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Autore: MyImmortal_    06/06/2012    7 recensioni
Conoscerete tutti il film Titanic, vero? Bene.
Qui troviamo un Jack/Louis, una Rose/Harry, un Fabrizio/Zayn, un Tommy/Liam ed un nuovo personaggio. Il cugino di Rose/Niall.
Principalmente Larry e Ziall, se non gradite non leggete!!
Spero in qualche recensione e di non aver rovinato il film!
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'They Don't Know About Us'
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Harry
                                                                     10 aprile 1912
Caro diario,                                     
oggi io, mamma, Niall, Caroline e Holly partiamo per l’America.
Ci imbarcheremo sul “Titanic”, il nuovo transatlantico appena giunto da Bruxelles.
Da come ne parlano è immenso, la nave più grande del mondo, anche più del Mauretania.
Sinceramente non ci credo.
Non è la prima nave su cui salgo e non sarà neanche l’ultima, per cui sono sicuro che ne vedrò altre, molto più grandi, almeno che non esistano già.
Comunque, né io né Niall siamo felici di quest’imbarco.
Tutti si descrivono come entusiasti all’idea di salirci e di affrontare la traversata, ma noi sinceramente non proviamo niente di diverso dal solito.
La pensiamo allo stesso modo, io e mio cugino.
È come il nuovo giocattolo, è la novità del momento.
Tra non molto tempo la gente si stancherà ed anche il famoso Titanic finirà nel dimenticatoio.
Normale amministrazione…

 
Chiusi il taccuino rivestito di pelle marrone e lo riposi nel taschino interno della mia giacca elegante, assieme alla penna con incise le mie iniziali. H. E. S.
Stavano per Harold Edward Styles, il figlio diciottenne dei coniugi Styles, una delle famiglie più importanti dell’Inghilterra.
Ho sempre creduto che mia madre avesse deciso di diventare la signora Styles solo per i soldi di mio padre, non per altro.
Assieme a me e mia madre vive mio cugino, Niall James Horan, più grande di me di un anno, figlio della sorella di mamma.
I miei zii sono morti da circa un anno e Niall è stato mandato a vivere da noi, in quanto suoi parenti più vicini.
Io e mio cugino andiamo molto d’accordo, sin da bambini, è il fratello che non ho mai avuto.
Purtroppo la nostra situazione economica non è il massimo dello splendore al momento, in quanto mio padre è morto lasciandoci pieni di debiti,
ma mia madre non vuole che si sappia. Così, ha organizzato un futuro matrimonio tra me, Niall e le sorelle Flack, Caroline ed Holly.
Caroline, la più grande, nonché mia fidanzata, ha tredici anni in più di me, ma a mia madre sembra non importare.
Lei vuole soltanto continuare a godersi la bella vita, lo champagne, la servitù dai guanti bianchi e tutto ciò che riguardi essere nel campo della signoria.
Io e Niall non siamo mai stati felici del nostro ceto sociale, ma purtroppo dobbiamo fingerci dei signorini tutti a doppiopetto, per non far sfigurare mamma ed il nome di famiglia.
- Harry? Tesoro, dobbiamo scendere!-, mi chiamò Caroline con tono mellifluo, facendomi tornare alla realtà. Mi guardai intorno dall’interno della nostra auto.
Eravamo al porto di Southampton ed esso era gremito di persone. Non ne avevo mai visto così tante assieme.
Il nostro autista venne ad aprire le portiere ed io scesi subito, bisognoso d’aria.
–Ehm, Harry? Le buone maniere?!-, mi rimproverò prontamente mia madre facendomi alzare gli occhi al cielo e
fermare a metà strada tra la nostra auto e quella dietro, in cui c’era Niall con la sua ragazza. Ero partito in quarta per raggiungere mio cugino,
ma dovetti tornare indietro e porgere la mano prima a Caroline e successivamente a mia madre, aiutandole a scendere dal veicolo.
Dopodiché raggiunsi di fretta Niall, che teneva a braccetto Holly, intenta a comandare a bacchetta il “maggiordomo” se così si poteva definire suo e di Caroline,
dicendogli di mettere a bordo i bagagli assieme al fantino. Io lo avrei volentieri chiamato leccapiedi,
ma a detta di mia madre era un nome troppo volgare e l’unica volta in cui me lo aveva sentito pronunciare mi aveva rifilato uno scappellotto dietro la testa,
facendomi molto male.
Nel vedermi il mio cuginetto sorrise. Era veramente un bel ragazzo ed era sprecato con una come Holly a parer mio.
Niall era biondo, con gli occhi non azzurri, ma blu, ed un sorriso dolcissimo. Purtroppo questo non era perfetto, a causa dell’incisivo sinistro leggermente storto,
ma anche se a me andava bene così per mia madre era una cosa inguardabile. Così aveva provveduto subito a sistemarlo,
facendogli mettere a dicembre un apparecchio correttore sull’arcata superiore. Niall non si era opposto, non era mai stato tipo da rispondere a tono,
ma mi aveva confessato i primi tempi che quell’aggeggio gli faceva male, e non poco. Ma non lo aveva mai detto a nessuno a parte a me.
Teneva sempre tutto per sé, ne parlava solo con me, ma neanche sempre.
Lo affiancai ed insieme ci dirigemmo sulla passerella che portava a bordo del Titanic. –Pronto cugino?-, mormorò al mio orecchio. Annuii, non molto convinto.
–E’ l’ennesimo viaggio in mare che facciamo, è tutto come al solito. Ovvio che sono pronto!-, risposi subito dopo, mentendo, sorridendogli.
Detestavo mentirgli, ma in quel momento mi parve l’unica soluzione possibile, per non farlo preoccupare.
 
