Film > Re Leone
Segui la storia  |       
Autore: Miranh    27/04/2012    3 recensioni
Ciao a tutti! Il Re Leone è una storia che mi ha sempre affascinato e ho deciso di scrivere una Fanfiction sulla vita dei nonni di Simba: Ahadi ed Uru, genitori di Mufasa e Scar. E' la mia prima fanfiction, per cui non sono sicura che sia venuta bene... Spero che vi piaccia e, se c'è qualcosa che non va nella storia e che può essere migliorato, non esitate a farmelo sapere: cercherò di fare buon uso dei vostri consigli. Buona lettura!
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14. “ Il risentimento di Zhymu ”

 

 

 

Trascorse una settimana da quel giorno. La tranquillità sembrava riprendere pian piano il controllo nel branco, anche se c'erano delle eccezioni.

Khendo non riusciva a togliersi dalla mente il padre: venire a sapere a quel modo che dietro di lui si nascondeva un vile assassino, lo lasciò afflitto. Uru e gli altri cercavano di confortarlo, facendolo ridere, abbracciandolo e giocando con lui, ma rimaneva quasi sempre triste.

La madre era triste e arrabbiata allo stesso tempo.

Anche Ahadi era giù di corda: la rabbia che provò quel giorno l'aveva sconvolto e si sentiva in colpa per il piccolo Khendo, ma anche se gli avrebbe parlato, sapeva che il cucciolo non gli avrebbe mai dato ascolto.

Avrebbe voluto uccidere Zhymu quel giorno, ma l'idea di far soffrire un cucciolo, lo opprimeva. Si sentiva solo e sconfortato e non sapeva più se il suo comportamento fosse giusto o sbagliato: non sapeva se avrebbe dovuto andarsene o meno.

Uru era triste. Non avrebbe mai pensato che il padre di un amico avesse fatto un torto del genere a lui e a sua madre. Cercava di confortare anche Ahadi, ma ultimamente lui non accettava compagnie. Neanche Rina riusciva a farlo sorridere. Il giovane dormiva sempre fuori la sera e si escludeva dal resto del branco.

Mohatu cercava sempre di coinvolgerlo in varie attività, ma con scarso successo.

 

In una notte di luna piena, mentre tutto il branco dormiva nella grotta, la piccola Uru prese coraggio ed uscì, per andare da Ahadi, anche se lui l'avrebbe di certo rimandata indietro come le altre volte.

Fece attenzione a non svegliare nessuno ed andò a cercare il giovane leone. Sulla Rupe non c'era, quindi era sicuramente sceso giù.

Allora Uru, col cuore in gola, scese piano le enormi rocce e si infilò nell'erba alta della savana. Salì su un masso e riuscì a vederlo in lontananza: stava camminando nella direzione opposta rispetto a quella della Rupe: “ Vuole andarsene...! ” pensò, e si mise a correre svelta per raggiungerlo il più presto possibile.

Correva molto velocemente, senza badare ai fili d'erba che le frustavano il volto e senza preoccuparsi della propria zampa.

Riuscì a raggiungerlo e, prima che lui potesse reagire, gli abbracciò una gamba:
<< NON ANDARTENE! Ti prego...! >> lo supplicò;

<< Uru?! Che ci fai qui?? Torna a casa! >>

<< NO! >>

<< Fa' come ti dico! Vai! >>

<< No! >>

<< Uru...! Per favore... >>

<< No... >>

<< Senti... Per me è arrivato il momento di andare. Non cercare di fermarmi >>

<< Ma perché te ne vuoi andare?? >>

<< Questo posto non ha più niente a che vedere con me... >>

<< Ma non è vero! Io ti voglio bene! E anche i miei genitori te ne vogliono! Non andare... >>

<< Ma hai visto cosa ho fatto?? Stavo per uccidere il padre di un tuo amico...E tuo padre non ha voluto punirmi... >>

<< Perché non lo meriti! Hai rinunciato alla vendetta... è proprio per questo che non meriti una punizione! >>

<< Uru... >>

<< Se tu avessi continuato a non darti pace per uccidere Zhymu, a quest'ora mio padre ti avrebbe già esiliato, col cuore dolente! Ma per fortuna non l'hai ucciso....e non vuoi più farlo...Papà dice che hai saputo affrontare te stesso... e non sei diventato una belva insensibile ed assassina! Perciò resta qui... >> lo guardò con i suoi grandi occhi rossi, che piangevano calde e sincere lacrime.

