Recensioni per
Ceneri
di TuttaColpaDelCielo

Questa storia ha ottenuto 128 recensioni.
Positive : 128
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
24/02/14, ore 19:21
Cap. 33:

Allora..ciao, scusa il disturbo ma volevo dirti che mi sono letta la tua storia tutta d'un fiato.
Hai davvero tanta fantasia e riesci, non so come dire, a far arrivare chi legge a diventare colui che sta pensando le cose che scrivi. Non so se hai capito e se mi sono spiegata bene ma spero di si.
è tutto confusionario (so che è fatto di proposito e che le risposte vengono date piano piano) e appena pensi di aver capito qualcosa eccoti subito lì pronta a stravolgermi. Non so come riesci ma in ogni capitolo mi sorprendi sempre di più, mi rapisci e mi appassioni un po di più con le tue parole e con il tuo modo di scrivere.
Ti giuro sei stupenda e DEVI andare avanti, non puoi lasciarmi così sospesa.

Recensore Junior
24/01/14, ore 21:25
Cap. 31:

Quel poco che c'era di positivo nel capitolo precedente lo distruggi un po' qui: Sachiel, che sembrava in grado di accettare di tutto, viene sconvolta dal bacio di Amitiel e ... non so, riflettendoci un po' a freddo (ho letto un po' di ore fa) sembra che si rompa. O che sia scattato qualcosa in lei. Una reazione spaventosa, si, ma sempre meglio di un tradimento o di un attacco di disprezzo verso Amitiel - certo, comunque ora è più fredda e in un certo senso lontana, ma non sembra rinnegarla. Bella l'immagine della seta e bello il modo in cui Amitiel si fa il bagno nel Confine, che poi magari è solo un tuo modo per anticiparci che presto accadrà qualcosa per cui varcherà completamente se non quel confine, qualcun'altro, metaforico o non.
Aspetto di vedere gli sviluppi.

Seconda parte: Leliel e Nelchael. Nessuno dei due mi fa pena, oggettivamente. Leliel perché per quanto distrutta - piange quando non dovrebbe piangere, rivede in Sachiel quello che era successo forse a Sariel, le ombre si abbattono su lei stessa - sul suo dolore grava sempre l'idea che si stia preoccupando per la sua posizione, e forse effettivamente è così. E in che parte? Al cinquanta percento? Al novanta? Non si può sapere. Mi rendo conto che il suo carattere è determinato dal suo passato duro in cui ha dovuto farsi valere, ma è comunque un personaggio che non riesco a giustificare. Dopotutto lei che si è fatta strada in un sistema così discriminatorio, per quale motivo non fa niente per evitare, quanto meno, di portare avanti gli stessi pregiudizi/discriminazioni (discorso un po' generico, lo so)? In un certo senso il suo dolore qui sembra quasi una punizione per il suo egoismo. Senza contare che come giustamente le fa notare Nelchael, lei è stata comunque colpevole o complice dei colpevoli.
E Nelchael ... mah, non saprei: Nelchael viene fuori quando si tratta di dire "te l'avevo detto", o quando deve "portare avanti una promessa" eccetera, eppure in tutti i cicli del paradiso è sempre stato lì a farsi spezzare le gambe da Leliel ... opponendosi magari, si, ma quanto? Non mi sembra molto migliore dell'Autorità, per capirci.

Anane è la perla - insieme ad Amitiel/Sachiel - del capitolo. La condizione in cui è veramente pietosa, ma la cosa peggiore sicuramente è la compagnia in cui si trova. Aspetto di vederci più chiaro, comunque, non ho ben capito il ruolo di Dumah. Evidentemente, comunque, qualcosa è andato storto.

Recensore Junior
24/01/14, ore 21:11

Ok, il corpo di Amitiel è ... esploso? asd

Scherzi a parte, la nostra povera protagonista è già abbastanza lasciata a sé stessa senza bisogno di dover anche aver a che fare con un corpo nuovo a cui deve riabituarsi u.u Il da-da-da della storia, temevo fosse Daniel sin dall'inizio; e come succede, se in Ceneri si teme qualcosa probabilmente accadrà. Terribli (nel senso di "impatto") i dialoghi in corsivo, l'interlocutore che passa da bambina a puttana come se niente fosse. La domanda è: ma chi è quello dei dialoghi? Daniel? Sarebbe da lui, per quanto poco si sa della figura, in quel caso, dev'essere un tipo simpatico.

