Serie TV > Dr. House - Medical Division
Segui la storia  |       
Autore: Levity    07/01/2007    7 recensioni
Un incidente... Cameron in gravi condizioni... può questo far smuovere il duro animo di House e spingerlo a dichiararsi alla donna che desidera? Oppure verrà frenato dai mille dubbi che in tutti gli anni si sono accumulati e hanno formato una barriera attorno al suo cuore?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 10 - CAMERON HA UN AMICHETTO

Erano passati alcuni giorni, Cameron aveva continuato a lavorare nel reparto di ricerca, non perché non volesse tornare da House, più che altro perché la situazione era ancora piuttosto incerta, e lei non voleva fare tutti quei cambiamenti per poi ritrovarsi in una situazione spiacevole.

Ma le cose parevano andare bene, in quei giorni si erano visti spesso, o a casa dell’una o a casa dell’altro, trascorrevano le serate assieme, ma ognuno poi ritornava a dormire a casa propria, avevano deciso di non rendere pubblica la cosa, perciò evitavano comunque di venirsi a trovare durante i turni di lavoro, e non trascorrevano nemmeno il pranzo assieme, a nessuno dei due dispiaceva questa autonomia, perché permetteva ad entrambi di essere liberi, e faceva in modo che quando i due si trovassero la passione tra loro fosse sempre accesa.

Ora che non c’erano più problemi però Allison aveva preso la sua decisione, voleva abbandonare la ricerca e tornare a sfruttare la sua specializzazione in immunologia, voleva tornare dai suoi vecchi colleghi. Ma voleva che House fosse d’accordo, avevano fatto il patto che prima di prendere qualunque decisione che potesse compromettere il rapporto, o anche solo cambiarlo in qualche modo, bisognasse interpellare l’altro/a.

Perciò prese il suo cercapersone e gli mandò un messaggio: “HO BISOGNO DI PARLARTI – IMPORTANTE”…

 

Al secondo piano il cercapersone, appeso alla cintura di un uomo cominciò a suonare, House interruppe il discorso che stava facendo con i suoi due assistenti riguardo ai sintomi di un paziente e dedicò la sua attenzione all’apparecchio. Quando lesse il messaggio aggrottò le sopracciglia, ma non ebbe nessun altra reazione, sorrise ai due palesemente curiosi, e prese il suo bastone –fate i bravi mentre papà non c’è d’accordo?-, detto questo si allontanò dall’ufficio, gli sguardi di Foreman e Chase che lo seguivano.

Prese l’ascensore e arrivò al terzo piano rapidamente, si guardò attorno quasi a voler accertarsi di non essere stato seguito, si diresse verso l’ala della ricerca e entrò nell’ufficio. Ad aspettarlo c’era Cameron, gli sorrise, contenta del fatto che fosse arrivato in fretta. Lui le si avvicinò e le diede un piccolo bacio sulle labbra, lei si allontanò in fretta dopo averlo ricevuto: avrebbero potuto vederli…

-Mi volevi?- le chiese riavvicinandosi a lei, gli piaceva giocare… annuì con aria seria, volevo parlarti di una decisione che ho preso…- lui ridacchiò –se è una decisione perché me ne devi parlare? Hai gia fatto tutto da sola…- il suo tono era ironico, questa volta fu lei a dargli un timido bacio, per zittirlo. –voglio tornare a lavorare da te…- lui ne rimase sorpreso, non pensava che lei avrebbe cambiato idea così in fretta, perciò sorrise, contento della sua scelta, -perfetto, ci manca una mente in più… se non ci fosse Foreman Chase assomiglierebbe ad un pesce lesso!-. Lei rise, -bhe infatti lo faccio per questo, senza di Foreman non riesco proprio a resistere io…- lui fece un espressione fintamente risentita, poi annuì ancora, lei lo baciò nuovamente, un po’ più tenera, poi lui uscì, soddisfatto.

 

Bussò alla porta dell’ufficio della direttrice del PPTH con leggerezza, dall’interno una voce femminile la invitò ad entrare.

La Cuddy sedeva alla scrivania di legno scuro, non appena la giovane donna entrò alzò gli occhi dai documenti che stava visionando e le sorrise, -oh ciao Cameron, che succede?- la ricercatrice le sorrise –ciao…senti, scusa, lo so che sembra che stia sempre qui a scocciarti…- la direttrice le lanciò un occhiata allegra, -non c’è problema, davvero, di cosa hai bisogno?-

Cameron deglutì e prese fiato, -io…vorrei il mio vecchio posto in diagnostica…- sul viso dell’altra donna si dipinse un espressione stupita, -ma…stai dicendo sul serio?- lei annuì. Era normale lo stupore, quando se n’era voluta andare aveva scongiurato la Cuddy di trovarle un altro reparto, lei se la ricordava bene, stava per scoppiare a piangere, ed era veramente depressa, perciò ce l’aveva messa tutta per trovarle in fretta un altro impiego in ospedale. –ma come mai questo cambiamento?- le chiese incuriosita, Cameron arrossì visibilmente, non voleva dirle ciò che era successo con House… -oh, io ehm… mi sento davvero poco gratificata a lavorare appiccicata ad un microscopio tutto il giorno, e se il prezzo da pagare per riavere il mio vecchio lavoro è tollerare House… farò questo sacrificio…- la Cuddy sapeva non era vero, sapeva che il motivo era un altro, e intuiva pure quale fosse. L’aveva capito immediatamente, ma nonostante ciò non disse nulla, si limitò a sorriderle e a prendere una lettera prescritta, da un cassetto della scrivania, poi fece una firma in fondo alla pagina e infine gliela porse, -compila i campi qui sotto e sarai immediatamente reintegrata nel reparto diagnostica- Cameron la ringraziò di cuore, dopodiché riempì gli spazi da lei indicati e le riconsegno il foglio. –grazie ancora!- disse per poi indirizzarsi verso l’uscita, sulla porta incrociò Wilson che stava entrando con un plico di cartelle in mano, -ciao Allison- le disse lui vedendola –oh ciao Wilson…- allegramente ricambiò il saluto e se ne andò.

L’oncologo lanciò un’occhiata quasi interrogativa alla Cuddy, la quale sospirò e si strinse nelle spalle, -la sai la novità?- gli chiese lei con voce maliziosa, lui scosse il capo ora decisamente curioso –Cameron ha un amichetto…- disse l’ultima parola con particolare enfasi, lui strabuzzò gli occhi e si voltò in fretta indietro, come a voler scorgere ancora il profilo di lei, -e…sai chi è? Cioè, è dell’ospedale?- interessato la interrogò, avrebbe voluto vedere la faccia di House quando gliel’avrebbe detto! lei annuì sorridendo apertamente –oh si certo… e mi stupisca che tu non lo sappia… si tratta di House…-.

Lui incredulo continuò a fissarla, ora si spiegavano tante cose, compreso l’improvviso buonumore del suo amico. Dimenticandosi completamente del motivo per cui era arrivato sorrise alla donna e uscì fuori: doveva fare quattro chiacchiere con un quarantacinquenne un po’ zoppo…

 

FINE I PARTE

 

 

 

Ed ecco qui la fine… be, una fine che in realtà è un grande inizio! Presto scriverò una continuazione che parlerà ancora del rapporto House/Cam, ma che andrà a toccare anche altre relazioni all’interno della clinica…

Spero che la mia storia vi sia piaciuta. Ringrazio chi gia ha recensito e anche chi lo farà. Alla prossima!

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: Levity