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Autore: Demsmuffin    20/06/2012    15 recensioni
"Ecco, ora mi sono rotto il braccio e devo andare in ospedale.” Il ricciolino disse così lasciandomi praticamente senza parole. Mike fece schioccare le labbra tentando di non ridere, così come la madre del bambino. Ecco come conobbi il mio attuale migliore amico, che non perde occasione di rinfacciarmi che il 2 luglio del 2000 gli avevo rotto il braccio.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo dodici.


Oh, ma andiamo! Hanna doveva essersi volatilizzata, sparita nel nulla, scomparsa, andata a quel paese. E invece me la ritrovavo davanti, sempre in tutta la sua perfezione mentre io indossavo un pigiama, avevo i capelli legati in una coda, ero struccata ed ero tutto tranne che stupenda.
Mike guardò Hanna con la bocca leggermente spalancata.
“Posso sapere che cosa ci fai qui?” Le chiesi non preoccupandomi affatto di sembrare sgarbata o acida.
Lei spalancò i suoi occhietti blu incanto e sbatté le sue ciglia finte.
“I blog stanno impazzendo, ho letto che stai con Harry.”
La sua voce era stridula e fintamente simpatica più di quanto mi ricordassi, il suo gesticolare era ancora più fastidioso di prima. Era tutto così esageratamente insopportabile quando si parlava di Hanna.
Mi girai verso mio fratello alzando le sopracciglia. Lui non distoglieva il suo sguardo dal suo fisico perfetto. Quanto mi dava fastidio.
“E allora? Non vedo dove sia il problema.” Incrociai le braccia al petto, mentre Hanna mi lanciava sempre più sguardi pieni di disgusto. Vorrei vedere lei senza trucco, senza push up e senza quei vestiti costosi che si trovava.
“Il problema sta nel fatto che tu, mia cara, mi hai fottuto il ragazzo.”
 Scoppiai a ridere di gusto.
“Io non ti ho fottuto un bel niente. Conosco Harry, da quando eravamo dei bambini, siamo cresciuti insieme, sei tu che sei piombata nelle nostre vite.”
Il suo sguardo compiaciuto si trasformò improvvisamente in qualcosa di preoccupante. Era un demone, ecco cos’era Hanna.
“Stammi a sentire, moscerino. Io mi riprenderò Harry, che ti piaccia o no e tu sarai solamente una comparsa al nostro matrimonio, si dimenticherà di te. Detto questo, ti saluto.” Prese la borsa che lei aveva comodamente posato sul mio tavolo e fece per uscire. Si bloccò alla porta e girandosi sorrise maliziosa a mio fratello. “In ogni caso.. fammi sapere se sei disponibile.” E poi se ne uscì, come se non avesse detto una grandissima cretinata.
“Non andrai dietro lei, vero Mike?” Tristemente, mi accorsi che lui era rimasto con la bocca mezza aperta. “Mike?”  Alzai il tono della voce e lui mi guardò sorpreso.
“No, ovvio che no. Ha dieci anni in meno di me.. non potrei mai..” Lo guardai sarcastica e scoppiai a ridere.
“In ogni caso.. io sono innamorato di Lily.”
Lily? Esisteva ancora lei nella nostra vita? A quanto pare, attiravo ragazze fastidiose. Non bastava solo Hanna.
“Pensavo l’avessi dimenticata.” Feci io abbassando lo sguardo.
“Lo so che non avete un bel rapporto, ma..”
“Hey, non fa niente. Se a te piace, me la farò piacere, tranquillo.” Lui rimase incredulo. Ed ero io incredula per quello che avevo detto, ma era la cosa più giusta da fare, dopotutto. “Ora, se non ti spiace, vado a rendermi presentabile e vado dal mio ragazzo.”
Uscii da lì e mi precipitai in camera mia. Non dovevo davvero andare da Harry, volevo solo stare sola. Con un tonfo mi buttai sul letto e chiusi gli occhi. Che ci crediate o no, non riuscivo a godermi di essermi fidanzata con Harry pienamente. C’era una cosa che mi torturava, una cosa che non riuscivo a capire.
Come poteva mia madre odiarmi?
Qualcosa avrà detto in passato, no?
Dovevo ricordare, per capire.
Su, Alison, ricorda qualcosa. Se tua madre ti odia c’è un motivo.
Ricorda.
Presi un respiro profondo e lasciai che qualcosa, un ricordo stupido che mi era venuto in mente, si impadronisse dei miei pensieri.
 