Capitolo riposante per un certo verso, sempre pieno dell'inquietudine che serpeggia dentro Amitiel - da da da - e agli sconvolgimenti che stanno accadendo al Paradiso, ma che raggiunge un picco positivo, o almeno così sembrerebbe, alla fine, col bacio a Sachiel che sembra davvero qualcosa di agognatissimo.

Recensore Junior
23/01/14, ore 18:05

Bello. Non so se potevi inventare una scena migliore di questa per mostrare le assurdità del paradiso: da una parte i Cherubini esposti alla presenza corrosiva dei Demoni, dall'altra gli stessi demoni che più che aggressivi, sono ridotti ad animali feriti, in gabbia, che urlano per dolore delle carni squarciate, non tanto per una reale cattiveria. è una scena estremamente macabra, almeno per come l'ho vista io, sono tutti ugualmente vittime - tranne ovviamente gli esecutori, Leliel e compagnia bella.
Molto vivide le descrizioni, sopratutto dei cherubini che oscillano tra l'orrore e la necessità di obbedire agli ordini. Marionette.
La questione dei demoni in forma mostruosa suppongo sia dovuta al loro stato di dolore/rabbia/prigonia, insomma sono un po' fuori controllo. Dopotutto Eisheth sicuramente non è un demone minore - come pensa erroneamente Amitiel - semplicemente credo sia normale essere in grado di contenere eventuali forme demoniache dentro un aspetto più umano. Oppure magari quella è la vera forma che hanno i demoni di basso livello, che non possono apparire altrimenti?

Comunque, il principale motivo per cui mi fido poco di Sachiel sono proprio scene come questa. Quando ancora era convinta di poter evitare l'incarico con gli Strateghi, era così entusiasta dell'approvazione (una briciola, in realtà) di Leliel che automaticamente Amitiel sembrava passare in secondo piano, ma molto in secondo piano. Forse un'impressione mia, forse hai inserito invece molti di quei ragionamenti ad arte proprio per dare questo effetto: comunque Sachiel dipende troppo dall'approvazione dell'Autorità, è troppo suscettibile anche solo all'apparenza di una lusinga; non posso non temere che, appunto per una lusinga, potrebbe tradire letteralmente o metaforicamente il legame con Amitiel. Da questo punto di vista quindi non è una figura più idilliaca o tranquilla rispetto ad Anane o Michael, ma questo lo sapevamo già - in questo capitolo si concretizzano soltanto dei dubbi che avevo già formulato.
Non che la sua ricerca di consenso e al contempo libertà - e il momento in cui Leliel di nuovo spezza le sue illusioni - non siano drammatici, in sé.

Hai ribaltato una scena che è un po' in cliché in molte storie, ovvero vedere i cattivi mentre "torturano dei buoni o degli innocenti imprigionati" di fronte all'eroe o al gruppo dell'eroe. Solo che stavolta i buoni - le autorità - sono quelli a catturare e a torturare; i cattivi - in teoria i demoni - sono quelli che soffrono come animali, e il gruppo dell'eroe è costituito da dei cherubini che si comportano come marionette. Una scena non solo insolita e interessante, ma anche parecchio complessa.

Alla fine la più eroica è proprio Amitiel, ironicamente, che pur di sottrarsi a tutto quello sviene.
(Recensione modificata il 23/01/2014 - 06:07 pm)

Recensore Junior
23/01/14, ore 17:29
Cap. 28:

Forse in termini di eventi questo capitolo è meno ricco degli altri, ma non per questo è presentato male. La presa di coscienza di Amitiel - follia (?) - per ora sembra indirizzarla verso i caduti, per quanto ci sia sempre una minima quantità di contrasto. Almeno, per ora: non escludo che in futuro possano esserci altre svolte. Leggendo - forse anche perché il tema del capitolo era appunto sottolineare la pazzia, che sia pazzia "reale" o secondo i termini del paradiso - Amitiel ricordava come atteggiamento la sua insegnante, che hai nominato solo qualche volta - Sariel, se non erro - che era stata allo stesso modo additata di follia.
è bello vederla in un ruolo attivo, mentre spiega una Ramiel preoccupata come stanno le cose, senza mezzi termini e senza l'ipocrisia del paradiso - una scelta significativa, un atto di rivolta quasi, come il suo pronunciare il termine "mediano" invece che "dimensione umana": l'esempio in questione sembra un comportamento infantile, ma ha più o meno lo stesso connotato. Suppongo che Ramiel sia in pericolo - o stia temendo - per la relazione con il cherubino che avevi accennato, Gabriel.

