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Autore: tosta80    26/12/2006    13 recensioni
E se Sana incontrasse Heric nel posto giusto al momento sbagliato?il loro amore riuscirebbe a superare 10 anni di lontananza?Spero che questa nuova storia vi piaccia!mi raccomando recensite!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazze, ho deciso di scrivere questo mio ultimo capitolo proprio oggi per farvi un bel regalo di Natale.

Di ringraziamenti ne dovrei fare ancora a centinaia.

Sono arrivata a 102 recensioni, credetemi non avrei mai sperato di essere seguita e appoggiata da tanta gente. Visto che è l’ultimo capitolo ho deciso di ringraziarvi di nuovo, come faccio a non farlo? Avete scritto delle cose così belle….

Aya chan: anche io non pensavo di arrivare a 100, ma ci sono riuscita e questo mi ha reso molto contenta, comunque si è propria quella la mia idea di bacio, però quello che volevo fare emergere è che Heric ne sarebbe uscito con l’aiuto di suo figlio, perché non esiste solo un tipo di bacio perfetto o solo un tipo di amore. Quindi lui decide di stare con Sana non più perché ne ha bisogno, ma semplicemente perché lo vuole, insomma quello che diceva la frase che ho ciatato "io non voglio qualcosa che mi serve io voglio qualcosa che voglio "grazie mille bacio giuli

Dany 92: dire che mi ha fatto piacere il tuo commento sarebbe riduttivo. Sai io frequento da poco un liceo classico, dove stanno cercando di rendere molto più elaborata la mia forma. Infatti dal primo capitolo il mio vocabolario è diventato un tantino più vasto…Però secondo me quando si parla di qualcosa di così grande come l’amore se non si usa la semplicità si rischia solo di perdersi in una marea di parole complicate che comunque non riescono a esprimere niente. Grazie per aver apprezzato questo mio ritorno alle origini, grazie mille bacio giuli ps non solo le penso quelle cose, ma purtroppo o per fortuna le ho anche vissute.

Anna c: grazie Anna magari è merito tuo se nessuna ha criticato grazie per il commento bacio giuli

Michi 18: grazie michi sono molto felice che ti sia piaciuta, mi dai sempre tanto entusiasmo grazie…

Lizdreamer: ciao liz anche il tuo commento è stato bellissimo. In effetti quella frase piace tantissimo anche a me, evidenzia come heric ormai non veda più sana solo come donna, ma come amore della sua vita, mi è venuta spontanea come molte cose di questo chappy grazie per averla apprezzata anche tu bacio giuli.

Virgo: io sono convinta di una cosa: chi cerca trova. Ma devi sapere bene quello che vuoi e quello che cerchi, una volta che lo avrai capito non dovrai fare altro che guardarti intorno, sono quasi sicura che c’è qualcuno vicino a te che non riesci a notare ma che c’è, mi sembri un ragazzo sensibile e a posto e se hai delle scappatelle vuol dire che sei anche un bel ragazzo, qualcuno per te ci sarà sicuramente anzi secondo me c’è già. Mi dispiace non volevo intromettermi troppo bacio giuli

Lisa Lawer:ciao lisa sono contenta che ti sia piaciuta la mia storia, comunque io ho compiuto da poco i quattordici anni, ma quando ho iniziato a scrivere ne avevo effettivamente 13. Spero che anche questo ultimo capitolo ti piaccia!un bacio

Ragazzi sigh sigh questo è veramente l’ultimo, mi mancheranno i vostri commenti e mi mancherà questa storia, grazie a tutti quelli che mi hanno seguito grazie davvero, bacio giuli già.

 

 

 

 

Quando meno te lo aspetti

 

 

S: Heric mi sa che ci siamo….!!!!!!!!!!

H:si cara se Dio vuole questo film inizia finalmente…

S:ma quale film, ti dico che ci siamo!!!!!!!!!!!!!!!!

H: a fare ch…………..Oh mio DIO!

Sana sorrise nel vedere la faccia di suo marito, nonostante il dolore e l’ansia quell’uomo riusciva sempre a intenerirla.

