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Autore: real_chiareds    27/07/2012    6 recensioni
questa è la storia di un gruppo di ragazzi, amici, nemici, storie d'amore,intrighi ma oltre ai momenti tristi non mancheranno quelli divertenti.
Dal testo:
-Voglio venire a Londra con te mamma, sono stufa di questa vita, voglio tornare ad essere Cat, la piccola e innocente Cat.-
-preferiresti baciare il cane di un barbone piuttosto di me?-
-preferirei baciare Jackson O’Neil a te Harry- concluse indicando il secchione, imbranato, fissato con Star Wars che stava entrando con la sua solita spruzzetta per l’asma nell’istituto proprio ora
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 19 - « I wanna kiss you ‘cause I gotta know that tonight is real. Do you feel what I feel? The speakers killing the club. Do you feel what I feel? Two people falling in love. »

 

 
Memi aprì l’armadio e ci si sotterrò dentro alla ricerca del vestito giusto da mettere.
-Questo no… Questo no… troppo lungo, troppo corto, troppo scollato, troppo accollato…. AAAAAA non ho niente da mettere- urlò disperata. Sulla porta apparve il volto sconcertato di Gaspard che la fissava.
-Esci?- le chiese appoggiandosi allo stipite.
-Si- rispose Memi tirando fuori la testa da quel caos annuendo prima di tornare ad immergercisi.
-Dove vai di bello? Posso aiutarti?- domandò lui avviandosi verso l’interno della stanza.
-Esco con Zayn e… non so cosa mettere, non posso andare vestita così cioè capito? Devo essere vestita bene, ma non devo essere troppo cioè capito?-
Gas la guardava sempre più confuso ma finse di aver capito –Dai ti aiuto io… fa vedere- concluse iniziando a cercare con lei, passarono ben venti minuti a creare e sfare diversi completi prima di trovare quello giusto per la serata, poi toccò ai capelli altra fase critica che richiese l’aiuto di Mateo e infine il trucco del quale fu obbligata come sempre ad occuparsi personalmente. Dopo un ora e mezzo di preparativi, era pronta. Uscì dalla stanza sorridente ed entrò in sala.
-Come sto?- commentò girando su se stessa
-Stupenda come sempre- le rispose prontamente Gaspard, mentre Mateo si limitò a complimentarsi sui capelli che erano stati una sua opera. Memi guardò l’orologio e sospirò dieci minuti e sarebbe stato lì, ora l’importante era non agitarsi.
 
-Dove vai così bello?- chiese la piccola saltando sul letto del fratello.
-Ho un appuntamento- rispose lui cercando di sistemarsi la camicia.
-Con chi? Con chi? La conosco?- chiese Ayshaa continuando a saltare –Zeze me la presenti poi?- si mise a fare anche le capriole.
-Se ti calmi un secondo si… Hanno suonato per caso?- chiese guardando l’orologio era in ritardo anche la baby-sitter.
La sorella scosse la testa sedendosi e guardandolo con i suoi occhioni color nocciola. Zayn si allacciò i calzoni, indossò le calze e guardò allo specchio sistemandosi i capelli.
-Smettila che stai benissimo, nessuna ti dice mai no- commenta la piccola andandogli a sistemare la camicia dietro. Zayn la sollevò –Grazie- disse con un sorriso dandole un bacio in fronte. –Va bene così? Posso andare?- le chiese.
-Perfetto- gli rispose alzandogli il pollice.
Tornarono in salotto dove la sedette sul divano accendendole i cartoni animati alla televisione, poi controllò il post-it che aveva lasciato per assicurarsi di non aver dimenticato niente e quando sentì suonare il campanello sussultò.
-Ayshaa è arrivata la baby-sitter io vado ok?- le diede un bacio –Arriva mamma ora. Ci vediamo domani mattina, non fare arrabbiare nessuno-
-Si Zeze- risponde lei senza staccare gli occhi dalla televisione. Il moro andò ad aprire la porta, lasciando entrare la ragazza e spiegandole che aveva lasciato scritto tutto sul foglietto.
-Zeze- urlò Ayshaa prima che lui si chiudesse la porta alle spalle –Ti voglio bene-
-Anche io principessa.. a dopo- poi si chiuse la porta alle spalle diretto a prendere Memi.
 
