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Autore: RurRK    15/06/2012    3 recensioni
Due bambini si incontrano a Venice Beach. Lei ha 3 anni. Lui ne ha 7. Subito si odiano a morte. Ma degli avvenimenti improvvisi e la convivenza porta il loro rapporto a migliorarsi. Fino al giorno in cui si devono separare. Una promessa cambierà tutto.
Kristen è una ragazza di 17 anni. Dure perdite e un passato non troppo felice plasmano il carattere della ragazza, facendola diventare scontrosa. La sua vita cambierà quando incontrerà Robert, un ragazzo di 21 anni e il suo amico Tom. Le loro vite si intreccieranno.
Cosa succederà? Lo scoprirete solo leggendo ^^
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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4 anni dopo

POV Kristen

“Kris , mon amour alzati!”
La voce del mio fottutissimo e fantastico ragazzo british mi giungeva roca all’orecchio dovuta al sonno accumulato ieri.
“Mh …. A che pensi piccola?”
Le labbra bollenti di Rob stavano passando in rassegna il mio collo, bagnando e baciando ogni centimetro di pelle in un modo da definirsi illegale. Gemetti mio malgrado. Cercai di divincolarmi dalla sua stretta … prima che fosse troppo tardi. Ma la mia forza era 1/3 della sua, infatti non riuscii a spostarlo di un solo millimetro. L’unica cosa che ottenni fu una sua risata cristallina, che fu in grado di farmi rabbrividire. Ridacchiai.
Princess, dobbiamo andare, sono le 10 del mattino, direi che abbiamo dormito abbastanza …”
Le sue labbra avanzarono lungo la mia giugulare, bagnando la mia pelle ogni tanto con quella …. Maledettissima lingua.
Continuò a baciare, raggiungendo l’orecchio, mordicchiando il lobo e soffiando all’interno. Mugolai, inarcando la schiena.
Rob …. Smettila …
“B … basta Rob … smettilahhh …”
Mi fece gemere vergognosamente quando le sue labbra, intraprendendo il percorso contrario, raggiunsero il mio seno. Lo sentii sorridere sulla mia pelle, mentre con le labbra prese a lambire i miei capezzoli, già turgidi.
Dire che la mia pelle stava andando a fuoco era … un eufemismo. Ogni singola cellula stava avviando il processo di autocombustione,  facendo evaporare anche l’ultima particella di quella cazzo di acqua di cui sentivo l’imminente bisogno.
Ma non era finita qui.
Quel fottuto diavolo inglese, conoscendo la mia innata … ehm … passione per il suo accento (che a mio avviso era tremendamente sexy), mentre scese con le labbra lungo il ventre, mi pose una domanda.
“Sai cosa voglio .. vero, princess?”
Le sue mani corsero al mio volto, costringendomi a guardarlo mentre mi torturava.
E lui sapeva che avrei urlato, eccome se lo sapeva ..  
Incontrai il suo sguardo, così limpido, di un blu scuro, dovuto all’eccitazione. Le sue guancie erano sfumate di rosso, mentre le labbra scoprirono elegantemente i denti bianchissimi, con i quali mi morse la pelle. Mugolai ancora più forte, mentre il mio utero implose su se stesso alle immagini di quello che immaginai voleva farmi …
Dio ti prego …
“GUARDAMI!!”
Un ruggito.
La sua voce era fottutamente roca. Ma non ubbidii, sapevo che diventava una bestia quando non ubbidivo, e quando mi comportavo così ….
“Bene, non mi resta che punirti …”
