Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: MatteoFury    23/06/2012    1 recensioni
Tre ragazzi che sfideranno l'equilibrio del loro Mondo
Tre ragazzi che sono gli Araldi del Fato
Odio, Riconciliazione, Altruismo
Da che parte penderà la bilancia?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Arath e Lucretia stavano ancora dormendo, quando vennero svegliati di soprassalto dal rintocco della campana del Castello, era appena l'alba. Si aiutarono a mettersi le armature a vicenda, in modo da fare prima, poi iniziarono a correre per i tetti, Lucretia era esperta del luogo e aveva evocato il Potere su entrambi in modo che non avessero quasi peso, le tegole non avrebbero retto alle loro armature.
Sulle mura in assetto da battaglia c'erano come l'altra volta Gora e cinquecento arcieri, in resto era con Vargul alla porta Est, i soldati sarebbero rimasti giù, gli arcieri avrebbero potuto tranquillamente proteggersi con i merli delle mura. Non battè ciglio quando i due ragazzi arrivarono, riportando poi lo sguardo sulla situazione: Almeno quattrocento arcieri, un centinaio di lanceri e almeno trecento soldati solo contro la porta Ovest, oltre a quell' enorme Catapulta e il Generale nemico.
Tutti stavano aspettando il segnale d'inizio, gli arceri presero le frecce dalle faretre incoccandole pronti a scagliarle come una pioggia mortale contro i nemici, mentre i due ragazzi si preparavano al peggio. Non era la prima volta per Arath ritrovarsi sotto le frecce nemiche, ma stavolta era una sensazione nuova, tutti i difensori che stavano sulle mura confidavano nella forza e nella protezione che sarebbero riusciti a dare da quella dannata catapulta, il loro terrore più profondo.
E il Corno suonò la seconda volta.

****************

 

Ratash da parte sua era tranquillo, aveva ampliato le sue protezioni ed era pronto a uccidere chiunque gli si parasse davanti.. che sapesse usare il Potere o meno, ormai era diventato un problema e lui i problemi li toglieva dalla sua strada. Annuì verso il soldato che teneva il Corno, in attesa di dare il via all' attacco. Quando questo suonò le frecce iniziarono a partire da ambo le parti, gemiti di dolore e urla riempirono la distesa, molte delle frecce dell' Esercito del Sole andarono a segno, i soldati nemici che cadevano copiosi mentre i soldati del Sole si riparavano dietro i merli, solo due vennero colpiti e caddero dalle mura.
Ratash naturalmente era illeso alla testa dell' esercito, guardava sulle mura, erano in una situazione strategica.. ma non sarebbero potuti resistere ancora a lungo, la sua catapulta per quanto il suo raggio d'azione fosse elevato non avrebbe potuto entrare in azione senza venire colpita dalle Baliste sulle torri, ma i suoi arcieri stavano cadendo come mosche.. la schermaglia stava andando male per lui.
Si portò al fianco della catapulta, in modo da poter parlare con il soldato che era addetto alla leva.

"Questo è il momento, scaglia il masso infuocato!"

L'altro si limitò ad annuire per poi eseguire, il masso iniziò la sua salita.. senza però perdere momentaneamente quota, volando verso le mura indifese della Fortezza.. quei massi erano Incantati da lui, all' impatto sarebbero esplosi con forza distruggendo le mura. Per quanto queste potessero essere protette infatti non potevano sostenere un colpo del genere.. e anche il soldato con il Potere avrebbe avuto un piccolo contrattempo. Infatti Ratash non si era limitato a dare più spinta al masso, ma lo stava personalmente sostenendo nella sua avanzata, per quanto questo potesse essere complicato. Avrebbero fatto breccia, questo era poco ma sicuro... non gli erano mai piaciuti gli assedi duraturi, non aveva senso aspettare che gli arcieri sulle mura sterminassero i suoi uomini.
 

