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Autore: You only live once_    13/06/2012    18 recensioni
“Non importunare la mia scopata facile!” – dissi ridacchiando e spingendolo leggermente, mi attirò a sé stritolandomi in un abbraccio.
“Fa schifo quel Jonson di merda!” – assentì in fine.
“Oh perché le tue puttanelle sono migliori? Almeno lui non è rifatto!”
“Se tu verresti a letto con me..”
“Hazza sai le regole!” – disse intransigente Niall.
Harry per tutta risposta alzò gli occhi al cielo, buttandosi a peso morto sul divano.
“Anche una sola volta! Secondo me sei brava!” – disse Harry malizioso.
“Non secondo te, mio caro riccio. Io sono brava! Su questo non ci piove!” – dissi facendolo ridere.
“Anche io me la cavo parecchio bene, a detta altrui. Magari insieme faremmo scintille, non trovi?”
“Harry ..” – lo richiamò ancora Niall, facendo sbuffare nuovamente il riccio.
“Che regole?” – chiese Zayn, all’oscuro di tutto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ che non bisogna aver paura di lasciare. Perchè tutto quello che conta non ci lascia mai.
Anche quando non vogliamo.

 




“Spiegatemi perché non può semplicemente essere in orario!” – sbottai incazzato chiudendo bruscamente il mio povero armadietto.
“Allora Harry, vorrei farti notare che ieri sera è tornata da Parigi. Quindi, se normalmente è in ritardo, perché oggi dovrebbe essere in orario?” – mi fece notare Niall, sbuffai sonoramente.
“Ehi, ragazzi!” – ci salutò Zayn arrivando con la solita aria misteriosa,che lo contraddistingueva.
Zayn era il nuovo della “cricca” , si era trasferito da una settimana circa, e subito avevamo stretto amicizia.
Eravamo a Portsmouth , una città dell’Inghilterra non molto grande, ma abbastanza carina.
Erano una città di mare, anche se il tempo non era quello ideale per passare le giornate in spiaggia.
“Ehi” – salutammo di rimando.
“Che c’è?” – chiese poi rivolgendosi a me
. Louis pensò bene di rispondere al posto mio, dato che ero troppo nervoso.
“Stiamo aspettando una nostra amica, che fa sempre tardi. E’ appena tornata da Parigi e vorremo stare un po’ con lei prima delle lezioni.” – Zayn annuì.
“E’ carina?”
“E’ la nostra versione al femminile, Zayn! Quindi ti lascio immaginare!”
– dissi io ridendo.
“Quindi è una puttana?”
– aggiunse lui ridendo di gusto.
“Ehi, noi non siamo delle puttane!” – dissi fintamente offeso.
“Solo perché ci piace fare sesso, non vuol dire che gli altri ci debbano discriminare!” – continuai ridendo.
Il portellone d’ingresso che sbatteva, ci fece ridestare dalla nostra conversazione.
Finalmente si è decisa! – pensai.
La nostra migliore amica, varcò la porta e si diresse verso di noi, con più grazia di una modella.
I perfetti capelli di un castano scuro, le ricadevano mossi lungo le spalle, gli occhi di un azzurro ghiaccio, erano più brillanti di sempre.
Aveva un trucco leggero, come sempre, ed era vestita in modo impeccabile.
Aveva un vestitino, che sembrava abbastanza leggero, bianco, calze nere di filo, giacca e tronchetti neri, e borsa cammello alla mano.
(http://1b.img.v4.skyrock.net/1b2/street-style-only/pics/2955865279_1_3_UXazf2WM.png) .
In quella città eravamo tutti, o quasi, “figli di papà”; per cui non mi sarei stupito se a scuola avessi visto ragazze in abito da sera.
Appena ci vide si aprì in un caloroso sorriso, che riservava a pochi, e si fiondò tra le braccia di Niall.
Quei due avevano una specie di rapporto di bene viscerale, si amavano da quando erano nati, mentre noi li avevamo conosciuti solo in prima elementare.
Restarono abbracciati per un millennio.
“Avete finito?” – chiesi stizzito.
Lei si stacco dal biondo e lo guardò negli occhi.
“Mi sei mancato angelo!” – disse abbracciandolo nuovamente.
“Anche tu scricciolo. Ma smettila di chiamarmi angelo!”- disse facendoci ridere tutti.
Lo chiamava così da sempre, diceva che quel biondino era il suo angelo custode.
Quando ebbe ritenuto di aver salutato abbastanza Niall, passo a Louis.
Un’altra mezzo’ora, e poi a Liam.
Che se la tenne per un secolo, accertandosi che stesse bene.
Poi , in ultimo, si ricordò di me.
Mi abbracciò, e l’accolsi tra le mie braccia per un tempo che mi parve pochissimo.
Non passavamo così tanto tempo separati, anche se era solo una settimana, da quando in terza media i suoi divorziarono e lei partì per la prima volta per Parigi.
“Finalmente..” – le sussurrai, e la sentii sorridere.
“Ti sarebbe piaciuta Parigi stavolta, era piena di turiste” – disse facendoci ridere tutti.
Quando finimmo i saluti, aprì l’armadietto trovandovi un piccolo pacchetto, messo lì da noi.
Lo aprì curiosa, lesse il bigliettino e prese il “regalo” in mano.
“Preservativi? Siete seri?” – chiese scettica, facendoci ridere.
“Almeno non abbiamo brutte sorprese!” – disse Niall, tra una risata e l’altra. Sbuffò e li mise in borsa.
“Possono servire..” – assentì.
Alzò lo sguardo, notando che non eravamo soli.
“Perché c’è un ragazzo di colore, che si immischia dei fatti nostri?”
– chiese sprezzante.
“E’ un nostro amico. Si è trasferito qui questa settimana.” – la informò Liam.
“E per la cronaca, non sono di colore, sono mulatto!” – rispose Zayn con lo stesso tono di superiorità di Emma.
“Emma, Zayn. Zayn, Emma. Sento che andrete d’accordo.” – dissi facendo ridere tutti, eccetto i due interessati.
Em per tutta risposta si voltò , prese i libri e si avviò verso l’aula di letteratura inglese.
“Allora che fate? Rimanete lì impalati, o venite a lezione?” – ci chiese entrando in classe.
La seguimmo subito, recuperando le nostre cose.
E’ sempre così sprezzante?” – mi chiese Zayn, scossi il capo.
“Si deve solo abituare a te. Siamo sempre stati solo noi cinque. Sei una novità, dalle tempo.” – Zayn annuì seguendomi in classe.
Presi posto dietro Emma e Niall, Louis al mio fianco aveva già preso posizione per dormire, così come Liam e Zayn alle nostre spalle.
“Sempre la solita noia eh?”
– domandò retorica la nostra amica, mentre la professoressa faceva il suo ingresso in aula.                                                                                                                                                                                 