Sorrisi eccitata fino al midollo. Tuffò la lingua nel mio ombelico, passandola in circolo, dentro e fuori, colpi secchi, alternati a colpi lenti ma profondi.
Mi stava provocando. E cazzo, ci stava riuscendo.
Gemetti ad alta voce, inarcando la schiena. Ridacchiò.
“Mhhh, come sei morbida oggi …”
Scese con le labbra sempre più giù, leccando ogni centimetro che lo separava da … ehm .. ci siamo capiti no? Continuava inesorabile ma …. maledetto …. In modo lento.
Voleva farmi impazzire.
Sentivo che .. laggiù, ero tremendamente bagnata. E a lui piaceva l’effetto che era in grado di provocarmi.
Stava per raggiungere la meta, facendomi mugugnare eccitata, quando … saltò tutto e si tuffò sul mio interno coscia, mordendo e leccando vorace.
Ma vaffanc ..
Me lo aspettavo.
Portai una mano sulla sua chioma bionda e ribelle, afferrandogli la nuca e cercando di spostarla un po’ più all’intero.
“Pazienza princess, abbiamo tutto il tempo del mondo.”
Voce
Roca
VOCE ROCA!!!
Allarme, a tutte le unità, a tutte le unità, ormoni impazziti nel settore utero … Ripeto ..A TUTTE LE UNITA’, EMERGENZAA!!!
Gemetti frustrata.
“Ma non avevi detto tu che … AH, eravamo in ritard ……. OMMIODIOOO!!”
Le sue labbra finirono nella zona ad alta temperatura, mugolando al sapore dei miei umori.
“Dio, sei così … fradicia, sicura di stare bene?”
Non risposi, troppo scossa dalle contrazioni regolari del piacere. Strinsi i pugni sul lenzuolo, chiudendo gli occhi e schiudendo le labbra.
“Ti ho detto di guardarmi!!”
La sua voce era troppo … TROPPO. Non resistetti e guardai.
Aprii gli occhi e mi puntellai sui gomiti per vedere meglio. Appena incontrai il suo viso, per poco non venni. Il suo sguardo famelico era puntato …. Laggiù … mentre il suo naso e parte delle guancie brillavano alla luce che entrava dalla finestra. Deglutii …
Poi un suo dito entrò in me, facendomi urlare. Chiusi gli occhi, a causa dell’ondata ingestibile di piacere.
“GUARDA!!”
Mi morsi il labbro frustrata.
Non ce la farò mai …
Dovetti riaprire gli occhi e puntarli su di lui. Lentamente, con lo sguardo puntato su di me, si abbassò fino a sparire fra le mie gambe. Rimanevano solo fuori gli occhi, giusto per controllare che non scappassi dalla sua tortura. Iniziò a muovere quella falange sempre più velocemente, mentre con la lingua colpiva e leccava …
BASTAAAAAA …
E i suoi occhi brillavano, luccicavano fissi nei miei. Non avrei resistito allungo, sentivo già le scosse dell’orgasmo dietro l’angolo. Stavo per lasciarmi andare ad un piacere immenso, gemendo fortissimo,  quando …
“Oh, è tardi, dobbiamo andare”
Tolse le due (sì, perché nel frattempo erano diventate due) dita da dentro di me e si alzò velocemente, raccogliendo i suoi boxer e uscì dalla stanza. Crollai sul materasso, imprecando in ogni lingua possibile e inimmaginabile.
Ma vaffancu …
Lo sapevo.
Sapevo che lui era un diavolo, nascosto sotto le sembianze di un angelo dagli occhi azzurri, capelli biondi, fisico da urlo e dal fondoschiena scolpito.
Ma non avrei mai, mai pensato che mi lasciasse … in un momento delicato come questo.
Mi alzai, intontita, dirigendomi al bagno. Ora il mio unico pensiero, era quello di finire il lavoro che lui aveva iniziato.
Me la pagherai Pattinson, me la pagherai cara.

