propensione per la scrittura, chiamalo talento se preferisci. Ho letto quasi tutte le tue storie in questo fandom, forse alcune le ho anche commentate, ma tra tutte, questa è senza dubbio la migliore. Appena prima di questa ho letto quella del John di gattini ed ero rimasta un po' così perché poi, leggendo, si scopre che non era stupendamente irreale fino alla fine. (io amo il surreale e un John fatto di gatti era la cosa più meravigliosa di questa terra, per questo dopo che ho scoperto che in realtà era un sogno ci sono rimasta un po' male).

Quindi mi sono approcciata a questa con qualche dubbio, ma sono rimasta molto molto sorpresa. Da quello che ho capito era anche la tua prima slash, quindi anche per questo ti faccio i miei complimenti, di sicuro con questi due personaggi viene molto naturale pensarli insieme, perché dai, sono splendidi e così naturali.

Ma passiamo alla sostanza... Devo dire che ho letto diverse storie post Reichenbach, ma penso che questa sia una delle migliori dal punto di vista delle azioni/reazioni dei personaggi. Sia Sherlock che John sono mossi da motivazioni molto sfaccettate e complesse e la loro complessità caratteriale arriva in una maniera piuttosto diretta a chi legge e li fa apparire per quello che sono ovvero dei personaggi molto più spessi di quanto non si legga in giro. La cosa che ho apprezzato davvero è la tua capacità introspettiva, i pensieri scivolano via in un modo davvero molto piacevole e naturale. John è molto ben tratteggiato, la sua reazione nei confronti del ritorno dei Sherlock è scioccante e totalizzante anche per chi legge. E ho trovato molto azzeccato il concetto che lui si renda conto dei sentimenti che prova per lui proprio dopo il suo ritorno. Dall'altra parte invece c'è Sherlock, lui è straordinario invece. Il modo in cui hai descritto i suoi sentimenti è a dir poco magistrale, il che è davvero notevole se si considera che questa è stata la tua prima storia in questo fandom. Io ho bisogno di un periodo di adattamento, perché quando scrivo di personaggi nuovi, per me, non è mai facile calarmi completamente fin da subito. Tu invece, hai scritto di Holmes in un modo divino. La maniera con cui cerca d'avvicinarsi, ma ha paura di commettere un qualche errore che lo faccia fuggire e che lo allontani di nuovo da lui. E poi alla fine quando si rende conto che gli conviene seguirlo a casa sua, dopo che John è scappato... l'ho trovato molto giusto. Ma soprattutto quando ripensa alle sue esperienze passate, e si ritrova a paragonare ciò che sente adesso per il dottore con quello che ha provato in passato per altre persone. Il fatto di interessarsi esclusivamente a persone che lo stimolino intellettualmente, e che questa cosa sia successa pochissime volte perché nessuno è alla sua altezza, e l'idea che poi alla fine non se ne è fatto mai nulla, perché Sherlock è sempre stato molto timido. Nessuno che io abbia letto, fino ad ora, ha calcato sul fattore timidezza. Ma io penso sia una delle chiavi per comprendere il rapporto di Sherlock con i sentimenti. Io ho sempre creduto che sia molto timido e che la sua amicizia con il dottore lo imbarazzi per molte cose, e poi tu hai descritto molto bene sia questo che la confusione che Watson gli provoca.

Lo so, sto dicendo un sacco di scemate...
Allora, il sunto è che questa storia mi è piaciuta e finisce diretta tra le mie preferite.
Ancora complimenti.
Koa

Mio Dio ma è stupendo! *____* Vorrei dirti tantissime cose, ma so che non le dirò tutte u.u Partendo dal principio, ahahahah me l'aspettavo che Sherlock non sarebbe statocon le mani in mano per tre anni, e trovo gentile da parte sua, rivolere John al suo fianco, però dovrebbe anche provare a mettersi nei suoi panni, avendo creduto -e sofferto per un'amore mai dichiarato- che lui fosse morto e sepolto. Pooovero lui :( Le scuse non basterano, ma almenoun pò dimostra di aver capito la situazione, anche evitando futuri discorsi sui ricordi, eccetera. Bellissimo ilparagrafo in cui descrivi tutte le emozioni e la sfera psicologica di John! <3 Mah, ovviamente la parte che più ho preferito è quella dove hai mandato in tilt sia il cervello di Sherlock che il mio *___* non credevo che John fosse così intraprendetnte (nella maggior parte delle fic è Sherlock che fa la prima mossa) ma certo che anche Holmes -.- L'amicizia è creata per dimostrare l'attrazione verso lo stesso sesso? ahahahahaah un insulto all'omosessualità :') meno male che John ha le idee chiAre su questo punto! Uno dei baci più belli che abbia mai letto, complimenti! Ed ora, vedremo che discorso maturo ed intelligente farà il caro SH a JW, per convincerlo a tornare, malgrado la loro nuova situazione ;) al prossimo-ed ultimo(sigh) capitolo-
un bacioneeeee
Ari

