Le lacrime continuano a scorrere, anche tu piangi, Fred. Sei felice? Di certo come lo sono io. Tu sei il solito ragazzino, ma di me, del tuo gemello, Fred, non è rimasto altro che un vecchietto. Cerco di ridere, pensandoci di nuovo vicini.

Sorrido leggermente vedendo Fred sbadigliare, assonnato. Avvicinandomi di nuovo alla culla gli do un bacio sulla guancia e con delicatezza lo rimetto nella culla. Aspetto qualche minuto, il tempo di vederlo addormentare, poi, silenziosamente vado via. Non ho paura di lasciarlo da solo, perché con lui ci sei tu, Fred, il suo angelo custode.

Dedicata a Mary Weasley!
"E’ strano, lo so. Sei qui, ma non ci sei. E c’è sempre quel limite, il limite della morte che ci divide, Fred."

Dedicata a MaryWeasley, che mi ha spinto a pubblicarla.
"Perdere un orecchio, un braccio, una gamba non era niente in confronto a quello. Niente.
Avevo sempre l’altro orecchio per sentire, avevo sempre l’altro braccio o l’altra gamba per muovermi, avevo l’altro occhio per vedere; ma non avevo un altro gemello identico a me, che architettasse con me qualche scherzo, con cui potessi litigare. No, non l’avrei più avuto."