POV Robert

Ma dico, sei scemo??Cazzo vuoi Neury? Ti sei svegliato con la sinapsi sbagliata stamattina? Mhhh, no!! Ma lo sai che hai appena lasciato la tua ragazza sull’orlo di un orgasmo??
Ridacchiai, attirando l’attenzione di mia madre su di me.
Mi guardò stranita.
Scossi la testa continuando a gustarmi quel bacon paradisiaco. Afferrai divertito la forchetta e avvicinai il tutto alla mia bocca, che ancora sapeva di lei …. Deglutii un paio di volte prima di infilarmi in bocca il bacon.
Eravamo a Londra, ci eravamo trasferiti lì, io, lei e sua madre. Il tutto dopo la notizia della morte di suo padre. Due anni prima
La malattia che aveva lo aveva fatto peggiorare sempre di più, e la sera di Capodanno di due anni fa, si era spento.
La mia piccola non aveva di certo passato un bel periodo. C’è stato un periodo in cui è stata assalita dalla depressione.
Molte volte ora mi ringrazia, perché se non ci fossi stato io probabilmente nessuno l’avrebbe salvata dai suoi svariati tentativi di suicidio.
In più, ad aggravare la situazione, la lettera risalente al 12/05/2007 (tutta colpa di quel maledetto servizio postale) in cui la notizia tanto temuta dalla mia piccola: la morte di suo fratello Cameron a causa di un’epidemia di colera che aveva contratto in un campo in cui svolgeva volontariato.
Tutto questo aveva aggravato la situazione.
Tant’è che la sera trovai Kristen in bagno, riversa sul pavimento in un lago di sangue.
Rabbrividii.
Mi faceva male pensarci.
Avevo realmente pensato di perderla quella volta.
I miei occhi, fissi sul piatto, si riempirono di lacrime.
“Rob, dov’è la mia sorellina?”
La voce di Lizzie mi riportò sulla terra ferma. Scossi la testa e cercai di ricompormi.
“Ehm, doveva correre in bagno..” 
“Ah ..”
Tutti i commensali tornarono a mangiare, e io risi sotto i baffi, pensando a quello che Kristen stava facendo.
No scusami, fammi capire. Tu ti sei procurato un’erezione più che evidente nei pantaloni, già stretti di loro, hai una fottuta voglia di saltare addosso a Kristen e ora la lasci così? Perché? Perché lei lo ha fatto a me, chiamasi vendetta questa!! E che buon sapore che ha …
Il mio amichetto nei pantaloni protestò a gran voce.
Pazienza piccolo, oggi sarà un grande giorno.
Sorrisi emozionato, ma comunque teso.
Mi vuoi dire che ti passa per la testa?? Dovresti saperlo … C’è un motivo se la faccio aspettare …
“Ehm … buongiorno”
La voce roca di Kristen mi fa girare di scatto. Ed eccola, in tutta la sua bellezza. E’ appoggiata allo stipite della porta del balcone, con gli occhi bassi e le guance porpora. Risi più forte, beccandomi una sua fulminata.
“Buongiorno cara, dormito bene? Ma sei stata male? Robert ci ha detto che dovevi correre in bagno …”
Mia madre si era alzata dalla sedia, per poter abbracciare la mia piccola. Dire che Kristen era bordeaux era poco. Risi sguaiatamente, ottenendo diverse occhiate perplesse, una maliziosa (mia sorella Lizzie, e chi se no?) e una pugnalata.
Scossi la testa, cercando di asciugare le lacrime che mi stavano uscendo.
“N … niente, non stavo male, dovevo s..solo rinfrescar … mi.”
Rinfrescarti??
“AHAHAHAHAHAHAAH … Oddio, scusate.”
Kristen avanzò fino a me, per poi colpirmi la testa con uno scappellotto. Risi più forte.
“Tu sei solo un cretino …”
Si sedette e si versò le robe nel piatto, mentre mio padre ci squadrò.
“Chi cazzo è che ride in quel modo così … fastidioso? Cazzo, hai svegliato metà vicinato stronzo!!”
Macchisarà mai?
“Tom, buongiorno anche a te.’Giorno anche a te Ash. Dormito bene?”
Le figure mezze dormienti di quel deficiente del mio migliore amico e della sua ragazza apparvero in terrazza.
Esatto ragazzi, Ash era la ragazza di Tom. Era riuscita a fargli mettere la testa a posto.
E non solo la testa.
Diciamo che ora Tom sfogava i suoi istinti solo con lei.
Si sedettero ai lati della tavola immensa che avevamo improvvisato in casa, dato che stavamo ospitando metà mondo.
“Dakota e Jhon stanno ancora dormendo?”
Kristen sembrava rilassata.
E vorrei vedere.
“Sì, lei e il suo boyfriend dormono. Ma posso sapere una cosa Rob? Perché ci hai fatti venire tutti oggi? Scusa la curiosità, ma ha presi una casa veramente grande, per stare con Kristen e poterci invitare mooolto spesso. Ma la cosa che non capisco. Perché oggi? Cosa c’è di speciale?”
Victoria sbadigliò guardandomi fisso.
O merda e ora che dico?
Mi grattai la testa imbarazzato, guadagnandomi le occhiate di tutti.
“E’ vero, cazzo. C’è sotto qualcosa. Mh …”
Tom socchiuse gli occhi sorridendo malizioso.
“Che ci siamo persi? Buongiorno famiglia allargata!!”
Dakota e Jhon mi salvarono entrando in terrazza.
“Niente, niente. Sedetevi pure e mangiate”
Jules parlò strizzandomi un occhio.
Salvato in corner.