Ahadi si voltò dall'altra parte per non far vedere che piangeva anche lui. Si asciugò le lacrime e si rivoltò per abbracciarla.

I due ritornarono alla Rupe e si addormentarono insieme sotto di essa, senza risalire i massi.

Le prime ore della notte trascorsero tranquille: tutto taceva e la luna tingeva d'argento la savana.

 

Fu un rumore a ridestare Ahadi dal sonno. Il giovane alzò la testa ed annusò l'aria: c'era uno strano odore. Poi si risenti di nuovo un rumore d'erba smossa. Era probabile che ci fosse qualcuno da quelle parti, così prese delicatamente Uru per la collottola, senza svegliarla, e la riportò sulla Rupe, dentro alla grotta del branco. Poi scese nuovamente giù, per vedere di che si trattava.

Camminò per molti metri, seguendo il rumore, ma, andando avanti , si accorse che le creature, che camminavano in mezzo all'erba, erano più di una e ben presto si ritrovò circondato da tre leoni.

 

Intanto Uru, sentendo sotto di sé un terreno roccioso, anziché l'erba su cui si era addormentata, aprì gli occhi e si rese conto di trovarsi nella grotta, ma Ahadi era sparito. Si affacciò fuori e sentì dei rumori: “ Ma dove sta andando? ” e scese i massi in silenzio. Era talmente concentrata sul seguire i rumori che udiva, che non si accorse della presenza di un leone sconosciuto. Infatti, non appena svoltò l'angolo, lui la sorprese acchiappandola e tappandole la bocca con la zampa: << MMMMH..!!! >> cercò di urlare, ma non ci riuscì: << SSHH!! >> fece lui << Salve principessina....Mi spiace disturbarle la dormita, ma ora deve venire assolutamente con me. E badi di non far storie, o saranno guai per la sua famiglia! Capito? >>

Uru annuì, terrorizzata: ma cosa stava succedendo? Avrebbe voluto chiamare aiuto! Tuttavia rimase in silenzio, come lo sconosciuto le aveva detto, temendo per la vita dei suoi cari.

 

Ahadi si ritrovò circondato da tre leoni più grandi di lui e si preparò a difendersi, se fosse stato necessario: << Chi siete?? Che volete? >> chiese, cercando di nascondere la propria paura;

<< Bene, bene... Dunque saresti tu il giovanotto accudito dal re? Un po' magrolino, non trovate? >> disse uno di loro sogghignando;

<< Già...Non credo che resisterà per molto... >> disse un altro;

<< Ma di che cosa state parlando?? Che volete da me? >> si impazientì Ahadi;

<< Non agitarti... Vogliamo semplicemente che tu venga con noi... >> disse il terzo leone;

<< E perché mai dovrei farlo?? >>

<< Vedi...il nostro capo vorrebbe dirti un paio di cosette....Per ringraziarti del suo esilio! >>

<< NO! >> Ahadi capì tutto e tentò di fuggire, ma due dei leoni lo inseguirono e lo afferrarono con le zanne, atterrandolo con violenza:

<< Fermi! >> disse il leone più grosso, che era rimasto fermo << Ci serve vivo... >> e si avvicinò a lui: << Senti, ragazzo: non mi piace usare la violenza per la persuasione....Ma vedi abbiamo un piccolo asso nella manica che... potrebbe definitivamente convincerti >>

<< Eh?! >> Ahadi rimase confuso da quelle parole; poi dopo un po' udì dei mugugni dietro di lui e si voltò: << Uru! >> esclamò non appena vide la leoncina tenuta per la collottola da un quarto leone: << Ahadi..! >> lo chiamò, spaventata;

<< Zitta! >> le ringhiò il leone che la teneva, stringendo ancora di più i denti, facendole male;

