Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Morgan Snape    13/11/2006    9 recensioni
Ciao a tutti!forse qualcuno si ricorda di questa storia, pubblicata da me stessa nel lontano 2004 e mai portata a termine. Ebbene, dopo tanto tempo ho deciso di riprenderla in mano per concluderla e tentare di migliorarla nello stile che, dopo due anni è cambiato e perciò ho ritenuto che fosse meglio rinnovarla oltre che a finirla. Perciò rieccomi qua con il primo capitolo. La storia è ambientata prima dell'uscita del sesto libro, quindi non tiene conto di ciò che è avvenuto dopo il quinto anno. Harry si trova, come ogni estate a casa degli zii,come sempre i guai non tardano ad arrivare e presto dovrà imparare a domare i suoi nuovi poteri grazie agli insegnamenti del preside e del professor Severus Piton. Il male però è imprevedibile e sa nascondersi in profondità, aspettando il momento opportuno per intervenire...La battaglia finale è appena cominciata...
Vi auguro una buona lettura!
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Niente Sarà Più Come Prima

Niente Sarà Più Come Prima

 

 

Era una sera calda e afosa quella che si respirava in via Privet in cui il giovane Potter era costretto, come ogni estate a passare le vacanze con i  suoi odiati zii. Harry, un ragazzo di sedici anni, si trovava in quella che era la sua stanza, anche se non si poteva certo definirla tale; le finestre erano state rinforzate con sbarre robuste, l’interno della camera era un insieme di oggetti strani e bizzarri, nonché magici, ammucchiati disordinatamente negli angoli.

Del giovane non si poteva certo dire fosse il ritratto della felicità, anzi manifestava spesso la sua tristezza attraverso l’espressione cupa e corrucciata del viso, smagrito a causa del poco appetito.

I motivi di tanta desolazione erano molti; solo nell’ultimo anno aveva perso il padrino, scomparso dietro un misterioso velo, proprio colui che  avrebbe potuto liberarlo dalla sua famiglia babbana se ne era andato, forse per sempre.

Inoltre aveva scoperto perché fin da prima di venire al mondo, il mago oscuro più potente di tutti i tempi desiderava la sua morte; una profezia lo legava ad egli e non c’era più niente che potesse fare se non affrontarlo in uno scontro all’ultimo sangue. Il peso di questa responsabilità lo aveva portato ad adottare comportamenti impulsivi e irrispettosi nei confronti del preside Albus Silente che in fondo aveva sempre e solo cercato di proteggerlo da un futuro tremendamente impegnativo per un ragazzino che aveva tutto il diritto di crescere come tutti i suoi coetanei, invece lui gli si era scagliato contro l’anziano mago senza remore accusandolo di avergli mentito per tutti quegli anni.

Come se non bastasse, si era comportato in modo sconsiderato anche con il suo professore di pozioni. Harry aveva sempre odiato il suo insegnante e il sentimento era ricambiato, ma ciò che aveva compiuto andava oltre alle solite mascalzonate, si era intrufolato nel suo pensatoio scoprendo ciò che non avrebbe mai immaginato; sapeva che il padre era un combina guai e che le regole per lui erano opzionali, ma mai si sarebbe aspettato che fosse un tale arrogante e strafottente come in effetti aveva sempre affermato il professor Piton.

Per questo si era ripromesso che avrebbe fatto il possibile per non assomigliare così tanto al padre, compreso l’aspetto fisico. Si era fatto crescere i capelli, così, anche se riccioluti come sempre avrebbe potuto domarli legandoli in una coda bassa; non portava più gli occhiali, con un po’ di fatica aveva imparato ad indossare le lenti a contatto, decisamente più comode e pratiche.

Se non fosse stato per le occhiaie e le guance scavate, si sarebbe potuto definire non proprio un ragazzo bello, ma almeno un po’ più interessante e soprattutto non lo avrebbero più confuso con il suo genitore.

Le giornate trascorrevano sempre molto lentamente a Privet Drive, almeno così pareva al giovane Harry, ma le novità non tardarono a sopraggiungere:

- POTTER!- Urlò il suo corpulento zio.

- sì?- Rispose annoiato.

- c’è un piccione che svolazza fuori dalla nostra finestra, caccialo via immediatamente!-

In realtà non si trattava di un semplice piccione, ma di un bel gufo dal piumaggio cenere ed una lettera attaccata alla zampa, dopo averla slegata dall’animale gli offrì un biscotto e il pennuto volò via soddisfatto. Non fece in tempo a leggere il mittente, che Dudley, suo cugino, con uno scatto incredibile per uno della sua mole, gliela strappò dalle mani per dirigersi verso l’esterno dell’abitazione.

