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Autore: sku    24/01/2007    2 recensioni
Un serial killer minaccia Washington D.C. e viene richiesto l'aiuto della squadra del BAU dell'FBI e di una consulenza esterna.
"Questa mattina è stato rinvenuto il corpo senza vita..."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aaron Hotchner, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. esame di coscienza La volta scorsa mi sono dimenticata di avvisarvi che siccome la moglie di Hotchner mi sta parecchio antipatica ho preferito farlo scapolo. Buona lettura sku.

Liliana non si diede la pena di vestirsi elegante, non doveva fare una buona impressione doveva  solo controllare dei particolari; in jeans, scarpe da ginnastica, maglia di cotone e berretto da baseball si diresse alla sede dell’FBI.
Era in anticipo, come al solito, era una sua fissa arrivare sempre prima, dato che odiava far aspettare la gente. Il problema era che anche lei non era un granché ad aspettare, non riusciva a stare ferma. Inoltre non sapeva se entrare e farsi annunciare “Che scemenza, non sono certo alla corte della regina Elisabetta!!” o restare fuori, attendendo che lui uscisse a cercarla. “Mi creo sempre delle paranoie inutili!!”. Camminava avanti e indietro nervosamente riflettendo sul suo dubbio “Che definirei quasi amletico”, quando dalle porte uscì Hotchner, sempre elegante, che la guardò fuggevolmente per poi spalancare gli occhi dalla sorpresa quando la riconobbe.
- Non mi aveva riconosciuto?- lo salutò sorridendo.
- Mi scusi, ma è molto diversa… sembra molto più giovane, dottoressa Meli. –
- Non si preoccupi, ci sono abituata, ma mi chiami Liliana e mi dia del tu. –
- Non c’è problema, basta che lei facc, che tu faccia lo stesso. Vieni andiamo nel mio ufficio, cosa vuoi controllare? –
- Pensavo agli effetti collaterali. –
- Effetti collaterali? –
- Volevo sapere per quanto tempo sono state sedate le vittime, se sono simili, particolari di questo genere. –
- Sono tutte donne dai 40 ai 50 anni, alte circa 1.60 m, tendenti al sovrappeso… -
- Bianche? –
- Sì, è importante?-
- Dopo ti spiego, vai avanti. –
- Sono state tenute prigioniere per circa 2 mesi, probabilmente legate ad un letto, dall’esame tossicologico risulta che la sedazione sia stata prolungata anche se non possiamo sapere con certezza quanto lunga, sono presenti molti segni di iniezione, alcuni più vecchi e quasi rimarginati altri più recenti, diffusi in tutto il corpo. -
- Ha fatto loro ripetute somministrazioni. Io credo che le donne non siano il fine, ma il mezzo, le sta usando come cavie. Sono una rappresentanza dei maggiori consumatori di tranquillanti: donne, bianche, dopo i quarant’anni, con altezza e peso pressappoco nella media, che non riescono a dormire o hanno problemi per cui prendono ansiolitici. Sono tutte molto simili come struttura fisica, come se avesse studiato un tipo di vittima-paziente e la cercasse sempre uguale. Penso che la somministrazione sia stata continua, credo che voglia studiare le loro reazioni: quanto ci mettono ad addormentarsi, se sviluppano dipendenza o abitudine, o delirano. Credo che stia formulando un farmaco, che cerchi di eliminare gli effetti avversi e…–
-... e non essendo soddisfatto dai risultati, per la rabbia le tortura poi le uccide per cambiare cavia! – concluse l’agente al suo posto.
- Un farmaco perfetto, è un’utopia! – Era inorridita. Hotchner dovette leggerle in viso il suo orrore perché le sorrise e cercò di tranquillizzarla.
- Sei stata utilissima, adesso ho le idee più chiare…-
Proprio in quel momento la porta si aprì e un agente biondo entrò.
- Ne ha presa un’altra ieri, ci hanno chiamato adesso. –
- Arrivo subito. Mi dispiace, ma devo andare, puoi darmi il tuo numero di telefono? Dobbiamo assolutamente finire questa conversazione e penso che avremo ancora bisogno di te.- disse l’agente rivolto alla farmacologa, che annuì scrivendo su un post-it i numeri di cellulare e di casa. “Vorrei che mi avessi chiesto il numero per qualche altro motivo… ma cosa mi viene in mente, non lo conosco neanche!”
Uscì dall’edificio accompagnata da un’agente e si incamminò con la testa piena di pensieri; trovare l’ipnotico-sedativo perfetto senza effetti avversi, era sicura di averci scherzato qualche volta con Mary in laboratorio, pensando a quanto ricche sarebbero potute diventare brevettandolo, ma era solo fantasia, non esisteva al mondo farmaco perfetto, tutti avevano effetti collaterali o controindicazioni. Guardò l’orologio e trasalì notando che era molto tardi, alle 11 doveva essere in laboratorio per la lezione.
 
