Fanfic su artisti musicali > SHINee
Segui la storia  |       
Autore: Hyorangejuice    23/06/2012    7 recensioni
Tentare di descriverlo senza sembrare banali o offensivi nei suoi confronti sarebbe stato molto difficile, quindi Minho si limitò ad osservarlo senza affibbiargli aggettivi come ‘carino’, nonostante lo fosse, anche dalla sua del tutto eterosessuale prospettiva, né ‘dolce’ nonostante avesse un sorriso da carie, né bello perché… Perché sarebbe stato ‘troppo gay’ dalla sua eterosessuale prospettiva.
Sul petto aveva una targhetta con il suo nome sopra, si chiamava… .
“Taemin-ah!” Key salutò il ragazzino con uno dei suoi migliori sorrisi.
c'è un Minho indeciso, un Taemin che è una caramella mou, un Kibum che è più di quello che sembra, un Jonghyun canterino e un Onew sbadatamente se stesso, tutti alle prese con le proprie vite, tra caffè alla canella e scelte che cambieranno per sempre la loro vita.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
mmh... Insomma questa è proprio la fine...
orribile, ma è la fine...
sentitevi in dovere di lamentarvi...
grazie ancora a tutti e ci vediamo presto, almeno spero!
secondo il contatore di wondows Shall è lunga più di 3900 parole...
mi fa un po' impressione...
E Jinki non c'è qui...mh... mi dispiace non essere riuscita a infilarcelo, ma bho vedremo...
In ogni caso... grazie ancora!!!!!!!!!!


Epilogo:





“Devo muovermi o arriverò tardi a lezione” mugolò Taemin dopo aver spento la sveglia per la seconda volta in dieci minuti.

“Ti accompagno in macchina, ancora cinque minuti” ribatté Minho allungando le braccia e catturando Taemin in una morsa che non lasciava scampo.

Taemin chiuse gli occhi e smise di resistere, intrecciando le dita con quelle di Minho, le cui mani si erano intrufolate sotto la maglia del suo pigiama.

“Taemin-ah”

“Mh”

“A che ora devo passare a prenderti stasera?”

“Stasera?” domandò fingendo di non capire di cosa Minho stesse parlando.

Minho sorrise depositando un bacio sul collo del suo ragazzo.

“Taemin-ah, non ti ricordi che stasera siamo a cena da tua madre?”

Sì, lo ricordava e sì, avrebbe preferito dimenticarlo. Sospirò arrotolandosi su se stesso.

“Non ne ho voglia. Dobbiamo proprio?”

“Taemin-ah, ne abbiamo già parlato”

Taemin sospirò di nuovo e si morse il labbro inferiore, era inutile discutere con Minho in proposito, avrebbe comunque ottenuto quello che voleva e Taemin, volente o nolente, si sarebbe ritrovato a tavola con sua madre, il suo patrigno e il suo fratellastro cercando di fare buon viso a cattivo gioco.

“Se evitiamo la cena vengo a vivere con te”

Minho si avvicinò Taemin al petto e lo morse scherzosamente su una spalla.

“Facciamo che stasera andiamo alla cena e domani tu ti trasferisci qui comunque?”

“Signor Choi, lei non sa concludere un affare” rispose Taemin, liberandosi dalla presa di Minho e alzandosi in fretta per evitare di essere catturato di nuovo.

Minho guardò Taemin spogliarsi mentre raggiungeva il bagno tanto per il gusto di lasciare vestiti in giro e infastidirlo, cattiva abitudine che aveva preso da Kibum, la costante necessità di dargli sui nervi ogni qual volta le cose non andassero secondo i suoi piani.
Quando sentì l’acqua della doccia scorrere si decise ad alzarsi.
Si stava infilando i pantaloni della tuta quando il suo cellulare squillò.

“Choi ho avuto…”

“Kibum” Minho sospirò incastrando il cellulare tra la spalla e l’orecchio per sistemarsi i pantaloni sui fianchi.

“Sento un tono ostile”

“Si nota?”

“Sentiamo che cosa ha fatto Taemin per farti arrabbiare stavolta?”

“Se tu non gli avessi offerto praticamente gratis il tuo vecchio appartamento adesso…”

“Ancora con questa storia?” esclamò esasperato Kibum.