Harry raggiunse agitato il parente in giardino e inorridito vide che Dudley stava per dare fuoco alla missiva con un accendino.

- dammela, è mia! Altrimenti giuro che stavolta te la faccio pagare!-

- ah davvero? E cosa mi fai? Tanto lo so che non puoi farmi niente quando sei qua!-

- Dudley, esigo quella lettera!-

- no!-

- Beh allora vorrà dire che chiamerò i miei amici che verranno a punirti!-

- ma sì certo…E chi verrà?Il tuo padrino? Cosa credi?Lo so che è morto!-

- …-

- E’ così giusto? Lo dici spesso mentre dormi, “no Sirius! Mi dispiace, è tutta colpa mia, torna indietro!”-

A tal punto Harry non ci vide più, il peso dei suoi rimorsi lo stavano facendo scoppiare e una forza che non credeva di possedere si impadronì di lui.

Come se fosse un’azione abituale, il giovane allungò il braccio destro con il palmo della mano rivolto verso Dudley, gli occhi, illuminati di un innaturale verde, lo stesso colore che ora lo circondava completamente, si chiusero mentre un fascio di luce si diresse verso il cugino ed Harry pronunciò una formula in una lingua temibile e sconosciuta: il serpentese.

Dudley per magia fece un volo in avanti, verso il giovane mago che, ripresosi dall’evento sovrannaturale sbatté un po’ le palpebre per poi riprendersi la lettera che gli spettava e correre in fretta nella sua camera, conscio di aver compiuto qualcosa di sbagliato.

Si distese sul letto con una grande stanchezza in corpo, ma senza aver capito cosa fosse appena accaduto.

Aprì la busta e quando lesse il mittente la sua espressione fu di sincero stupore:

 

Potter,

sono il professor Severus Piton e ti avverto che questa sera alle 20.00 in punto ti verrò a prendere per portarti in un posto più sicuro; ho avuto modo di impadronirmi di alcune informazioni e so per certo che non sei al sicuro dove ti trovi ora, oltre a ciò dovremo discutere riguardo alla possibilità di alcune variazioni nella tua forza magica e quella del Signore Oscuro. Preparati in fretta, non c’è tempo da perdere.

 

S. Piton

 

Lo sguardo, da sorpreso divenne puro terrore quando rilesse l’ora scritta sulla pergamena: le otto?! Erano almeno le otto e un quarto, quindi il professore aveva assistito all’evento di prima! Sicuro di aver compiuto qualcosa di tremendamente sbagliato e per lo più oscuro, sapeva che probabilmente ora non lo aspettava niente di buono.

Mentre pensava ciò, dal piano inferiore giunsero i gridolini spaventati della zia e sentì qualcuno che saliva le scale.

Era proprio chi temeva che fosse; il professore rivolse al giovane pietrificato dall’angoscia uno sguardo di puro disprezzo. Harry si aspettava una sfuriata di quelle storiche, invece non avvenne niente di simile, semplicemente, senza un accenno di saluto agli zii ( non che ci tenesse) scesero in strada e chiamarono il Nottetempo.

 

***

Salve a tutti! Questa storia, già pubblicata su questo sito, risale al 2004 ed è incompleta. Decisa a portarla a termine, l’ ho riletta per l’ennesima volta per cercare ispirazione e mi sono resa conto che dopo due anni posso dire di poter fare di meglio, così eccola di nuovo qua ma riveduta e corretta. Di certo ne leggete di migliori in giro, ma credo di averla comunque migliorata, sto anche apportando alcune modifiche opportune, dato che nel frattempo è uscito il sesto libro e alcuni dati non quadrano con la storia originale. Non è molto rilevante, comunque avviso che gli stessi capitoli verranno suddivisi diversamente, il primo è un po’ più corto rispetto a quello originario per consentire ai successivi di essere più corposi. Detto questo per stasera è tutto, il prossimo capitolo dovrei pubblicarlo la prossima settimana. Spero nel frattempo di riuscire a scrivere i tre capitoli che mi mancano per concluderla, non nascondo che ci tengo a questa storia, è la mia prima long fiction pubblicata nonché una delle prime mie fantasie “potteriane” ad aver preso una forma più concreta…Non posso abbandonarla così!

Un saluto sincero,

 

Morgan Snape

   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Morgan Snape