****************
 

Ma quello che non poteva sapere è che erano in due a combatterlo, purtroppo questa volta anche con l'aiuto di Lucretia Arath dovette lasciare perdere l'idea di fermare il masso, la potenza del Generale nemico era troppo elevata, avevano tentato di rallentarlo quando era appena partito dalla catapulta, ma avevano dovuto rapidamente cambiare strategia.. se di fermarlo non c'era verso potevano però isolare l'esplosione che questo avrebbe causato una volta arrivato sulle mura. Così i ragazzi fecero: entrambi avevano capito cosa dovevano fare, alzarono le mani in modo da comprendere l'intero masso nel loro incantesimo.

"Root ko hael!"

In un istante il masso fu avvolto da un' alone color porpora, i soldati guardarono esterrefatti il masso che, una volta arrivato contro le mura, produsse sono un forte colpo come un masso normale e poi esplose.. ma senza distruggere le mura, l'esplosione avvenne interamente all' interno della cupola porpora che una volta finito il tutto scomparve. I due ragazzi un po' più stanchi ma decisamente contenti del risultato sorrisero, mentre un' altra salva di frecce volava contro il nemico dagli arcieri adesso decisamente più sicuri. Il Generale nemico era scioccato, come diavolo aveva fatto quel maledetto.. la sua arma.. aveva vanificato la potenza della sua arma!!
Un urlo disumano uscì dalla bocca di Ratash quando si riprese da una sorta di blocco totale del corpo, gli occhi adesso accesi di una luce folle. Fece impennare il cavallo, andando verso uno dei suoi lanceri e prendendogli di mano l'arma, per poi dirigersi al galoppo verso la porta Ovest sotto lo sguardo incredulo sia dei soldati suo Esercito che di quello del Sole che tentarono di fermarlo lanciandogli addosso un' intero sciame di frecce. Nessuna di queste bloccò la sua avanzata, che terminò a una trantina di metri dalla porta, la lancia improvvisamente circondata da lampi rossi come il sangue, appena prima che la lanciasse.
Con un boato da far accapponare la pelle la porta Ovest esplose con violenza innaudita, tanto da far tremare anche le mura e i soldati sopra di esse. Il silenzio era assoluto, entrambi gli eserciti erano sconvolti: I Liberatori perchè adesso sarebbero potuti entrare tranquillamente in città, i Soldati del Sole perchè la loro prima linea di difesa era appena stata disintegrata da quel demonio in armatura nera. Poi Ratash estrasse la spada e gridò ai suoi uomini rompendo il silenzio come una lama nel petto dei difensori.

"Uccideteli tutti! Che muoiano per avermi osato sfidare!"

I "Liberatori" sembrarono riscuotersi dallo sconcerto sentendo l'ordine che loro dovevano eseguire fino alla morte, ucciderli tutti, vendicare l'onta che quei vermi avevano osato fare al loro Generale, non avrebbero avuto alcuna pietà. L'Esercito si lanciò con un urlo in una corsa folle verso la porta ormai distrutta, mentre gli arcieri sulle mura tentavano di uccidere quanti più soldati potevano, ma era inutile, erano troppi persino per loro, che intanto stavano vendendo falciati e buttati giù dalle mura a gruppi di dieci: Il Generale stava scatenando la sua ira su chi aveva osato tanto contro di lui, non era riuscito a uccidere Gora perchè qualcosa lo aveva protetto da una sua spinta che l'avrebbe fatto volare giù dalle mura.. ma presto avrebbe avuto la sua testa.
 

