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Autore: Duchannes    13/06/2012    5 recensioni
"Era come una lotta interiore, tra la mia testa e il mio cuore, gridavano cose diverse, pensieri diversi e io non riuscivo a stare più al passo, perché tutto questo mi faceva male, perché avevo bisogno di lui, ma non potevo per il suo bene… era contraddittorio eppure era un ragionamento adulto, ed era quello che dovevo fare.
L’istinto va seguito, ma non sempre, perché non è razionale, può portarci a sbagliare e io non potevo sbagliare, non nei confronti di quella persona che amavo.
Sì, perché io lo adoravo, lo adoravo con tutta me stessa, era il mio sorriso, la mia felicità, il mio sole personale, era come se il sole si fosse spento, più nessuna traccia di lui e tutto intorno restava freddo …e vuoto…come il ghiaccio."
Ian Somerhalder/Nina Dobrev/Joseph Morgan.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Uscii dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano, mi diressi all’armadio lasciando cadere una scia di goccioline e aprii le ante concentrandomi su quello che potevo indossare.
Optai per un vestito che scendeva morbido fino alle mie caviglie, era fatto da colori chiari sull’azzurro e il bianco.
Decisi di indossare delle ballerine azzurre, non avevo voglia di mettere delle scarpe alte.
Presi il giacchetto di jeans e lo indossai velocemente prima di afferrare il cellulare con le sigarette e dirigermi di sotto per la cena.
Quando richiusi la porta dietro di me, notai un messaggio sul mio display “Dobrev sono giù e ti aspetto a braccia aperte, attenta a non cadere dalle scale correndo.”
Sorrisi luminosa rispondendo a Joseph “Inglese non mi sfidare che potrei anche saltare la cena per la tua presenza.”
Mentre percorrevo le scale velocemente rispose “So che muori dalla voglia di riabbracciarmi sweethearth” .
Sorrisi entrando in salone, scorsi tutti i volti del cast, ma non vedevo Joseph da nessuna parte, poggiai il cellulare sul tavolo con le sigarette e mi diressi fuori sapendo che stava di sicuro fumando.
Mi avvicinai all’entrata scorgendo la sua figura che poggiava la sigaretta tra le sue labbra sexy, tutto di quell’uomo era sexy, ma il suo accento inglese era supremo, mi aveva sempre mandato gli ormoni in tilt.
Uscii di fuori colta da una ventata d’aria fresca che mi fece rabbrividire, si voltò a guardarmi quando Ian pronunciò il mio nome con un sorriso, ma io non ci feci molto caso, ero preoccupata a ricambiare il sorriso di Jos, prima di saltargli letteralmente addosso e stringerlo a me.
Lo sentii ridere per il modo in cui l’avevo salutato “E menomale che non ti ero mancato.”
Mi staccai sorridendo, prima di aggrapparmi di nuovo alle sue possenti spalle ed inspirare il suo profumo.
Mi staccai alzando un sopracciglio e puntandogli un dito sul petto “Vorresti dirmi che non ti sono mancata?”
Mi guardò poggiando di nuovo la sigaretta fra le labbra, prima di sorridere “Lo capirai a tempo debito …” disse terminando la nostra conversazione.
Sorrisi maliziosa spostandomi da lui quando Paul ci raggiunse, vidi Ian guardarmi infastidito e anche quando gli sorrisi, ricambiò con un sorriso freddo e distolse subito lo sguardo, quasi come se fosse arrabbiato con me.
Mi sedetti sul muretto osservando Paul che ci stava raccontando quello che Julie gli aveva detto pochi minuti prima , ma io e Jos non prestavamo molta attenzione al discorso, eravamo più attenti a scambiarci degli sguardi significativi .
 Ian invece osservava di continuo, sembrava come infuriato per qualcosa e davvero non ne capivo il motivo. 
Dopo qualche secondo di distrazione Jos richiamò la mia attenzione porgendomi la sigaretta “La finisci tu, Dobrev?”
Sorrisi guardandolo “Non penso... Ci hai appena poggiato le tue labbra.” Dissi guardandolo maliziosa.
Mi sorrise di sbieco avvicinandosi al mio orecchio in modo da non far trapelare nessuna parola “Non sembrava che ti dispiacesse l’altra volta.”
Scoppiammo a ridere insieme, prima che afferrassi la sigaretta dalle sue mani. 
Ian mi fissò per qualche secondo probabilmente cercando di capirci qualcosa, prima di alzare gli occhi al cielo e borbottare  “Io torno dentro.”  seguito a ruota da Paul.
Avrei voluto parlargli per capire il suo stato d'animo, ma Jos non me ne diede il tempo parandosi  subito di fronte a me “Vuoi salutarmi come si deve Dobrev?”