La seconda parte mi puzza di complotto, è ovvio che succederà qualcosa. Anche qui le ripetizioni di sani, o frasi come "a nessuno verrebbe in mente di scappare", danno l'idea di come Amitiel stia già pensando in maniera critica (ma più netta, più aspra) contro il sistema. Interessante come il suo comportamento devia dal resto dei cherubini "normali". è la sua presunta follia a farla comportare così, o, come sembri aver accennato in alcuni punti, è perché i ricordi della sua vita precedente si stanno facendo più forti - e quindi magari anche le vecchie abitudini, i vecchi comportamenti?
Io al suo posto, comunque, mi sarei preoccupato di venire scoperto. In effetti c'é da capire come mai, se gli angeli di alto grado sono capacissimi di vedere l'essenza, nessuno si occupa delle "ferite" di Amitiel, o comunque dello stato in cui dev'essere l'essenza ora. In teoria dovrebbe essere visibile il suo stato di non-conformità alla norma (oltretutto la capacità degli angeli di guardarsi dentro è abbastanza inquietante da questo punto di vista). Probabilmente ci sono dei motivi di controllo dall'alto e decisioni di cui non siamo a conoscenza (un po' come la caduta di Anane, che era prevista ma non è stata impedita).

Aspetto di vedere cosa succederà. Molto dolce il riferimento ad Anane e alla sua mancanza.


Edit: Mi scordavo di dire che non ho ben capito la parte a proposito della linea di sangue (demoniaco ?) sulla gamba di Ramiel-allieva, ma non so se era tua intenzione che non si capisse né se è stato un problema mio asd
(Recensione modificata il 23/01/2014 - 05:35 pm)

Recensore Junior
21/01/14, ore 20:15
Cap. 27:

Io, con una certa dose di arroganza, pensavo di poter leggere il capitolo e recensire in un secondo momento.
Invece non posso. Non posso perché temo che, se ritardassi a scrivere, mi dimenticherei di menzionarti la sensazione che si prova quando si arriva in fondo a questo pezzo. Un miscuglio indistinto - confuso - di emozioni; l'impressione di condividere ora i sentimenti di Sachiel, ora quelli di Amitiel.

Nominalmente, cosa colpisce di questo brano? Ovviamente la preoccupazione della più anziana verso la più giovane, il loro legame così stretto che le rende un po' meno sole, un po' più forti contro un mondo che - ammesso che sia stato pensato per qualcuno - non è stato pensato per loro. Il loro legame relativamente nuovo ma lo stesso toccante, fragile, tenero. L'ansia di Sachiel di non voler tornare da sola; o quantomeno di non essere privata da quelle emozioni, e quei momenti, seppur piccoli, che sollevano la sua vita dal senso perenne di inadeguatezza o dalla ricerca di approvazione da parte della fredda Leliel. E anche l'impotenza - vedere Amitiel perdersi e non poter fare niente se non sussurrare, cercare di spiegare, cercare di convicerla - parole che sono efficaci solo a metà, visto che di base - almeno da quanto ho capito - Sachiel non capisce, forse perché non vuole o non può, cosa sta succedendo all'altra (e la domanda, sopratutto alla fine, è: ma sarebbe in grado di comprendere, se Amitiel spiegasse? Sarebbe in grado di accettare?).
Da parte di Amitiel, le tensioni, il dolore della perdita, il riassunto di una vita in paradiso che si dispiega davanti ai suoi occhi - tutte le piccole incongruenze, come il diario, che si sommano fino a dare un triste quadro generale. I suoi momenti di vuoto che dall'esterno sono inquietanti, ma forse le servono - in quanto la fanno pensare, la fanno ricordare - più dei momenti di normalità. La confusione. Anche qui il legame - la tensione del momento in cui quasi si confida pienamente con "l'amica", ma poi rinuncia. E i momenti in cui i gesti di Sachiel le ricordano Michael, e forse anche qualcos'altro, e questo non fa che aumentare la sua confusione. A chi dovrebbe lealtà, adesso?
E sopratutto, la generale ansia per il futuro, che sembra incerto, sembra oscuro, a cui Sachiel (in maniera forse profetica) in qualche modo già si rassegna.