Wow! proprio oggi mi sono vista l'ultima puntata della seconda stagione..e cercavo proprio un possibile sequel, che tu haiperfettamente realizzato, a quanto ho letto in questo primo capitolo! *_* Premettendo che adoro la coppia John/Sherlock (anche dai film, con la coppia Downey/Law ahah) e che non sono un'esperta del fandom, ti dico solo che a me è piaicuta un sacco! :3 Almeno l'inizio ^^ Davvero, hai reso benissimo le sensazioni e i sentimenti che probabilmente avrebbe provato John dopo ben tre anni dalla morte di Sherlock, e lui, molto IC, non capisce che John lo sta aspettando u.u mamma mia, è proprio un caso disperato! (nell'ultima puntata, quando John va dalla psicologa e dalla tomba, io speravo dicesse qualcosa di più sul loro rapporto -.-) Anyway, continua così! Lessico e grammatica sono OK, la canzone ci sta tutta, e..ci si legge al prossimo capitolo! un bacione Ari

Va beh, ormai mi sento talmente banale nel dirti le cose che non so più cosa dirti u__ù Dovrebbero inventare un nuovo vocabolario per te. XD Perché CAVOLO, questa è stata la prima fic in questo fandom? QUESTA? Cioè, perfetta. John e i suoi sentimenti sono chiari, limpidi, trasparenti al lettore. L'ho adorato John. L'ho adorato quando è scappato in mezzo alla folla perché non voleva picchiare Sherlock, l'ho amato quando è scappato la seconda volta lasciando il consulente su quella poltrona (facendo, anche se non poteva immaginarlo, scattare qualcosa in Sherlock per farlo un po' smuovere dal suo stato fermo). L'ho adorato quando ha saputo del ritorno ed è andato in bagno a rigettare anche l'anima. Insomma... John l'ho AMATO.
Sherlock. . . beh. . . è Sherlock. Diciamo che un paio di calci in culo glieli avrei dati volentieri. Soprattutto quando si è "lamentato" dei 40 giorni, tu lo fai aspettare 3 anni e osi fare delle rimostranze?! Oltretutto ha pensato male volendo dare a John "i proprio spazi" facendogli fare (di nuovo) la prima mossa. Non è decisamente una cima in sentimenti, devo dire.... Meno male che alla fine migliore (ci rimane male di quel ''mh'' quando gli chiede se vuole tornare a vivere con lui... aaaaww)
"– Anch'io, Sherlock. –
Aveva parlato? Perché aveva parlato, cosa c'era da dire? Di cosa stava parlando? Aveva importanza?
– Cosa? – gli chiese, del tutto disinteressato, seguendo con sguardo famelico le labbra di lui.
Non l'aveva baciato abbastanza. Ne aveva ancora bisogno."
Cioè, SPETTACOLO!!!! <3

E tipo perché non l'avevo mai letta?? Non lo so, non ne ho idea, devo assolutamente rimediare oddio. D:
John 40 giorni. Sherlock... come fai a non capire? Ma soprattutto ''Sono passati 40 giorni John'' ma stronzo! Te lo hai fatto aspettare 3 anni e OSI lamentarti di 40 giorni?? A cinghiate ti prendo altro ché! D:
Comunque, fantastica, come sempre, prossimo capitolo. Arrivo.

non voglio farla lunga, ti ho appena lasciato un'altra recensione per That awkward moment.
quella è ai limiti della perfezione, oltretutto è una one-shot, ma anche questa tua storia mi è piaciuta moltissimo!
sarò una fan recente, ma ne ho lette già un certo numero di storie che si imbarcano nel racconto del DOPO .. dopo 3 anni Sherlock ricompare e ...
e non è facile creare una storia così credibile e bella. mi è piaciuta davvero, hai esaltato il meglio di questi due straordinari personaggi ricreandoli nei loro panni e rendendo bene ogni loro sfaccettatura.
ancora brava, confermo più che mai che controllerò i tuoi aggiornamenti!
Giulia

Perdonami se questa recensione sarà breve... ma per descrivere questo piccolo capolavoro ci vuole davvero poco:
Ho amato tutto questo...
Profondamente.
E non sto scherzando, o esagerando... Aspettavo che John e Sherlock facessero l'amore da sei puntate, dannazione! Sei puntate! Anche se spesso ci avevo fantasticato sopra, non sono mai riuscita a prendere il coraggio a quattro mani e tirarne fuori qualcosa, come hai fatto  tu... un po' perchè  temevo che nel mentre mi si sarebbe liquefatto il cuore, un po' perchè temevo che li avrei snaturati, magari mettendo loro in bocca frasi che non c'entravano nulla, o gesti insulsi, senz'anima... cosa che tu sei riuscita ad evitare.
Loro, in questa storia (breve ma di un'intensità spiazzante), sono loro... e basta.
Che posso dirti di più, se non che mi sono bevuta le tue parole e che ammiro moltissimo il tema che hai scelto e le tue capacità creative? Nulla che non abbia già detto... e per quanto ami ripetermi, stavolta non lo farò... o temo che potrei continuare a parlarne (e a parlare di J. e S.) per troppo, troppo tempo...
Perciò un bacio
Con affetto
Aurora

