Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: MarsTwix    18/05/2012    5 recensioni
E' sempre stato il sogno di tutti incontrare persone famose, i propri idoli. Immaginatevi la scena, state tranquillamente passeggiando per la strada o facendo la spesa che puff, ti imbatti nella persona di cui hai la camera piena di poster e contempli le sue foto sullo schermo del tuo pc. Peccato che certe cose capitano a chi non le desidera. Kaycee e Mhone si sono appena trasferite da Londra ad Oxford, un bel cambiamento per chi è abituato a vivere in una città grande e caotica, per cominciare il primo anno di università. Quello che non sanno è che si imbatteranno in cinque ragazzi che sono conosciuti in tutto il mondo. Sfortunatamente loro non sapevano nemmeno chi fossero prima di ritrovarseli come vicini di casa.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

 

 

CAPITOLO 1

Kaycee POV
 
Camminavo lungo il corridoio dell'università guardando ammirata quel posto così antico e pieno di storia. Ero contenta di essermi trasferita, Londra era una città bellissima ma troppo caotica e confusionaria, io preferivo i posti tranquilli, e Oxford era piccola ma piena di cose interessanti da vedere, mi piaceva. Continuai a guardarmi intorno quando mi accorsi di alcune persone che mi fissavano divertite per poi cominciare a parlottare fra loro, non ci feci troppo caso e continuai a camminare ma le persone che mi fissavano e ridevano diventavano sempre di più. Mi toccai i capelli per accertarmi di non avere qualche bastoncino o foglia nei capelli ma era tutto in ordine quindi mi controllai i vestiti...i vestiti...dove diavolo erano finiti i miei vestiti?!
Ero completamente nuda!!
Cercai di coprirmi con i libri mentre tutti cominciavano a ridere sguaiatamente quando venni accecata da una luce.
Mi svegliai di soprassalto. In piedi davanti al mio letto c'era Mhone che ovviamente non aveva abbandonato i suoi modi bruschi e mi aveva svegliato aprendo le tende in modo da farmi accecare dal sole. Maledetto sole, da quando in Inghilterra c'era tutto quel sole?!
Mugugnai e mi coprii la faccia con il cuscino quando Mhone mi tirò via le coperte dal corpo. Se avessi avuto un po' più di forza sicuramente l'avrei uccisa.
"Forza. - mi disse - Il pullman parte tra due ore e se non arriviamo in tempo potrai dire addio ai tuoi sogni di sfuggire a questa città."
Odiavo il fatto che avesse sempre ragione. Mi alzai mentre lei usciva dalla camera e scendeva le scale, probabilmente per andare a preparare la colazione. Mhone era la ragazza più dolce di questo pianeta, almeno fino a che non perdeva la pazienza, ed era l'unica fra tutte le amiche che avevo ad avermi proposto di andare a vivere da lei quando mia madre aveva deciso di scappare di punto in bianco due anni prima lasciandomi solo una busta attaccata al frigorifero con una lettera che conteneva solo le sue scuse e 1000 dollari. I suoi genitori viaggiavano molto per lavoro quindi era come dire che in casa sua c'eravamo solo noi due. Mi infilai svogliatamente i pantaloni grigi di una tuta e una felpa verde e scesi in cucina.
Come prevedevo Mhone aveva preparato i muffins, lo faceva ogni volta che era nervosa.
Le diedi un rapido bacio su una guancia e presi dal frigorifero il succo di mela attaccandomi direttamente al cartone.
"Sai che odio quando bevi dal cartone, non potresti prendere un bicchiere?" mi domandò senza nemmeno alzare lo sguardo dal depliant che stava leggendo.
Mi pulii la bocca con un tovagliolo e mi sedetti accanto a lei. "Naa, così è più facile".
Lei sbuffò senza prestarmi troppa attenzione.
"Che leggi?" chiesi.
"Il depliant dei College di Oxford." mi rispose sempre senza guardarmi.
La guardai confusa. "Non avevamo scelto di andare alla Chris Church?!" le chiesi con la bocca piena.
"Infatti. - annuì lei - Stavo solo leggendo"
Scossi la testa, ho paura che non capirò mai fino in fondo quella ragazza.
Stavo per alzarmi ed andarmi a lavare i denti quando lei mi richiamò.
"Pensi di partire per Oxford vestita in quel modo?" mi chiese squadrandomi dall'alto in basso.
"Cos'ho che non va?"
"Per Londra forse niente, ma ad Oxford sono tutti dei perfettini con la puzza sotto il naso, non farai una bella impressione"
Alzai le spalle. "Che pensino quello che vogliono, io non mi faccio 92 km seduta in pullman con dei scomodi jeans."
Mhone ci rinunciò e tornò a concentrarsi sul depliant mentre io me ne andavo a finire di prepararmi.
 
