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Autore: Stregazza_    25/03/2012    4 recensioni
“ BLAISE!! Dove cazzo stai stronzo di merda?! Vieni immediatamente qui!!”
Stava fumando di rabbia…era il 30 luglio e…
“ Che c’è Draco?” Blaise comparve al suo fianco con una faccia d’angelo con tanto di aureola che splendeva sulla testa.
“ È successo qualcosa?” chiese ancora sbattendo le ciglia.
“ Sai che giorno è oggi?!” disse Draco cercando di mantenere un tono pacato senza, ovviamente, riuscirci.
“ Un giorno particolare?” Blaise si stava divertendo da matti…aveva fatto volutamente dimenticare il suo compleanno a Draco e ora erano guai…ma che ci volete fare…lui si divertiva a vedere il suo amico nei
pasticci…
Il suddetto amico assottigliò lo sguardo e poi esplose.
“ UN GIORNO PARTICOLARE?! DOMANI È IL COMPLEANNO DI HARRY E IO NON HO COMPRATO ANCORA IL REGALO!”
“ Giusto…domani è il compleanno di Potter…come ho fatto a dimenticarlo?…quale disgrazia…”
*-*-*-*-*-*
Harry riceve un bigliettino misterioso... ma riuscirà a scoprire il mittente?
Perchè non entrate e lo scoprite?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Il trio protagonista, Theodore Nott | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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IL TUO ANGELO


Primo Capitolo Il serpente d’oro.
 
 8.00 – Malfoy Manor.
 
“ BLAAAISE!!”
Una voce risuonò nell’imponente Maniero e un biondo uscì da una camera sbattendo la porta alle sue spalle.
“ BLAISE!! Dove cazzo stai stronzo di merda?! Vieni immediatamente qui!!”
Stava fumando di rabbia…era il 30 luglio e…
“ Che c’è Draco?” Blaise comparve al suo fianco con una faccia d’angelo con tanto di aureola che splendeva sulla testa.
“ È successo qualcosa?” chiese ancora sbattendo le ciglia.
“ Sai che giorno è oggi?!” disse Draco cercando di mantenere un tono pacato senza, ovviamente, riuscirci.
“ Un giorno particolare?” Blaise si stava divertendo da matti…aveva fatto volutamente dimenticare il suo compleanno a Draco e ora erano guai…ma che ci volete fare…lui si divertiva a vedere il suo amico nei pasticci…
Il suddetto amico assottigliò lo sguardo e poi esplose.
“ UN GIORNO PARTICOLARE?! DOMANI È IL COMPLEANNO DI HARRY E IO NON HO COMPRATO ANCORA IL REGALO!”
“ Giusto…domani è il compleanno di Potter…come ho fatto a dimenticarlo?…quale disgrazia…”
Disse Blaise con voce falsamente disperata, molto falsamente disperata e melodrammatica.
Evidentemente il biondo non era dello stesso parere e non colse tutto quell’ironismo.
“ Ecco hai visto? Anche tu sei disperato! Come faccio? Dove vado? Cosa compro? Come lo spedisco? E se non gli piace? Come…”
“DRACO TI SCHIANTO!” ormai Blaise aveva perso tutte le speranze di far rinsavire l’amico dalla super cotta che si era preso per lo Sfregiato…ma non voleva perdere la sanità mentale appresso a lui!
Chi gliel’aveva fatto fare di fargli dimenticare il compleanno di San Potter?
“…usciamo, preparati.” Così dicendo il biondino ritorno nella sua camera risbattendo la porta.
Blaise non sapeva più che fare…quindi lo doveva assecondare.
Con calma ritornò in camera a prepararsi…sarebbe stata una giornata mooolto lunga.
 
1 ora dopo…
 
“ DRACOOO!!”
“ CHE C’È BLAISE?!”
“ MA DOVE CAZZO STAI?!?”
“ STO SCENDENDO!!”
“ MA È QUELLO CHE HAI DETTO 20 MINUTI FA!!”
“ MA NON TROVO LA GELATINA!”
“ Oh mio dio!!” Blaise si buttò sul divano sconsolato.
Era più di mezz’ora che aspettava e non ne poteva più. Se poi non trovava la gelatina…poteva benissimo addormentarsi su quel divano…tanto era comodo.
Ad un tratto gli venne un’idea…
“ Sai Draco…” disse all’indirizzo del biondo che, benché stesse al piano di sopra con la porta chiusa, era certo che avrebbe sentito “ …ho sentito Potter dire che sei più bello senza gel.”
Attimi di silenzio seguirono quest’affermazione ma poi…qualcosa andò in frantumi al piano di sopra, un ghigno increspò le labbra del Serpeverde e…
3…2...1...
“ Davvero?” tempo di assimilare la notizia e Draco si era catapultato giù dalle scale al piano terra con i capelli ribelli e gli occhi pieni di speranza…
“ Sisi…” rispose Blaise accompagnando le parole con un gesto affermativo della testa.
Draco si aprì in un sorriso a 35 denti…sembrava un bambino a cui avevano dato il suo giocattolo preferito…a volte bastava così poco per renderlo felice…altre volte invece era incontentabile!
 “ Allora? Andiamo a comprare il regalo per Potter?” chiese Blaise.
“ Muoviamoci” acconsentì lui.
Detto questo finalmente uscirono.
 
