Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Hyles    10/07/2012    1 recensioni
-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Presa dalla felicità provai tantissimi abiti da poter indossare ad un appuntamento se così poteva definirsi. Dopo una lunga serie di decisioni scelsi un pantaloncino di jeans chiaro con sopra una maglietta bianca scollata dietro con sopra la scritta SMILE. Indossai delle ballerine bianche con sopra un fiocco brillantinato, frugando nell’armadio trovai una borsa a tracolla. I capelli li raccolsi in un fermaglio, un filo di trucco ed ero pronta. Scesa al piano inferiore trovai le chiavi dello scooter e scesi giù in garage. Sotto un telo verde c’era lo scooter di papà, controllai se ci fosse il carburante ed ero pronta per partire. Presi due caschi, presi le chiavi e partii. Dopo una lunga mezz’ora arrivai in albergo. Presi il casco e lo portai in mano, entrai nella Hall ma Zayn ancora non c’era. Per aspettarlo mi sedetti sulla poltrona all’entrata.
-“Helena!”. Eccolo stava uscendo dall’ascensore ed attirò la mia attenzione. Mi alzai e gli andai incontro.
-“Ciao Zayn”. Sorrisi e gli porsi il casco.
-“Con questo cosa chi devo fare?”.
-“Metterlo?”. Dissi con tono sarcastico.
-“Lo so che si deve mettere ma sai guidare……”.
-“Guidare uno scooter. Si è l’unica cosa che so guidare, con l’auto sono pericolosa.”. Aggiunsi finendo la sua frase.
Uscimmo dall’albergo e gli mostrai lo scooter. Gli feci indossare il casco e salimmo sullo scooter.  stavo per mettere in moto quando si strinse a me, stavo provando la stessa sensazione di quando ballammo al matrimonio così vicini, una sensazione strana.
-“Tutto okay Helena?”. Chiese.
-“Si, si scusa stavo pensando. Partiamo subito”. Fu un “viaggio” breve circa 20 minuti, in lontananza si poteva vedere il mare che brillava grazie ai meravigliosi raggi di sole.
-“Eccoci!”. Rallentai per poter entrare nel parcheggio del bar.
-“Carino qui, Bar  Sunshine. Bel nome”. Sorrise e porse il casco.
-“Dai vieni ti faccio strada”. Giunti nel bar un vento gelido del condizionatore ci travolse. L’aria era decisamente fredda lì dentro. Ci avvicinammo al bancone aspettando il nostro turno intanto gli suggerivo dei gusti da provare.
-“Dovresti provare il CioccoLatte, è squisito, ti manda in tilt il palato”.
Il padrone del locale gentilmente mi chiese che gusti avremmo preso.
-“Allora per me CioccoLatte, per te Zayn?”. Dissi voltandomi verso di lui che era nell’intento di scegliere il gusto.
-“Lo stesso tuo!”. Molto velocemente il gelataio preparò i nostri gelati e ce lo porse. Frugando nella borsa presi il portafogli.
-“Lascia pago io”. Poggiò la mano sul portafogli e io ubbidendo lo riposi nella borsa.
-“Ci sediamo lì?”. Chiesi indicando un tavolino in fondo al locale. Zayn annui ed andammo a sederci. C’erano poche persone nel locale la maggior parte erano fuori o sulla spiaggia.
-“Il palato è già andato in tilt?”. Chiesi ridendo.
-“Più o meno. Però e buono il CioccoLatte”. Sorrise.
Ci furono attimi di silenzio, ognuno mangiava il gelato. Non avevo argomenti su cui parlare ed immagino nemmeno Zayn, visto che era concentrato nel mangiare il gelato.
-“Fino a quando vi fermerete qui?”. Domandai.
Zayn alzò lo sguardo e smise di assaggiare il gelato e rispose.
-“Credo fino alla fine di questa settimana, tra due giorni dovremmo fare un concerto. Dopo questa settimana inizieranno le nostre vacanze, finalmente”.
-“Dove andrai in vacanza?”. Chiesi curiosa.
-“Primo ritornerò dalla mia famiglia, poi non so forse in un posto di mare. Ho bisogno di rilassarmi e scacciare via i brutti pensieri. Tu cosa farai?”.
-“Beh non saprei. Dylan andrà dalla ragazza a Barcellona e forse io ed Emily andremo a visitare qualche città o andremo in un posto di mare. Non ci siamo organizzare ancora per bene”. Il prossimo progetto era pensare alle vacanze, con tutto il movimento di questi giorni ci è sfuggito di mente.
-“Fare un viaggio sarebbe davvero l’ideale”. Alzi lo sguardo e vidi che aveva già finito il suo gelato, è stato un razzo.
-“Già finito il gelato? Ma cosa sei?”. Iniziai a ridere come un’ebete. Che figuraccia.
-“Essendo buono l ho divorato, ‘sorrise’ ma non è l’unica cosa”. Continuò sotto voce. Quell’affermazione non aveva molto senso.
-“Appena ho finito ti andrebbe di andare in spiaggia?”. Dissi guardando verso la finestra alla nostra destra.
-“Perché no! Con tutte le calorie di questo gelato una bella camminata ci vuole proprio”. Con lentezza finii il mio gelato ma non era colpa mia, se sono con persone che non conosco molto bene mangio lentamente o faccio le cose con calma.