S: caro non sono mica una bomba a orologeria, stai tranquillo, respira, prendi le chiavi della macchina la mia borsa e muoviti per favore…………..

Heric aveva il cuore in gola e gli occhi completamente fuori dalle orbite.

Era strano era già diventato papà ,aveva già affrontato quella situazione ma non ci aveva ancora fatto l’abitudine.

Era sempre una sensazione nuova, una nuova realtà, e sapeva che non sarebbe mai riuscito a far propria quell’esperienza così unica…

Guardava la sua Sana radioso e terrorizzato come se potesse andare in pezzi da un momento all’altro con quel tenero senso si protezione e solidarietà dipinto negli occhi commossi.

Dopo l’ennesimo urlo della sua piccola belva, finalmente si riscosse, stava per chiudere la porta di casa quando vide due sagome sulle scale con un’aria assonnata e un po’ sorpresa…

Alessandro:ehi che succede?

Erica: si che uccede?

Heric li guardò sempre con la stessa espressione ansiosa e felice. Come aveva potuto avere tanto? Cosa aveva fatto di così bello per meritarsi tanta felicità?

H: non vi preoccupate la vostra sorellina è in arrivo credo, adesso chiamo la zia Alicia così viene a farvi un po’ di compagnia….

Alessandro: non se ne parla neanche papà, non ho mica due anni ne ho ben 8, io vengo con te, voglio stare vicino a Sana e alla mia sorellina…

Erica: ache io!

Heric guardò rassegnato i suoi bimbi….

In particolare il suo sguardo si posò sul piccolo Ale. Era stato un anno difficile per lui, per tutti.

La sua vita era stata sconvolta e per quanto lui e Sana si fossero sforzati per limitare i danni del trauma, si vedeva che in lui qualcosa era cambiato..

Era così taciturno e serio, si apriva solo con la sorellina più piccola, e perfino con Sana era scostante e scontroso.

Lo stupì un poco la sua richiesta, ma sapeva che era un bimbo molto cocciuto e non c’era più tempo così decise di portarselo dietro….

H:e va bene, Ale può venire, ma tu no Erica fino a prova contraria hai ancora 5 anni, la mia principessa deve dormire ok? Vedrai che andrà tutto bene piccola, fra poco viene la zia Alicia ok?

Erica lo guardò imbronciata e rassegnata.

Com’era dolce quando si arrabbiava proprio come la sua mammina…

Aveva i suoi occhi solari ed energici, la sua bocca piccola e chiacchierona e perfino i suoi modi, solo i capelli biondo cenere sembravano ricordare vagamente il papà.

S: amoooore non per metterti fretta ma qui c’è qualcuno che non sembra avere la mia stessa pazienza quindi muoviti se no mi alzo e ti trascino a forza di calci in quel tuo bel culetto ok?

Heric incrociò lo sguardo con Ale prima di entrare in macchina, a metà tra il divertito e il terrorizzato e ridacchiarono insieme piano ,quella ragazza non si smentiva mai…..

Arrivarono all’ospedale in poco tempo e Sana fu subito ricoverata.

Heric tirò un sospiro di sollievo, sembrava che il peggio fosse passato, anche se non capiva perché non lo avessero fatto entrare come sempre….

Una piccola parte di lui iniziò a preoccuparsi dopo qualche ora che nessuno veniva a dirgli niente in quel maledetto corridoio bianco dove tutto sembrava uguale…

A: papà mi innervosisci a fare così…

H: lo so amore è che è passato già un po’ di tempo da quando la hanno ricoverata e mi domando perché nessuno ci dia notizie….

Heric si lasciò andare su uno scomodissimo sedile di metallo a un pesante sospiro.

Il bambino lo osservò a lungo sorpresa per tanta paura in un adulto, nel suo papà sempre così deciso e ironico.

Ale fece qualcosa che lo sconvolse un poco: si alzò gli andò di fronte e lo abbracciò forte.

Il biondino inspirò il dolce profumo del figlio e ancora una volta si ritrovò rincuorato dalla sua presenza, dal suo odore di casa e di gioia e dalle sue manine che cercavano di avvolgerlo.