“Se tu non fossi nata.. lui sarebbe ancora vivo!”
 
Spalancai gli occhi non appena sentii la voce di mia madre dire quella frase e ripeterla, fino alla nausea. Mi sentii mancare.
No, non era vero. Probabilmente me lo stavo inventando e lei non aveva mai detto una cosa del genere, come poteva avermela detta?
Non era vero, non era colpa mia.
Sentii le lacrime premere per uscire, ma stavolta sarebbero rimaste lì, basta frignare, ero stanca anche di quello.
Mi passai una mano sul viso, come per rendere tutto meno pesante.

“Se tu non fossi nata.. lui sarebbe ancora vivo!”
 
 
La mente può prendere in giro. Questo lo sanno tutti. Sicuramente era un ricordo non vero.
Non poteva avermelo detto. Mia madre non era mai arrivata a questo punto.. forse.
No, doveva essere senz’altro invenzione mia. Dai, Alison, ricorda qualcosa di concreto.

“Se tu non fossi nata.. lui sarebbe ancora vivo!”
 
 
Quale parte di concreto ti sfugge? Proprio mentre stavo per prendermi a pugni da sola, il mio telefono prese a squillare. Era Harry. Tempismo perfetto.
“Dimmi cosa ti ha detto Hanna, subito.” Non era Harry, era Louis. Perché Louis chiamava con il numero di Harry? E come diamine faceva a sapere che avevo parlato con Hanna? “Alison, non fare nessuna domanda.. non ho tutta la giornata. Dimmi solo che ti ha detto.”
“Mi ha detto che vuole riprendersi Harry.. Louis che cosa sta..”
Non ebbi il tempo nemmeno di finire di formulare il pensiero o la frase che Louis mi interruppe di nuovo.
“Sicura? Non ti ha detto nient’altro?”
Louis a volte mi dava proprio fastidio. Ora capivo perché prima non riuscivo a sopportarlo. Perché avevo cominciato a farmi piacere quel ragazzo più pazzo di non so che cosa?
“Emh.. Mi ha detto che le ho rubato il ragazzo e basta. Louis, seriamente, non capisco.”
“Non devi capire, ma prima vieni qui meglio è.”
E poi staccò il telefono. Rimasi come un’idiota a fissare il tetto, con le sopracciglia inarcate e il telefono poggiato sull’orecchio. Che Hanna avesse detto qualcosa anche Louis? Sì, ma perché non dovrebbe dirmelo? E per quale diamine di motivo mi aveva chiamato con il telefono di Harry e non con il suo?
Louis era un mistero. Quel ragazzo qualche giorno mi avrebbe fatto impazzire.
Mi alzai dal letto con un balzo e accesi la radio. Un po’ di musica mi avrebbe fatto bene.
So what di Pink. Proprio quello che mi serviva, una canzone movimentata, che mi aiutasse a sorridere per un po’. Aprii l’armadio canticchiando. Mi sarei vestita bene, per una volta. Hanna non aveva idea di con chi aveva a che fare. Chi credeva che fossi? Un moscerino che può facilmente schiacciare? Be si sbaglia. Io quanto meno senza trucco sono lo stesso carina, lei senza trucco sembra un incrocio tra un opossum e Gargamella. 
Louis mi stava portando alla demenza, definitivamente.
Scossi la testa ridendo tra me e me e prendendo un vestito dall’armadio. Sì, era proprio quello che serviva.
 
 
 
 
 
