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Autore: Akane    04/02/2007    0 recensioni
Nobiltà d’animo è rispetto della vita, eleganza dello sguardo, sentirsi alla pari del più piccolo di tutti, mostrare l’anima senza farsi male. Raramente queste qualità corrispondono ad un nobile anche di nome. Ne nascono forse uno ogni 50 anni. Lì era successo. Un Principe di nome e di fatto
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FRAMMENTI

*Siamo così giunti lentamente alla fine. Alla reale fine. Questo ragazzi è l’epilogo e volevo farlo prima di iniziare la nuova breve original che ho pensato. Si tratta del seguito di Somewhere i belong che forse qualcuno ha letto tempo fa quando la feci. Ma non do anticipazioni. Altre cose che potreste leggere di nuovo e mio è una fanfic su Dragon ball, etero anche quella, fra Bulma e Vegeta, quando si sono messi insieme. Non sarà lunga nemmeno quella ed è appena iniziata. Nel frattempo porto avanti Smoke on the water che lentamente anch’essa giunge alla sua fine, ma manca ancora un pochetto, sempre per gli amanti dell’etero, e anche la seconda saga di Sogni amici e stronzate, la storia che ho scritto sul fumetto. Queste ultime due sono original e non fanfic. Smoke sapete che si tratta di una drammatica mentre per SAS siamo in una sentimentale, comico e a tratti anche seria…generica, quindi! Fatte le dovute pubblicità affinché non piangiate la mia chiusura di questa storia, passo a ringraziare chi ha letto e commentato: Parsifal, Yukino, Sawadee, Yuyu e Yuki Kushinada. Ringrazio anche chi magari ho dimenticato o ha letto ma non ha commentato. Questa fine è corta, più che altro una conclusione in riflessione. Ambientato qualche mese dopo l’ultimo capitolo. Non mi resta solo che augurarvi l’ultimo buona lettura di Frammenti e sperare che le parole che ho scritto per questa serie, siano servite a qualcuno, vista la loro particolarità! A presto con nuove storie. Baci Akane*

EPILOGO:
FRAMMENTI DI PERFEZIONE

‘A volte sembra che si nasca nel luogo o corpo sbagliato, in realtà non è così. In realtà si nasce sempre dove e come si doveva nascere. Sono le scelte che si fanno a poter essere sbagliate. Tutto sta nel saperle fare. Tutto sta nel capirsi e capire a fondo chi ci circonda. Tutto sta nel collegare anima e spirito.’

