Harry Styles - un serpeverde tanto bello quanto perverso - era il suo ragazzo.
[Larry, Hogwarts!AU]

Aveva poggiato la testa al pilastro del letto a baldacchino e Harry aveva subito aperto uno spiraglio tra il medio e l'anulare, guardando nella sua direzione. Le sue guance si erano fatte rossissime e aveva coperto bene gli occhi per un istante, sorridendo. Poi aveva spostato la mano tra i capelli e "ciao" aveva detto, guardandolo direttamente negli occhi. "Ciao" aveva risposto Louis, cercando con tutte le sue forze di non balbettare come un idiota. "Stavo per fare qualcosa di un po', ehm, sporco" aveva detto Harry, ridacchiado.
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Louis era faccia a faccia con Harry, i suoi occhi erano di un verde scurissimo e le sue labbra sembravano ancora più belle. Così, al buio, da soli, poteva quasi illudersi di poterle toccare. "Mi mancherai" aveva detto Harry con le guance rossissime, facendo sfiorare le loro ginocchia per un attimo. Louis aveva il cuore a mille e gli mancava il respiro. "Anche tu" aveva risposto, sospirando.
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Certo, c'erano praticamente tutte le sue sorelle, ma il suo restava comunque l'unico cravattino rosso e dorato in tutta la tavola.
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Quel pomeriggio stesso Liam si era presenteto nella sala comune Gryffindior sudato e ansimante e, seguito dallo stupore generale, aveva masso le mani sulle spalle di Louis. "Stesera" aveva detto, ancora con il fiatone "andiamo ai tre manici di scopa: c'è lei".
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Louis, mentre Liam inseguiva il boccino in lungo e in largo per il campo e dalla tribuna dei Ravenclaw si sentiva "Zayn" urlato a squarciagola, poteva sentire il calore del braccio di Harry contro il suo, anche attraverso la stoffa pesante dei mantelli.
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"Sono Harry" aveva detto, dandogli la mano e guardandolo negli occhi, con un sorriso bellissimo e strano, quasi malizioso. Louis gli aveva stretto la mano e "Louis Tonlinson" aveva detto, anche lui sorridendo.
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Il ragazzino si era sistemato sulla sedia dorata in cima alle scale e aveva sospirato profondamente, prima che gli poggiassero il fastidioso cappello parlante su quel nido di ricci.
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