Non appena uscita di casa avevo notato come i paparazzi si erano appostati davanti la mia macchina solo per vedermi.
Ero diventata ormai la migliore amica fortunata che aveva fatto innamorare perdutamente Harry Styles.
Presi il primo taxi che mi passo davanti e già cinque minuti dopo stavo bussando a casa del mio ragazzo. Ma non aprì lui. Aprì Louis.
“Entra, subito.” Mi stava facendo sentire come se fossi perseguitata o qualcosa del genere.
“Mi spieghi che diamine hai fumato?” chiesi, ma lui fece segno di starmi zitta e prendendomi un braccio mi trascinò in camera sua.
Io lo guardai con un espressione sbigottita.
“Louis.. sei per caso seguito da qualcuno?”
La telefonata sospetta, il fatto che aveva chiamato con il telefono di Harry e non con il suo e tutto il “fai veloce” mi stava facendo preoccupare.
“No, ma è bello atteggiarmi come se lo fossi.” Scoppiò a ridere. Come se fosse stato divertente subire le sue pazzie. Sbuffai, ma accorgendomi di quanto ero stata stupida a pensare che fosse perseguitato, scoppiai a ridere dopo di lui.
A un certo punto la sua risata cessò di colpo e la mia con la sua.
“Hanna ha parlato anche con me.” Sussurrò a mala pena.
“Cosa vi siete detti?” Soffiai.
Insomma io proprio non riuscivo a sopportarla. Come si permetteva di parlarci come se avesse tutte le autorità del mondo?
“Come fa a sapere che sono innamorato di lui, Alison? Sei stata tu a dirglielo?”
Scossi la testa, indignata. Davvero pensava che avrei potuto dirle una cosa del genere?
Non lo avrei mai fatto, neanche sotto tortura. E poi.. Hanna gli aveva detto che sapeva? Non era possibile, come aveva fatto?
“Andiamo, Louie, non ne avrei motivo.” Sussurrai incredula. Forse era un altro dei suoi scherzi e Hanna in realtà non gli aveva mai parlato.
Louis si buttò sul suo letto, schiantandosi con i numerosi cuscini che per qualche motivo erano lì.
Sicuramente stava pensando a come poteva saperlo. E lo stavo pensando anch’io. Stavo pensando come avesse fatto.
“Ho paura.” Commentò lui. “Ho paura che lei possa pubblicare la notizia.” La sua voce mi sembrò rotta dal pianto e non potei non sedermi accanto a lui.
“A quel punto dovrei confessare tutto al mondo intero..” Continuò lui senza fermarsi. “E non so come fare. Alison, la band potrebbe andare nei bassi fondi per colpa mia, potremmo perdere la fans, io verrò discriminato e..”
Mi girai per essere davvero sicura che lui stesse piangendo come pensavo. E sì, sul suo volto c’erano delle lacrime che continuavano a scendere.
Non potevo sopportare ancora tristezza. Almeno non dal ragazzo che qualunque cosa succedeva riusciva ad essere sempre allegro.
“No.” Urlai quasi. “Non può essere così cattiva. Vedrai non lo farà.” Ma nel momento stesso in cui le parole uscirono dalla mia bocca, nemmeno io ero convinta.
E se Hanna avesse davvero intenzione di pubblicare quella notizia ai giornali?  Sarebbe il finimondo. Tutti vorranno sapere se è falso o vero. Se Louis dirà che è falso non può mica dichiararsi in un secondo momento, lo prenderebbero per bugiardo o cose così. Se invece si dichiara.. beh le fans si aprirebbero in due, anche se alla fine quelle vere rimarranno sempre, ma sarebbe comunque un gran macello.
“Lo sai che lo farà.” Amara. La sua voce era amara.
Sì, sapevo che lo avrebbe fatto.
“Cos’è questa storia?” Urlò qualcuno.
Sia io che Louis alzammo la testa e un Harry avvolto in una tovaglia tutto bagnato stava di fronte a noi. Come se non sapesse che poteva provocare infarti conciato così.
“Copriti, dannazione.” Non mi piaceva che chiunque potesse vederlo in quel modo. Pure se quel chiunque era Louis.
“Sono il tuo ragazzo” Disse lui entrando nella stanza. No, non crearti problemi Styles. Ma perché mi sorprendevo? Harry Styles non si faceva mai problemi a farsi guardare come mamma lo ha fatto. “Mi hai visto anche senza questa sopra.” Mi indicò la tovaglia e io diventai rossa. Odiavo quando doveva fare il malizioso davanti ad altre persone.
“Qualcuno è a disagio in questo momento. Indovina chi, Harry.” Commentò Louis.
Il suo guardo non lasciava intuire niente di buono. Gli occhi erano ridotti a due fessure e le guancie rosse. Diamine, quanto poteva essere senza cervello a volte Harry?
“Oh.” Fece Harry. Di certo non aveva pensato che Louis potesse sentirsi in quel modo. Come poteva non averci pensato? “Vado a mettermi qualche vestito. Poi voi dovrete spiegarmi di cosa diamine stavate parlando.”
Sparì dietro la porta e Louis scosse la testa.
“Non dirglielo.” M implorò dopo essersi assicurato che Harry fosse ben chiuso in camera sua.
“Potrebbe aiutarti.” Feci io sospirando. Davvero, Harry avrebbe potuto dirgli cosa fare. Lui lo sapeva quasi sempre. Ma era sicuro che in quella situazione lui avrebbe saputo consigliarlo?
“Non è un problema suo. Non voglio che si preoccupi.”Feci per ribattere, ma lui mi zittì con un gesto della mano. “E poi voglio risolvere questa cosa da solo. Anzi, mi pento già di avertene parlato.”
Sospirai senza sapere cosa dire. Non volevo lasciarlo solo. Nessuno avrebbe dovuto affrontare quella cosa da solo, ma come avrei fatto a convincerlo a farsi aiutare?
Passammo gli altri cinque minuti a guardarci a vicenda, senza dire nulla.
“Perché non vai ad aiutarlo a mettersi qualcosa?” Alla fine lui ruppe il silenzio. “Sicuramente non sa come vestirsi.”
Voleva restare solo, in realtà.
Okay, lo avrei accontentato. Appena aprii la porta, però, trovai Harry infuriato con il suo i-pad in mano e solo i boxer addosso.
Quando mi vide avanzò verso di me tanto che io ebbi paura di aver fatto qualcosa di male. Mi mise l’i-pad sotto gli occhi e chiamò Louis. Era arrabbiato.. meglio, incazzato nero.
Louis si mise accanto a me. Guardò  l’i-pad per dieci secondi. “Cosa ti avevo detto?” Mi chiese con una punta di disperazione.
Io non avevo visto ancora l’i-pad, ma sapevo già cosa avrei trovato.
Un tweet di Hannah.
“Hey Directioners, sapevate che Louis è gay? Se non mi credete, perché non glielo chiedete?”
Questa secondo me aveva voglia di farsi ammazzare.
Guardai Harry, che in quel momento stava tremando. Guardai Louis che si era disteso ancora sul letto, gli occhi chiusi e umidi.
Non poteva fare questo ai miei amici. Era diventata una questione personale. Poteva prendersela con me, poteva odiarmi, ma non doveva fare soffrire il mio ragazzo, ne qualunque altra persona mi stesse a cuore.
Accecata dalla rabbia, sorpassai Harry, che mi urlava di non fare scemenze. Troppo tardi. Avevo già deciso.
Presi le chiavi della macchina di Louis e corsi di sotto prima che il mio ragazzo potesse raggiungermi.
Una volta dentro, infilai le chiavi nella fessura, stavo per partire quando qualcuno si mise davanti a me.
Come aveva fatto a vestirsi così velocemente e a raggiungermi? Si precipitò nello sportello accanto con il fiatone.
“Vengo con te.” Esclamò Harry tra un respiro faticoso e l’altro.
Sorrisi soddisfatta. Oh no, questa non l’avrai vinta Hanna.

