Di
semplici giorni
Quando la
normalità non sai più cos’è!
Capitolo 2
- Ma… dove mi trovo?! –
Piton ed io ci guardammo parecchio
sorpresi di vedere una ragazza comparire man mano che il fumo cessava.
Inoltre
aveva in mano parecchie valige… davvero enormi! Aveva capelli rossi,
mossi e
crespi come un cespuglio, svariate lentiggini, corpo poco definito, nel
senso
che sembrava sproporzionata… non so spiegarmelo, come si fa ad essere
sproporzionati? Forse era solo la strana felpa che indossava assieme a
scarpe
qualunque da ginnastica e a dei jeans consumati, non so se dal tempo
oppure
fatti apposta… la cosa era discutibile!
Comunque, rimanemmo tutti
esterrefatti per qualche minuto,
senza dire niente, solo domandando a noi stessi cosa stesse succedendo.
Poi
finalmente mi decisi a rompere il silenzio:- Professore! – la voce mi
uscì più
irritata di quanto pensassi – Perché è comparsa una ragazza? E alquanto
strana?? Non doveva apparire il mio domestico? –
Piton per una volta era senza
parole. Giuro! Non sapeva che rispondere, e vi assicuro che cambiava
espressione in modo ambiguo!
- Scusate… ma voi chi siete? –
interruppe la nostra non conversazione
la ragazza.
- No! Qui le domande le faccio io!
Tu, piuttosto, chi sei? Da dove sbuchi? Perché sei apparsa?? – ero
davvero
esaurito.
- Che vuoi che ne sappia io!!
Stavo uscendo di casa quando ho visto que-que-quel coso… quella cosa…
il fumo!
Lì! Tutt’attorno!! E poi poof! Il mio palazzo era sparito! E dove mi
ritrovo??
In que-que-questo coso… questo posto… che razza di posto è mai questo
poi??! –
sbatteva a destra e a sinistra quelle pesantissime valige spesso
rischiando di
colpirmi! E si agitava come una pazza! E parlava strano… Balbettava dal
nervosismo!
- Si può sapere chi sei?! –
interruppi il suo delirio urlando.
- Mi-mi chiamo Lily… -
pronunciando quel nome mi salì un brivido sulla schiena – Lily White –
completò
il nome.
Mi turbò parecchio il fatto che
avesse lo stesso nome, a parte il cognome, della madre mezzosangue di
Potter.
E, dopo ci feci caso, anche lo stesso colore di capelli.
Sarà una mia impressione
pensai.
- Non c’è altra soluzione. Ormai
siete legati per minimo un anno. Lei dovrà essere la tua domestica –
chiarì
ancora scosso Piton.
- Ma io non riesco a capire.
Perché non è apparso un qualunque elfo domestico? – domandai
spaparanzato sulla
poltrona della sala dei serpeverde.
- Non so dirvelo… evidentemente
avete sbagliato qualcosa con la formula – camminava avanti e indietro,
dal
caminetto fino alle scale a chiocciola, nervosamente – L’avete presa. Troppo. Superficialmente. – accentuò le
parole riferendosi ovviamente alla frase che avevo
detto
sottovoce durante la lezione extra.
- E quindi devo sopportare quella per
tutto l’anno scolastico?? –
- è quello che ho detto – si fermò
guardandomi serio.
Mi voltai verso la rossa seduta
nell’altra stanza circondata dalle proprie valige.
Era rigida e credo anche un po’
impaurita. E dall’aspetto trasandato e “rossiccio” per me o era una
Weasley,
oppure una qualunque babbana.
- Bene… e se… le regalo degli
indumenti? – azzardai a chiedere.
- Non funziona così, non è un elfo
domestico, è un qualunque essere umano, non porta segni di schiavitù –
si
allontanò da me, avvicinandosi invece alle scale – Mi dispiace non
poter fare
di più. Le auguro tanta pazienza! – e detto questo uscì frettolosamente
dalla
sala dei serpeverde.
Rimasi un po’ sulla poltrona.
Che razza di problemi dovevano
capitarmi! Aspetta
che lo venga
a sapere mio padre! pensai.
Mi voltai di nuovo verso di lei e…
non c’era! Sparita! Svanita! Dove s’è
cacciata?!
Non poteva sparire! Mi serviva!
Avevo perso tempo ad evocarla, eravamo uniti dal non si sa cosa, e
considerando
che mi serviva urgentemente un
domestico, una cameriera… un qualcosa, dovevo assolutamente
ritrovarla!! E poi
gironzolando per la scuola avrebbe solo attirato attenzione con quei
capelli a
leone che si ritrova.
Così preoccupato cominciai a
guardarmi intorno e ad osservare meglio nella stanza di prima, ma di
lei
nemmeno l’ombra.
- Come hai detto che ti chiami? –
lei sbucò dietro la poltrona facendomi saltare dalla paura – No, perché
il tuo
volto non mi è nuovo. Sei un attore? Uno famoso? E cos’è questo posto?
Come
sono finita qui? Come fai a conoscermi? –
- Sta un po’ zitta! – la bloccai
prima che continuasse la sua parlantina a raffica – Non sto capendo
niente!
Allora… – mi calmai – Io sono Draco Malfoy e… - non terminai in tempo
la frase
riguardante il suo ruolo di domestica quando sentii la sua grassa
risata invadere
la sala.