Arrivò di corsa appena in tempo, gli studenti cominciavano ad affollare il laboratorio; Mary le si avvicinò.
- Spero che l’FBI non ti abbia fatto dimenticare che oggi dovrai seguire tu i ragazzi, spiegare l’esperimento e risolvere i loro disastri!!!- la prese in giro -se avete bisogno sono in ufficio a compilare noiosissime pratiche.-
Liliana preparò il materiale necessario sotto le cappe comuni, fece l’appello, distribuì le fotocopie con le linee guida dell’esperimento e cominciò la spiegazione.
Il gruppo era a buon punto, sembrava che tutti avessero capito e lavoravano abbastanza di lena, poté quindi pensare ad altro.
Non riusciva a capacitarsi che qualcuno obbligasse delle donne ad assumere farmaci per studiarne le reazioni. Alcuni ricercatori avevano scrupoli ad usare i topi! Anche lei all’inizio li aveva, non riusciva  a non affezionarsi a loro, ma quando pensava che un farmaco testato su dei topolini e poi su altri animali avrebbe potuto salvare la vita a delle persone, non aveva più remore.
Improvvisamente però il corso dei suoi pensieri si spostò su un argomento più piacevole, cominciò a pensare al bell’agente che aveva incontrato la mattina; era sempre così calmo, molto concentrato su quello che diceva, aveva delle piccole rughe attorno agli occhi che aumentavano quando sorrideva. Non era bello come un adone, l’agente Morgan era più bello, ma era anche vero che la bellezza è negli occhi di chi guarda, e i suoi occhi erano pienamente consapevoli della sua attrazione per Hotchner. Ma mentre il suo corpo aveva le idee ben chiare su cosa avrebbe voluto dall’agente, il suo cervello le ricordava che aveva giurato che non avrebbe più sofferto e che non avrebbe più permesso a nessuno di deluderla. Fino a quel momento era stata irremovibile, ma ora non era più certa che fosse un giusto proposito. “ Sto vivendo una guerra interna, le mie multiple personalità stanno litigando fra loro! Possibile che sia così contorta?”
Sapeva che si stava ponendo una domanda retorica, quante volte aveva scherzato con le sue amiche sulla capacità delle donne di farsi venire dubbi inutili su particolari insignificanti? “Certo che sei contorta, come ogni donna. E poi l’esperienza non ti è stata certo d’aiuto…” Non voleva seguire quel filo di pensieri, sapeva quanto poteva essere doloroso.
“ Non puoi vivere come un’eremita per il resto dei tuoi giorni! Non puoi negare a te stessa il diritto di amare.” Sagge parole che le sue amiche in Italia le aveva ripetuto fino alla nausea, soprattutto Chiara che la conosceva meglio di tutte. Ma si era accorta che era più facile dare consigli che accettarli.

Uno schianto la riscosse, uno dei ragazzi aveva rotto il piccolo recipiente dell’acido solforico diluito spargendone il contenuto sul pavimento e ora la guardava con gli occhi terrorizzati del coniglio davanti alla volpe… Sorrise,  non ci si poteva mai distrarre un momento quando dei ragazzi maneggiano oggetti di vetro. Fu comunque felice che l’imprevisto interrompesse quell’esame di coscienza quanto mai sgradito e inopportuno.
“Ma non puoi sfuggire a te stessa, prima o poi ti arrenderai…” le ricordò una voce dentro di lei.


“Non essere alcuna cosa e non amare alcuna cosa sono tutt’uno.”
                                                                         Ludwig Feuerbach

Abitudine: Fenomeno per cui per ottenere lo stesso effetto, con il passare del tempo bisogna aumentare la dose del farmaco.


Dalle recensioni e dalla mia esperienza ho capito che questo telefilm l'ho visto solo io! Ma è così carino e ben fatto... speriamo che la prossima serie la guardi più gente sempre che la trasmettano!

Passiamo ai ringraziamenti:
lubylover: spero che sia abbastanza presto per te! grazie per l'intrigante!
sakura_kinomoto: avresti potuto chiedermi di aggiornare presto non mi sarei offesa!!! sappi in ogni caso che per i calzini ho pensato a te! sei soddisfatta di essere un'ispirazione?
 grazie anche a tutti quelli che hanno letto senza commentare, spero vi piaccia! sku
  
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