POV Kristen

Okkey.
Calma.
Respira
.
Robert oggi è strano.
E’ tutto il giorno che mi evita.
Respira, è tutto okkey …
Quando mi avvicinavo a lui per accarezzarlo, anche solo per parlargli, si allontanava con la scusa di dover parlare con qualcuno. O i miei fratelli, o suo padre Richard, o mia madre. Sbuffai infastidita.
Che gli ho fatto?
Dopo le coccole della mattina (un’altra cosa che mi stava preoccupando, non mi aveva mai lasciato … ehm … sul più bello) non si era più avvicinato a me. Neanche per la nostra sigaretta dell’una del pomeriggio. Gli avevo chiesto di uscire con me, ma lui aveva rifiutato, dicendo che ci sarebbe andato dopo.
Sto parlando con Tom, non ora”
BLABLABLA.
Stronzo …
Ero appoggiata al bracciolo del divano, circondata da un sacco di persone che conversavano allegramente, ma non mi andava di partecipare alla conversazione.
Non ora che sono in crisi …
Mi abbandonai all’ennesimo sospiro frustrato. Parlavano interessati della cena e della sua perfezione.
La cena era stata perfetta. Ma non per me …
Non senza Robert e le sue carezze. Non senza il suo respiro sul mio collo, non senza le sue mani sulle mie gambe o intrecciate alle mie.
I miei occhi si riempirono di lacrime, costatando che Robert era felice. Nei suoi occhi vedevo una scintilla che non avevo mai colto prima d’ora. Eppure non mi parlava.
E se …
Iniziai a respirare malamente.
Calma Kristen è impossibile. Che senso avrebbe invitare tutti per poi …
Deglutii …
Lasciarmi?
Una fitta di dolore mi colpì all’altezza del cuore, facendomi gemere sommessamente.
No.
NO.
Non mi avrebbe lasciato, lo avrei costretto.
Lo avrei legato a me con una catena.
Eppure …
E se avesse … un’altra?
Ma allora che senso aveva invitare tutta la famiglia e gli amici a casa nostra?
Voleva umiliarmi. Come stamattina.
Ad un tratto la paura si trasformò in rabbia. Vidi tutto diventare rosso, le mie mani si strinsero a pugno e il cervello si annebbiò.
“ROBERT THOMAS DOUGLAS PATTINSON, NON Mi INTERESSA SE SEI IMPEGNATO. VIENI. ORAAA!!
Tutti si girarono verso di me. Anche il diretto interessato. Mi squadrarono in modo perplesso. Compreso lui. Ti sei accorto che esisto è?
“Amore c .. che succede?”
“AMORE?? MA TACI E VIENI …”
Lo afferrai malamente per il braccio, trascinandolo fuori dalla stanza con una forza a me sconosciuta. Tutti i presenti iniziarono a mormorare alle nostre spalle, preoccupati.
Fate bene a preoccuparvi .. per lui però!!
Lui si lasciava trasportare senza opporre resistenza, Come se fosse … rassegnato.
Le lacrime si addensarono ai lati dei miei occhi. Ci fermammo in camera, dove non mi curai nemmeno di chiudere la porta.
Che sentano che uomo ingrato mi ritrovo …
Lo fissi in quegli occhi che tanto amo … E nei quali vedevo solo confusione.
“Ma che succede princ …”
Un moto di rabbia mi travolse.
“Non chiamarmi princess. Primo: sta zitto e ascolta senza fiatare. Secondo : STRONZO!!”
Vidi la sua espressione mutare.
Divenne quasi .. docile.
I suoi occhi si spensero.
La mascella si strinse.
Abbassò lo sguardo.
“Allora, dicevo. Mi SPIEGHI CHE CAZZO HAI? E’ TUTTO IL GIORNO CHE Mi IGNORI!!! NON BASTAVA TORTURARMI AL MATTINO LASCIANDOMI SULL’ORLO DELL’ORGASMO”
Lui gesticolò come a ricordarmi che c’era gente cha ascoltava, ma non me ne importava un emerito cazzo
“NON DIRMI Di STARE ZITTA!! QUESTA E’ CASA MIA E URLO FINCHE’ Mi PARE OKKEY!! Dicevo … NON BASTAVA LASCIARMI SULL’ORLO DELL’ORGASMO COSTRINGENDOMI A … FARE DA SOLA PER POI RIDERE Di ME DAVANTI A TUTTI. ORA Mi VUOI PURE LASCIARE!! CHE C’E’ HAI UN’ALTRA??”
Lui mi guardò stranita. Poi sembrò afferrare qualcosa. Il suo viso si rilassò a scoppiò a ridermi in faccia.
COSA???? Brutto ….