Uscimmo di casa stracariche di borsoni e trolley che entrarono a malapena nel taxi che avevamo chiamato e ci facemmo portare alla stazione dei pullman.
Come prevedevo io passai il viaggio in modo molto comodo leggendo The Game of Thrones e ascoltando l'I-Pod mentre Mhone non faceva altro che cambiare posizione ogni 15 minuti perché le davano fastidio i jeans. Dovevo ammettere però che mentre lei sembrava una star di Hollywood con jeans sbiabiti, canotta bianca, giacca di pelle e ballerine beige, capelli perfettamente arricciati e un filo di trucco, io sembravo una sfollata con la mia tuta, converse della stessa tonalità verde della felpa, capelli raccolti in una crocchia disordinata e occhiali sul naso.
Arrivammo ad Oxford in meno tempo di quanto pensassi e chiamammo un altro taxi per farci accompagnare alla nostra abitazione. Mhone era riuscita a trovare un condominio a due passi dal College dove gli studenti solitamente affittavano dei mini appartamenti e noi eravamo riuscite a prenderne uno con due camere da letto, un bagno, una cucina e un salottino piccolo ma molto accogliente. Eravamo già andate lì tre mesi prima per arredarlo e per conoscere la responsabile del condominio che ci aveva già elencato le cose da fare e non fare per mantenere la quiete del posto.
Il taxista ci fece uno sconto sul prezzo perché secondo lui eravamo carine e poi ripartì sgommando lasciando le valigie sul marciapiede davanti il condominio. Io e Mhone ci guardammo sconsolate per un momento. Abitavamo al terzo piano e sfortunatamente l'ascensore non c'era. Mhone decise di fare due viaggi trasportando una valigia alla volta mentre io presi il mio borsone e me lo caricai in spalla tenendolo con una mano mentre con l'altra presi il trolley. Si, sono molto svogliata.
Stava andando tutto molto bene nonostante la fatica quando d'un tratto misi un piede male sullo scalino e scivolai. Mi aspettavo di ritrovarmi stesa sul piano inferiore con qualche ossa rotte ma invece andai a sbattere contro qualcosa che fermò la mia caduta e mi rimise stabilmente sullo scalino.
"Tutto bene?" sentii dietro di me.
Mi girai e vidi un ragazzo da urlo che mi guardava con un sorriso.
"Si grazie, sono scivolata." dissi al mio salvatore.
Mi prese dalle mani il trolley e mi chiese a che piano abitavo.
"Il terzo, ma non sei costretto ad aiutarmi."
"Figurati, - mi rispose - che uomo sarei se non aiutassi le donzelle in difficoltà."
Risi e con un ultimo sforzo raggiungemmo il mio piano.
"Ti ringrazio, - dissi - probabilmente mi sarei rotta l'osso del collo se non mi avessi aiutata."
Lui sorrise con quel sorriso di cui già mi ero innamorata e fece un cenno con la mano come a dire di lasciar perdere.
"Kay sei morta?"
Mhone decise di rovinare quel bellissimo momento uscendo di fretta dall'appartamento.
"Fortunatamente no, sono riuscita a cavarmela per un soffio"
Lei sorrise e solo in quel momento vidi che spostava lo sguardo da me al mio salvatore.
"Bene. - annunciò - Immagino che il merito sia di questo ragazzo"
"Già, se non fosse per lui vivresti da sola in questo momento."
Il ragazzo continuava a guardarci con un sorriso strano, come incredulo, stavo per chiedergli come si chiamasse quando lui mi interruppe.
"Scusatemi ragazze ma ora devo proprio andare, ci vediamo in giro." disse facendo ciaociao con la mano e  salendo in fretta le scale.
"Bel culo!" esclamai appena sentì una porta sbattere dal piano superiore.
Mhone scoppiò a ridere e mi prese per mano trascinandomi dentro il nostro nuovo appartamento.
"Forza ragazza! Dobbiamo mettere a posto!" mi disse chiudendosi la porta alle spalle.
Sbuffai ma presi la mia roba e mi diressi verso la mia camera. Già la adoravo, era grande e luminosa con le pareti dipinte di verde pastello e un grande letto a baldacchino con le tende celesti, l'armadio bianco era a 4 ante e una scrivania dello stesso colore stava dall'altra parte della stanza, ci posai immediatamente il mio portatile. Quel condominio da fuori poteva sembrare antico ma tutti gli appartamenti al suo interno erano piuttosto grandi e moderni.
Mhone aveva preso la stanza proprio davanti alla mia, grande allo stesso modo e colorata con i colori dell'estate, crema e salmone.
Finimmo di ordinare e poi ordinammo una pizza.
Eravamo eccitate entrambe, il giorno dopo avremmo iniziato le nostre lezioni, il college era lo stesso ma io avevo scelto l'indirizzo linguistico mentre lei quello scientifico e non vedevamo l'ora di conoscere nuove persone.
Finimmo di mangiare in fretta e poi dopo aver messo forchette, coltelli e bicchieri nella lavastoviglie ci chiudemmo nelle nostre camere. Stavo per andare a letto quando dal piano superiore cominciò a partire una musica assordante. Erano le undici e mezza di sera, chi cavolo faceva tutto quel casino a quell'ora!?
Uscii dalla mia camera mettendomi una vestaglia e vidi che anche Mhone si era affacciata dalla sua camera mezza addormentata.
"Che succede?" mi chiese.
"Non lo so, ma sto per andare a far del male a quella testa di cazzo che fa tutto questo rumore a quest'ora" dissi uscendo di casa.
Salii le scale fino a ritrovarmi davanti all'appartamento esattamente sopra il nostro.
Bussai.
Niente.
Bussai più forte.
Ancora niente.
Sbuffai e presi la porta a calci.
Dopo qualche secondo il viso sorridente di un ragazzo si affacciò alla porta. Capii di odiarlo quando il suo sguardo si fece fastidiosamente divertito.
"Ciao. - mi disse - Vuoi un autografo, una foto oppure solo venire a divertirti?" mi chiese.
Sorrisi nel modo più falso che riuscii a mettere su.
"No, vorrei solo che spegnessi quella musica in modo che chi domani si deve alzare presto possa dormire."
Lui fece una faccia stupita per qualche secondo e poi cominciò a ridere di gusto.
La mia prima impressione era giusta.
"E sentiamo, perchè dovrei farlo?"
"Perché te lo sto chiedendo gentilmente." azzardai.
I suoi occhi azzurri mi squadrarono e mi coprii istintivamente con la vestaglia.
Lui sorrise. "Mi dispiace tesoro ma mi è impossibile, altrimenti i miei ospiti saranno costretti ad andarsene e la mia festa sarà rovinata."
Cominciavo proprio a stancarmi di quel tipo.
"Senti..." cominciai ma venni interrotta da Mhone che a quanto pareva si era cominciata a chiedere perché ci mettessi tanto.
"Kay perché ci metti tanto?" mi chiese stropicciandosi gli occhi chiari.
Fulminai il tipo davanti a me con uno sguardo.
"Perché questo tizio non si decide a spegnere quella maledettissima musica!" sputai arrabbiata.
Il tizio continuò a ridere.
Mhone si avvicinò e mise su la faccia da cucciolo che conoscevo tanto bene e che funzionava sempre.
"Scusa la mia amica, è un po' brusca, ma noi abbiamo davvero bisogno di dormire. Non è che almeno potresti abbassare?" chiese gentilmente.
Lui guardò prima me e poi spostò lo sguardo su Mhone.
"E va bene! Manderò tutti a casa, ma solo perché me lo hai chiesto così gentilmente."
Sbuffai.
"Ti ringrazio." disse Mhone girandosi e scendendo le scale mentre io la seguivo mandando poco galantemente quel cretino a quel paese.
"Buonanotte anche a te dolcezza" disse prima di urlare a tutti gli invitati che era ora di tornare a casa.
Quando rientrammo in casa diedi un bacio a Mhone per avermi aiutato e poi mi ficcai nel mio letto dove finalmente avrei potuto dormire.
 
