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Autore: LucryAvril    05/05/2012    0 recensioni
« Lui è quello dei poster attaccati in camera, quello delle scritte sul diario, quello delle canzoni che amo. Non sa chi sono, forse non lo saprà mai, ma farò qualunque cosa per fargli sentire il mio amore. »
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Canzone: If This Was a Movie – Taylor Swift (http://www.youtube.com/watch?v=i9W-4PMngAU)
***
Dopo la signing session saremmo tornati un’oretta in hotel e poi all’aeroporto per imbarcarci per l’America. Ero totalmente entusiasta di ciò, ma una parte di me non ne aveva voglia. Semplicemente volevo tornare a casa e stare con la mia famiglia, i miei amici. E magari trovarmi una ragazza normale, una semplice ragazza come avrei fatto se non fossi diventato famoso. Saremmo tornati in Inghilterra solo a Giugno per passare parte dell’estate, ed era solo febbraio. Sembrava un tempo infinitamente lungo quello che mi separava da casa.
Subito dopo la signing uscimmo dal retro del locale ed entrammo in un furgoncino, mentre dei fattorini portavano gli scatoloni con i regali che le fan ci avevano fatto: su ogni scatolone c’era il nome di uno di noi. Ero stanco, sprofondai nel sedile del furgoncino accanto ai miei compagni di vita e mi addormentai.
Il sonno durò poco, perché presto arrivammo all’hotel. Ancora una volta entrammo dalla porta sul retro e ci recammo nelle nostre camere, mentre altri fattorini portavano gli scatoloni dietro di noi. Appena in camera mi sdraiai sul letto e il fattorino adagiò accanto a me quell’enorme scatolone di cartone con il mio nome sopra. Era colmo di regali, e come dopo ogni signing li avrei visti tutti. Mi misi a sedere e lo aprii: davanti a me avevo svariati peluche, braccialetti, magliette, scatole di cioccolatini. Ne aprii una che aveva sopra un bigliettino e addentai un cioccolatino: era davvero buono. C’erano peluche di tutti i tipi: orsacchiotti, giraffe, cagnolini e soprattutto tanti morbidi cuori. Passai in rassegna molti regali, e pian piano arrivai al fondo della scatola: c’era una busta bianca, e rivedendola ricordai il momento in cui la ragazza me la porse; effettivamente era tra le prime, per questo era finita lì giù. Stavo per aprirla quando bussarono alla porta ‘Zayn, sei pronto? Stiamo per andare, forza datti una mossa!’ Era Liam. ‘Sì, arrivo!’ risposi. Non ero per niente pronto, immerso fra i regali il tempo era volato ed era ora di andare. Rimisi frettolosamente tutti i regali alla rinfusa nello scatolone, presi le ultime cose rimaste sparse per la stanza, presi la valigia ed uscii veloce. A metà corridoio però mi accorsi di non avere con me la lettera. Non l’avevo rimessa nello scatolone nè tantomeno nella valigia. Lasciai tutto lì e corsi di nuovo in camera, e cominciai a cercare in giro la lettera. Era il regalo di una fan e non intendevo perderlo, li conservo tutti e lo farò sempre. ‘Zayn, manchi solo tu, veloce!!’ Stavolta era Paul, meglio sbrigarsi. Guardai sotto il letto, ed eccola lì; nella foga di rimettere tutto a posto mi era scivolata. Corsi fuori, presi tutte le mie cose e mi aggregai agli altri, e insieme ci dirigemmo all’aeroporto.
Quando finalmente mi sedetti sul sedile dell’aereo mi sentii sollevato, ero davvero stanco. Allacciai la cintura e presi il mio bagaglio a mano, lo aprii e presi la lettera e un altro cioccolatino. Sulla busta c’era semplicemente scritto ‘To Zayn, with Love.’ La aprii, mentre l’aereo si preparava alla partenza. Mi colpì la calligrafia, era dolce e armoniosa. Ho sempre amato leggere le lettere e le dediche delle fan, quando lo faccio le leggo piano e mi sento amato. Quella lettera però era davvero particolare, diversa dalle altre in qualche modo, anche se oggettivamente uguale. Mi colpì davvero, tanto che sentii le farfalle allo stomaco leggendo quelle parole, o forse era solo l’effetto del decollo dell’aereo.
                                                                                           ***
Ero a casa. Non riuscivo a ragionare, non riuscivo a calmarmi. Entrai in camera mia e mi sedetti sul letto, fissando il poster sulla parete. I loro sorrisi, i loro occhi, li avevo visti davvero. Davanti a me, a davvero pochi centimetri. Accesi il computer e scaricai i video che avevo fatto durante la performance e la signing. Appena scaricati, aprii quello della performance, sentii di nuovo la voce di Liam, poi partì Moments. Guardavo quel video e non ci credevo, l’avevo vissuto davvero. Arrivò la parte in cui Zayn mi guardava, cantava, mi sorrideva, poi mi diceva “Don’t cry!”, ma ancora una volta non servì a nulla. Le lacrime sgorgarono giù rigandomi le guance in fiamme.
***
Guardai fuori dal finestrino, eravamo tra le nuvole. Gli altri dormivano, io in quel momento proprio non ci riuscivo. Continuavo a guardare la luna e a pensare a come sarebbe stato se avessi trovato prima quella lettera, se l’avessi letta in hotel. Avrei fatto una pazzia, avrei voluto trovare quella ragazza che aveva scritto quelle cose tanto diverse da tutte le altre. Su quei due fogli c’era scritto l’amore, quello che va oltre l’amore di una fan.. Non avrei saputo spiegarlo. L’avrei cercata, chissà, magari l’avrei trovata. Le avrei chiesto le tante cose nascoste fra quelle parole, l’avrei abbracciata. Ma che dico? La ricordavo appena. E non sarei certo potuto scappare dall’hotel per cercarla. Non sono un ragazzo comune, sono Zayn Malik dei One Direction, e i ragazzi hanno fiducia in me. Non avrei potuto mai abbandonarli poco prima di un volo per l’America.
***
Ancora sul letto, stavolta sdraiata, ascoltavo una canzone. Ancora una volta sembrava parlare di noi. Sussurrai quelle parole al suo volto sulla parete, come un soffio sperai che lo raggiungessero, ovunque lui fosse.
“Torna da me,
come faresti se questo fosse un film.
Staresti sotto la pioggia fino a quando non verrei fuori.
Torna indietro, torna da me,
so che in qualche modo potremmo farcela,
ma se questo fosse un film tu saresti qui proprio ora.”

  
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