**************
 

Intanto i ragazzi insieme a Gora e una cinquantina di arcieri erano scesi in tempo per evitare l'ira del Generale nemico.. avevano salvato questi ultimi unendo come sempre le loro forze nel generare uno scudo protettivo il tempo necessario perchè questi si lanciassero giù dalle scale, per gli altri non potevano fare niente, quel tipo era troppo forte, avrebbero dovuto attendere che lui si indebolisse nello sfogare la sua rabbia, poi avrebbero potuto prenderlo in un tiro incrociato.. se fossero riusciti a sopravvivere. Si riunirono con i loro soldati appena in tempo, poco dopo infatti apparvero quelli nemici che si fiondarono rapidamente sulla prima linea di spadaccini. Arath e Lucretia si buttarono nella mischia velocemente, tanto che Gora non potè fare altro che guardare impotente i due ragazzi che facevano scempio dei nemici insieme agli altri soldati. La ladra era uno spettacolo in combattimento, ogni volta che il pugnale lampeggiava un soldato nemico cadeva, Arath non era da meno, parava e contrattaccava con sicurezza, passando sotto la guardia nemica e abbattendoli uno dopo l'altro. Gora era strabiliato. Finì in fretta, dopotutto erano appena una quarantina di nemici, nelle vicinanze i suoni della battaglia proseguivano. Nella città si iniziavano a spargere incendi, molte delle truppe dell' esercito nemico non avevano trovato  Ma il problema non era il numero dei nemici, che era appena sopra il loro, ma la loro ferocia: l'ordine impartito era di uccidere tutti e questi cercavano di eseguirlo fino alla morte. Non si stancavano mai, erano sempre pronti a rialzarsi finchè non ricevevano un colpo fatale, ma non ignoravano le ferite e questo era già qualcosa, il tempo che questi si contorcevano per il dolore serviva ai Soldati del Sole per abbatterli definitivamente.
Piano piano però iniziarono a indietreggiare, l'arrivo dei lanceri fu devastante, i soldati del Sole non potevano più attaccare a colpo sicuro come prima, incalzati dalle lunghe lance.
Si iniziavano ad avvicinare al Castello, una volta arrivati li sarebbe stato il capolinea, non sarebbero potuti arretrare oltre. E Gora questo lo sapeva bene.
Ma mentre stavano indietreggiando dei fischi riempirono l'aria, poi una ventina di soldati e lanceri Liberali caddero a terra visibilmente morti. Arath voltò lo sguardo e quasi non credette ai propri occhi, Vargul era sul tetto del Castello insieme a una ventina di arcieri. Aveva abbandonato la Porta Est non appena aveva sentito l'esplosione portandosi dietro quei pochi uomini, quanti bastavano per coprire la ritirata di Gora e dargli la possibilità di contrattaccare, la Porta Est non sarebbe caduta a quanto pare, e una volta sventata la minaccia dell' assalto da quel lato metà dei soldati sulle mura sarebbero arrivati.
Gora non perse tempo, i suoi uomini si lanciarono sui soldati nemici mentre questi venivano ancora decimati sotto le frecce, queste ultime smisero di venire scagliate una volta che i soldati si scontrarono. La battaglia finalmente sembrava essersi riequilibrata finalmente, il nemico non riusciva più avanzare, anzi, lentamente iniziarono anche a indietreggiare. Gora aveva deciso però di tenere i fuori dalla battaglia, non avrebbero dovuto stancarsi, anzi dovevano riprendere fiato mentre riconquistavano terreno. Non ci avrebbe mai creduto se non lo avesse visto con i propri occhi.
Dopo qualche minuto i difensori erano riusciti a riprendere metà del terreno che avevano perso da quando la battaglia all' interno della Fortezza, non senza perdite, ma decisamente meno ingenti di quelle subite dai nemici, che adesso senza l'aiuto dei loro fidati lanceri cadevano rapidamente sotto i colpi degli Elite dei Guerrieri del sole. E quando i nemici tentarono di riorganizzarsi riunendosi in una grande piazza, dirigendosi contro la squadra del Capitano Gora un rumore di zoccoli fece tremare l'aria: Le truppe di rinforzo dalla parte Est erano arrivate! Più di trecentocinquanta cavalieri in tenuta pesante presero dai fianchi le truppe nemiche, le quali iniziarono a difendersi dai nuovi arrivati, i quali per quanto numerosi e forti non riuscirono totalmente a imporsi, visto che il nemico aveva avuto la stessa identica idea: I cavalieri che avevano avuto l'ordine di accerchiare i soldati nemici erano stati accerchiati a loro volta. Gora strinse i pugni, era stato giocato, i suoi rinforzi adesso erano troppo occupati con i nuovi arrivati per aiutarli, avrebbero dovuto pensarci ancora loro. Ma ancora prima che potesse fare un passo diverse persone volarono in aria, scagliate con una forza tanto forte che persino Gora, nelle retrovie riuscì a sentire l'aria che si spostava.