"Alzati pigrona o faremo tardi!" urlò Mhone entrando nella mia stanza e spostando le tende come faceva sempre.
Decisi di alzarmi prima che mi togliesse di dosso anche le coperte.
Mi stiracchiai biascicando un "buongiorno" e mi diressi in bagno per una doccia veloce. Il getto d'acqua calda mi rilassò particolarmente, tanto che mi misi a cantare a squarciagola una canzone alla radio di una boy band che era piuttosto famosa in Inghilterra ma di cui non mi ero mai interessata, sentivo solo ogni tanto le loro canzoni alla radio.
Mi asciugai velocemente e mi andai a vestire. Fortunatamente nel college non c'era l'obbligo della divisa quindi optai per un paio di jeans stretti, una maglietta marroncina con la faccia di bambi sopra, delle DATE dello stesso colore e una collana che mi aveva regalato Mhone per il mio compleanno. Pettinai i miei capelli liscissimi di un colore decisamente troppo sgargiante per i miei gusti, mi misi le lenti e uscii dalla camera.
In cucina Mhone stava già seduta al tavolino e mangiava i sui Kellogs guardando il telegiornale.
Mi sedetti, mi riempii la tazza degli stessi cereali e cambiai canale sui cartoni animati.
"Stavo guardando." mi disse Mhone.
Alzai le spalle e continuai a mangiare.
Mhone finì prima di me e si mise a lavare la sua tazza. Notai che era impeccabile come sempre, jeans a sigaretta, maglia bianca con un disegno sopra, cerchietto beige fra i capelli, ballerine dello stesso colore e una marea di braccialetti al polso.
"Vuoi fare colpo Mhone?" le chiesi maliziosamente.
La sentii ridere sommessamente.
"Ovvio. Mi hanno detto che il professore di chimica è uno schianto."
Io ressi il gioco. "L'ho sentito anche io, è un gran figo per avere settant'anni!"
Ridemmo entrambe mentre le passavo la tazza e il cucchiaio che avevo usato.
"Giuro che domani pulisco io." le garantii sorridendole.
Lei gonfiò le guance ma mi accontentò.
Misi i miei libri di testo, i quaderni e l'astuccio dentro una capiente borsa di Crudelia Demon (amo i cartoni, si era capito?!) e aspettai in salotto Mhone che si stava mettendo un filo di mascara.
Infilò i suoi libri dentro una borsa di Liu-Jo e uscimmo.
La Chris Church era enorme e all'interno si estendeva un bellissimo cortile interno.
Andammo in segreteria per firmare i nostri fogli dell'ammissione e ci vennero consegnati i nostri orari, avevamo in comune solo letteratura inglese.
"Ci vediamo dopo durante la pausa ok?" mi chiese Mhone.
Annuì. "Ti aspetto all'ingresso del cortile."
Mi salutò dandomi un bacio sulla guancia e si avviò verso la sua lezione.
Presi la mappa dell'edificio che mi aveva dato la segretaria e mi diressi verso l'ala est ed ero così presa che non mi resi conto di una persona ferma al centro del corridoio finché non ci andai a sbattere.
Stavo per cadere per terra ma venni prontamente ritirata in alto. Alzai lo sguardo e riconobbi il ragazzo che mi aveva salvato ieri. E con questa erano due.
"Dimmi la verità, tu ci godi a finire per terra vero?" mi chiese.
Io risi raccogliendo la borsa che mi era caduta.
"E a te ti hanno mandato proprio per evitarmelo ogni volta vero?" dissi sorridendogli di rimando.
"Liam, ti muovi? Quella di francese ci uccide se facciamo tardi"
Una voce fastidiosamente conosciuta ci interruppe e non feci in tempo a riordinarmi le idee quando il tizio della sera prima comparve alle spalle di Liam insieme ad un altro ragazzo.
"Oh! - esclamò con il perenne sguardo furbo e il sorriso sulle labbra - Anche tu qui?"
Mi venne una voglia assurda di affogare quel ragazzo ma ero così scandalizzata che annuii e basta.
"Giusto! Non ci siamo presentati! - disse Liam porgendomi la mano - Mi chiamo Liam Payne."
"Kaycee McFay" dissi stringendogliela.
"Loro sono Louis Tomlinson e Harry Styles" disse indicando il tizio odioso e quello che da ora in poi avrei chiamato "cespuglio".
Feci un cenno con il capo.
"Che lezione hai Kaycee?" mi chiese cespuglio.
Controllai il mio orario per poi dire che avevo Letteratura Francese.
"Ottimo. - disse Liam - anche noi. Ti accompagniamo."
Gli sorrisi a mo' di ringraziamento e li seguii verso la nostra lezione.
 
