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Autore: blueclipse    22/06/2012    0 recensioni
ginevra si è appena trasferita in città con il padre. qui incontra un ragazzo bellissimo e insopportabile. ma sarà davvero impossibile andarci d'accordo? non lo vuole più vedere oppure no?
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so per quanto tempo rimasi lì a guardarla con Daniele al mio fianco. Se fossi stata uno dei giudici del concorso avrei di sicuro premiato quel lavoro.

-Se fosse per me vincerebbe questa foto, è troppo... troppo!-

-Troppo.. troppo?!? ah ah ah.. che commento insolito- rispose Daniele cercando di non ridere troppo forte -comunque ti ringrazio, mi fa piacere che ti piaccia la foto che ho scattato io- sorrise.

Ci misi qualche secondo per capire il significato delle sue parole. Solo allora guardai in basso per vedere il nome dell'autore: era il suo. Inutile dire che diventai color pomodoro in tempo record e che non sapevo più dove guardare. Ero a un livello di imbarazzo altissimo e sentire lo sguardo di Daniele puntato su di me di certo non mi aiutava a calmarmi.

Sono sempre la solita! Ma quanto sbadata posso essere per non essermi accorta prima di chi era questa foto?!? sembra che abbia fatto l'abbonamento a “scene imbarazzanti da record”. Capperi! E ..

Interruppi bruscamente i miei pensieri per ritornare alla realtà.

Daniele.

Labbra.

Io.

Daniele mi aveva dato un altro bacio, se possibile ancora più dolce del primo. Lo guardai del tutto sbalordita. Da che mondo è mondo quel bacio non me lo aspettavo proprio e lui parve comprendere i miei interrogativi perché si affrettò a spiegarsi.

-Come potevo trattenermi quando la ragazza che mi piace diventa così terribilmente irresistibile con quel rossore sulle guance perché mi ha fatto il miglior complimento che potessi ricevere? Assolutamente impossibile.-

Non è difficile immaginare che diventai ancora più rossa, chi non lo sarebbe diventato? Anche un fantasma avrebbe avuto la mia stessa reazione!

Non pensai neanche a come rispondergli. Che avrei potuto dirgli? Grazie, hai delle labbra fantastiche? Figurati, nessun problema, se vuoi te ne dico altri: uno per bacio? Finché mi ringrazi così posso fartene quanti ne vuoi? Il piacere è tutto mio, ma la prossima volta che ti faccio un complimento e mi ringrazi così, non staccarti così presto?

Ma cosa mi era preso? Trasmettevano forse qualche tipo di sostanza che rende dipendenti, quelle maledette labbra?

Se fossi andata avanti così ancora per un po', avrei fuso il mio cervello. Mi maledissi mentalmente per tutti quei pensieri e li archiviai con non poca fatica, pronta a tirarli di nuovo fuori quando fossi stata sola.

Di comune accordo decidemmo di continuare il giro della mostra divertendoci a commentare le foto più buffe.


Era ora della premiazione. Ci eravamo seduti più o meno a metà sala. Accanto a me Daniele non riusciva a stare fermo; cercava di nasconderlo, ma era inutile: era troppo agitato. Lo stavo osservando da un po', incapace di trovare le parole adatte per rassicurarlo. Alla fine mi limitai a prendere una sua mano e stringergliela, tornando a prestare ascolto al discorso. Avevano appena assegnato il terzo premio alla foto con due bambini di diverse etnie che giocavano felici. Daniele era ancora più teso di prima.

-E ora scopriamo insieme a chi va il secondo premio- disse lo stesso uomo mentre apriva la seconda busta che gli era stata consegnata -E il secondo posto va a..-

Se non si fosse sbrigato a dire il nome avrebbe dovuto comprarmi una mano nuova dato che Daniele me la stava stritolando in una morsa d'acciaio.

-.. Daniele Castoldi- mi girai con un sorriso immenso verso di lui: era completamente incredulo, tanto che dovetti richiamarlo più volte per fargli capire che doveva andare a ricevere il premio.


Appena finita la premiazione, Daniele abbandonò il piccolo palco dove aveva mantenuto una compostezza apparente e si precipitò ad abbracciarmi e a sollevarmi in aria come se fossi una piuma. Era talmente felice che niente e nessuno avrebbero potuto togliergli il sorriso. Mi poggiò a terra dopo quella che mi parve un'infinità di tempo, solo per prendermi il viso fra le mani e darmi il bacio più incredibile che una ragazza possa mai ricevere.

