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Autore: Storm_    09/04/2012    8 recensioni
Chris ama Sid.
Sid ama Chris.
E Ciel?
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'SCC'
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Capitolo 1
 
Sid era in anticipo, come al solito.
Si sedette sulla solita panchina, sgangherata e piena di schegge, e prese ad osservare la copertina sgualcita del libro che teneva in mano. Il paradiso degli orchi, di Daniel Pennac.
Sperava che a Ciel sarebbe piaciuto.
Ormai quegli incontri mattutini erano una tradizione.
Sid non ricordava esattamente come si fossero conosciuti lui e Ciel. Ricordava solo che, da un giorno all’altro, avevano preso ad incontrarsi tutte le mattine. Sempre davanti al negozio di tatuaggi dove lavorava Ciel.
Avevano sempre qualcosa da dirsi. Ciel mostrava a Sid i suoi disegni, che sognava di trasformare in tatuaggi, e gli parlava del corso di teatro che seguiva. Sid le portava sempre dei nuovi libri da leggere, riteneva che l’unica cosa buona di casa sua fosse l’enorme varietà di libri che i suoi genitori possedevano. Per il resto amava ascoltare Ciel vaneggiare sul suo futuro. L’ottimismo della ragazza riusciva talvolta a contagiarlo, anche se lui rimaneva sempre con la sua visione pessimistica di ogni cosa.
Sid si accese una sigaretta, più per un’abitudine ormai sordamente radicata nel tempo che per il gusto di riempirsi i polmoni di fumo.
Quando ormai il piede di Sid aveva calpestato il mozzicone della sigaretta, l’insegna sbilenca della Inked Hearts prese a lampeggiare fiaccamente, mentre con un cigolio la saracinesca cominciava ad alzarsi.
Dietro alla ferraglia della claire apparvero le solite Vans consumate, e poco alla volta si profilò per intero una figura piuttosto esile e minuta.
Le braccia e le gambe della ragazza erano ricoperte di tatuaggi, in netto contrasto con la sua pelle pallida.
Era ancora presto, e un velo di buio sembrava dividere Sid da quella ragazza.
Ciel attraversò velocemente la strada senza neanche controllare se stessero passando delle macchine, tanto a quell’ora era scontato che la strada fosse deserta.
Rivolse a Sid il solito sorriso sbilenco, che venne ricambiato con una smorfia, ciò di quanto più simile ad un sorriso Sid riuscisse a produrre a quell’ora.
-Sid! Stanotte ti ho fatto un ritratto. Gli annunciò Ciel, con aria solenne. Aveva degli enormi occhioni grigi che riflettevano tutte le prime luci del mattino moltiplicandole all’infinito nelle sue iridi.
-Ma dormire come le persone normali no, eh? La prese in giro Sid, conscio del fatto che Ciel non sarebbe mai stata quello che si definiva una persona normale. I suoi capelli corti e tinti di blu, le sue enormi camice a quadretti e le sue Vans consunte. Ma soprattutto la genialità della ragazza, che non tutti capivano. La maggior parte della gente pensava semplicemente che Ciel si facesse di tutto quello che le capitava a tiro, e la lasciava perdere.
-Non è colpa mia se i lampi di genio mi vengono solo dopo le due di notte. Comunque eccolo. Disse la ragazza, porgendogli un foglio un po’ stropicciato e sistemandosi gli occhiali da sole in testa, a mo’ di cerchietto. Per lei il fatto che fosse Novembre era irrilevante, voleva sempre avere con sé i suoi occhiali da John Lennon.
Sid fu stupito dal fatto che quello ritratto sul foglio sembrava proprio lui. Stessi lineamenti indecisi se essere adulti o infantili, stesso sguardo incurante.
-Cazzo, è meraviglioso. Un giorno o l’altro capirò come fai. Ah, comunque, ti ho portato un libro. Spero che ti piaccia. Detto ciò, le porse il libro.
Ciel lo prese e squadrò la copertina per qualche minuto.
Intanto il sole stava iniziando ad alzarsi nel cielo, illuminando tutta la via.
-Mh, grazie Sid. Lo inizierò a leggere stasera. Sorrise.
A Sid il sorriso di Ciel piaceva, e anche tanto. Sapeva con certezza di non essere innamorato della ragazza, però sentiva anche che senza quei sorrisi le sue giornate non sarebbero iniziate in modo così.. luminoso.
-Scusami Sid, ma devo andare. E’ lunedì e se Jay non trova tutti gli attrezzi a posto cominciamo male la settimana. Speriamo solo che ieri non abbia bevuto niente, che già è intrattabile senza doposbornia.
Ciel inveì contro il suo corpulento datore di lavoro e riattraversò la strada dopo un breve saluto a Sid.
Sid guardò l’orologio, constatando che aveva ancora tre ore buone prima che arrivasse il suo turno al bar.
Disse a se stesso che poteva anche passare le successive tre ore seduto su una panchina ad osservare le nuvole che si muovevano nel cielo, fingendo di avere una vita priva di preoccupazioni come quelle dei film e nella quale Ciel era l’unico coprotagonista.
 
Lo chiamavano “spazio dell’autrice”
Per chiunque sia arrivato fin qui: sei un/a figo/a e io ti adoro :3
Comunque, so che questo primo capitolo non è un granchè, diciamo che è  solo una piccola introduzione.
*prega disperatamente di lasciare una recensione, anche negativa, non importa*
http://www.youtube.com/watch?v=qZA8gMz7sTs questa canzone non centra niente con il capitolo, ma ascoltandola mi ha ispirata e quindi volevo farvela sentire.
Sì, tanto lo so che sto parlando da sola.
  
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