Sorrisi fissandolo “Non sono ubriaca. Né tanto meno devi partire … e poi potrebbe vederci qualcuno.” Dissi riferendomi all’ultima volta che eravamo stati insieme e guardandomi intorno sospetta.
Sorrise scuotendo la testa e avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra “Dovresti sapere che non accetto un no, come risposta.” Disse prima di catturarle.
Chiusi gli occhi di scatto ritrovandomi a baciarlo per la seconda volta, tra di noi non c’era nulla di serio, ma flirtavamo spesso, Jos mi attraeva e non mi dispiaceva scambiare certe effusioni con lui.
La sua lingua premette impaziente sulle mie labbra e non potei fare altro che dischiudere le labbra e lasciarla ritrovare la mia.
Cominciarono a cercarsi smaniose di ritrovarsi, ogni volta che si toccavano, era come un nuovo lento scoprirsi, ma proprio mentre Jos poggiava una mano sulla mia gamba, sentimmo dei passi e ci ritrovammo Ian di fronte, con uno sguardo metà tra lo stupito e l'amareggiato “Scusate l’interruzione…avevo dimenticato la giacca.” Disse prendendola e andando via senza aggiungere altro.
Jos scosse la testa sorridendo  “Dai Dobrev entriamo dentro, non vorrei che qualcun altro ci vedesse e la tua reputazione da casta venga distrutta.”
Alzai un sopracciglio tirandogli un cazzotto sul braccio “Idiota di un inglese! Non è colpa mia se baciate così bene.”
Mi si avviciò poggiando un dito sulle mie labbra con un sorriso sghembo “E’ Joseph che bacia bene, niente a che vedere con gli inglesi.” sussurò prima di rientrare e lasciarmi lì imbambolata per un attimo, poi scossi la testa seguendolo in sala.
La cena filò liscia come l’olio tutti ridevamo e scherzavamo per i racconti degli avvenimenti più assurdi dell’estate e di tanto in tanto io e Jos ci scambiavamo dei sorrisi, alternati da sguardi e dalle nostre mani che si incrociavano.
C’era solo un piccolo dettaglio, Ian che di solito mi affiancava, questa volta era ben lontano da me, era seduto di fianco a Claire con cui chiacchierava allegramente e non mi aveva mai rivolto la parola, neanche uno sguardo.
Era strano questo suo comportamento, insomma non riuscivo a capire il perché, a volte era così enigmatico che mi faceva uscire fuori di testa.
Mentre rimuginavo, qualcuno accese lo stereo e tutti cominciarono a ballare, Jos colse al volo il momento trascinandomi con se in mezzo alla pista.
Nonostante il mio pensiero era fisso su di Ian e il suo stato d’animo, non riuscivo  a non prestare attenzione a Joseph, ci stavamo muovendo a ritmo della musica, avevamo bevuto anche un bel po’ e quindi continuavamo a ridere senza sosta.
A un certo punto la musica si fece più lenta e si creò intorno a noi un’atmosfera intima, Jos non mi diede scampo e mi attirò a se facendo aderire i nostri corpi “Sei bellissima, come sempre, stasera.”
Sorrisi per il suo complimento mentre mi faceva volteggiare per la pista “Lo so Jos, non ti starai mica innamorando di me?” dissi provocandolo.
Sorrise avvicinandosi al mio orecchio “Dobrev non potrei mai innamorarmi di una persona casta.”
Alzai un sopracciglio fingendomi offesa “Due minuti fa ti stavo baciando come se niente fosse… sei sicuro di quello che dici?”
Mi sorrise sghembo “Certo…eravamo da soli…nessuno poteva vederci. Baciami ora se ne hai il coraggio.” Disse poggiando le mani al centro del mio busto in modo da far aderire i nostri corpi.
Lo guardai dritta negli occhi “Mi stai sfidando?”
Sorrise di nuovo “Si…Dobrev ,baciami pure se ne hai il coraggio.” Disse alitandomi sulle labbra e ripetendo la frase.
Non me lo feci ripetere due volte e mi avvicinai a catturare le sue labbra per un breve secondo prima che lui approfondisse, facendo incontrare irruentemente le nostri lingue che cominciarono a modellarsi l’una all’altra.
Mi staccai dopo poco “Non sfidarmi mai più, potresti finire male.” Dissi sorridendo e lasciandolo lì di stucco.
Appena uscii fuori fui travolta da un’altra boccata d’aria, mi avvicinai al muretto e notai Ian che mi fissava.
Stava fumando e non era un buon segno, fumava solo quando era nervoso, probabilmente aveva visto quello che era successo tra me e Jos.
Sospirai sedendomi sul muretto di fronte a lui e accendendomi una sigaretta.
Ci fissammo a lungo prima che lui spezzasse il silenzio “State insieme?”