Ero veramente contenta per lui, in fondo passare un pomeriggio con Daniele non era poi così male come credevo. Si era rivelato un ragazzo divertente e misterioso, pieno di sorprese. Infatti chi mai a scuola avrebbe anche solo lontanamente pensato che il famosissimo Daniele avesse la passione della fotografia? Che non fosse veramente arrogante e superficiale come faceva credere a tutti, ma che fosse anche dolce e sensibile?

Solo in quel momento mi resi conto che chi conosceva veramente Daniele si poteva contare sulle dita di una mano: sua sorella e molto probabilmente Marco, il suo migliore amico. Ma ora stava dando anche a me quella possibilità e questo mi faceva sentire speciale più di quanto le parole potessero fare. E quello che vedevo del suo vero carattere mi piaceva anche se era ancora troppo presto per ammetterlo.


Continuammo la nostra uscita parlando di qualunque cosa mentre passeggiavamo per le via mangiandoci un gelato. Mi stavo divertendo molto e non mi accorsi neanche del tempo che passava finché non si accesero i lampioni delle strade.

-wow! Non pensavo si fosse fatto così tardi, non me ne ero accorta- dissi rivolta a Daniele.

-Neanche io. Forse è meglio ritornare al motorino, che ne dici? Mica voglio che tuo padre sguinzagli per la città tutti i poliziotti a cercarti!-

-Oddio! Non lo dire due volte che va a finire che ci ritroviamo circondati! Intanto che andiamo al motorino io lo chiamo per evitare catastrofi.-

-Ottima idea, nanetta..-

Se non fosse stato che mio padre poteva davvero mettere in atto quello che Daniele aveva predetto, gli avrei risposto per le rime; ma in quel momento era mia priorità fare quella telefonata.

-Pronto, papi?-

-Gin? Gin, sei tu? Grazie al cielo hai chiamato! Iniziavo a preoccuparmi! Stai bene? Qualcuno ti ha fatto del male? Ti sei persa? Sei tutta intera?-

-Alt! Fermo un attimo! Innanzitutto, calmati! Secondo, sto bene e non mi hanno fatto niente. Terzo, ero solo uscita con un amico a vedere una mostra. Quarto, non ti azzardare neanche per sogno di chiamare la polizia, capito?-

-Ma piccola.. ero preoccupato...-

-Oh no no no. Non cercare di abbindolarmi con la tua vocina da cucciolo abbandonato! Non funziona! Sono stata via solo un pomeriggio, non un mese senza darti notizie. Non posso chiamarti ogni cinque minuti per dirti dove sono e temere che se non lo facessi tu possa chiamare addirittura i servizi segreti! Papà!-

-Ma..-

-NO, niente ma- lo interruppi -Comunque ora sto tornando a casa, quindi puoi stare tranquillo, ok?-

-Sissignora!- rispose con tono obbediente e potevo vederlo mentre faceva un'imitazione assurda del saluto militare. Trattenni a stento una risate lo salutai chiudendo la chiamata.

Ci fu un attimo di silenzio, poi io e Daniele scoppiammo a ridere contemporaneamente e continuammo fino ad avere le lacrime agli occhi, mentre chi ci vedeva per strada si girava a guardarci: chi con aria interrogativa, chi scuotendo la testa.

-Devo ancora abituarmi all'iperprotettività di tuo padre- disse Daniele fra le risa.

-Non posso uscire per cinque minuti senza avvisarlo che lui pensa subito che mi sia successo il peggio.. è impossibile, ma io gli voglio bene lo stesso. É riuscito a crescermi da solo, anche senza la presenza di una figura femminile perchè ama ancora mia madre. Non si è mai lamentato, e non ha mai dato peso alle chiacchere della gente e alle malelingue su di lui. Si preoccupa troppo, questo è vero, ma non avrei potuto avere un padre migliore. Non mi ha mai fatto sentire la mancanza di niente.-

-Si vede che gli vuoi molto bene. Quando parli di lui, ti si illuminano gli occhi e diventi ancora più bella-

Come in risposta alle sue parole, diventai subito rossa rossa. Daniele sorrise e non disse più niente.


Arrivammo a casa che era ormai ora di cena. Scesi dal motorino e consegnai il casco a Daniele.