Insomma, un capitolo veramente denso. Pesante, nel senso che è impossibile secondo me non farsi influenzare dalle ansie delle due, o almeno non riconoscere il malessere, l'incertezza. Forte e pesante quindi non come punti di demerito, ma più come aggettivi per descrivere la profondità delle emozioni di cui si parla.

Le parti sul background sono degli intermezzi adatti, utili anche per l'atmosfera, anche se non sempre chiarissimi. Nulla da dire sulla parte di Michael, se non che anche questa un po' sembra di risentire del tono generale del capitolo: molto teso, molto profondo, quel momento in cui lui e Eisheth si guardano in silenzio sapendo entrambi che nessuno dei due deve nominare un certo tabù. Suppongo che sia legato appunto alla figura del Michael precedente; comunque molto misteriosa e intrigante, come cosa. 

Nell'ultima parte Sachiel mi è sembrata proprio disperata, quasi in maniera violenta, un po' inquietante. Il che è tutto nella norma, dopotutto, visto che è un comportamento giustificato dal vedere Amitiel "perdersi" e anche dal desiderio egoista di non essere più sola; non so se era un'impressione voluta. In un certo senso non a caso ricorda Michael ad Amitiel - come scrivi, anche esplicitamente.
In generale, complimenti. I tuoi personaggi non sono mai stati piatti - ma in questo capitolo sono veramente a tre dimensioni. Come delle statue, in una sala buia, attorniate da torce che si spostano in continuazione, è difficile capire il gioco di luci ed ombre che le caratterizza. Non saprei come esprimere in altro modo l'impressione che ho ripensando a quanto letto.
Comunque, non leggevo una cosa così da molto. Lo so, mi ripeto, ma complimenti davvero. Brava.

Recensore Junior
20/01/14, ore 11:57
Cap. 26:

Si sente proprio la trama che sta arrivando, forse, a una conclusione. O forse è solo la sensazione data dalle conseguenze della Caduta di Anane, un evento di cui prima si era solo accennato, e che ora ha lasciato effetti concreti nel paradiso. Che poi, alla fin fine, non ha fatto che peggiorare una situazione che era già abbastanza tesa/scura.
Devo ammettere che all'inizio ero preoccupato. La prima scena sembra un attacco di furia omicida di Nelchael, invece è Amitiel a chiedergli di combattere per sfogarsi, se ho capito bene.
L'ultima parte di Amitiel serve un po' a questo, a tirare le fila degli stralci precedenti e a spiegare che il Paradiso, al momento, è un po' più inospitale, un po' più cupo. Belli i rimandi alla smania di Sachiel di essere riconosciuta (e a Cassiel) che poi si ricollegano con la parte di storia narrata dal punto di vista di Sachiel stessa. In generale, Amitiel dipinge proprio un bel quadro. Comprensibilissimo, il suo desiderio di lottare (e probabilmente soffrire) pur di evitare di pensare.