Davanti a loro, nel mezzo di quella battaglia senza quartiere c'era Ratash, aveva abbandonato l'elmo e adesso potevano vederlo in volto, un volto distorto dalla rabbia e dall' ira, aveva scagliato via persino i suoi stessi alleati per avanzare verso Gora, il quale ordinò alle truppe di ritirarsi, mentre Arath e Lucretia avanzavano verso il Generale nemico, visibilmente stanco, avrebbero provveduto a tenerlo lontano da Gora e i suoi uomini, insieme potevano riuscire a battelo. Per tutta risposta l'altro evocò senza una parola un globo di fuoco del diametro di un metro e mezzo, sparandolo verso Arath, il quale creò rapidamente e con poche decise parole uno scudo argentato contro il quale il globò si andò a infrangere. Sul volto di Ratash era apparso un sorriso assassino, era lui allora quello che cercava.. molto bene, non gli importava sapere che fosse la ragazza, la avrebbe tolta di mezzo. Alzò una mano urlando una semplice parola "Kairì", poi dal suo palmo partì un fulmine diretto verso Lucretia, la quale non creò uno scudo, bensì formulò una vera e propria frase, di quelle che aveva detto al ragazzo che raramente si usavano durante una battaglia, il fulmine cambiò di un paio di gradi la propria direzione, per poi girarle attorno e tornare alla stessa velocità verso l'evocatore. Gli occhi di quest' ultimo si allargarono per lo spavento, mentre si toglieva rapidamente dalla traettoria, il fulmine che gli passava a tre pollici di distanza dall' armatura, rallentando di poco e andando a colpire un soldato che stava combattendo contro un cavaliere del Sole.
Le protezioni di Ratash erano state appena spazzate via dal suo stesso incantesimo!
Ora ratash non sorrideva più, non aveva contro un solo detentore del Potere, bensì due.. e decisamente, la più potente era sicuramente la ragazza, ora capiva come avevano fatto a contenere la sua esplosione. ma le cose adesso si complicavano alquanto: era stanco, provato e aveva sprecato molte energie sfogando la sua rabbia contro semplici soldati, sarebbe riuscito facilmente a battere uno dei due.. ma entrambi? Prese la spada che scintillò sinistra, mentre nell' altra mano caricava una spirale di fulmini, voleva vedere quanto erano potenti quei due.. ma stava anche rischiando e lo sapeva.
Scagliò il Potere su entrambi, i fulmini che si dirigevano verso i due potenti e minacciosi, ma sia Arath che Lucretia erano pronti, mentre dalle mani del ragazzo una volta formulato l'incantesimo uscivano fiamme roventi, da quelle della Ladra uscivano gli stessi fulmini lanciati dal Generale. Inutile dire che questi tre incantesimi si scontrarono tra di loro, i fulmini di Lucretia e le fiamme di Arath che vorticavano contro l'incantesimo di Ratash, visibilmente in difficoltà. Poi tutti e tre vennero sbalzati indietro da un' esplosione, i tre incantesimi insieme avevano creato una voragine lunga sei metri, larga tre e alta quasi due, era impossibile per loro attraversarla con sicurezza, una volta arrivati alla salita l'altro avrebbe potuto facilmente portarsi in una situazione di vantaggio particolarmente elevata, l'unico modo era aggirarla. Arath e Lucretia passarono per i due lati mentre Ratash indietreggiava in modo da non essere preso dai lati, l'unica possibilità adesso era lo scontro corpo a corpo, quei due erano troppo potenti insieme, combattendo con il Potere sarebbe stato sconfitto con facilità, mentre le loro due forze insieme avrebbero dimezzato le fatiche.
Ratash combatteva di forza, mirando con fendenti potenti a disarmare o uccidere, i suoi colpi erano come quelli di un maglio, pericolosi e potenti, tanto da creare piccole raffiche d'aria ogni volta che sferrava un attacco. Arath e Lucretia invece agivano di velocità e di precisione, mirando a scoprire i punti deboli dell' altro che però continuava a minacciare gravemente la vita dei due, ben più di una volta Lucretia dovette tirare indietro Arath in modo da evitargli di essere decapitato e lo stesso fece il ragazzo in un paio di occasioni con la Ladra. Le spade iniziavano a divenire pesanti, avevano combattuto molto tutti e tre, chi con il Potere chi con la spada. Infine un colpo riuscì a raggiungere Lucretia alla spalla, provocandole una ferita non molto profonda, ma decisamente dolorosa. Ratash sfruttò l'occasione e con un movimento della mano la Ladra venne scagliata a una decina di metri di distanza per poi atterrare senza un lamento. Ratash non poteva sapere che quell' errore gli sarebbe costato caro.
Arath infatti vedendo la scena, senza poter fare nulla si scagliò contro l'altro ragazzo, che venne preso alla sprovvista e riuscì a malapena a deviare il colpo di spada, prima di sentire l'urlo inferocito dell' altro che lo colse totalmente di sorpresa.