<< No! Lasciatela, vi prego! Lei non ha alcuna colpa! >> implorò Ahadi;

<< Lo so >> disse il leone più grande, avanzando verso di lei:

<< Però: che carina che è... Vero? Sono sicuro che diverrà un bel bocconcino, una volta cresciuta >> rise malizioso, avvicinando il muso a quello di Uru << Avrei potuto farmi un bel pensierino su di te in futuro... Ma a quanto pare dovrò rinunciarci, per colpa di un moccioso cocciuto... Aaah...Che peccato dover rovinare un così bel faccino... >> e le posò un artiglio sulla guancia, pronto a sfregiarla. La piccola, ansimando, chiuse forte gli occhi, tremando di terrore:

<< NO! VI PREGO! Lasciatela stare! Verrò con voi! Verrò! Ma non fatele del male! >>

Il leone sorrise malizioso ed allontanò la zampa dal volto della piccola:

<< Bene, vedo che ci siamo capiti... Portatelo via! >> ordinò agli altri due leoni, che obbedirono, spingendo Ahadi davanti a loro, tirandolo per la criniera: << Ahadi! No! >> gridò Uru disperata, dimenandosi, ma il leone, che la teneva, strinse ancora di più il morso: << Ferma e zitta! >>

<< Ma chi siete?? Che volete da lui?? >> pianse, sopportando il dolore;

<< Questo non vi riguarda, principessa! >>

<< Su... Non essere così duro con lei >> disse il leone più grande, avvicinandosi a lei di nuovo << E' ancora una piccola ed ingenua principessina.... >> e si fermò a guardarla << ...Certo che è carina persino da spaventata.....Sono contento di non aver rovinato la vostra bellezza... A quanto pare mi sono rimaste delle speranze per il futuro... >>

Uru si inquietò e reagì violentemente, graffiandolo con forza su una guancia. Il leone ruggì d'impulso, arrabbiandosi, mentre l'altro la posò a terra e la tenne ferma con una zampa: << Lasciatemi! >> urlò;

<< ZITTA! >> la rimproverò, facendo ancora più pressione sulla sua piccola schiena.

Il più grande si asciugò con una zampa il sangue sulla guancia, e, prima di raggiungere gli altri, ringhiò: << Bada che non scappi via! Capito? >>

l'altro annuì.

Irato per la reazione della leoncina, andò dagli altri, i quali notarono i graffi sul suo volto: << Che hai fatto alla faccia, Rodos? >> chiese uno dei compagni: << Niente! Una stupidaggine >> rispose nervoso;

<< Ehi....Non mi dirai mica che è stata....la principessina?? AH, AH... >> rise un altro di loro;

<< Chiudi il becco! >> ruggì Rodos;

<< No...è stata davvero lei?? Caspita, che bel caratterino che ha...Adoro le leonesse con carattere! Eh, eh... >>

Ahadi, che ascoltò tutto, continuava a camminare, seguito da loro, capendo che Zhymu aveva architettato tutto, per farlo fuori e vendicarsi dell'esilio.

Continuò ad avanzare, col cuore in gola, finché giunsero ai confini delle Terre del Branco, in un'area spaziosa, circondata da alberi.

Là, sdraiato su un grande masso, vi era Zhymu, che li attendeva. Non appena li vide arrivare, scese dalla roccia ed avanzò verso di loro: << Ma bravi! L'avete portato, come richiesto... >>

<< Eccolo qui, Zhymu. Vivo e vegeto, come lo volevi tu >>

<< Perfetto >> e gli si avvicinò: << Dunque... Ahadi... Ti sei accorto del risultato della tua azione dell'altro giorno? Allora, sei contento di aver rovinato la felicità di una famiglia? >>

Ahadi tremò di rabbia e rispose: << Proprio tu, che distruggesti per primo la mia famiglia e la mia felicità, parli a me in questo modo?!! Sei un demonio!! >>

Allora Zhymu gli morse il collo e lo atterrò con violenza: << Non ti conviene provocarmi! La tua presenza a questo mondo non fa altro che intralciare i miei piani! >> ruggì << Prima che ti riduca a pezzettini, avrei un'altra domanda: come hai fatto a sopravvivere, dopo la morte di tua madre? >>

<< Non sono tenuto a risponderti!! >> ringhiò lui;

<< Bene! Si dia inizio a tutto! >> e si allontanò da Ahadi mettendosi in posizione di attacco; il giovane si rialzò e si preparò anche lui allo scontro.