Ho gradito anche la parte di Esheth, anche se l'ho trovata particolarmente enigmatica, stavolta. Aspetto con ansia il punto in cui verrà chiarita del tutto la faccenda di Anane. L'anticipazione su Michael, poi, è ancora più misteriosa.
A proposito di Esheth, rimane ancora sulla cima della lista dei miei personaggi preferiti, credo. Come sempre descrivi i suoi movimenti e le sue azioni in un modo proprio da Esheth, così bella decadente e sarcastica; tuttavia incomincio a sentire un po' il bisogno di vedere oltre il suo atteggiamento, insomma ci vorrebbe un bel pezzo di storia visto dal suo punto di vista. Che cosa penserà Esheth? Alla fine, sappiamo che è un demone, che si prende cura dei suoi figli e entro una certa misura ci tiene davvero a loro, anche se nel suo prendersi cura a volte è incluso causare sofferenza o isteria solo per il gusto di farlo o per noia - o anche perché magari i suoi figli sono così "peculiari" da rappresentare un giocattolo irresistibile. Ma sotto ci sarà anche qualcosa d'altro, o no?
Come personaggio somiglia un po' a Leliel: anche l'Autorità infatti ha un comportamento esterno abbastanza "schematico" o chiaro a vedersi - dura, severa, talvolta una maestra quasi affettuosa, ma in generale inavvicinabile - con dei picchi di crudeltà e fermezza che sembrano esagerati a volte - anche se, in un'unica occasione, l'hai mostrata molto più sensibile nella conversazione con Nelchael avuta nel mondo umano, quindi si può considerare un "eccesso" nella direzione opposta. Però in effetti un po' di indizi per decifrare il carattere di Leliel, anche se non nelle sue profondità (i picchi di aggressività/severità e anche egoismo, parlando di Sachiel, rimangono comunque difficili da comprendere o giustificare) ce li hai dati nel tempo; Esheth invece è molto più un libro chiuso. 

Uhm, scusami per i miei vaneggiamenti, oltretutto temo che siano un po' poco comprensibili. Non so quanto abbia senso poi mettersi a parlare di Esheth quando la protagonista della storia in questo capitolo sta soffrendo davvero tanto - nella prima parte io avevo ipotizzato di tutto: Nelchael andato fuori di testa, una punizione dei censori, persino un preludio all'espiazione magari! - e ti assicuro che la sofferenza di Amitiel non passa inosservata: anzi, preoccupa.
E Nelchael torreggiava su di lei, gelido.
E Sachiel osservava, immobile.

Per non parlare del finale, in cui le ferite del corpo magari smettono di farle male, ma rimangono quelle del suo caos interiore e della progressiva distanza/indifferenza degli altri.

Tutto questo discorso per un capitolo che forse ha la pecca di essere un po' frammentario, insomma proprio in stile fan-fiction o post di gdr, ma nella sua forma riesce a convogliare emozioni, pensieri e riflessioni, e in generale a coinvolgere.
Brava.

Recensore Junior
19/01/14, ore 11:44

Questo va tra i capitoli meglio riusciti, di quelli che proprio ti lasciano incollato allo schermo per finire. Sarà che finalmente scuci qualche informazione in più e rispondi a domande che si erano aperte da un pezzo: la questione Amitiel-Ishild, che rimane sempre abbastanza misteriosa, un po' si capisce (o almeno, dai discorsi amabili di Esheth si direbbe che Ishild è un'umana) la caduta di Anane che è ormai prossima, e viene a coincidere purtroppo con la rottura del rapporto tra le due. A questo proposito, è quasi sofferta la sensazione che il testo tramanda quando Anane deve spiegare le cose a Amitiel ma perde coraggio; in un certo senso lascia l'amaro in bocca.

La protagonista fa bene a imporsi un po' di più, ed è un piacere vederla finalmente meno soggetta agli altri - sembra insomma un primo passo per una sua crescita spirituale consistente - però è brutto che per questo sia stata sacrificata l'amicizia con Anane, o almeno così pare dal capitolo. Non critico la tua scelta, però: per quanto triste o amaro, l'evento riflette la vita reale - a volte le cose vanno così - e quindi in questo senso è realistico, e risponde alla tua abitudine di descrivere gli angeli per descrivere, in realtà, sentimenti ed emozioni umane.

Belli i dialoghi del flashback, bella anche la parte dove si parla di Michael, che è molto intensa. Ho gradito anche lo scambio di battute, più aggressivo che mai, tra Nelchael e Leliel,  e anche il modo in cui il primo stavolta non riesce, o semplicemente non vuole, rientrare nei ranghi; come poi la punizione corporale dell'Autorità non serve a fargli retrocedere la rabbia, ma anzi l'aumenta. Inquietanti gli schemi a cui accenna Leliel, la sensazione che in verità ogni cosa fatta da Amitiel, Sachiel e Anane sia in realtà stata osservata, guidata in un certo modo.
Un'altra cosa che non sempre è facile fare - e in questo caso tu ci sei riuscita benissimo - è creare l'aspettativa di cui ti dicevo prima. Perché si, in questo capitolo rispondi a delle domande, ma ne apri anche delle altre (si parlava di una sorella? Ma cosa doveva dire Anane per "preparare" Amitiel? Qual'é l'evento a cui si riferisce Nelchael - avrà a che fare con la sorella di Leliel, oltretutto? Quali i piani dell'autorità?) che il lettore vorrebbe conoscere subito, e lo fai in maniera sottile e non scontata.