-Beh.. allora ciao, ci si vede domani. E ancora complimenti per il premio. Grazie per questo bel pomeriggio, mi sono divertita molto- dissi sorridendogli per poi andare alla porta di casa. Ma prima di arrivarci venni fermata da un braccio che mi fece voltare. Daniele mi avvicinò a sé e senza dire una parola, mi baciò. Fu un leggero sfioramento di labbra, che però, per quanto semplice fosse, mi trasmise un miliardo di emozioni tanto da togliermi quasi il fiato.

-Buonanotte piccola, a domani.- mi sentii sussurrare a un orecchio, prima di vedere Daniele salire le scale.

-Buonanotte anche a te- gli risposi senza che ormai mi potesse sentire ed entrai.


La mattina dopo mi alzai che ero raggiante. Mio padre non aveva fatto troppe domande a cena e si era accontentato delle mie risposte anche se un po' vaghe. Mi disse che mi vedeva più felice ultimamente e questo lo rendeva contento. Appena a letto poi, mi ero addormentata subito facendo un bel sogno, ma quando mi svegliai non mi ricordavo già più cosa avevo sognato ma mi era rimasta comunque la bella sensazione che mi aveva dato.

Fuori dal portone trovai ancora una volta Daniele ad aspettarmi con il solito casco in mano.

Andai da lui che ero ancora raggiante dal bel risveglio e questo lo fece sorridere felice. Non protestai quando mi offrì un passaggio a scuola e salii dietro di lui.

Quando arrivammo trovammo una piccola folla di studenti a osservarci e bisbigliare fra loro facendo congetture su congetture. Mi intimidii un pochino e ovviamente diventai subito rossa per l'imbarazzo, mentre Daniele era impassibile, sembrava che non li avesse neanchi notati. A salvarmi fu Alice che mi saltò addosso con la forza di un uragano, solo suo fratello ci impedì di cadere a terra, salvandoci in extremis.

-Sei sempre la solita, Ally. Non puoi fare le cose un po' più tranquillamente e evitando di attentare alla vita degli altri?- la rimproverò dopo che fu scesa dalla mia schiena.

-Uff! Che divertimento sarebbe altrimenti? Me lo spieghi?- sbuffò indispettita, il piccolo tornado.

Intanto si era unito a noi anche Marco, che diede man forte alla mia amica.

-Si proprio, che divertimento sarebbe se Alice cambiasse e diventasse brava e perfettina? Sarebbe la fine del mondo! L'apocalisse. Tu invece, vedi di prendere un po' esempio da lei, che sennò sembri troppo noioso!-

-Siete impossibili! Veramente! Non ho parole!- non trovò di meglio da replicare Daniele, sbalordito quanto mai.

Noi tre scoppiammo a ridere dirigendoci in classe dove un'altra giornata di scuola ci attendeva.


Quando suonò la campanella che decretava la fine della quinta ora, i miei propositi di passare un pomeriggio tranquilla a studiare a casa furono mandati in frantumi da una piccola peste molto impicciona. Alice non mi lasciò neanche il tempo di prendere in mano la cartella che mi trascinò via.

Si fermò solo a un piccolo bar dove mi permise di prendere un panino per poi afferrare di nuovo il mio braccio per lasciarmi solo quando arrivammo al parchetto vicino casa. Scelse una panchina e si mise a mangiare il suo pasto, identico al mio. Capii all'istante che se non volevo rimanere a digiuno fino a sera, mi conveniva sbrigarmi a mangiare.

Buttate via le carte del nostro pranzo, Alice iniziò un interrogatorio di quarto grado sull'appuntamento che ieri avevo avuto con Daniele. Non mi dava il tempo di finire di rispondere a una domanda che già mi aveva chiesto quella dopo. Le raccontai tutto tranne della premiazione, avevo promesso a Daniele di mantenere il segreto con lei sul premio.

Passammo così tutto il pomeriggio e arrivai a casa a cena che ero distrutta, quindi andai a letto presto senza però poter far a meno di ripensare a quello che ci eravamo dette qualche ora prima. Il sonno però ebbe presto la meglio sui pensieri e prima che me ne accorgessi stavo già dormendo.




Ciao! Ringrazio tutti quelli che seguono questa storia e la loro pazienza nell'aspettare gli aggiornamenti. Grazie, davvero.

Un grazie speciale va a quelli che l'hanno recensita fin'ora e a quelli che lo faranno :)

mi fa davvero piacere sapere cosa ne pensate della storia e dei personaggi :)

grazie :)



  
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