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Autore: Panda90    24/07/2012    0 recensioni
Questa storia parla di una ragazza che ha perso la sua strada a causa del divorzio dei genitori. Il suo modo di approcciarsi alla vita la porterà al vero amore che la cambierà per sempre. Accanto alla sua avventura ci sono le sue amiche che la proteggeranno e realizzeranno a sua volta un sogno.. Leggete la storia e ditemi che cosa ne pensate. Accetto critiche e consigli. Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cinque ragazzi, uno biondo, tre castani e uno moro. La loro musica faceva impazzire migliaia di ragazzine che non appena  li videro, si alzarono di colpo cominciando a gridare come pazze. "Come si fa?" Mi chiedevo "Come si fa a perdere la testa per dei ragazzi?" Io avrei preferito cinquantamila volte sedermi al bar e guardare con poca attenzione il concerto tra un sorso di birra e un altro. Dannazione sono solo dei semplici ragazzi. Ero lì immobile, pensierosa e molto scocciata. Meg cantava le loro canzoni e saltellava per la felicità, Claire batteva le mani e cantava alcune parole del ritornello. Io cercav0 di non pensare a dove mi trovavo. Mi venne in mente il primo concerto con mio padre, di Stevie Wonder. Lui è un suo fan sfegatato e io ho cominciato ad apprezzare alcune canzoni come Isn’t she lovely e I wish. Fantastiche.. Mi ricordo ogni minimo particolare di quella serata: le mani di mio padre che mi strinsero forte quando Stevie cominciò a cantare, le sue lacrime durante le canzoni più toccanti, i suoi occhi ancora più lucidi quando realizzò che il concerto era finito. Da quella sera in poi, tutto cambiò. I miei divorziarono, mio padre si trasferì e io cominciai ad affogare il dolore nell’alcol. Sono consapevole che è una cosa sbagliata ma non riesco a farne a meno, soprattutto quando sono triste o nervosa. “Ann.. Ann..” urlò Meg. Quando mi accorsi che mi stava chiamando notai che il concerto era finito. “Finalmente!” Pronunciai ad alta voce. “Eh no, tesoro! Adesso dobbiamo fare la fila per l’autografo e la foto” Disse Claire eccitata. "Che cosa?" Pensai "Autografo e foto?" “Io me ne vado” Dissi ad alta voce. Stavo quasi riuscendo a scappare quando Meg mi tirò per un braccio e mi infilò nella fila delle ragazzine sfegatate. Sbuffai, innervosita dalla loro presenza. La fila era molto lunga, ci sarebbero volute ore ma Meg e Claire non volevano darsi per vinte e mi costrinsero a restare con loro. “Vitalità” Mi disse Claire “Devi scioglierti tesoro..” La guardai con aria minacciosa e subito dopo mi girai pregando che finisse subito questo incubo. Dopo due lunghissime ore finalmente venne il nostro turno. Meg non si reggeva all’in piedi e Claire respirava affannosamente. Io ridevo, non sapevo come altro gestire quella situazione. Improvvisamente sentii qualcosa di gelido bagnarmi completamente i pantaloni. “Accidenti..” dissi ad alta voce. Il ragazzo moro aveva rovesciato il suo bicchiere di coca cola sui miei preziosissimi pantaloni della H&M.”Scusami, mi dispiace tanto!” Disse il moro. “Hai visto cos’hai combinato?” Cominciai ad alzare la voce “Questi sono i miei jeans preferiti e adesso sono da buttare, non riuscirò mai a smacchiarli.. ti ringrazio” Pronunciai quelle parole così velocemente da non accorgermi che il ragazzo era così dispiaciuto da avermi trascinato fuori dalla fila e detto:”Sono davvero dispiaciuto, perciò voglio rimediare. Tieni!” Si sfilò la giacca rossa che indossava e la mise tra le mie mani.. “Cosa ti fa credere che io voglia la tua giacca? L’unica cosa che desidero in questo momento è non vederti più!”  Ero furiosa, tentai di allontanarmi ma lui mi prese per un braccio e mi fece girare di fronte a lui “Mmm.. vedo che non sei una nostra fan..” Disse con un mezzo sorrisetto da spaccone “No! Ho soltanto accompagnato le mie amiche” Risposi, guardandolo negli occhi. Il suo sguardo era intenso e per niente accigliato.. “Dato che non vuoi la mia giacca, permettimi almeno di comprarti un pantalone nuovo..” Detto questo mi fece salire su una gigantesca auto nera e mi portò fino al negozio H&M dove avevo effettivamente comprato il pantalone. Riuscimmo a trovarne uno identico, così dopo aver pagato, lo mise tra le mie mani e disse “Ecco fatto.. Credo di aver rimediato..” Sorrise “Io sono Zayn, Zayn Malik” “Ann Montgomery” Risposi  seccata. “Piacere di conoscerti.. Adesso dobbiamo andare, i ragazzi si chiederanno dove sono finito.. Andiamo!” Mi prese per mano e mi fece salire dolcemente sull’auto. Durante il tragitto nessuno disse una parola. Lui guardava la strada facendo finta di essere preso dalla guida, eppure ogni tanto mi rivolgeva qualche sguardo maizioso. Io non avevo il coraggio di guadarlo. Ero un po’ imbarazzata. L’avevo offeso e nonostante ciò lui aveva voluto lo stesso comprarmi un jeans nuovo. Carino da parte sua. Sorrisi. Eravamo arrivati. In lontananza vidi Claire e Meg cercarmi come pazze. “Devo andare” dissi  “Grazie per il pantalone nuovo” Accennai un piccolo sorriso.. “Di niente” Rispose. Stavo per scendere quando mi prese per un braccio e disse “Promettimi che ci rivedremo” Nei suoi occhi spuntò una scintilla che mi fece fermare il cuore per un attimo.. “Che cosa?” Risposi. Non disse niente, si limitò a lasciarmi un biglietto da visita con il suo numero sopra.. “Chiamami” Disse sorridendo. Scesi dalla macchina pensando a quello che era appena successo.. Intanto Meg e Claire si avvicinarono a me aspettando che dicessi qualcosa ma la mia bocca era completamente secca e la mia mente vagava nei dettagli più intimi di quello che era appena accaduto.
  
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