Ultima considerazione: molto bella l'intro dal punto di vista di Anane. Spero che ci saranno altre occasioni per seguirla, perché in un certo senso approssimandosi alla Caduta anche lei sta crescendo come personaggio e le sue descrizioni perdono di quell'aria incerta, vaga che c'era nei primi capitoli.
In pratica mi sono piaciute tutte le parti di questo capitolo, non so se hai notato dalla recensione xD

Recensore Junior
13/01/14, ore 19:23

Lacerante. Leliel torna ai suoi soliti livelli di amabilità, ovvero quelli prossimi allo zero; dispiace veramente per Sachiel che si vede trattata con tanto disprezzo da un momento all'altro. Dev'essere dura passare dall'essere l'unica allieva dell'Autorità al trattamento sfiancante di questo capitolo. Mi ricordo ancora il capitolo in cui parlavi del rapporto Leliel/Sachiel; non che fosse tutto rose e fiori, ma almeno Leliel era un po' meno fredda e si mostrava più umana come personaggio. La scena è narrata bene, mi son piaciuti anche i dettagli un pochino più tecnici sulle essenze viste dall'allieva e dal suo indugiare su quelle di Amitiel e Anane.

Bello l'abbraccio a fine capitolo, bello l'affetto di Amitiel che vede riconfermata la sua scelta giusta. Sembra un po' anche un ragionamento egoista, a pensarci, ma dopotutto - Amitiel è grata a Sachiel perché lei dimostra che la sua prima scelta, quella di fidarsi di lei, è stata corretta - ma in un certo senso, per dei cherubini che non hanno potuto fare altro che eseguire ordini o scelte altrui, un po' di egoismo non fa male. Inoltre tra le due sicuramente c'é, o inizia ad esserci, qualcosa di più, un appoggiarsi a vicenda. Che poi probabilmente si tratta solo del desiderio di non essere continuamente sotto critica o valutazione.
Per il resto, aspetto gli sviluppi. Ho come l'impressione che questa amicizia finirà male (non chiedermi perché, asd).

Recensore Junior
11/01/14, ore 23:53
Cap. 23:

Primo a recensire u.u

Bello bello bello. Teso il dialogo con Sachiel, che all'inizio sembra quasi voler sbranare Amitiel, e molto bella la maniera in cui evolve: i dubbi, crescenti, che in realtà dietro la figura austera di Sachiel si celino le stesse riflessioni sulle incongruenze del paradiso che tormentano la nostra protagonista. Il gioco di fiducia è difficile da entrambe le parti, dopotutto, entrambe non vogliono essere tradite - i riferimenti all'espiazione si sprecano - ma entrambe (suppongo) cercano, come fa Amitiel, di interpretare i segnali - sperano di aver trovato un orecchio comprensivo in quel casino che è il paradiso. Belle e utili in questo senso le congetture crescenti della protagonista, il modo in cui il tono rabbioso di Sachiel - e le sue continue minacce - non sono, in realtà, dovute all'odio o all'intrasigenza, quanto a un misto di sentimenti contrastanti, invidia incertezza rabbia confusione.
è bello che le due siano riuscite a stabilire una sorta di seppur fragile legame. Devo ammettere che non me l'immaginavo come svolta, ma son curioso di vedere a cosa porterà: dopotutto è importante anche perché, come dice Amitiel, la relazione con Sachiel è forse la prima "scelta" che ha potuto fare.