Alcune ore dopo…
 
Ormai erano trascorse già parecchie ore da quell’episodio e Blaise rimpiangeva la sua idea di addormentarsi sul quel divano.
Avevano visitato negozi su negozi, città su città, villaggi su villaggi, l’ora di pranzo era passata da un secolo, Blaise moriva di fame, Draco sembrava iperattivo…e in tutto questo non avevano trovato il regalo che soddisfacesse Draco -sono- il- principe- degli –incontentabili- Malfoy.
“ Draco ti prego…fermiamoci a mangiare sto morendo di fame!”
“ Blaise dopo! Dobbiamo scegliere il regalo!”
“ Ma tu sei incontentabile!”
“ Non è colpa mia se questi negozi non hanno uno straccio!”
“ Draco c’è Potter!”
“ Dove?”
“ È entrato in quel ristorante!”
“ Muoviti andiamo!”
A Blaise dispiaceva sfruttare il punto debole dell’amico…ma era l’unico modo per mettere qualcosa sotto  i denti…
Entrarono nel ristorante attirando l’attenzione soprattutto delle ragazze…due bei fusti come loro attiravano sempre molta attenzione.
Mentre Blaise si complimentava per questo (avere tante ragazze che lo guadavano lo facevano sentire bene) e ordinava, Draco andava in cerca di una testa nera e di due occhi verdi.
“ Ma dov’è? Non lo vedo?!”
“ Bho?!...forse è a casa sua…” disse Blaise incominciando a mangiare.
“ COSA?! E PERCHÉ HAI DETTO CHE LO HAI VISTO?!?”
“ Perché ho fame” rispose Blaise in tutta tranquillità.
“ Ma fottiti!!” disse Draco alzandosi.
“ Era un invito?” Blaise lo guardò maliziosamente.
Il biondino non rispose, si limitò a ringhiare nella sua direzione e ad uscire dal ristorante.
Finalmente Blaise poteva mangiare in pace.
 
30 minuti dopo…
 
Il Serpeverde uscì dal ristorante con la pancia piena e soddisfatto dopotutto si mangia bene qui dentro… pensò avviandosi verso un vicolo.
“ Trovato il regalo perfetto?” disse ad un certo punto a qualcuno alle sue spalle.
Questo qualcuno ghignò e poi rispose:
“ Uffa…volevo farti uno scherzo…ma tu non dai soddisfazione alle persone!”
“ Tornato di buon umore? Lo devo prendere come un si Draco?”
Per tutta risposta il biondo fece un gesto affermativo e poi insieme si avviarono al Manor.
Aspettarono la mezzanotte ammazzando il tempo con  un duello che vinse Blaise solamente perché, a detta del biondo, ‘ lui aveva una fortuna sfacciata ’.
Vinti da sonno, però, si addormentarono pochi minuti prima dello scoccare del’ora tanto attesa.
“ Draco…Draco svegliati…”
“ Ah Blaise…cinque minuti…” disse con la voce ancora impastata dal sonno.
“ Dai amico…sono le tre…la mezzanotte è passata da un pezzo…” provò Blaise scuotendolo.
“ COSAA?!” rispose Draco non appena ebbe compreso la gravità della situazione.
 “ Va a prendere Soraya” continuò rivolgendosi a Blaise.
Poi salì in camera dove aveva lasciato il regalo.
Quando Blaise entrò in camera di Draco, sorreggendo su un braccio Soraya, lo trovò affacciato alla finestra intento ad osservare le stelle.
Si destò subito, però, non appena li sentì entrare.
Soraya volò subito sul braccio teso del biondo che legò alla sua zampa una scatoletta di velluto color argento.
Poi, lei volò via.
“ Ho fatto una gran cazzata non è vero?” disse rivolgendosi a Blaise, ma guardando il punto nel cielo dove l’aquila reale era scomparsa.
“ Non lo so Draco…non lo so…”

 *********************

 
7.00 – Casa Dursley.