Girarono l'uno di fronte all'altro per qualche istante e, una volta sfoderati artigli e zanne, esplose una battaglia sanguinolenta.

 

Uru intanto aspettava il momento giusto per sfuggire al controllo del leone.

Non appena sentì che la sua zampa aveva diminuito la pressione, rotolò svelta, sottraendosi alla presa, ed iniziò a correre verso la Rupe per avvertire il padre: << PAPA'!! PAPA'! >> gridò. Ma il leone fu più svelto di lei e le bloccò la corsa; allora la piccola prese la stessa direzione che presero Ahadi e gli altri leoni e tentò di seminare il leone in mezzo all'erba alta e ai massi. Correva molto spedita, temendo per la vita dell'amico, ma ogni volta che sembrava andarle bene, il leone le rispuntava alle calcagna. Non avrebbe potuto mantenere per molto quella velocità, anche perché lui essendo più grande era molto più veloce. Poi riuscì ad intravedere un masso sotto al quale vi era una tana scavata nella terra: “ Conosco quella piccola tana! ” pensò “ Ha due uscite! Forse posso riuscire ad ingannarlo! ” e corse ad infilarsi sotto la terra della tana. Il leone, ignaro del fatto che quella tana avesse due uscite, rimase fuori: << Sei poco furba >> disse << Ormai non hai più via di scampo ed io posso aspettare per tutta la notte >>

Ma Uru non badò alle sue parole e percorse il piccolo tunnel sotterraneo, finché non vide la seconda uscita, che sbucava su un terreno, fuori dall'erba alta. Uscì piano, senza far rumore e, capendo di essere riuscita ad ingannarlo, proseguì il cammino seguendo le tracce dei leoni.

 

Ahadi fu scaraventato a terra con forza da Zhymu, che lo aveva colpito violentemente al petto, ferendolo. Ma il giovane non aveva alcuna intenzione di arrendersi e, ignorando le ferite, si rialzò svelto e morse forte il collo di Zhymu, riuscendo a lacerargli la carne. Lo scontro tra i due era cruento e gli altri leoni facevano da spettatori, scommettendo sulle loro vite.

Zhymu rimase stupito e messo in difficoltà dall'inaspettata forza del giovane: dietro l'aspetto gracile nascondeva infatti una robustezza incredibile. Tuttavia, essendo più grande ed esperto, riuscì a tenergli testa al combattimento.

Infatti Ahadi, indebolito dalle ferite sanguinanti, finì per esaurire quasi tutte le proprie energie. Fu nuovamente colpito con forza e rifinì a terra esausto. Zhymu allora decise di porre fine alla lotta e cominciò ad azzannargli la giugulare.

Il giovane si sentiva soffocare e capì che quella era la fine per lui: “ Addio, Uru... Addio, Mohatu... Aura... Rina... Addio a tutti... ” e chiuse gli occhi.

<< NOOO!!! >> Si levò un grido improvviso, che riecheggiò dappertutto.

Tutti i leoni si voltarono, compreso Zhymu, e dai cespugli balzò fuori Uru, la quale, con tutto il proprio vigore, andò contro Zhymu: fece un lunghissimo salto e gli afferrò il muso con i denti, rimanendo con le zampe posteriori sospese nel vuoto: << AAAH!!! >> Zhymu gridò di dolore << Toglietemela di dosso!! >> ruggì agitandosi, cercando di scrollarla via;

<< URU! >> gridò Ahadi, sorpreso di vederla. Gli altri leoni le si avvicinavano per portarla via, ma Ahadi si rialzò con le sue ultime forze e cercò di difenderla, tenendoli a bada.

Alla fine Zhymu perse completamente la pazienta e se la scrollò di dosso con una zampa, facendola sbattere violentemente contro un albero.

