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Autore: njhshope    30/04/2012    5 recensioni
-Perché allontani la gente?- disse sedendosi di nuovo sul letto
-Li allontano prima che mi possano fare del male.- dissi prima che una lacrima mi rigasse il viso.
-Non allontanarti da me, io non ti farò stare male.- disse avvinandosi a me asciugando le mie lacrime con la manica della sua felpa.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                       Chi lo avrebbe mai detto?


Mi sono appena trasferita in questo paesino poco fuori Londra.
Mi presento sono Sara Emily Tomson,e sono una completa sfigata. Non sono mai stata tra le più popolari della scuola, ogni  giorno venivo presa in giro da i più fighi della scuola, per il mio peso. “Guarda quella cicciona” quella parole rimbombavano nella mia testa, sempre.
Un giorno, mi fermai davanti lo specchio della mia stanza. Quella parole continuavano a rimbombare nella mia testa *sei solo una cicciona* , *guardatela, poverina non avrà mai un ragazzo*. Non riuscì più sopportare quel riflesso così presi lo specchio e lo buttai per terra, si ruppe in tantissimi pezzi, ne presi uno a caso e decisi di tagliarmi con esso il polso. Quel dolore fisico, non era nulla in confronto al dolore interiore, era una cosa bruttissima ma mi faceva sentire bene. Quella fu la prima volta che mi tagliai, ma fu seguita da molte altre ancora.
Sistemai le mie cose i quella che sarebbe diventata la  mia nuova stanza, nella mia nuova casa. Sistemai i vestiti, poi trovai quel pezzo di vetro con fino a quel momento mi ero tagliata e lo nascosi in bagno.. era tutto in ordine
-Sara, hai messo tutto apposto?- urlò mia madre dal piano di sotto
-Sì mamma.- risposi secca. Ancora ero arrabbiata con lei per il trasferimento, in quell’orribile scuola avevo trovato delle amiche che mi accettavano per come ero, ma l’ho dovuto abbandonare per colpa sua e del suo lavoro.
-Basta Sara! Dovresti essere felice che abbia trovato un buon lavoro qui, e poi qui c’è quel tuo amico dell’infanzia…Zayn!- disse salendo nella mia stanza
-Si, hai ragione mamma.- dissi fingendo un sorriso, non volevo litigare con mia madre ero stanca e tutto quello che desideravo era farmi una bella dormita. Prima di addormentarmi pensai, a come fosse cresciuto Zayn, eravamo amici dall’asilo, poi si è dovuto trasferire qui, e mi ha lasciato da sola. Sì, alla fine andava sempre così rimanevo sempre sola.
Mi svegliò mi madre verso l’ora di cena
-Tesoro, svegliati. Pomeriggio ho parlato con la madre di quel tuo amichetto e li ho invitati a cenare da noi così tu farai amicizia.- disse mia madre scuotendomi quel poco da farmi aprire gli occhi.
-Tu… cosa? Va bene mamma, dammi il tempo di sistemarmi che scendo sotto ad aiutarti.- dissi stropicciandomi gli occhi.
-Ho già fatto tutto io, tu preparati che arriveranno a momenti.- disse mia madre uscendo piano dalla mia stanza. Entrai in bagno mi lavai e mi vestii, mi misi un jeans e una maglietta. Mi truccai e scesi sotto per aiutare mia madre a sistemare le ultime cose. Suonarono alla porta, andai ad aprire la porta e mi ritrovai di fronte sempre la stessa dolce e simpatica signora  con la quale scherzavo sempre e un ragazzo alto,capelli neri con il ciuffo all’insù, pelle scura, era Zayn lo riconobbi dai suoi occhi rimasti uguali dopo tutto quel tempo a contrario del suo corpo..
-Sei davvero tu, Sara?- disse la madre di Zayn, Tricia.
-Oh si, signora sono proprio io..- non mi fece finire di parlare che mi abbracciò. Mi fece scappare un sorriso,non era cambiata quella donna, era rimasta sempre la solita signora che mi invitava sempre a mangiare a casa sua, che quando giocavo con Zayn nel pomeriggio veniva a portarci merenda.
-Ciao Sara.- mi disse Zayn dandomi un bacio sulla guancia. Il mio cuore perse un battito, era davvero un bellissimo, era cambiato tantissimo. Ero sicura che tutte le ragazze gli sbavavano dietro.
-Ciao Zayn.- ricambia con un sorriso, e lui fece lo stesso..
Seduti a tavola le nostre madri iniziarono a parlare di tutto quello che era successo negli ultimi anni, e c’era davvero tanto da dire. Quando stavo per prendere le posate mi accorsi che non avevo il mio inseparabile bracciale che nascondeva tutti i segni dei tagli. Mi alzai con permesso, e corsi nella mia stanza per cercarlo. Senza di esso mi sentivo fragile, quel bracciale nascondeva il mio polso da occhi indiscreti, nascondeva quei tagli e senza di esso presto qualcuno se ne sarebbe accorto. Setacciai la stanza ma non c’era ombra di quel bracciale
-E’ permesso?- una voce mi distrasse da tutti i miei pensieri, Zayn.
-oh si certo.- risposi ancora cercando disperatamente quel braccialetto.