La sala gremita di gente e i flash continui che illuminavano gli ospiti giunti anche da lontano per l’evento, indicavano la solennità della serata. Ma maggiormente a far capire che l’annuncio che avrebbe avuto luogo era molto atteso, era l’arrivo eccezionale dell’ormai viandante principe Andrew.
Erano alcuni mesi ormai che aveva annunciato la sua partenza e rinuncia al titolo di principe, tuttavia chi nasceva di sangue blu rimaneva tale fino alla morte. Una volta partito per seguire la propria strada altrove, nel mondo, accompagnato dall’amico Ilyr, molte voci sul suo conto avevano provato a levarsi nel regno, tutte sistemate dal fratello, il principe William. Nessuno aveva osato più malignare sul suo conto e magicamente avevano iniziato a guardarlo come un eroe il cui scopo era rivoluzionare il ruolo comune di principe. Ad Andrew in realtà non importava nulla di ciò che pensavano gli altri, stava trovando la sua giusta strada ed era contento, per la prima volta si sentiva bene con sé stesso ed il resto del mondo, senza problema alcuno. Gli sembrava paradiso!
Sembrava una serata in grande stile, tutti vestiti da sera ed i giornalisti pronti ad immortalare qualunque particolarità.
Su tutti però il più calmo rimaneva sempre William, il coprotagonista della serata. L’altro protagonista era Charlotte.
Non si era fisicamente alzato, i capelli biondi e mossi erano sempre domati sul capo e tenuti in parte sulla fronte, erano leggermente più lunghi del solito e l’aria che aveva era sicuramente più adulta e matura come se anche la sua, di decisione, fosse finalmente quella giusta. Quella più serena per lui.
Vestito come sempre impeccabile e sguardo nobile, con la testa ed la schiena eretta, il mento lievemente più basso per osservare maggiormente diretto la gente intorno a lui, studiarla e penetrarla col suo sguardo sicuro, di chi guardava dal basso all’alto. Penetrava tutti ma non lasciava che lo facessero con lui.
Al suo fianco v’era Charlotte più bella che mai, ormai così femminile da essere irriconoscibile, sempre con quei lineamenti un po’ lascivi e decisamente di natura provocante. I capelli alzati in un’elaborata acconciatura risaltavano il bel volto affusolato che ormai aveva assunto la stessa posa particolare del compagno e quegli occhi grandi di quel colore così particolare. Nel complesso una bellissima ragazza con o senza quel vestito elegante e fine da principessa moderna. 
Lei aveva una sua serenità da tempo, non aveva dovuto cercarsela e guadagnarsela ma si poteva dire che pur avendo già rivoluzionato il suo ruolo, aveva trovato il proprio posto e la felicità incontaminata che albergava nei suoi occhi nobili come quelli di William, facevano un grande effetto. 
Affiancati erano una bella coppia pur non mostrassero effusioni d’affetto.
Parlavano con Andrew ed Ilyr, infiltrato alla festa travestito da persona per bene….una gran fatica, in effetti. Con lui c’erano anche l’amico di William, Drew, e Kohia, il fratello di Ilyr ormai guarito ed in piena forma. Parlavano tranquillamente pur Ilyr si sentisse del tutto a disagio, per lui non era uno scherzo subire quella tortura, lo faceva solo perché glielo aveva chiesto Andrew. Gli aveva solo detto:
- William stesso mi ha detto che è importante la nostra presenza…e se lui dice così è qualcosa da non perdersi assolutamente!-
Il rosso principe i cui capelli ribelli erano lasciati più lunghi dei suoi soliti radi, appariva molto più in forza e maturo di quanto lo si aveva lasciato. I lineamenti si erano induriti rendendosi più simili alla madre defunta molto bella, ritratto di William, piuttosto che il padre la cui bellezza era non discutibile, ma proprio nulla. Una volta sviluppato aveva mostrato la sua somiglianza parziale con la madre ed ora appariva come un ragazzo adulto affascinante. 
Adesso poteva chiederglielo diretto e senza peli sulla lingua. L’aveva capito bene cosa stava per accadere, ormai poteva finalmente dire di conoscere suo fratello ed era contento di anticiparlo.
- Puoi dirmelo ora…vi fidanzate, vero?-
William l’aveva squadrato coi suoi occhi azzurri senza scomporsi, poi con un mezzo sorriso aveva detto solenne:
- Dovrai aspettare come tutti…-
Andrew rise di gusto battendogli la spalla:
- Ma non sei molto cambiato! Eddai, dillo, tanto lo so!-