“ Buono a nulla!! Muoviti! Devi portare fuori l’immondizia!”
La voce di zio Vernon giunse, come un pugno nello stomaco, alle orecchie di Harry che dormiva soltanto da poche ore. Era andato a letto alle 3.30 perché doveva finire un tema difficilissimo da consegnare al professore di Pozioni (anche se per lui tutti i temi erano difficilissimi).
Bleak…pozioni…quella materia proprio non la sopportava! Se poi aggiungevamo che come insegnante avevano Severus Piton erano a cavallo! Quel professore aveva un odio incondizionato verso di lui, totalmente ricambiato…ma sempre incondizionato!
L’unico lasso di tempo in cui poteva studiare e fare i compiti era la notte; con una torcia per fare luce, e sul letto, sotto un lenzuolo, per attutire il rumore che la piuma produceva a contatto con la pergamena.
Era riuscito a prendere i libri, sequestrati dagli zii, senza farsi scoprire e ora li nascondeva in una federa, in un reparto nascosto sotto il letto.
Si alzò dal suo giaciglio caldo e, con un pennarello rosso, fece una x sul calendario che segnava i giorni che mancavano per andare via da quella prigione e raggiungere la sua vera casa: Hogwarts.
Era il 30 Luglio, domani sarebbe stato il suo compleanno, ma non era mai stato felice di festeggiarlo: senza ricevere auguri, senza ricevere biglietti o regali, senza avere una festa, e senza nessuno con cui festeggiarlo, diventava una giorno come tutti gli altri.
“ Muoviti stupido! Devi preparare anche la colazione! Vuoi che venga li con la frusta?”
“ Scendo.”
Harry portava ancora i segni dell’ultima frustata…quell’estate suo zio era diventato più violento, più irascibile, più grasso…più ogni cosa negativa, e Harry pensava che questo cambiamento fosse dovuto all’episodio dell’anno prima, quando, l’elfo domestico Dobby, aveva fatto levitare una torta sulla testa della moglie di uno degli acquirenti di trapani più importanti facendo perdere così a suo zio ‘l’affare più grande della sua vita’.
Ovviamente, la colpa era stata attribuita a lui.
Se non fosse stato per sua zia sarebbe morto dissanguato, altro che Lord Voldemort!
Infatti lei aveva detto: “ Vernon caro, basta, se il pavimento si sporca di sangue che diranno i vicini?”
Lui mentre la zia parlava era scappato di sopra, si era tolto la maglietta lacerata, e si era fatto una doccia per lavar via il sangue dalle ferite che bruciavano a contatto con l’acqua fredda.
Ripensando a quell’episodio, una lampadina esplose, spargendo pezzi di vetro su tutta la scrivania…il suo cosiddetto zio lo aveva ‘punito’ solo perché Ron aveva telefonato e sfortunatamente non aveva risposto lui.
Era così arrabiato…BUM.
Un’altra lampadina era esplosa. Si doveva dare una calmata.
Si svestì con calma e, con altrettanta calma, si guardò allo specchio: stava diventando un bel ragazzo dopotutto…ma ora aveva delle cicatrici in più.
Lasciò per la seconda volta perdere questi pensieri e si mise la prima cosa che trovò nell’armadio: non paio di jeans e una felpa. Dopodiché, dopo ancora svariati minuti, si decise a scendere di sotto.
“ Ragazzo ma ti eri perso?! Io sto morendo di fame!!” ruggì zio Vernon.
“ Potevi benissimo preparartela da solo la colazione brutto pallone gonfiato!” sussurrò Harry tra i denti.
“ Hai per caso detto qualcosa??”
“ Vado a preparare la colazione” disse atono.
“ Ah…” riprese Harry dopo un po’ con un ghigno sulle labbra “…sono scoppiate due lampadine”
“ Come diavolo hanno fatto a scoppiare!?!” ma si penti subito di aver parlato.
“ Non lo so…per…magia.” E, dopo aver messo la colazione nei piatti, Harry filò di sopra ancor prima che l’urlo dello zio lo potesse fermare. Dopotutto, si era preso la sua piccola rivincita…
La mattinata passò senza altri commenti.
Nessuno rivolgeva la parola ad Harry, ed Harry non rivolgeva la parola a nessuno.
Era sempre stato così, e a lui andava benissimo!
Il pomeriggio, invece, il giovane mago lo trascorse in giardino, nascosto dietro una siepe in modo da non essere visto. Ascoltava il telegiornale, in cerca di qualcosa che facesse pensare ad un attacco del Signore Oscuro…ma l’unica cosa che scoprì fu la fuga non molto sospetta di un certo Sirius Black.
La sera non cenò neanche, non aveva tempo…doveva finire un tema di Trasfigurazione per la McGranitt e stava consultando alcuni libri.
Erano passate parecchie ore, i Dursley era andati a dormire già da un po’, Harry era assonnato, gli occhi gli bruciavano e la sveglia sul suo comodino segnava l’una di notte.