-Che ore sono?- chiese Memi per la ventesima volta.
-Le otto meno cinque- rispose esasperato ormai Gaspard mentre faceva zapping in tv picchiandosi il telecomando con Axel appena rientrato.
-E ora?-
-sempre le otto meno cinque- ripeté Gaspard nell’esatto momento in cui suonarono il campanello. Memi scattò in piedi e iniziò a correre verso la porta, si fermò poco prima di raggiungerla, si sistemò e guardo gli altri. –Come sto?-  Quando tutti e tre i ragazzi alzarono il pollice aprì la porta con il sorriso stampato sul volto ma la persona davanti non era chi si aspettava.
-Buonasera- rispose il ragazzo davanti a lei con un altro sorriso. Memi lo squadrò un attimo poi con il suo solito tono gli rispose.
-Che vuoi?-
Il ragazzo rimase per un attimo in silenzio a fissarla prima di parlare –Chiara o Mateo?-
-Oh tu devi essere lo stronzo aspetta….- Rimise la testa dentro e urlò verso il soggiorno –Mateo c’è il verme che ti cerca- poi tornò al ragazzo. –dovrai accontentarti di lui perché Chiara è fuori con il suo ragazzo- poi notò Zayn arrivare dietro di lui. –e io ora vado con il mio bye bye- e detto ciò si allontanò verso il moro.
 
-Ciao- Le sorrise Zayn quando le si avvicinò. Memi ricambiò il sorriso –stai benissimo- aggiunse e la mora sentendosi mezza in imbarazzo per il complimento ci tenne a precisare
-basta smancerie andiamo- anche se in realtà la cosa le faceva piacere. Sorpassò il moro iniziando a camminare. Zayn la guardò un attimo prima di seguirla. Camminarono per un paio di minuti in silenzio poi Memi chiese
-Allora dove hai pensato di portarmi di bello?-
-Vedrai- rispose vago Zayn continuando a seguirla però allo stesso tempo facendole strada verso il luogo dove aveva deciso di giocarsi questa prima possibilità.
Dopo non troppa strada raggiunsero il luogo, Memi si bloccò e lo fissò.
-Qui? Siamo arrivati?- gli domandò guardando le mille luci e rumori. Zayn si bloccò prima di attraversare, aveva forse sbagliato, doveva portarla da qualche parte più seria? Forse si, forse no, forse avevano idee diverse, ma analizzando le possibilità, tutte le altre cose gli erano apparse banali e lui non voleva nulla di banale per la loro prima uscita, che poteva anche benissimo essere l’ultima, soprattutto dopo l’espressione della ragazza davanti a lui.
Memi gli scoppiò a ridere in faccia divertita –dovevi vedere la tua espressione oh mamma, avrei potuto benissimo farti una foto-
Zayn era sempre più confuso e non sapeva esattamente cosa dire.
-Non mi dire che ci hai creduto- lo guardò lei
-Beh sei piuttosto brava- iniziò lui scuotendo un poco la testa impercettibilmente.
-Si lo so sono un ottima attrice- gli sorrise per poi guardare verso la piazzetta piena di luci e giochi e urla –andiamo?-
Zayn annuì afferrandole la mano e si incamminarono verso il Luna Park. Memi fissava le loro mani e si ripeteva più volte di controllarsi e di non fare cazzate, di non agitarsi e di cercare di non sparare troppe cose, di essere come sempre, se solo fosse stata una cosa facile.
 