Non meno intenso il litigio con Anane. Probabilmente si preannuncia già il tradimento che avevi anticipato in una frase di qualche capitolo fa: nei suoi gesti la cherubina è sempre più "oscura", almeno in questo capitolo mostra segni di una personalità abbastanza diversa dal solito - e non è solo Amitiel, a notarlo. Rispunta un "si?" tipico di Eisheth, per esempio, ma più di questo è il modo in cui Anane parla e quello che dice che fanno pensare a una caduta prossima - il tono di voce, il fatto che sembra rifiutarsi di capire il punto di vista della compagna quasi per principio, i sospetti, talvolta il sarcasmo; una frase in cui dici che si rovina la treccia passandoci le dita, che fa molto "nevrotico".
Ancora una volta gli angeli si rivelano umanissimi; a questo passaggio volevo applaudire:

«Non è finzione.» la corresse Anane, passandosi di nuovo una mano tra i capelli, riflessiva «È... separare le due cose. Scindersi. Come essere due persone – come se a infrangere le leggi fosse un altro, come se non mentissi nel negare ogni cosa, come se a dover subire le conseguenze non dovessi essere tu.»

Essendo io un malfattore professionista mi ci rivedo molto .D Insomma, come al solito in Ceneri usi il contesto angelico per parlare di meccanismi estremamente umani e anche comuni nella vita di tutti i giorni, credo. E non in maniera banale, anzi. Oltretutto questa cosa dell'io scisso è un argomento interessantissimo, oltre che "profondo"; è bello anche vedere che nella tua storia già si parli di alcune implicazioni, come per esempio il fatto che Amitiel non riesce a conciliare, nella sua mente, "l'Anane di sempre" con "l'altra Anane"; o come la stessa Anane, in questo passaggio, non si renda conto di star aggredendo Amitiel - perché, ripeto, sembra quasi come un dialogo con un alto personaggio, quasi un Michael!
Chissà in che modo Amitiel da parte sua affronterà questa cosa: per ora probablmente il suo "scindersi" è molto meno marcato: dopotutto se così non fosse non sarebbe sempre preda a ripensamenti e dubbi.

E si: è bello vedere che Amy si è data 'na svegliata. Un altro piccolo passo verso la coscienza di sé (?) alla faccia del sistema (??)

Recensore Junior
11/01/14, ore 17:59

Recensione stringata questa volta, perché ne abbiamo già parlato.
La parte di Amitiel, benché significativa, l'ho trovata un po' ridondante/didascalica, in questo senso: in genere segui molto i flussi di pensieri della nostra cherubina preferita (?) - com'é giusto che sia - e sei anche molto brava nel farlo; le riflessioni della protagonista aiutano a dare significato agli eventi, sotto il suo punto di vista, a rielaborare le informazioni di capitoli precedenti e ovviamente a capire come sta evolvendo la sua psiche. Stavolta però hai dedicato un pezzo a ragionamenti e tematiche che erano già state abbastanza spiegate precedentemente. Probabilmente se fosse stato più corto, e sintetico, non avrei avvertito quel senso di pesantezza che è estraneo ai tuoi scritti e mi sarei fatto trascinare come al solito dalle emozioni descritte - grazie anche alle frasi a effetto e di "impatto" che non mancano mai.

Molto più interessanti, dopo, le informazioni sul triangolo (non necessariamente amoroso, eh) tra Leliel, Sariel e Nelchael, anche per le implicazioni politiche che si fanno sempre più oscure e pressanti con l'avanzare della storia.
Un po' me l'aspettavo, alla fine, che Amitiel avrebbe provato a raggiungere Anane, asd. Vediamo come si sviluppa l'incontro inaspettato nel capitolo successivo xD

Nuovo recensore
06/01/14, ore 17:18
Cap. 17:

Il fatto che Amitiel ed Anane debbano reggere il gioco mi fa sorridere perché Amitiel non ce la vedo proprio a mentire, proprio per niente. Il fatto che poi voglia avere una qualche lezione di anatomia con Michael.. beh come biasimarla infondo.

Voglio concentrarmi su Cassiel e su Sachiel questa volta. Mi è piaciuto il loro pezzo, il loro modo di comportarsi e come sia messa alla prova anche se non ho ben capito a volte chi era chi parlava. In ogni caso una di loro ha fatto la spia perché ha percepito tutto e questo mi ha raggelato il sangue. Ho iniziato a dire qualcosa tipo: no, no nonononononono. Ho seriamente temuto che potessero scoprirli ed è accaduto quello che temevo.

L'ultima parte è stata molto interessante ed è quella che ho preferito di più. L'alternarsi delle frasi sulla pioggia con le parole dette da Anane hanno dato vera e propria scossa alla storia facendo salire l'adrenalina. Mi è piaciuto molto devo ammetterlo, complimenti!