Wau…già da un’ora aveva 13 anni…
“ Buon compleanno Harry” si disse svogliatamente.
Posò i libri sotto il letto e andò alla finestra.
L’aria fresca della notte gli passava tra i capelli come lame. Gelide.
Erano in grado di fargli dimenticare tutti i pensieri.
Chissà dov’era la sua Edvige…ormai mancava da due giorni, e lei era l’unica essere vivente con un po’ di intelligenza in quella casa, oltre a lui, in grado di capirlo.
Ad un certo punto vide una macchia nera sulla luna…si ingrandiva sempre di più…Harry era indeciso se chiudere la finestra o lasciarla aperta.
Decise di rimanere con la mano sulla maniglia ad aspettare.
Ormai la macchia si era fatta così vicina da permettere al ragazzo di riconoscere tre gufi…uno era la sua Edvige!
Si spostò dalla finestra per permettere ai gufi di atterrare sul letto.
Oltre a Edvige c’era Errol, il gufo della famiglia Weasley, e un altro proveniente da Hogwarts.
Ognuno di loro portava una lettera e un pacco: i suoi primi regali!!
Con impazienza prese il pacco e il biglietto che portava Edvige e li scartò…provenivano da Hermione. Conoscendola, si sarebbe aspettato un libro, di quelli ‘semplici’…invece, era il kit di manutenzione per le scope…un regalo strabiliante!!
Ancora con gli occhi lucidi per il regalo appena ricevuto, prese quello di Errol.
Ron gli aveva regalato uno Spioscopio Tascabile, i gemelli un sacco pieno dei migliori scherzi (ancora non brevettati) e Molly e Arthur una scatola di dolci da Mielandia. Questi regali erano stupendi!
Poi c’era anche allegata una foto della famiglia Weasley in Egitto, sotto le piramidi, con quello che dovrebbe essere Bill, un altro fratello che lui non aveva ancora conosciuto.
La lettera di Hogwarts invece conteneva, come ogni anno, la lista dei libri e, per gli studenti del terzo anno come lui, l’autorizzazione per le uscite ad Hogsmade che doveva essere firmata da un genitore o da un tutore…non ci sarebbe mai andato.
Conteneva, però, anche gli auguri della professoressa McGranitt, del professor Silente e di Hagrid.
Quest’ultimo, gli aveva regalato ‘Il libro Mostro dei mostri’ cioè, il libro di Cura delle creature magiche che quest’anno terrà proprio il guardia caccia.
Peccato che il libro fosse un ‘tantino’ pericoloso quindi, dopo aver provato a staccargli una mano, era stato chiuso con una cintura e buttato in fondo al baule.
Dopo quest’inconveniente e dopo che i gufi furono tornati dalle rispettive famiglie (Edvige nella gabbia), Harry si stese sul letto.
Era stanco, ormai erano le due passate, ma, a parte questo, era felice e si addormentò con un sorriso sulle labbra.
TIC-TIC…TIC-TIC…
“Ma chi rompe a quest’ora!?!”
Erano le cinque di mattina, ed era stato svegliato da un picchiettare alla finestra.
Non si poteva più dormire in pace qui!
Sbuffando, si diresse alla finestra e l’aprì.
Una splendida aquila reale entrò posandosi sul suo braccio teso e, dopo aver lasciato cadere una piccola scatoletta di velluto argentato, se ne andò.
Harry la prese e con dita tremanti l’aprì.
Al suo interno vi era un biglietto. Lo lesse. Una serie di emozioni scoppiarono dentro di lui.
Amore, imbarazzo, odio…già, inaspettatamente anche l’odio…
La calligrafia era elegante e chiara, senza sbavature…e non sembrava la scrittura di una delle tante ragazze che gli andava dietro perché si chiamava Harry Potter e aveva una cicatrice sulla fronte…anzi, non
sembrava nemmeno una ragazza…
Poggiò il biglietto sul letto e il suo cuore mancò un battito.
Sul fondo della scatoletta c’era uno stupenda catenina d’argento con un ciondolo: un serpente in oro bianco, ricoperto di Swarovski, e con degli smeraldi al posto degli occhi. Harry era senza parole.
Prese delicatamente la catenina, quasi avesse paura di romperla, e la mise al collo.
Si guardò allo specchio.
Gli occhi del serpente brillavano sotto le prime luci dell’alba.
Riprese il biglietto e lo rilesse:
 

Buon compleanno Harry,
Ti amo…
Il Tuo Angelo.

 
Quel pezzo di pergamena odorava di menta…ecco come avrebbe fatto a riconoscere il mittente…quel profumo…gli sembrava familiare.
Intanto…non avrebbe tolto quel ciondolo dal suo collo per nessuna ragione al mondo…era una promessa!          


**********

Eccomi qua! 
Prima di tutto i personaggi appartengono a J.K.Rowling.
Detto questo...che ne pensate?
Vi piace?
Non vi piace?
Vi fa schifo?
Fatemi sapere mi raccomando!
Baci :D
  
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