 
 
 
 
Angolo autrici:
Salve gente!! Se vi state chiedendo perché ho scritto autrici è perché questa storia la stiamo scrivendo io ed una mia amica (io scriverò tutti i capitoli raccontati dal punto di vista della nostra Kay mentre Martina scriverà tutti quelli di Mho), ed è il nostro primo tentativo di scrivere una fanfic sui One Direction. Siamo molto curiose di sapere cosa ne pensate del primo capitolo, quindi non temete e riempite il rettangolino bianco qui in fondo per le recensioni! :)
Inoltre approfitto di questo spazio per pubblicizzare due mie storie sulla nuova generazione di Harry Potter, mi farebbe piacere se le leggeste! ^^

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=710721&i=1
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=862259&i=1
Spero possano piacervi!
Queste sono come noi immaginiamo Kaycee e Mhone, ma ovviamente voi potete immaginarle come volete:

Mhone
Kaycee


E questi sono i loro outfit per il loro primo giorno di università:

Kaycee                                                                                                  Mhone
Image and video hosting by TinyPic  Image and video hosting by TinyPic   
Per tutto quello che volete ci potete anche contattare su twitter…ci farebbe piacere se ci seguiste. Noi scriveremo lì ogni volta che aggiungeremo un nuovo capitolo!

https://twitter.com/#!/vittoriap35
https://twitter.com/#!/Poket_18
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: MarsTwix