Abbassai lo sguardo aspirando e rilasciando una nuvoletta di fumo prima di scuotere la testa e dire “No.” Senza smettere di fissarlo.
Alzò un sopracciglio appoggiandosi al muretto alle sue spalle “E allora cosa siete?”
Alzai gli occhi al cielo “Ci stavamo divertendo Ian.” Dissi secca aspirando di nuovo e distogliendo lo sguardo.
Mi fissò scettico per qualche secondo “Non capisco…forse sono io troppo vecchio o all’antica.” disse con gesto teatrale.
Sbuffai irritata puntando i miei occhi nei suoi “No! Sono io che non capisco…perché diavolo ti stai comportando così? Perché sei così freddo da quando è arrivato Jos?”
Sospirò digrignando i denti, era fin troppo nervoso e le mie domande stavano solo aumentando la tensione che lo caratterizzava, mi fissò per qualche secondo prima di sbottare “Perché non è da te. Tu non vai in giro a baciare chiunque, tu non sei questa…e non capisco il tuo comportamento.”
Alzai un sopracciglio alle sue parole “Ian…io sono single e non devo dare conto a nessuno di quello che faccio, se mi va di baciare Jos  perché mi piace, lo faccio, perché posso, perché non c’è nessuna regola che lo vieti e nessuno a cui devo portare rispetto! E’ proprio questa la caratteristica dei single no?”
Mi guardò sprezzante “Allora oggi baci Jos, domani Matt e poi tutto il cast perché sei single?”
Sbuffai spegnendo la sigaretta sul muretto “No Ian…è Jos … nessun altro… siamo single e ci divertiamo insieme di tanto in tanto, non lo farei con tutti…non sono quel tipo di persona.”
Sorrise ironico spegnendo la sua sigaretta “Bè non sembra.” Disse facendomi gelare il cuore  e montare la rabbia “Mi stai dando della facile?”
Scosse la testa “E’ quello che ti sto dicendo…tu non lo sei…ma ti stai comportando da tale!” disse arrabbiato.
Le mie labbra dalla delusione e dalla rabbia si piegarono in una smorfia “Va a quel paese Somerhalder!” dissi allontanandomi furiosa.
 
 *  *  *
Entrai in sala arrabbiata e mi avvicinai dritta alla macchinetta del caffè, era l'unica cosa che mi poteva calmare adesso insieme ad una bella chiacchierata con Paul o almeno le sue braccia confortanti.
Mi avvicinai a Paul che era di spalle e parlava con Michael, presi un sorso del suo caffè e mi insinuai sotto la sua stretta, poggiò il braccio sulle mie spalle mentre io mi aggrappavo alla sua vita pensando a quella spiacevole situazione che avevo creato.
Quando Michael finalmente si dileguò, Paul mi strinse definitivamente a se "Che succede mia piccola Nina?"
Solo la sua frase mi fece sentire a casa e tutta la mia fragilità venne a galla facendomi scoppiare a piangere tra le sue braccia.
Paul mi strinse a se "Hey..." disse lasciando che io sfogassi tutta la mia frustrazione e solo dopo che mi fui calmata un po’, mi trascinò fuori con lui.
Restammo a lungo in silenzio prima che lui continuando a intrecciare le nostre dita chiese "Ian ha fatto la sua sfuriata, vero?"
Non mi sorpresi della sua facile deduzione, sapevo bene quanto lui fosse bravo a dedurre le situazioni.
Annuii sospirando e cercando di ricacciare indietro le lacrime che minacciavano di fuori uscire, di nuovo.
Paul sospirò guardandomi "E' stato pesante?"
Annuii tirando su con il naso "Mi ha praticamente detto che mi sto comportando da ragazza facile."
Fece una smorfia delusa dicendo "Ci è andato giù pesante...cosa c'è tra te e Joseph?" chiese scrutandomi.
Lo guardai per qualche secondo prima di rispondere "Non c'è niente di serio...insomma Paul sono giovane e single, cosa mi vieta di divertirmi un pò?"
Lui annuì prontamente alla mia affermazione, “Nina...tu non hai fatto nulla di sbagliato, fai quello che vuoi perché puoi! Non so perché Ian si stia comportando così, sarà stata una giornata difficile forse...insomma sai che lui non pensa neanche una singola parola di quello che ha detto."
Annuii convinta prima di replicare "Sì ma ha fatto male lo stesso sentirselo dire proprio da lui."
Annuì abbracciandomi "Dai ti chiederà scusa al più presto sai com'è fatto e sai che Megan lo manda in tilt con i loro numerosi e giornalieri litigi."
Annuii sospirando "Hai ragione, forse era solo troppo arrabbiato e preoccupato perché non vuole che io soffra."
Lui annuì sfoderando un sorriso "Forza torniamo dentro e non rovinarti la serata."