Finalmente l’ultima campanella della giornata suonò, lasciandoci liberi.
Raccolsi le poche cose che avevo sul banco, buttandole distrattamente in borsa, e passandomi un filo di gloss sulle labbra.
“Venite da me a pranzo?” – chiesi ai ragazzi, che mi aspettavano sulla soglia della porta.
“Allenamenti.” – risposero solo.
“Quando la smetterete di anteporre il calcio alla vostra migliore amica?”
“Sta’ zitta cretina! Non anteponiamo proprio un bel niente a te!”
“A parte le partite, gli allenamenti e le scopate!”
– dissi continuandomi a lamentare.
Risero di gusto, perfino il ragazzo nuovo si lasciò andare a una risata.
Mi dava fastidio averlo in giro, era una nuova faccia, della quale non sapevo niente.
Eravamo solo noi cinque sin dalle elementari.
Non avevamo avuti altri amici al di furori di noi, non avevo mai avuto amiche femmine, ovviamente per scelta.
Solo io e loro, ed ora questo tipo nuovo.
La paura più grande era che mi sostituisse, prendendosi i miei amici.
“Anche lui gioca a calcio?” – chiesi ai miei amici, indicando il ragazzo nuovo con un cenno del capo.
“Si, si è inscritto in squadra appena arrivato. E il suo nome è Zayn, scricciolo!”
– mi rispose Niall.
Amavo quel ragazzo, era tutto ciò che di bello c’era al mondo.
In un certo senso, era la mia anima gemella, eravamo amici sin dalla nascita e non ci eravamo mai separati.
Gli sorrisi dolcemente, e lui mi cinse le spalle con il braccio, posandomi un bacio tra i capelli.
“Mi sei mancata, stronzetta!” – risi. Presi le chiavi della macchina e l’aprii.
“Almeno dopo l’allenamento passate? Così stiamo un po’ insieme!” – chiesi esasperata.
“Alle sei.” – assentì Harry.
Liam mi fece un segno impercettibile con il capo, in direzione di quello nuovo. Sospirai.
“Puoi venire anche tu, ovviamente.” – gli dissi , lui annuì solamente. Alzai gli occhi al cielo e salii in macchina.
“Sta’ attenta squilibrata. Ci vediamo dopo.” – disse il biondo mentre si allontanavano.
Ingranai la marcia, accesi lo stereo e mi diressi verso casa.





Il giorno dopo è sempre così.
Il giorno dopo qualsiasi cosa: un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce.
Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo.

Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo.
Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.
-A.G. Pinketts)






HOLAAA
Ecco il primo capitolo :D
Dato che la'ltra mia FF sta volgendo al termine , non ho resistito e ne ho scritta un'altra xD
Non odiatemi! ahah

Allora, non so se vi sitete fatti un idea ma, ricapitolando:
Emma è la protagonista ed ha quattro migliori amici: Niall,Harry,Louis, Liam
Ma Niall, e il miglior migliore amico xD, si conoscono da sempre e hanno questa specie di relazione fraterna, che personalmente amo :3
Poi c'è Zayn, il "nuovo arrivato" , che non Emma non sopporta, anche se non lo consoce..
Ma, cosa succederà di interessante.. anche per dall'introduzione, penso vi siate fatti un'altra idea.. eheheh

Aspettate, leggete e capirete :)
Spero vi piaccia, ora vado. 
Ci si vede al prossimo capitolo :D

- Un bacio

P.s. Mi fate sapere cosa ne pensate con una piccola recensione ? Grazie xx
  
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