Poi tutto si fece muto attorno ad Ahadi: l'una cosa vide e che sentì in quel momento fu il corpo di Uru che si accasciò al suolo esanime:

<< URU!! >> si allontanò dai leoni e si precipitò su di lei;

Gli altri si avvicinarono a Zhymu: << Tutto bene, capo? >> chiesero;

lui si toccò i segni sanguinanti del morso di Uru e si arrabbiò: << No, che non va bene! Idioti!! Levatevi di mezzo! State lontani! >> reagì violento.

<< Uru... >> Ahadi la scuoteva, ma lei non rinveniva << No...Uru, no...Ti prego! Non lasciarmi anche tu... >> insisteva, ma senza risultato << Uru...! URU!! NO! >> si chinò su di lei e l'abbracciò, bagnandola con le proprie lacrime: << Maledetti!! Dannati!! L'avete uccisa! L'AVETE UCCISA!! Me la pagherete! Carogne bastarde!! >> e si aizzò contro di loro, accecato dall'ira e dal risentimento violento.

Li morse, li colpì, li graffiò senza badare a chi rimaneva ferito sotto di lui.

Poi tutto si interruppe all'improvviso: un fortissimo ruggito, catturò l'attenzione dei presenti. Poi dall'oscurità degli alberi uscì fuori Mohatu seguito da Aura e dall'intero branco.

<< Mohatu?! Come hai fatto a trovarci?! >> si impaurì Zhymu; tutti gli altri intanto corsero via, feriti e spaventati;

<< Tornate qui canaglie!! >> urlò il loro capo, ma Mohatu gettò un altro potente ruggito: << Vattene! >> disse << Vattene se non vuoi che ti uccida qui!! Traditore! >>

Al leone, indebolito dalle ferite, non restò altro che obbedire e corse via svelto.

Il re poi posò lo sguardo su Ahadi, che era tornato a piangere sul corpo Uru: << Cosa le è accaduto?? >> domandò risoluto; ma Ahadi non rispose e continuò a piangere.

Aura si precipitò sulla figlia: << Uru!! Piccola mia!! >> pianse e la tolse dalle zampe di Ahadi, stringendola a sé. Mohatu le si mise accanto:

<< Uru... >>

Arrivò anche Zozo, che atterrò vicino alla piccola, posandole un'ala su una zampetta.

Ahadi, guardò le altre leonesse ed incrociò lo sguardo di Rina: anche lei stava piangendo. I due si guardarono per un istante, poi lei si voltò da un'altra parte e andò via. Tutte le altre leonesse, circondarono i sovrani, tristi.

Il giovane leone rimase fuori dal cerchio e si rese conto che per lui era ormai il momento di andare via; si alzò e si allontanò senza che gli altri se ne accorgessero: “ Non ho più niente da fare qui...Non c'è più nulla che mi leghi a questo posto.... Ormai l'ho persa per sempre! La mia piccola Uru non c'è più!.... Se resterò qui creerò solo guai a Mohatu....Non posso fare altro che andarmene... ed attendere la morte... ”. Correva e correva ancora, con gli occhi annebbiati dalle lacrime, non vedeva dove andava, ma continuava ad andare lontano... Non piangeva così tanto da quando era morta sua madre. E, da quel giorno, nessuno lo vide più, per oltre un anno.

 

Aura continuava a tenere sua figlia tra le zampe, Mohatu appoggiò il proprio capo sul suo; avevano entrambi le guance rigate dalle lacrime, come il resto del branco.

Rimasero in quel posto per molti minuti, finché ad un certo punto, la piccola Uru mostrò segni di vita: si sentì infatti un piccolo mugugno e la videro riaprire gli occhi: << M-mamma... >>

<< Uru! Oh, Uru! Tesoro mio! Sei viva! >> e la strinse forte;

<< Uru! Piccola mia! >> gioì Mohatu, accarezzandola;

<< Papà... >> sorrise lei;

<< Oh, piccola Uru! Che gioia! >> si rallegrò Zozo.