Sorrisi a mia volta seguendolo.
Uscimmo fuori all’aria fresca, dove Joseph parlava con Michael, appena mi avvicinai, si bloccò scrutandomi, poi finì il suo discorso fino a che Michael capì e disse “Vi lascio soli.”
Jos si voltò verso di me corrugando le sopracciglia guardandomi per un attimo prima di stringermi a se “Piccola la mia Dobrev.” Disse mentre io mi stringevo ancora di più a lui, il nostro legame era inspiegabile e così profondo che nessuno l’avrebbe mai capito, era questo che ci caratterizzava, era per questo che eravamo inseparabili, tra di noi c’era un alchimia impalpabile, non era solo un attrazione, eravamo legati l’uno all’altra, ci tenevamo così tanto che ci saremmo sentiti smarriti da soli e a me piaceva, piaceva da morire dedicare tutto il mio tempo a lui, non sarei cambiata perché era quello che volevo.
Si staccò un attimo per guardarmi negli occhi accarezzandomi i capelli “Non voglio più vederti piangere, mi si stringe il cuore al solo pensarci Nina.”
Gli sorrisi dolcemente avvicinandomi al suo orecchio “Tenero Joseph.” Dissi aspettandomi una sua reazione.
Ma stavolta non colse la provocazione, mi sorrise dolcemente e mi lasciò un bacio a stampo “Forza, vedrai che si risolverà tutto.” Disse prima che io annuissi.
Mi avvicinai alle sue labbra catturandole dolcemente, fu dolce, niente a che vedere con i nostri scontri irruenti, questa volta regnava la dolcezza tra le nostre lingue che si incontravano.
Joseph era importante, era come il sangue che scorreva nelle vene del corpo di ogni essere umano, di fondamentale importanza.
 
Poco dopo ero in piedi là fuori e ascoltavo i discorsi di tutti gli altri che si parlavano allegri, Joseph mi aveva detto che andava a dormire e io ero rimasta di sotto.
Stavo cominciando a sentire freddo, così mi strinsi nel mio giacchetto prima che due bracci forti mi tiravano a se e mi trascinavano all’interno “ Mi dispiace Nina, per tutto quello che ho detto, tu non meriti nessuna di quelle parole…”
Abbassai lo sguardo annuendo prima di dire “Sì non lo merito e sono felice che tu te ne sia reso conto … “
Lui annuì “E’ solo che Joseph è un playboy Nina, ho paura che tu ci stia male…”
Non gli permisi di infangare Joseph, così alzai una mano bloccandolo “No… non parlare male di lui, sono io che voglio passare il mio tempo con lui, se mi farò male sarà solo colpa mia okay?”
Lui scosse la testa “Non la penso così Nina, ma se è così che pensi di continuare, allora te lo lascerò fare. Io ci sarò sempre Nina.”
 “Lo so…” dissi prima che lui mi stringesse a se “Ci tengo a te Nina…”
Sospirai stringendolo “Anch’io Ian…”



Salveeeeeeeeeeeeee <3
Eccomi come promesso di mercoledì, ho perso tempo a creare la nuova immagine, che è molto meglio della precedente, altrimenti avrei già pubblicato da un pò u.u 
Bene passiamo al capitolo, nel primo abbiamo visto un pò quello che era il rapporto Nina-Ian, in queste invece ho messo in evidenza quello che è il rapporto tra Jos e Nina ... e bè è molto diverso. 
Voglio subito spiegare un pò la dinamica del loro rapporto, tra di loro c'è un attrazione forte, quando Nina dice "Non sono ubriaca, nè tanto meno devi partire..." si riferisce al fatto che la sera prima della sua partenza, erano entrambi ubriachi e si sono baciati. Abbiamo visto che Joseph non è per niente indifferente, anzi la cerca più del dovuto.
Tra di loro c'è questa passione ingovernabile, ma allo stesso tempo la dolcezza nel voler che l'altro sia felice. 
Con Ian è tutta una questione diversa, sono amici e lui è fidanzato, questo è l'enorme paletto che non ha mai permesso a Nina di vederlo come qualcosa in più. 
Ian è geloso, sì penso che l'abbiate capito tutti che è geloso marcio, mentre Nina ha occhi solo per Joseph al momento. 
Dico al momento perché tutto può cambiare, niente è sicuro, ma neanche vi assicuro che nel prossimo capitolo si cambierà rotta, insomma lo scoprirete solo leggendo, ho la bocca serrata e non vi svelerò nulla u.u 
Adesso vado, spero che vi piaccia e ringrazio ogni personcina che ha recensito lo scorso capitolo e anche tutte le persone che hanno letto in silenzio, grazie di cuore <3
A mercoledì :3 
Faye. 

   
 
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