Era stato un periodo terribile per quella piccola stella eppure per fortuna aveva continuato a custodire la sua luce, quel modo straordinario di star vicino alle persone nei momenti più difficili.

Quasi un anno prima quel bimbo aveva aspettato con la nonna tutta la notte l’arrivo della madre e del patrigno che non erano mai arrivati.

Nadia era andata a un convegno di lavoro di suo marito per stargli vicino lasciando il suo adorato bambino con la nonna paterna non sapendo che il saluto veloce che gli aveva dato sulla porta era un addio.

Avevano avuto un incidente sulla strada di casa, durante il ritorno a causa di un camion che non aveva rispettato uno stop.

Heric era stato sconvolto dalla morte di quella donna, la più importante della sua vita dopo Sana.

Il ragazzo aveva sempre visto in Nadia un porto sicuro, un rifugio caldo lontano dal furore del mondo, un caldo sorriso un punto di riferimento incrollabile.

Ma non era stato così e ora quella ragazza meravigliosa non c’era più.

Lui e Sana non avevano avuto neanche il bisogno di parlarne lo avevano accolto nella loro bella famiglia cercando di lenire le sue sofferenze come potevano….

I due erano felicemente sposati da cinque anni, cinque meravigliosi e stupendi anni e la loro seconda figlia era già in viaggio.

Si erano trasferiti in Giappone dopo il matrimonio successivamente al primo e unico periodo di crisi del loro matrimonio.

A Heric mancava casa, i suoi amici , ma soprattutto suo figlio che era costretto a vedere di rado, ma non riusciva a parlarne con Sana

Le aveva già chiesto così tanto, come poteva sperare che lei volesse staccarsi dalla sua nuova vita solo per lui?

Ma poi alla fine gliene aveva parlato, un attimo prima che il problema diventassi insormontabile.

Per la ragazza era stato uno shock: non aveva mai pensato di tornare stabilmente in Giappone, verso il passato, una realtà da cui era fuggita.

Ma aveva capito che era un sacrificio necessario, per la vita meravigliosa che l’aspettava, per suo marito e per la bimba che stava per salutare il mondo.

Così si erano trasferiti e insieme si erano riappropriati della loro felicità, delle proprie radici, insieme, sempre insieme e così era stato sempre.

Ora erano molto felici, con due figli, una bella casa, con il lavoro di Heric di pediatra che era in fase di avviamento e con quello di Sana che ormai dava lezioni di recitazione per giovani stelle emergenti.

Le era costato molto lasciare Brodway, quel lavoro che per tanti anni l’aveva spinta ad andare avanti, dandole forza e tante e tante soddisfazioni, ma sentiva di essere stanca della notorietà, e aveva preso la scelta migliore….

Con Miriam si sentiva ancora spessissimo e inoltre quella pazza della sua migliore amica si sarebbe trasferita presto in Giappone, presa da un nuovo amore che lei diceva essere quello della sua vita, e dalla sua carriera di giornalista che la costringeva a muoversi spesso verso l’Oriente.

Insomma le cose erano andate nel migliore dei modi e nonostante ci fossero stati un paio di momenti difficili la loro serenità ripagava di tutti i sacrifici….

A:papà torna da me…

H: cosa?

A: ormai ti conosco non c’eri con la testa…a cosa stai pensando?

H. ti ricordi cosa ti ho detto l’ultima volta? Io sono felice e ho tanta paura di perdere tutto questo…

A: non ti preoccupare sento che la mamma sta bene….

Heric quasi cadde dalla sedia quando sentì quella frase.

Il bimbo si era sempre rifiutato di chiamare Sana "mamma" e tutti lo avevano sempre capito anche la stessa donna, d’altronde lui una madre ce l’aveva e anche se morta dentro di lui era ancora onnipresente.

Eppure probabilmente il suo affetto per Sana era diventato col tempo più intenso di quanto pensasse.

Heric lo stava ancora fissando curioso, quando vide un’infermiera avvicinarsi….

Qualcosa in lui si mosse.

Scattò in piedi con in braccio il figlio, negli occhi la paura di una verità che sentiva già certezza dentro di sé.