Tutto il branco fu percosso dalla felicità, nel vederla salva ed ancora in vita: << C-cos'è successo..? >> si domandò, confusa;

<< Temevamo di averti persa per sempre....Ma per fortuna eri solo priva di sensi >> rispose Aura;

<< Priva di sensi... >> Uru cercò di ricordare, poi, sentendo un forte dolore in tutto il corpo, le torno in mente tutto: << Oh, no! Ahadi! Papà! Zhymu! E' stato Zhymu! Mi aveva fatto prendere in ostaggio da un altro leone!...Hanno costretto Ahadi a venire qui..! >>

Mohatu la guardò perplesso;

<< Ahadi...Dov'è Ahadi?? E Zhymu?? >> si agitò la leoncina;

<< Calmati, tesoro... Zhymu se ne è andato >> disse Aura;

<< E Ahadi? Dov'è lui?? Sta bene?? >>

Mohatu cercò subito il giovane con lo sguardo, ma non lo vide da nessuna parte: << Dov'è andato..?? Era lì un momento fa.... >> si domandò preoccupato;

<< Papà...? >>

<< Aura! Riporta Uru alla Rupe e falla visitare da Rafiki. Porterò con me un gruppo di leonesse: andremo a cercarlo. Zozo... >>

<< Sì, sire?? >>

<< Tu andrai avanti....Lo cercherai dall'alto >>

<< Volo immediatamente >> ed andò a cominciare le ricerche;

<< Dov'è andato, papà? Dov'è? >>

<< Tranquilla, tesoro... Stiamo andando a cercarlo. Vedrai che lo troveremo >>

<< ...Sì... >> Uru si angosciò.

Aura la prese per la collottola e tornò verso la Rupe con alcune leonesse, mentre le restanti andarono con Mohatu.

 

Intanto, fuori dai confini, Zhymu ed i suoi compagni si erano fermati in un posto, dove passare la notte ed in seguito furono raggiunti dal loro ultimo membro, che aveva avuto l'incarico di sorvegliare Uru: era ferito anche lui.

Zhymu era molto arrabbiato e lo atterrò, con una zampa alla gola:

<< Idiota! Non dovevi tenerla d'occhio?! Eh?! >>

<< M-mi dispiace.... Ma me l'aveva proprio fatta... E-era riuscita ad ingannarmi... >> balbettò, impaurito;

<< E Mohatu?? Come ha fatto a trovarci?! >>

<< S-si era accorto dei richiami della figlia... E quello strano uccello femmina lo ha guidato... >>

<< E poi?? >>

<< Mi hanno trovato e costretto a rivelare tutto... >>

<< Sei un incapace! >>

<< M-ma, Zhymu... Lui era troppo forte per me... Si tratta pur sempre del re... >>

<< Re, un corno!! >> e mollò la presa << Adesso dovrò pensare ad un altro modo per togliere di mezzo quel moccioso... >>

<< S-se ne è andato... >>

<< Come?? >>

<< Ho saputo che è scappato via... E adesso lo stanno cercando... >>

<< Spero che lo ritrovino stecchito, allora! >> e si allontanò dal branco, ringhiando.

 

Le ricerche di Ahadi durarono per tutta la notte e per tutto il mattino seguente, ma non riuscirono a trovarlo da nessuna parte.

Fu un duro colpo per la piccola Uru e per i sovrani: si erano affezionati a lui più di quanto avessero immaginato e la sua perdita lasciò un grande vuoto nel loro cuore.

Da allora Uru trascorreva le sue giornate in compagnia degli amici, i quali le davano sempre conforto; ed ogni sera, dal tramonto fino a tarda notte, restava ferma sulla grande roccia della Rupe ad osservare le terre ed il cielo, sperando e pregando che un giorno Ahadi sarebbe tornato da lei.

 

- Fine Libro I -

 

Presto posterò anche il secondo libro! Al momento la sua stesura è ancora in corso!

Ringrazio tutti quelli che hanno sempre seguito la mia storia con pazienza e che mi hanno incoraggiata ad andare avanti! Un caloroso saluto a tutti quanti! Ci si rincontrerà al continuo della storia! 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Re Leone / Vai alla pagina dell'autore: Miranh