 

 




 Styles's Wife Corner

NON SPARATEMI VENGO IN PACE! çwç
Vi prego, risparmiatemi la vostra furia omocida, ma capitemi, niente ispirazione, più zero tempo, più un casino di cose che mi hanno impedito di scrivere. 
Ma ce l'ho fatta. E' stato un parto questo capitolo, ma sono riuscita a mettere qualcosa di decente (credo)
Gli aggiornamenti saranno più frequenti perché detesto non finire le mie Fan Fiction e l'ispirazione finalmente si è fatta vedere, quindi mi farò perdonare. 
Comunque sono rimasta di sasso per le 18 recensioni allo scorso capito °-°
Davvero, grazie mille, siete stupende :3
Non so cos'altro dire se non: NO, HANNA NON LA FARO' SPARIRE PERCHE' ALTRIMENTI LA STORIA DIVENTA POCO INTERESSANTE u_u
Anche se la detesto, come tutti voi. 
Per chi segue Hunger Games e avesse voglia di leggere un'altra mia schfezza cliccare qui---> I got something they don't
Vi comunico che ho apprezzato i vostri messaggi su twitter, anche se mi mettevano ansia perché non riuscivo a scrivere, però mi fa piacere sapere che tenete a leggere questa Fan Fiction. 
Vi amo, davvero *w* 
Sarah ♥

   
 
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