.

H,A :allora come sta?

dissero contemporaneamente lui e Alessandro ,che nel frattempo si aggrappava insicuro alle spalle del padre. Tutte le sue certezze stavano scivolando via quei terribili secondi di attesa.

H "perché non risponde?" si domandò l’uomo preoccupato.

Era perfettamente cosciente che qualcosa non andava .

INFERMIERA: quante ecografie aveva fatto la ragazza?

H: beh eravamo mancati alle ultime due, o tre non ricordo perché…sa, è stato un periodo difficile, molto frenetico, abbiamo avuto un lutto in famiglia e Sana è così presa dalle sue allieve, dalle prime a cui viene invitata, e io dai miei pazienti, poi bisognava cercare una nuova squadra di baseball per mio figlio perché nell’altra aveva dei problemi, Erica ha avuto l’influenza, e Sana era così certa che fosse una femmina che non ha voluto fare altre visite e così….

INFERIMERA: si calmi si calmi, non si preoccupi capita saltare alcune visite, il problema che l’ultima volta che siete venuti la gravidanza era ancora in fase iniziale, ben sei mesi fa ( altro che due o tre…)e così certe cose non abbiamo potuto rilevarle….

Ale non riuscì a sentire altro, si precipitò nella stanza di Sana piangendo.

Quando entrò trovò il suo cuore mancò un battito…..

Aveva gli occhi chiusi e un respiro leggerissimo, era così pallida, stentava a riconoscere in quella ragazza così magra e perlacea, quella donna solare e gentile che per tante notti dopo la morte della sua mamma lo aveva tenuto in braccio per farlo addormentare…

Le si avvicinò un po’ con i grandi occhi castani pieni di lacrime….

Le prese la mano timido e speranzoso, ma quello strano freddo lo spaventò moltissimo.

A: Ti pregotipregotipregotipregotiprego, Dio non me la portare via come hai fatto con la mia mamma…Sana è testarda e a volte è un po’ dura con me e urla un po’ troppo per i miei gusti…, Continua a ripetermi che devo tenere in ordine le mie cose e fare il bravo bambino come se fossi un poppante. Però lei è l’unica che mi fa ridere quando non ci riesce nessuno, è l’unica che fa contento il mio papà e che riesce a far fare a quella peste di Erica quel sorriso così bello.

Lei è gentile con me, anche quando io non faccio tanto il bravo….

Una volta le ho chiesto di farmi i biscotti al cioccolato, lei mi ha accontentato e la notte di Natale me ne ha fatto un intero vassoio, io però ero di malumore perché odio il Natale senza la mamma e così ho rovesciato tutto per terra. Lei allora ha preso un martello di gomma enorme e me lo ha picchiato in testa ( certe cose non cambiano mai!!!!!!! ) , senza farmi male però, ne ha tirati fuori un po’ che aveva nascosto e ha detto : " questi li avevo tenuti per me, ma se fai il bravo te li faccio assaggiare comunque". Io li stavo prendendo quando lei ha iniziato a tirarmeli addosso e farmi il solletico. Nessuno avrebbe mai giocato con me alla guerra dei biscotti e se anche dopo mi ha messo in punizione quel giorno ci siamo divertiti un mondo. La parte più bella è stata quando lì ha raccolti me li ha fatti assaggiare, erano buonissimi! Un po’ li ha anche portati al cimitero, ha detto che volevo che la mia mamma sentisse quanto era migliorata in cucina! Lo dico sempre che è pazza, però è stata una cosa carina e quel Natale mi sono divertito molto anche senza la mamma.

Io le voglio tanto bene Dio, e lo so che a volte non me lo merito quando lei mi fa un regalo o gioca con me a fare la lotta però io le voglio bene. Anche se strilla , anche se è completamente fuori di testa qualche volta, perché lei è la mia mamma Dio, lei è la mia mamma tutti i giorni, quando mi rimbocca la coperte, quando mi sveglia ogni mattina, quando viene alle mie partite di baseball con degli striscioni enormi…e io le voglio bene Dio, ti prego lasciamela qui, io non voglio che muoia, lasciamela qui, il mio papà è triste quando lei non c’è e lo sono anche io…non sai quanto…

Alessandro aveva vomitato tutte quelle parole in pochi minuti piangendo a dirotto su quel letto d’ospedale. Erano tanti i momenti in cui Sana per lui era stata fondamentale, come la notte dopo il funerale quando era rimasta in piedi fino all’alba tendendolo in braccio e raccontandogli storie.