-Mia madre mi ha mandato a vedere se andava tutto bene.- disse cercando di incontrare il mio sguardo, troppo impegnato a cercare quel maledettissimo braccialetto
-Si tutto bene,sto solo cercando un cazzo di bracciale, ora puoi tornare sotto.- Dissi perdendo ormai le mie speranze.
-Per caso è questo? L’ho trovato sulle scale mentre salivo.- Disse aprendo la mando e facendomi vedere il bracciale
- Sì è questo, grazie Zayn.- Dissi facendo un sorriso a 32 denti e tirando un sospiro di sollievo.
-vieni, te lo metto io.- Disse avvicinandosi a me
-No..No.- balbettai allontanandomi da lui, non volevo che vedesse i mie tagli, nessuno doveva vederli.
- Come vuoi, ti aspetto sotto.-disse porgendomi il braccialetto per poi uscire dalla mia stanza.
Mi misi il bracciale e scesi di sotto, continuammo a mangiare. Quando finimmo mangiare..
-Tesoro perché non vai con Zayn a parlare un po’? Io e Tricia vorremmo parlare ancora un po’ da sole.- disse mia madre entusiasta di come stava procedendo la serata.
-Mamma non siamo più sei bambini! E’ possibile che Zayn si secchi stare strare..- non mi feci finire di parlare che Zayn mi interruppe.
-No mi fa piacere.- disse facendo uno dei suoi magnifici sorrisi.
-Hai visto Sara, ora andate che voglio parlare un po’ con Tricia, da sola.- Disse mia madre in modo dolce ma infondo voleva dire “sloggiate da qui e subito”. Salii in camera mia con Zayn.. lui si sedette sul letto ed io sulla sedia della scrivania.
-Tua madre mia ha detto che frequenterai la mia stessa scuola.- disse lui accennando un altro dei suoi meravigliosi sorrisi. Io annuii solamente.
-Sara ma sei cambiata, non sei più la ragazzina sfacciata di pochi anni fa.- disse cercando di incontrare i miei occhi che però erano fermi a fissare il vuoto.
-beh.. la gente cambia.- dissi guardandolo finalmente in quei meravigliosi occhi, nei quali per un attimo mi persi.
-Perché prima cercavi così disperatamente quel bracciale, è importante?- Chiese sfacciatamente
-Sì, ehm... cioè no.- dissi guardando quel bracciale era come se mi proteggesse.
-Oh andiamo Sara, se non era importante non l’avresti  cercato per tutta la casa. Anche se  non ci vediamo da tanto tempo, ti ricordo che ti conosco molto più di quando pensi.- disse avvicinandosi a me, per poi sedersi sopra la scrivania, non tolsi lo sguardo fisso da terra.
-Zayn davvero ti ringrazio per esserti preoccupato per una sfigata come me, ma davvero tu non mi conosci.- dissi alzando lo sguardo per incontrare i suoi occhi ormai fissi su di me.
-Cosa? Sfigata?- mi chiese confuso.
-Hai capito bene, ma ora non voglio accollarti i miei problemi.- dissi alzandomi e andandomi a sdraiare nel letto. Passarono pochi attimi, che Zayn fece lo stesso.
-Ti ricordi il primo giorno del primo anno di scuola? Quando insieme, mano nella mano ci siamo ripromessi affrontare tutto insieme.- disse guardandomi negli occhi. Sentii il suo respiro sulla pelle, sembrava che il cuore volesse uscire dal mio corpo.
-Certo che ricordo, eravamo insieme contro il mondo. Poi tu te ne sei andato e sono rimasta solo io.. Sola con tutti. Da lì cambiarono tante cose.- dissi mentre mi allontanavo piano da lui.
-Perché ti allontani dalla gente?- disse sedendosi di nuovo sul letto
-li allontano prima che mi possano fare del male.- dissi prima che una lacrima mi rigasse il viso.
- Non allontanarti da me, io non ti farò stare male- disse avvinandosi a me asciugando le mie lacrime con la manica della sua felpa.
-Ma dai Zayn, sei un ragazzo bellissimo, di sicuro tra i più fighi e popolari della scuola, non passerà molto che anche tu che come tutti gli altri mi prederai in giro.. non mi vedi? sono una cicciona sfigata.- sputai tutte quelle parole senza prendere un attimo di respiro, le lacrime si fermarono un attimo solo per osservare gli occhi marroni di Zayn che mi osservavano incessantemente.
-Ti prometto che torneremo come una volta, io e te contro il mondo. A me non interessa la taglia dei tuoi jeans, voglio una ragazza vera come amica. Ho già troppe galline/bionde ossigenate che mi corrono dietro solo per una scopata.-disse abbracciandomi. Dovevo credere a quello che mi diceva? In quel momento non mi interessava, avevo bisogno qualcuno che mi abbracciasse ed eccolo lì, Zayn. Chi lo avrebbe mai detto che un ragazzo si sarebbe avvicinato così  ad una cicciona sfigata come me?
-Grazie, Zayn.- dissi stringendomi forte a lui
-Di nulla piccola.- quel momento fu interrotto dalla madre di Zayn che lo chiamava, era arrivato il momento di andare a casa. Scesi sotto, salutai lui e sua madre e poi corsi a letto. Domani avrei cominciato la mia nuova scuola.

*Spazio di autrice*
Salve, questa è la mia seconda FF 
come vi sembra? fatemolo sapere attraverso le vostre recensioni :)
al prossimo capitolo un bacio carotine :3
  
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