- Oh si certo, come no! Cos’è? Uno
scherzo del mio fratellone beota? – incrociò le braccia con sguardo
beffardo –
È una candid vero?! Maddai, tu vorresti farmi credere d’essere il vero Draco Malfoy?! Guarda che… NON CI
CASCO FRATELLO DEFICIENTE! – prese ad urlare – SE HAI I SOLDI PER
PAGARE UNA
CANDID CAMERA ALLORA POSSIAMO NON VIVERE IN UNA CATAPE… - la interruppi.
- Smettila di urlare!! Attirerai
tutti gli studenti della scuola!! E non so nemmeno cos’è una candid!
cosa vai
farfugliando?? – questa ragazza già mi irritava.
- Vorresti farmi credere che
questa è la vera Hogwarts?! –
sbraitò – FRY! NON MI FARAI CAMBIARE IDEA!! NON RIMARRò A CASA CON TE!!
–
continuò.
- Ho detto che devi piantarla! Mi
stai uccidendo i timpani!! – mi tappai le orecchie tanto che urlava!
- Ok, cos’hai da dire a tua
difesa? – mi guardò con aria sospetta.
- Cos’altro dovrei dirti?? Sono
Draco Malfoy! Cos’altro c’è? - mi tolsi
le mani dalle orecchie.
- Beh si, la somiglianza è
impressionante! Mi verrebbe da domandarti se non sei stesso Tom Felton!
Ma so che Fry non si può permettere una star come lui … -
- Chi è questo Fry? –
- Mio fratello! – esclamò come se
fosse qualcosa di ovvio.
- E chi è questo Tom Felton?! –
domandai ancora più confuso.
- Il vero attore di Draco Malfoy!!
Maddai! Tutti lo conoscono! –
- Cosa cosa?? Aspetta! Frena!! C’è
un altro me?! – ora ero veramente spaventato…
- Cosa? –
- Cosa?? –
- Cosa, cosa?! –
- Ma di che stai parlando?! –
imprecai.
- Oh mio dio! E se non lo sai tu?!
– s’agitò.
Ci guardammo per un po’…quando poi
mi resi conto di star discutendo, a mio parere, con una pazza, allora
frenai la
situazione. Mi massaggiai con due dita la radice del naso chiudendo gli
occhi
per un secondo. Mi stava salendo un mal di testa!
- Senti, credi quello che vuoi, ma
da oggi in poi (o almeno per un anno) sarai la mia domestica –
- Cos…? – non le permisi di
interrompermi.
- Mi spiego: mio padre, Lucius
Malfoy, è uscito fuori di testa, e ha preteso che io avessi un
domestico (è una
lunga storia!), ed io non ho rifiutato dato che qualcuno mi servirebbe
proprio!
Per evocare un domestico a quanto
pare è più difficile di quanto pensassi (non esiste un centro per
domestici??)
e nel formulare la frase eccetera, ecco, sei apparsa tu! Io avevo fatto
tutto
giusto, eppure non è apparso un elfo domestico! Il che per me è strano!
E noto anche
una certa pazzia in te! Ma dovrò arrangiarmi. Il professor Piton dice
che ormai
siamo uniti dall’incantesimo. Sei la mia domestica. –
Rimanemmo in silenzio.
Dopo un po’ di silenzio
imbarazzante la buffa ragazza se ne uscì con:- Elfo domestico? –
Dubbiosa si avvicinò alla porta,
ispezionò, aprì e curiosò in giro, cercando il non si sa che.
- Ok… il tuo ragionamento non fa
una piega e… - mi guardò impaurita – …la cosa mi terrorizza!
- Okay… poniamo il caso… che tu
abbia ragione – mi si avvicinò tremando – In che anno siamo? –
Strana domanda! Perché chiedermii
una cosa simile?
- Nel… beh, siamo alla fine del
1993… ottobre. Perché? –
- Ah! E certo, lui mi domanda pure
perché! Ah! Ovvio! – sbraitò qua e là – Come se fosse una cosa normale!
Normalissima!! – continuò ad urlare con un’espressione mista tra la
preoccupazione, l’isteria, la paura e l’ironia… Come si
fanno ad unire tutte ste espressioni in una?? Questa è matta.
- Ti rendi conto, sempre
supponendo che tutto questo sia vero, che io sono nata nel 1995? – si
avvicinò
con un sorriso isterico e con le mani sui fianchi.
- Sei nata… tra 2 anni e 3 mesi?
Mi sembra un po’ impossibile! Non starai delirando?! Tu sei matta! –
finsi di
non pensarla affatto, anche se un minimo di preoccupazione mi salì…
sarà sesto
senso?
- Eh beh! Sai… io adesso ho 17
anni! E fino a… - guardò il proprio orologio da polso – …15 minuti fa
ero nel
2012! Quindi, o io mi sono bevuta il cervello, o tu ti
sei bevuto il cervello… o nel peggiore dei casi… tu (perché
ho notato che qui quello che ha più colpe sei tu!) facendo
quell’incantesimo hai
aperto un portale, un qualcosa spazio temporale che dal mio palazzo e
dal
Sarà sesto senso?
Angolo
autore: eeeeeeh! Già il
secondo capitolo!! Incredibileeeee! Beh, tra un “tutti pazzi per amore”
e
l’altro e tra uno “shava shava” e l’altro, sono riuscita a completarlo!
Spero
vi dia quale soddisfazione e che vi sia piaciuto perché in verità non
avevo
alcuna intenzione di variare la storia! Anche se adesso è deciso che
sarà una
Draco/Hermione. ^^ spero sarete contenti! Io vado a preparare le
valigette che
parto per