Chià

Nuovo recensore
06/01/14, ore 17:00

Shock? Shock è r i d u t t i vo. Ma è uno shock estremamente piacevole perché Michael è bellissimo, amabilissimo e perfettissimo nonostante sia un cattivone di prima categoria che non si fa problemi a massacrare un Custode per proteggere la sua Amitiel. Amitiel è un po' patetica con tutto il suo piangere ma, oggettivamente è anche normale visto che in questa lezione le si è un po' scardinato il mondo.

EISHETH HA VISTO SUO PADRE? MEHEHEHEHEHEH. Il mio ego (?) sta facendo una scorpacciata perché io l'avevo intuito che Amitiel era diversa da tutte le altre e mi fa piacere - per quanto una parte di me ti odi - che tu non abbia rivelato tutto in questo capitolo dando la famelicità al lettore. E' una cosa che mi piace ma che se tirata troppo per le lunghe è noiosa, ma non è il tuo caso perché se metti un interrogativo in un capitolo, in quello stesso risolvi un altro interrogativo quindi la fama di sapere che cosa succede viene in qualche modo assopita. Mi piace questo tuo modo di scrivere, lo adoro.

AH SI, la lezione di anatomia con Michael io la farei molto volentieri, ma son dettagli. Coff.

Chià

Nuovo recensore
06/01/14, ore 16:30

Amo profondamente questo capitolo. Lo amo profondamente perché oltre ad essere scritto benissimo tratta Michael e Michael è il mio amore. Lo sai, ho un debole per lui quindi leggere la sua descrizione ( quanto è gnocco? no parliamone perché è illegale. ) e tutto ciò che dice mi fa tremare metaforicamente le gambe. Fossi stata Amitiel avrei tradito senza dire niente: fa di me ciò che vuoi, sono tua basta che continui a guardarmi.

Apparte questo, hai trattato tematiche molto delicate per gli Angeli e io non posso che trovarmi d'accordo su quello che ha detto. Potrei spendere miliardi di parole su questo capitolo ma ho l'impressione che questa recensione sarà breve perché ho talmente adorato questo capitolo che spendere tantissime parole per descriverlo lo sminuirebbe.

L'ho amato. Amato profondamente ed è il mio capitolo preferito, in assoluto.

Chià

Nuovo recensore
06/01/14, ore 16:00
Cap. 14:

Che figata ti capitolo? Posso dirlo o risulta troppo rozzo come un Caduto? LOL
Apparte questo mi sono piaciute entrambe le parti, ma volgio parlarne separatamente così che poi vado a leggere il resto.

Leliel ha sotto sotto un cuore, ma ho come l'impressione che la nostra Autorità abbia qualcosa di grosso da nascondere. Magari è la sorella di Eiseth o forse la mamma di Amitiel. Sarebbe veramente fenomenale se fosse entrambe le cose, anche se poi Michael sarebbe suo cugino quindi l'incesto non ci piace, ma sono dettagli. Comunque Sachiel mi sa di tenero e dolce - sarà che mi ricorda Sacher e quindi sbavo solo per tutti gli strati cioccolatosi di quella torta goduriosa - e spero sul serio che riesca a superare l'esame così da poter dimostrare che la sua insicurezza non è segno di incapacità ma semplicemente di dolcezza. Mi è piaciuta molto la parte di Leliel perché c'è stato modo di conoscere anche un'altra parte dell'Autorità e l'hai resa molto bene.

Amitiel e tutto il resto mi ha lasciato senza parole e ho letteralmente divorato l'ultima parte. Eiseth mi sta sempre più simpatica - sono fatta al contrario - e Michael è l'amore della mia vita tanto che avevo gli occhi a cuoricino mentre leggevo. In tutto questo comunque la parte dello Sviluppo è molto splatter e per questo l'ho ADORATA. Non è tutto rose e fiori in Paradiso e mi è piaciuto leggere che lo sviluppo che tutti attendono non è così piacevole come sembra. Soffrono pure loro, mi piace. Voglio sapere che cos'ha fatto Amitiel alla sua essenza e per questo motivo corro a leggere il resto, ma voglio farti i complimenti per il capitolo, sul serio!

Chià