“Anco-…”

“Taemin è ancora giovane, ha bisogno di vivere la sua vita, c‘è tempo per pensare alla convivenza, perché preoccuparsi adesso? Non angosciarti Choi, quando verrà il momento giusto se son rose fioriranno, guarda al presente e non impegnarti in qualcosa di più grande di te che potrebbe potenzialmente rovinare la vostra relazione nel caso in cui doveste decidere di rinnovare i mobili e Taemin si dimostrasse un totale str-…”

“Dov‘è Jonghyun-hyung?” domandò Minho sorridendo sotto i baffi mentre si spostava in cucina per una tazza di caffè.

“Sta ancora dormendo, è rimasto in piedi fino a tardi per finire una canzone. Sembra uno zombie eppure non perde occasione per farmi saltare i nervi, ad esempio ieri eravamo in quel bel negozio in centro, quello dove vendono arredamento per la casa a prezzi ragionevoli e io gli ho detto che dovevamo liberarci di quell‘orrido divano che si è ostinato…”

“Kibum non stai per raccontarmi della tua giornata di shopping con Jonghyun-hyung solo per rimarcare il fatto che in quattro anni non sono ancora riuscito a convincere Taemin a vivere con me, vero?” domandò prendendo una tazza dalla credenza e accendendo la macchinetta del caffè.

“No?” esitò Kibum.

“Bene perché, sinceramente, non mi interessa. Buona giornata Kibum, saluto Taemin da parte tua? Sì? Bene. A presto”

Minho riattaccò prima che Kibum potesse replicare, si versò una tazza di caffè e ne bevve due lunghe sorsate. Si prese qualche momento perché la caffeina entrasse in circolo e riempì un’altra tazza di caffè, aggiunse del latte freddo e due cucchiaini di zucchero, e tornò in camera.
Taemin era già uscito dalla doccia e stava comodamente passando in rassegna l’armadio di Minho alla ricerca di qualcosa che stuzzicasse il suo estro creativo.
Taemin aveva preso la brutta abitudine di rubargli i vestiti senza mai restituirli, la scusa era sempre la stessa quando Minho chiedeva indietro questa o quella maglietta : ‘Sei sicuro?’ ‘Sì, Taem, sono sicuro’ ‘Devo averla persa allora’ e se la maglietta in questione riappariva magicamente Taemin scrollava le spalle: ‘In ogni caso sta meglio a me che a te’.

“Il caffè. Te lo appoggio qui sul comodino”

“Sì, grazie. Per caso sai dov’è finita quella felpa verde con i bottoni? Quella con il cappuccio”

“Taemin quella è un regalo di mia madre”

Taemin lasciò perdere per un attimo la ricerca e spostò la sua attenzione sul caffè che lo aspettava, fumante, sul comodino. Strinse la tazza tra le mani e si sedette sul bordo del letto.
Bevve qualche corso di caffè e osservò Minho fare lo stesso poggiato allo stipite della porta.

“A volte mi domando se mia madre non continui ad invitarti soltanto per costringermi ad andare a queste patetiche cene di famiglia. Penso che sappia benissimo che se non fosse per te non mi presenterei”

Minho sbuffò. “Taemin, tua madre sta facendo del suo meglio per recuperare quel poco di rapporto madre-figlio che è rimasto, non credi che sia ora di lasciarla respirare e iniziare a perdonarla, o almeno a provare ad apprezzare i suoi sforzi?”

Taemin poggiò la tazza sul comodino e guardò Minho con un’espressione indecifrabile.

“Se n‘è andata e mi ha lasciato in balia di uno psicopatico…”

“Lo so, non è stato facile, ma non puoi continuare a vivere nel passato solo per proteggerti da possibili delusioni future, dalle una possibilità, se non lo fai te ne pentirai”

Taemin sbuffò. “Com‘è che devi sempre avere ragione?”

Minho fece spallucce. “Cosa devo dirti? Mi viene naturale”

“Oddio, per un attimo mi è sembrato di sentir parlare Kibum-hyung” esclamò Taemin lasciandosi cadere all’indietro sul materasso.

Chiuse gli occhi e sentì il materasso cedere sotto il peso di Minho. Allungò la mano destra fino ad accarezzare i fianchi di Minho e fece scivolare la mano sotto l’orlo della maglietta blu che il suo ragazzo indossava e accarezzò la pelle ancora calda di sonno.

“Mia madre ti adora”

“Lo so”

“Anche io ti adoro”

“Lo so”

Minho sorrise sorseggiando il suo caffè mentre le dita di Taemin disegnavano ghirigori sulla sua schiena.



   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > SHINee / Vai alla pagina dell'autore: Hyorangejuice