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Autore: _hood    09/04/2012    13 recensioni
Molte ragazze si innamorano, è normale. Ognuna vive la propria vita aspettando che arrivi il ragazzo reale che ti cambi la vita, con cui si avrà una grande e accogliente famiglia, che, nonostante alcuni piccoli drammi quotidiani, ti soddisfa e ti rende felice.
Ma... Cosa succede se quella persona che aspetti non è reale? Se non conosce la tua esistenza?
Cosa succede se le speranze di incontrarlo sono poche, se lui addirittura è già fidanzato?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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…All’improvviso, girato l’incrocio verso Bale Road, notammo quella stessa figura camminare sul marciapiede opposto; ma non stave camminando normalmente, ci stava seguendo!
“Adesso basta, mi sono stufata. Vado a dirgli quattro parole!” sbottai. “Non sai cosa potrebbe accaderti Leanne! Stai con me e corriamo a casa” rispose allarmata Annie, prendendomi per un braccio; ma io mi liberai dalla presa e camminai indignata verso lo strano individuo.
“Scusa si può sapere cosa vuoi da me e dalla mia migliore amica?!?” gli chiesi, anczi diciamo che gridai, con un tono talmente freddo che sorpresi me stessa.
La figura sembrava sul punto di scappare, ma mormorò “Vieni” e mi mise un braccio attorno alle spalle, guardandosi furtivamente intorno; Annie guardava la scena spaventata e io le gridai di aspettarmi lì, di non muoversi.
Mantenni il sangue freddo, ma in fondo avevo un pò di paura, non sapevo dove mi avrebbe portata; chiusi gli occhi e mi lasciai guidare dalla figura. Dopo due minuti una voce familiare mi disse che potevo riaprirli. Esitai, concentrando tutti i neuroni del mio cervello, tentando di capire dove avevo già sentito questa voce così cristallina, così bella. Un’ipotesi l’avevo, ma sinceramente mi sembrava troppo irreale da considerare. No, non poteva essere lui.
Mi decisi ad aprire gli occhi per chiarire questo mistero.
...Che bel paesaggio... Campagna, natura... punteggiata da graziose casette di mattoni rossi.
Quanto adoravo la mia Doncaster.
La figura finalmente si tolse il cappuccio e il cappello, che fino ad allora mi avevano impedito di identificare l’individuo...
Nel momento preciso in cui si scoprì, i raggi di sole colpirono i suoi capelli castani, renendoli dai riflessi luminosi e la luce si riflettè anche nei suoi occhi azzurri, così azzurri, così perfetti. Non potevo reggere a così tanta bellezza... E soprattutto non potevo credere di essere davanti a lui.
Improvvisamente il mio respiro si fece irregolare, tentai di darmi dei pizzicotti, ma non funzionò.
Si.
Mi trovavo proprio di fronte a LOUIS WILLIAM TOMLINSON.
Lui notò che ero impallidita e si avvicinò chiedendo se stavo bene. Ma ovviamente non riuscivo a spiccicare parola, quindi decise di sistemare tutto con un abbraccio.
Santa carota proprio a me stava capitando! Io e Louis che ci abbracciavamo!
Lo so non era niente di speciale, ma per me quel gesto valeva più di ogni altra cosa.
Dopo che sentì che mi ero calmata, Louis si separò e mi guardò, incerto su cosa dire...
Iniziai io: “S..Si..Si può sapere cosa ci fai qui Louis Tomlinson?”
“Chiamami Lou” mi interruppe sorridendo
“Ok...Lou...Perchè è da due giorni che segui me e Annie e cosa ci fai qui?” chiesi tutto d’un fiato.
Lou, con molta calma, mi rispose: “Diciamo che io e i ragazzi eravamo venuti qui come prima tappa del tour. Poi ti ho vista a Cornwall Park e mi ispiravi talento. Ovviamente non mi sbagliavo, ne ho avuto la conferma oggi a scuola”
“Si ma questo cosa c’entra?” interruppi impaziente
“C’entra perchè io, d’accordo con i ragazzi, ho deciso che i One Direction cercheranno talenti musicali da aiutare e magari far diventare cantanti supporto della nostra band”
Aveva finito di parlare, ma ancora la sua voce così perfetta si ripeteva nelle mie orecchie, e pregai che quella sensazione così piacevole non finisse mai.
Louis sembrava in attesa di una risposta; “Capito. Quindi adesso cosa devo fare?” chiesi.
“Io ti dò il mio numero e quando ci sarà bisogno di te ti chiamerò. Poi ti farò conoscere anche gli altri ragazzi”
Esitai a tirare fuori dalla tasca il mio iPhone, poi digitai il numero e segretamente lo salvai come “Amore della mia vita”.
Poi tornammo sul marciapiede dove Annie si era seduta stanca; appena ci vide balzò su ancora spaventata, perchè Louis si era rimesso il cappuccio e il cappello, non voleva farsi riconoscere. Lui se ne andò, dopo avermi abbracciata dolcemente.
“Tranquilla An, lui è una delle persone più belle che abbia mai potuto conoscere”
“Cioè?” rispose stranita Annie
“Louis Tomlinson”
“Cosa? No mi stai prendendo in giro, è impossibile”
“Ah si? Allora ti faccio vedere il suo numero di cellulare, lo chiamo e magari lo disturbo dicendogli che tu non ci credi”
“Vabbè... Se fai così allora mi fido”
Così le raccontai ciò che era successo finchè arrivammo a casa mia, dove, guarda a caso, c’era anche Janet. “Ma dove eravate? Lo sapete che è tardi?”
“Eli non crederai mai cosa è successo a Leanne” disse maliziosa Annie.
La zittii con una gomitata, o almeno tentai, ma ormai la mia adorata sorella aveva sentito.
“No Leanne sai che non mi devi nascondere le cose... Dimmi!”
“Annie ti va di dormire qui? Janet è d’accordo, vero zia Jan?” tentai di cambiare argomento... Jan disse di sì ma non riuscii a scampare all’occhiata <> di Eli.
“Uff e va bene... Ma non mi prendere per pazza... Ho incontrato Louis Tomlinson. Anzi direi che ci ha seguite per poi prendermi e parlarmi di nascosto.”
“COOOOSA?!?!? E tu non mi chiami? Sai quanto tengo ai One Direction! E poi chi mi dice che tu non stia mentendo?” rispose incredula Eli
“Non credi a noi piccole dolci adolescenti?” sia io che la mia migliore amica le facemmo gli occhi dolci.
“Ok ma... devo avere delle prove.” ci avvertì sospettosa.
“Le avrai. Ti voglio bene” dissi confortata.
“Anche io”
Zia Jan aveva sentito tutto, ma non aveva spiccicato parola. Però mi aveva sorriso e quando lei mi sorrideva significava che si fidava, senza bisogno di fatti concreti.
Quanto la adoravo.
   
 
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