Scoppiai a piangere, crollando per terra, coprendomi la testa con le braccia. Il mio cuore si spezzò in mille pezzi, facendomi un male da morire. Lui sembrò risvegliarsi e si chinò.
Amore mio, piccola …”
“Non chiamarmi piccola, va via brutto bastardo. VA VIA!!”
Lui mi ignorò, afferrando le mie spalle. Iniziai a divincolarmi, colpendolo con dei pugni al petto e alla testa.
“Smettila, LASCIAMII!!!”
“Kris … piccola … KRISTEEEN!!”
Si era messo ad urlare pure lui, spaventandomi a morte. Lo guardai terrorizzata. Si passò una mano fra i capelli biondi, guardandomi fissa con quegli occhi azzurri, che mai mi erano sembrati così limpidi e sinceri.
“Ascolta, amore della mia vita, come puoi pensare che abbia un’altra?? Ti amo con tutto me stesso, non potrei mai guardare un’altra come guardo te. L’unica che potrei guardare in quel modo sarebbe nostra figlia, se esistesse. E ti voglio sempre con me. Tutta la vita.”
Sospirò, inondando il mio viso con il suo profumo. Io rimasi ferma a guardarlo.
“Ecco io … ti ho … ignorata .. sia stamattina che .. oggi p..perché ecco. Volevo fare una cosa, ma ero troppo imbarazzato. Ecco io. Aspetta. MAMMA!!! TUTTI!!! VENITE UN MOMENTO QUI PER FAVORE!! Alzati princess
Le sue splendide guance, ricoperte di barba, si colorarono di rosso. Tutti gli ospiti arrivarono, guardandoci in modo preoccupato. Io ero stranita.
Che senso ha chiamare tutti?
Mi alzai in piedi, guardando fisso a terra.
“Grazie a tutti di essere qui. Stamattina mi avete posto una domanda. Perché ho invitato tutti? Beh, c’è un motivo. Tom lo sa …” Tutti ci girammo verso Tom che sorrise estasiato. “E’ stato lui a darmi il coraggio di farlo. Ecco. Tutti voi (forse non tutti ecco) sapete che esattamente 15 anni fa a Venice conobbi questa bambinetta tutta rossa e paffuta, che continuava ad urlare e a piangere. Piangere e urlare. E che continuava a cacciarsi nei guai. Se non ci fossi stato io … beh, modestamente l’ho salvata.”
Mi sorrise, facendomi sciogliere leggermente.
“E avevo capito una cosa. L’amavo. E tanto. Stano per un bambino di 7 anni innamorarsi di una bambina. Eppure era così. E ci dovemmo separare. L’ho fatta soffrire. L’ho lasciata con una promessa. Che però ho mantenuto. Sono qui, con lei e … beh, la amo. E l’ho vista stare malissimo in questi anni, per motivi che voi sapete, e ho anche avuto una fottuta paura di perderla. Quindi, per evitare che qualcuno me la porti via … ”
Mi afferrò il viso con quelle sue grandi mani calde, trasmettendomi tutto l’amore che aveva.
Dio, aiutami!!!
Abbassai gli occhi
“Guardami Kristen!! Ascolta io …”
Si inginocchiò davanti a me. Il mio cuore accelerò i battiti.
OMMERDA!
Si frugò in tasca, tremando leggermente.
“Ecco, magari in questo momento mi prenderai per pazzo, per scemo, per coglione. Ma ti amo. E’ questo che conta.”
Tirò fuori una scatoletta blu di velluto. Mi sentii svenire. Il mio cuore implose e il respiro accelerò.
Non può essere …
La aprì, mostrandomi un anello di oro bianco, con un diamantino nel mezzo, accerchiato da altri due, più piccoli. Altre lacrime scesero dai miei occhi, mentre mi immobilizzai.
“Kristen Jaymes Stewart … Mi concederesti lo straordinario onore di diventare mia moglie?”
Intorno a me si levarono dei singhiozzi emozionati. Sentii delle voci sussurrate, che dicevano cose come “Ommiodio” “Che emozione” “Sono così contento”Ma in quel momento non me ne poteva fregare un bel cazzo di niente.
“Se .. se non vuoi, fa niente ..insomma … sono un coglione. Scusa.”
Robert, vedendo la mia incertezza, l’aveva interpretata male. Si stava alzando quando lo bloccai.
“Fermo lì tu. Dammi quell’anello scemo .. ”
”Guarda che non sei obbligat..”