-“Finito!”. Dissi “leggermente” ad alta voce tanto da far ridere Zayn. Presi la borsa ed uscimmo dal locale diretti verso la spiaggia. Il mare stupendo, il vento che scuoteva i miei capelli e l’odore di salsedine molto forte che si sentiva nell’aria, rendeva tutto magico, poi come dimenticare la compagnia perfetta. C’era molta gente sulla spiaggia, i bambini che giocavano con la sabbia e i genitori che li guardavano, altri che invece camminavano sulla spiaggia o prendevano il sole o chi giocava in mare. Camminare con le ballerine sulla spiaggia era un’impresa impossibile, le tolsi e le portai scomodamente in mano, la stessa cosa fece Zayn.
Camminammo per circa 10 minuti, nessuno dei de due parlava, che appuntamento, sono sicura che dopo questo Zayn non mi avrebbe invitata più. Dovevo trovare qualcosa da chiedergli, ma cosa?
-“Helena chiama terra!”. Ritrovai Zayn davanti a me. mi spaventai.
-“Cosa c’è?”. Riposi freddamente.
-“Ti sto chiamando da tempo ma tu sembri in un altro mondo, c’è qualcosa che non va?”. Subito mi ripesi.
-“Scusa, ma mi sono accorta che questo appuntamento è un totale fiasco!”. Abbassai lo sguardo per la vergogna.
-“No! ‘alzò la voce’ no, non è un totale fiasco, io mi sto divertendo”. Credo fosse impazzito, il sole gli aveva dato alla testa.
-“Ma dai! È un fiasco. Per te stare muti e in silenzio è una cosa bella?”. Abbassai lo sguardo e fissai i mie piedi ricoperti di sabbia.
-“Si nel silenzio si riescono a capire molte cose?”. Si posizionò davanti a me e con un dito mi sollevò il mento costringendomi a fissarlo negli occhi. Non sapevo avesse questo lato poetico.
-“Capire cosa?”.Dissi con tono sarcastico.
-“Beh alzò gli occhi al cielo non saprei di preciso”. Lo guardai perplessa e mi voltai per vedere da dove provenisse la musica di sottofondo. Più in lontananza c’erano circa una decina di ragazzi che ballavano. Zayn mi prese per mano.
-“Ballare sarà perfetto!”. Mi trascinò verso il gruppo ma io cercavo di fare resistenza con insuccesso.
-“No, ballare non sarà perfetto! Io mi vergogno!”. Si fermò e mi guardò minaccioso.
-“Allora se non vuoi ballare si voltò verso il mare ho una grande idea!”. Mi prese in braccio e corse verso il mare con me che urlavo come un pazza. Entrò in acqua e già sentivo l’acqua arrivarmi ai piedi.
-“Tu sei pazzo! Risi mettimi giù!”. Tutto di un botto mi mise in acqua, stavo per affogare ma per fortuna sapevo nuotare.
-“è la seconda volta che vuoi affogarmi, hai preso gusto!”. Aggiunsi cercando di riaprire gli occhi.
-“Dai per un po’ d’acqua!”. Saltai su di lui e cercai di affogarlo ma essendo più forte di mi risalì subito.
-“Per colpa tua siamo bagnati fradici! Come pensi di ritornare a casa?”. Dissi leggermente arrabbiata.
-“Poi vedremo, dopo ci asciugheremo”. Mi sorrise e ricambiai, non potevo essere arrabbiata con lui anche se ha tentato di “farmi fuori”.
Giocammo un bel po’ in acqua poi uscimmo e ci sdraiammo sulla sabbia. Era così bello, sorridente, bagnato e così, così dolce e premuroso.
-“Ora ho un po’ di freddo”. Dissi sottovoce.
-“Hai freddo?”. Si avvicinò più a me e poggiò la sua mano sulla mia guancia. Venne ancor più vicino e mi strinse forte a se, poggiai la mia testa sul suo petto,sentivo il cuore battere velocemente. Rimanemmo abbracciati fino alle 19, poi giunse l’ora di ritornare in albergo.
-“Eccoci, siamo arrivati”. Scesi dallo scooter e mi tolsi il casco, lo stesso fece Zayn.
-“Entri con me?”. Mi chiese sorridente. Annuendo lo raggiunsi ed entrammo insieme in Hotel. In lontananza vidi papà, corsi in contro seguita da Zayn
-“Papà, dopo aspettatemi che torno a casa con voi”. Lui annuendo andò verso la sala ristornate poi si voltò e si voltò.
-“Tra 10 minuti devi essere qui, io e mamma veniamo subito”.
-“è stata una bellissima giornata, grazie!”.Disse Zayn con un gran sorriso finale.
-“Anche per me arrossi mi sono divertita tanto con te!”. Gli diedi un bacio sulla guancia e Zayn se la tocco. Notai qualcosa di strano aveva i brividi sul braccio. Zayn mi salutò e andò verso l’ascensore. Aspettai l’arrivo dei miei e dopo una decina di minuti arrivarono e tornammo a casa.
 

Spazio Autrice

Grazire per aver letto i capitoli precenedti <3 siete fantistici <3 eccomi con il capitolo 8, scusate per gli eventuali errori xD il capitolo 9 è in fase di scrittura e se riesco a finirlo potrò metterlo anche oggi <3 buona lettura baci <3
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Hyles