"Crath Rooth ko Fogrh!"

Il Generale venne scagliato all' indietro, mentre quello che appariva come un muro di fiamme del diametro di due metri lo prendeva in pieno, Arath gli era appena a un metro e mezzo di distanza, nessuna possibilità per Ratash di proteggersi o evitare il colpo. Venne sbattuto a quindici metri di distanza, l'armatura fumante e il volto terribilmente ustionato dalla parte sinistra, un' ustione che partiva da metà fronte e arrivava fino a sotto l'occhio, era riuscito a chiudere gli occhi in tempo perchè il fuoco non li investisse, ma era stremato e terribilmente ferito, avrebbe avuto bisogno di tempo per riprendersi. Strinse la spada, guardando con odio quel ragazzo che era riuscito a batterlo, sarebbe ritornato, avrebbe riformato l'esercito e, una volta diventato più forte, gliel' avrebbe fatta pagare. Con poche parole e usando le restanti forze Ratash svanì in un lampo che abbagliò per qualche istante Arath. lasciandolo senza parole, stordito e stanco come non mai. Si appoggiò a una casa per riprendere almeno il fiato, visto che i suoi polmoni sembravano essersi totalmente svuotati, per poi iniziare a dirigersi verso Lucretia con passo incerto, la vista che iniziava ad annebbiarsi mentre l'adrenalina che fino a qualche attimo prima lo percorreva svaniva con una velocità impressionante.
Avanzò per poi inginocchiarsi vicino a lei, la ferita sanguinava parecchio, ma sembrava viva.. il petto si abbassava e si alzava, anche se decisamente più veloce del normale.. era solo svenuta. Un sorriso di sollievo attraversò il ragazzo prima di cadere a poca distanza dalla Ladra, svenendo per la mancanza di forze.
Gora e Vargul arrivarono poco dopo, dirigendosi di gran carriera verso i due ragazzi per terra, fecero portare la Ladra e Arath su due barelle, diretti verso il castello dove c'era ancora l'unico medico della Fortezza. Erano sopravvissuti, quella ragazza aveva mantenuto tutte le sue promesse in maniera esemplare, ancora meglio: aveva fatto fuggire il Generale nemico. Quella era la prima sconfitta dell' Esercito dei "Liberatori" da dieci anni a quella parte, uno dei più grandi risultati che avessero mai ottenuto, avrebbero cantato di quel giorno fino alla loro morte, e le generazioni dopo di loro avrebbero fatto lo stesso. Adesso doveva però mantenere la sua di parola, lasciando andare una volta che si fossero rimessi in sesto la Ladra di Jartel e Arath in direzione delle Rovine di Katnum, in attesa di potere riuscire a contrattaccare nei territori dell' Impero Liberale.. e riprendersi oltre le loro terre anche la rivincita per tutto ciò che avevano passato. Il resto dell' Esercito nemico si era ritirato infatti verso quei territori, i "Liberatori" sopravvissuti alla battaglia non appena avevano visto il lampo che aveva decretato la fuga del loro Generale si erano ritirati in massa, come eseguendo un' ordine programmato da tempo.
Adesso era il loro momento di attaccare.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: MatteoFury