 
 
Intanto, in un bar di fronte al porto…
 
 
 

Louis

Ok, calma. Avevo puntato tutto, come Zayn ed i due russi davanti a me del resto, ed in quel momento sul tavolo al centro stazionavano delle monete,
due pacchetti di sigarette, una scatola di cerini e due biglietti di terza classe per il Titanic. Già, il Titanic. Quel bestione partiva a mezzogiorno per l’America,
per la mia amata America. Erano vent’anni che non ci tornavo, chissà se era cambiata.
Sorrisi, guardando le mie carte ed i volti preoccupati dei due russi, Olaf e Sven. Zayn mi aveva minacciato di morte nel caso avessimo perso tutto.
–Va bene, è il momento della verità. La vita di qualcuno qui sta per cambiare! Zayn?-, domandai puntando lo sguardo sul mio amico.
–Niente.-, rispose lui, scoprendo le sue carte. –Olaf? Niente…-, mi diedi botta e risposta vedendo le carte del russo.
–Sven?-, chiesi ancora e lui mi mostrò orgoglioso le sue carte. –Due coppie…-, mormorai colpito. –Scusa tanto, Zayn…-, sospirai subito dopo scuotendo la testa.
–Che scuse, ma vaffanculo! Hai scommesso tutti i nostri soldi!-, mi urlò contro incazzato nero. Gli misi una mano sulla spalla interrompendolo.
–Scusa tanto, ma non rivedrai i ghetti di Southampton per un bel po’, perché noi ce ne andiamo in America! Full ragazzi!!-,
esclamai esultando felice ed iniziando a riempirmi le tasche con la vincita. –Si!! Sentito? Vado in America!!!-, gridò Zayn, felice come poche volte lo avevo visto.
–No, il Titanic va in America. Tra cinque minuti!!-, esclamò il barista deridendoci.
–Oh merda, Zayn, muoviamoci!!-, dissi al mio migliore amico correndo fuori dal bar e cominciando a correre. Sarei tornato nella mia amata America, finalmente.
–Dai, sta per cominciare il grande viaggio! Siamo dei perfetti damerini! Siamo due maledetti reali, ragazzo mio!!-,
gli gridai mentre schivavamo le migliaia di persone presenti al porto. –Visto? È il mio destino! È come ti ho detto, torno in America per diventare miliardario!
Bastardo! Sei un pazzo!!-, mi gridò in risposta ridendo. –Può darsi, ma li ho trovati io i biglietti! Forza, ti credevo un fulmine!!-, lo sfottei raggiungendo il ponte.
Stavano chiudendo le porte. Cazzo! –Aspettate! Aspettate! Siamo passeggeri!!-, gridai arrivando davanti ad un ufficiale, con Zayn al seguito.
L’uomo ci guardò circospetto. –Avete fatto la fila per il controllo sanitario?-, domandò serissimo, squadrando prima me e poi il mio amico.
–Certo! E comunque non abbiamo i pidocchi. Siamo americani, tutti e due!-, spiegai io in risposta. –Bene, salite a bordo!-, rispose dopo un po’, scostandosi e facendoci passare.
Una volta dentro la nave mi voltai verso Zayn, sorridendo.
–Siamo i figli di puttana più fortunati del mondo!-, gli dissi prendendogli la testa tra le mani e scompigliandoli i capelli. Fortunati, da quel momento.
Nessuno dei due lo era mai stato. Eravamo entrambi dei ragazzi di strada, dei poveracci. Ma ero sicuro che quel viaggio ci avrebbe cambiato la vita.
Ci dirigemmo sul ponte ed iniziai a salutare.
-Addio!-, urlai a nessuno in particolare attirandomi addosso lo sguardo perplesso di Zayn. –Conosci qualcuno?-, chiese confuso. –No!-, gli risposi ridendo.
–Addio! Mi mancherai!!-, gridai ancora. Zayn sorrise e si unì a me. –Addio! Non mi scorderò mai di te! Ciao tesoro, tornerò ricco!!-,
gridò affiancandomi e prendendo a sbracciarsi.
Dopo che ci fummo allontanati dal porto ci dirigemmo in terza classe, a cercare le nostre cabine. –Sai che ti dico Louis? I tempi stanno cambiando.
La fortuna ci sta sorridendo, ne sono più che sicuro!!-, mi disse Zayn, circondandomi le spalle con un braccio. Annuii convinto. –Hai ragione Zayn.
Dopo questo viaggio niente sarà più come prima!-, risposi io, aprendo la porta della nostra cabina. All’interno c’erano due uomini, russi anche quelli.
–Piacere, Louis Tomlinson. Lui è il mio amico Zayn Malik!-, feci le presentazioni, per poi prendere a litigare con Zayn per chi dormiva sul letto di sopra.

 
 

#angolo Kikka
Ok, è una schifezza.
Ma io amo Titanic, i Larry, i Ziall e dovevo buttarla giù!
Spero che possa piacere e spero mi perdoniate per gli errori di battitura, ma non ho una beta purtroppo D:
Comunque, un po' di storia è pronto e se vedo che il capitolo riesce ad arrivare a 3 recensioni allora la pubblicherò! ^^
Altrimenti la cancello e smetterò di scrivere, per non farmi umiliare ulteriormente, va'! xD
Commentate, vi prego, anche per dire che fa cagare il... ci siamo intesi xD (Miss Finezza 2012).
Un bacio!
Kikka
  
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