La sua preferita era quella che parlavo di lei e Heric, di New York, del luna park e del loro matrimonio ( opportunamente rivista e corretta per un minorenne ovviamente ).

-ehi guarda che se qualcuno ti vedesse così potrebbe anche pensare che tu abbia pianto-

A: oh mamma…..

Alessandro la abbracciò forte, felice e commosso perché la sua preghiera era stata ascoltata. Aveva avuto così tanta paura di perderla, ed ora che era ancora lì con lui tutto sembrava più bello, più nuovo….

Sana aveva ascoltato tutto il discorso, dolcemente stupita per quell’affetto che quel bambino gli aveva riversato addosso un po’ per la paura e un po’ per il bisogno di rivederla sorridere.

Al di sopra della sua spalla vide suo marito, che aveva assistito a tutta la scena.

Ciò che i medici non avevano notato era che il bambino non era un bambino ma due bambini…

Sana era rimasta sconvolta dopo la nascita della sua bambina a sentire il medico che continuava a ripetere "spingi ancora", ma l’emozione era stata sostituita presto da un’euforia e da una gioia impagabili.

E ora stringeva fra le braccia un altro nuovo figlio e niente avrebbe mai potuto eguagliare quel momento.

Heric le si avvicinò al letto e la fissò a lungo.

Si guardarono negli occhi per un’eternità.

Il loro amore non era più quello travolgente e passionale di quando si erano rincontrati.

Era maturato con loro, in quegli anni di reciproca conoscenza, scoperta, sopportazione.

E quello che restava era il puro sentimento.

Il sesso era sempre fantastico, ma aveva preso un ruolo secondario nel loro rapporto.

Quello che rimaneva era il " ti amo" non il " Ti voglio ", perché nonostante gli anni che erano passati non c’era posto che Sana preferisse all’abbraccio di suo marito.

Perché l’amore va oltre il corpo, oltre il mondo, i problemi, i posti, le cose, l’amore è legato all’istinto che ti riconduce a casa dopo ogni sbandata, a un sorriso spontaneo nel vedere una donna che piange per uno stupido film mangiando cioccolata.

Amore era esserci ancora, dopo anni, lì insieme, pronti a vivere un’altra avventura, o meglio due altre avventure, con qualcosa di nuovo e qualcosa di antico, amore e vita, passione e storia, sorrisi e pianti.

Era solo un altro inizio, un altro viaggio, erano insieme e stavolta lo erano davvero.

Era bello vederli insieme ….

Sana con Alessandro ancora tra le braccia ormai addormentato i due neonati, Nadia e Terence, vicino al letto, e lo sguardo di due amanti che si erano giurati amore eterno.

Ma in fondo cos’è l’eternità? È solo il richiamo di noi umani all’infinito, e cosa c’è di più infinito di un amore come quello di Sana ed Heric?

Che spettacolo entusiasmante…peccato che non ci foste anche voi.

 

 

Oddio ragazzi stavolta è veramente finita! Se ci penso mi viene un magone! Ragazzi ce l’ho davvero messa tutta! Ho cercato di mettere dentro a questa storia la mia concezione dell’amore, come qualcosa di troppo grande per essere scalfito dal tempo, dai problemi, dal passato, mi sono inventata tutti gli ostacoli possibili e immaginabili, ma alla fine loro hanno superato tutto.

Amo Heric e Sana, rappresentano tutto ciò a cui aspiro, mi hanno commosso, e spero che avranno fatto lo stesso effetto anche a voi.

Grazie per chi mi ha seguito fino alla fine, tanti auguri di buon natale un bacio grande grande giuli.

 

 

 

 

  
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