-Ti sei decisa a parlare con me?-
-A dire il vero è orario di chiusura volevo solo sapere se c’erano possibilità che finalmente tu alzassi il tuo sedere da quella sedia e te ne tornassi a casa- gli rispose la ragazza ferma in piedi davanti a lui con espressione un po’ scocciata.
Davis non si era spostato da lì in tutto il giorno, il che aveva reso Casey piuttosto distratta e goffa, il sentirsi osservata la faceva diventare così e lei era più che certa che il motivo della presenza del ragazzo nel locale era proprio lei.
-Parlerai con me?- domandò lui alzandosi e accostando la sedia in modo da liberarle il tavolo.
-Non ho nulla da dirti- prese il bicchiere e il piatto e li appoggiò insieme alla tazzina del caffè nel vassoio prima di voltarsi per portarlo in cucina.
-Ma io si- rispose lui senza muoversi dalla sua postazione.
-Ti prego senti che vuole così se ne va di qui e noi possiamo chiudere, ti copro io per finire di pulire- la supplicò Tom esausto per la giornata lavorativa.
Casey tornò nell’altra stanza afferrò Davis per un braccio tirandolo fuori. Una volta all’aperto si fermò sotto uno dei lampioni e lo guardò.
-Allora cosa devi dirmi di così importante?- gli domandò incrociando le braccia.
-Grazie per avermi aiutato in classe con i disegni di trigonometria… - iniziò lui prima che la ragazza lo interrompesse.
-E tu mi hai pedinato fino qui, sei stato seduto tutto il giorno su quella sedia solo per dirmi grazie?- lo guardò mezza incredula ma allo stesso tempo sorpresa.
-Ha funzionato però, no?- le domandò lui con un mezzo sorrisetto.
-Ci vediamo in classe- concluse scuotendo la testa lei e rientrando aggiungendo prima di chiudersi la porta alle spalle. –Prego-
Dopo tre secondi riuscì con la giacca in mano.
-Baker… sei in macchina?- chiese cercando di sforzare un sorriso. Davis annuì indicandola alle proprie spalle nel parcheggio.
-Mi dai uno strappo a casa?-
 
-LIAMMMMM- Shantel entrò in casa urlando cercando il fratello ovunque, lo chiamò ripetutamente, finché lui non scese le scale fino a raggiungerla
-Che succede?- le chiese preoccupato vedendola trattenere quasi le lacrime.
-Louis- si sforzò a dire la ragazza prima di sedersi su uno degli sgabelli.
-Cosa ha combinato quel ragazzo?- Liam le si avvicinò abbracciandola -Che ti ha fatto? Che ti ha detto?- le domandò stringendola forte. Shantel scuoteva la testa e a forza cercava di tirare fuori una sola parola ripetuta all’infinito –niente… niente..-
-Come niente Sha, stai piangendo… aspetta ti prendo un bicchiere d’acqua- le rispose lasciandola un attimo per andare a prendere un bicchiere e riempirlo d’acqua prima di passarglielo –ecco tieni ora bevi, ti rilassi e poi mi spieghi ok?-
Shantel annuì, prese un sorso d’acqua, poi un bel respiro e alla fine parlò.
-Louis potrebbe partire a fine anno e andare a vivere in America e… io non lo rivedrò più- concluse alzandosi e correndo di sopra in camera, aveva bisogno di stare sola e di pensare, c’era voluto così tanto per poter finalmente stare insieme e ora stava per andare tutto perso, per colpa di quella borsa di studio, doveva esserci un modo per evitarlo.
 
Dopo aver passato la serata girando in tondo tra quelle miriadi di luci e giochi e canzoncine e urla e schiamazzi, ora sembrava quasi scomodo camminare in luoghi più silenziosi della città, Memi continuava a fissare Zayn con lo stampo delle unghie della ragazza sul dorso della mano sinistra e l’aria ancora traumatizzata.
-Credo che quel giro sulle montagne russe non è stato la miglior scelta per concludere la serata- disse lei con un mezzo sorrisetto. Zayn le alzò la mano mostrandole il dorso
-Tu credi eh?-
-Ok sicuramente è stato il peggiore, ma di solito mi piacciono non è colpa mia se qui le fate più ripide… ad ogni modo scusa-
Il moro scrollò le spalle –nessun problema davvero-
Camminarono ancora un po’ finché la mora non si bloccò a fissare un punto davanti a sé.
-Ti piacerebbe farci un giro?- chiese dal nulla il ragazzo osservando lo sguardo di lei fisso su un calesse trainato da due cavalli bianchi fermo vicino al marciapiede.
-No io non sopporto i cavalli poi corrono e poi sono grandi e…-
-Mi hai trascinato su quelle montagne russe e adesso hai paura di un giro in cavallo?- chiese Zayn fissandola.
-Io non ho paura è che è tardi devo tornare a casa…-
-Capisco ti hanno dato il coprifuoco in casa?-
-nessuno mi da il coprifuoco, mica ho cinque anni- concluse lei alterata afferrandogli la mano e andando verso il calesse salendo e sedendosi.
-Ma guarda che se non vuoi non lo facciamo il giro-  le disse prima di salire infondo scherzava non voleva obbligarla a salire, non lo avrebbe mai fatto, ma allo stesso tempo non sapeva contro chi si stava mettendo, Memi odiava che si pensasse che lei non avesse il coraggio di fare qualcosa e sarebbe morta di paura piuttosto di ammettere che non se la sentiva di farlo.
-Adesso chi è il fifone? Vieni o vado sola?- gli domandò aspettando che il moro prendesse posto vicino a lei.
Zayn salì a sua volta prendendo posto vicino a lei e il cocchiere partì.
 