Leggi la risposta dell'autore

Mi sono emozionata. La prima parte, quando John fatica a vivere, è veramente molto ben scritta. La ridondanza su "è finito il latte" mi ha fatta quasi piangere. Poi molto bello lo sviluppo del risentimento, la descrizione dell'amicizia ormai incrinata, il senso di pericolo circa il fatto che non si sa se tutto tornerà come prima.
Mi è piaciuto molto, questo racconto, e lo metterò tra i miei preferiti.
 

Meravigliosa! Ah quanto vorrei che una cosa simile avvenisse nella serie! :*

Sherlock decide di mettersi in gioco, di fare qualcosa che, tre anni prima, probabilmente non avrebbe mai fatto. Decide di rischiare, insegue John e gli offre tutto se stesso, il suo copro, ma soprattutto il suo cuore e tutti queli sentimenti che si è sempre ostinato a negare di possedere. Lo fa per l'unica persona che per lui conti davvero, quel John ordinario, non brillante, imperfetto, sentimentale e indispensabile.
Peccato che non esista una categoria di store "stra-preferite" perchè altrimenti la tua ci sarebbe finita di corsa.
Hai descritto Sherlock e John in modo divino, hai uno stile di scrittura fantastico, appassionate, che ti inchioda alla pagina.
Davvero splendida, bravissima, non so che altro dirti.

In questo capitolo la tensione che riesci a costruire pian piano, riga dopo riga, è densa e palpabile. Non è solo una tensione sessuale tra i due, è l'avvicinarsi di un momento di importante epifania, quello della consapevolezza che davvero sono fatti l'uno per l'altro, Sherlock e John.
Comprensibile la rabbia di John, quando l'amico torna alle sue vecchie abitudini, è tormentato dal dubbio di essere il solo che ha sofferto in quei tre anni e, probabilmente, il dubbio che ci sta cascando di nuovo, che nonostante il dolore che ha provato, lui Sherlock l'ha già perdonato, gli perdonerebbe qualsiasi cosa.
E a Sherlock, con la sua mente geniale ma troppo asettica, occorre una eternità prima di giungere alla realizzazione che "Così lontano, così alieno. John era la sua parte mancante, quel tassello del quale da sempre sentiva il bisogno per sentirsi completo." frase che esprime in modo cristallino il loro rapporto.

Questa stora è meravigliosa, sei magistrale nel descrivere sentimenti e sensazioni.
Inizialmente, la prima parola che mi era venuta in mente per descrivere questo primo capitolo, è stata "angst", ma in realtà non è proprio così, la parola giusta, probabilmente, è "amarezza".
L'amarezza di John, che ha continuato a vivere e contemporaneamente ha smesso di farlo tre anni prima (terribile), l'amarezza di Sherlock che sapeva di avere un rapporto prezioso col suo amico e che ora gli appare irrecuperabile.

Vorrei lasciarti una recensione lunga, profonda e utile, ma non ho parole per esprimere la mia esaltazione di questo momento! ...Cioè, ho letto due volte questo capitolo senza fermarmi e confermo: è PERFETTO. Perfezione totale! Davvero, non so cosa mi è piaciuto di più... se quella sensazione di agitazione mista a rabbia mista a desiderio che sei riuscita a trasmettere nel tuo descrivere i comportamenti e pensieri di John iniziali (mi sono agitata persino io!), o l'immagine di John che spinge Sherlock contro il muro (can we switch places, John?) o ancora la completa confusione, la dolcissima perdita di coerenza di Sherlock dopo che è stato con John... OH CIELO! Questa parte è bellissima!!! *____* Cioè, davvero... e vogliamo commentare il "Mhm"? Perchè praticamente riesco a sentire la voce di John rispondere così.
Complimenti!!!!!! <3

ciao!!!!!!!!!!
oh mio dioooooooooooooooo
oh mio dio
è fantastica! non ho parole! anche quest'ultimo capitolo è intenso quando gli altri... i sentimenti sono trasmessi benissimo attravrso le parole... è come se vivessi io la storia... adoro loro due come coppia e mi congratulo con te: hai scritto davvero molto bene, mi dispiace un sacco che sia finita....
uffi!! però è un bel ending...adorabile le riflessioni finali di Sherlock... e soprattutto quando dice che va in tilt solo per un gesto di JohnXDXD
i miei complimenti ! hai fatto un bel lavoroXD
kiss