Notando l’avversità allo sbottonamento, il rosso cominciò a tormentarlo a modo suo, facendo lo stupido, gesticolando ed imbarazzando chiunque si trovasse nel raggio di qualche metro. Erano i suoi nuovi modi, quelli di un ragazzo divertito e divertente che faceva ridere e rilassare, una persona ricca di colori nell’anima. Dal di fuori era comica: si poteva vedere un fratello che faceva il cosiddetto buffone ridendo mentre l’altro dritto, impettito con un espressione di chiaro sforzo per rimanere serio e silenzioso senza dargliela vinta! Come fossero tornati ai vecchi tempi in cui per Andrew era impossibile rimanere serio e tranquillo in situazioni solenni e si metteva in testa di far fare qualche figuraccia a William che, di rimando, faceva sforzi inumani per non rotolare dal ridere!
A mettere fine alla scena, immortalata da qualche giornalista con gran senso dell’umorismo, era arrivata Charlotte che poco femminile aveva spintonato prima uno poi l’altro, come se la colpa fosse del proprio ragazzo, poi schietta e fintamente seccata aveva detto al principe più giovane:
- Massì che è così, su! Cosa vuoi che sia, altrimenti? L’hanno capito tutti!-
L’altro si era fermato dal ridere e rimanendoci male aveva detto deluso:
- Si, ma potevi darmi qualche soddisfazione in più, tipo che ero il primo ad averlo scoperto!-
- Si certo, sei il solito tardo!-
A questa battuta detta sempre dalla fanciulla poco dolce, erano rimasti un attimo in sospensione per capire quanto seria fosse.
- Ha ragione…ora che sappiamo che succede possiamo andarcene?-
Era intervenuto sbrigativo Ilyr provocando il broncio scherzoso di Andrew…ad alleggerire arrivarono le risate di Drew e Kohia che avevano assistito divertendosi.
La serata aveva presto preso una piega gioiosa ed allegra, circondati da molti che pendevano da ogni loro gesto. 
In seguito si trovarono poco prima del fatidico annuncio, proprio William ed Andrew da soli a parlare più o meno sensatamente.
- Allora ti sei deciso!-
Aveva detto il rosso lanciando uno sguardo a Charlotte che salutava nuovi invitati suoi conoscenti.
William si concesse un sorriso enigmatico, poi rispose guardandolo diretto:
- Lo sapevi dal primo giorno!-
- Già! Ma questo, posso dirlo, lo sapevo solo io!-
Così il sorriso del biondo si accentuò rivelandone un altro più rilassato ed addirittura divertito, apertamente divertito. Già, pensò l’altro, William aveva fatto dei grandi passi in avanti…tentava di nasconderli ma li aveva fatti e a lui non li nascondeva.
- E tu che mi dici? Non mi aspettavo che arrivassi prima dell’ultimo minuto come hai fatto, ma spero mi dirai le tue intenzioni da ora in poi…-
Aveva anche parlato molto, se ne stupì l’interlocutore che ammiccò alzando le spalle:
- Mah…chi può dirlo…so solo che il mio posto è fuori di qua…in veste di vera persona normale e comune!-
- Si lo vedo…-
Alzò un sopracciglio incuriosito, a volte rimaneva comunque misterioso.
- Cosa?-
- Che stai meglio fuori come persona normale…-
Sorriso sbieco:
- Tu invece stai bene come persona suprema, vedo!-
William sospirò lasciandosi di nuovo andare.
- Che posso dirti…sono nato nel posto giusto!-
- Ti sei preso una bella gatta da pelare, sai?-
Rispose improvvisamente serio Andrew il cui modo di parlare era conforme alla sua nuova persona.
- Charlotte o il trono?-
- Tutti e due…ma forse di più Charlotte…-
Disse per sdrammatizzare. Avevano saputo dalla regina che avrebbe ceduto il trono di re solo a William e non al figlio. In quanto Regina tutti si chiesero se potesse farlo o meno ma sicuramente quell’uomo non era adatto a fare il re, William, il figlio, si.
Ora aveva scelto, sposandosi significava che accettava quel ruolo.
- Si tratta di scelte. Solo di scelte…-
- Già…pensavo si trattasse di nascita ma non è così…-
Iniziò pensieroso il rosso. William lo guardò con attenzione completando la sua valutazione finalmente positiva. Era diventato l’uomo che doveva, anzi, diciamo che aveva fatto il primo passo, aveva appena imboccato la giusta strada.
Adottò poi la sua solita espressione enigmatica e nobile, con quel tocco di superiorità, mistero e lontananza. Era volato di nuovo in uno dei suoi posti solitari e il fratello si allarmò per un istante, ma poi vedendolo ‘tornare’ di nuovo da lui con un sorriso maturo e fraterno allo stesso tempo, si rasserenò.
William concluse:
- A volte sembra che si nasca nel luogo o corpo sbagliato, in realtà non è così. In realtà si nasce sempre dove e come si doveva nascere. Sono le scelte che si fanno a poter essere sbagliate. Tutto sta nel saperle fare. Tutto sta nel capirsi e capire a fondo chi ci circonda. Tutto sta nel collegare anima e spirito.-
Ed ecco uno di quei momenti perfetti che potevano cristallizzarsi per essere vissuti in eterno.
In realtà si trattò solo di un frammento, l’ennesimo della loro vita.
Un frammento perfetto.

FINE

   
 
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