-Ti avevo detto che se non volevi non salivamo- ripeteva il ragazzo ancora divertito mentre Memi incrociò le braccia al petto spingendolo di lato per niente divertita.
-Dai vedi il lato positivo…- cercò di sdrammatizzare lui.
-Ah perché c’è anche un lato positivo? Io non ne vedo-
Il moro annuì afferrando la ragazza per i fianchi avvicinandola a sé cercando il suo sguardo. Il profumo inebriante di Zayn attraversò Memi che si mise a giocare con il colletto della sua camicia.
-c’è e come… ossia… non ti porterò mai più su un calesse trainato dai cavalli-
-Oh perché hai intenzione di riportarmi da qualche parte?- chiese lei con un mezzo sorrisetto mordendosi il labbro inferiore.
-me ne darai possibilità? Magari lontano dai cavalli e dalle montagne russe?- sorrise lui guardandola.
La ragazza dipinse un espressione pensosa rimanendo in silenzio –mmmh vedr…- le parole le furono interrotte in bocca da Zayn che appoggiò le proprie labbra a quelle della ragazza baciandola.
Quando si staccarono Memi lo guardò un secondo sbattendo le palpebre e il moro ridacchiò
-Dicevi?-
La mora scosse la testa anche perché non si ricorda cosa stava dicendo –niente, che devo seriamente tornare a casa- e rincominciò a camminare ancora mezza sorpresa per il gesto di Zayn non se lo aspettava.
Si fermò ad una casa dalla propria e si voltò a guardare il suo appuntamento che le ricambiò lo sguardo.
-Non mi hai ancora risposto comunque-
-Si- disse semplicemente Memi riavvicinandosi a lui.
-Si?- domandò lui toccandosi i capelli con una mano.
-Si ho intenzione di darti un'altra possibilità - concluse lei ribaciandolo per poi staccarsi e aggiungere –lontano dai cavalli però questa volta-
Guardò verso casa propria sospirando –sono arrivata, grazie della serata Zayn, ci vediamo a scuola allora-
Lui annuì mentre lei fece un passo per allontanarsi. –Memi- la richiamò però avvicinandosi e baciandola nuovamente –buonanotte- concluse con un sorriso prima di lasciarla andare.
Mentre lei si avvia verso casa, lui fece lo stesso verso la propria. Come voltò l’angolo sentì una voce dietro di sé
-Sera-
Zayn saltò voltandosi con il fiatone di chi ha appena rischiato un infarto
-Che ci fai tu qui?- gli domandò il moro
-Volevo tornare a casa, ma non volevo disturbare te e Memi quindi ho dovuto aspettare che aveste finito di amoreggiare in mezzo alla strada- concluse il biondo sistemandosi il suo cappello e mettendo le mani in tasca prendendo nuovamente a camminare.
-Sai Niall a cosa stavo pensando?-
Il biondo fece solo un cenno del capo aspettando che il moro esprimesse la sua idea.
-Io e te potremmo anche essere amici-
-Non siamo obbligati ad esserlo solo perché le nostre ragazze sono amiche lo sai vero Zayn- ci tenne a precisare l’irlandese non erano mai stati si può dire amici lui e il moro.
-Ma io lo dico seriamente… ci terrei ad essere tuo amico solo questo- concluse lasciando poi calare il silenzio.
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice: allora questa volta non ho molto da dire... allora questo capitolo è dedicato a Memi, è maggiormente Mayn come avete potuto vedere e niente spero vi piaccia, e la canzone è Do you feel what I feel dei JLS niente ehm... hope you liked it.
chia xx :)
   
 
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