Rob mi guardò stranito.
“Cosa sì?”
Dio ma che imbranato!! Ma lo amo …
Sorrisi, piangendo.
“SI ti voglio sposare e Si sei un coglione. Il mio futuro marito coglione
Tutto successe in un secondo. Prima ero in piedi, con lui inginocchiato di fronte a me.
Ora mi ritrovavo fra le sue calde e possenti braccia, con le sue labbra incollate alle mie e la sua lingua a danzare con la mia.
“BRAVIIIIIII !!! WOWWW!!”
Intorno a noi solo applausi e pianti di felicità. Ma continuai a fregarmene. Ora esisteva solo Rob e la sua fottuta lingua.
“Ehm .. Robert? Kristen? Va bene che oggi non avete concluso, ma.. ecco, ci siamo anche noi qui!!”
Ed ecco quel coglione di Tom. Ci staccammo di scatto, rossi tutti e due.
“Dammi quell’anello mon amour!”
Allungai la mia mano sinistra verso le sue. Me l’afferrò e, con un movimento lento infilò l’anello all’anulare.
Ti amo Kristen
Sorrisi imbarazzata.
Ti amo Robert.”
E fui sommersa dagli abbracci convulsi degli ospiti.

 

THE END


 

:'D Okkey ragazzi, e anche questa storia ha avuto una fine così smetterò di rompervi le palle :3
Ammettetelo, avete avuto paura prima?
Beh, era il mio  intento, quello di farvi credere che si sarebbero lasciati :D Ma non sono così insensibile non vi preoccupate.
Bene che dire, ringrazio tutti coloro che hanno messo la mia storia fra le preferite, fra le seguite, e fra le ricordate, ma anche chi ha solo letto per curiosità.
Ringrazio chi ha recensito con assiduità (;D) e chi mi ha sostenuto sempre e comunque.
Infine ringrazio di cuore anche i lettori silenziosi, co ch siete in molti :D
Bene, mi rivedrete presto purtroppo per voi, perché sto lavorando ad un'altra storia, ma stavolta non sarò da sola :D ci sarà una mia amicha : Elys_RK :P
Bene. ora vi lascio davvero.
Bye byeee  

  
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