Parole: 110
Avvertimenti: Femslash
SEMPLICITÀ
(NON GLI AEROPLANI)
«Sei
così difficile, certe volte.»
«Cerca di capire…»
«Ma l’hai lasciata, cos’hai da decidere? Ora… possiamo?»
Nessuna risposta. Quella ragazza mi faceva impazzire.
Quando la rividi, pensai che si fosse decisa. Mi posò un libro fra le mani.
«Leggilo, è importante.»
Ero diffidente: credevo mi stesse mettendo alla prova. Lo terminai e capii che forse non era quello il modo di affrontarla. Mi facevo domande su cose poco importanti, come gli aeroplani. Ci rincontrammo, aveva il terrore negli occhi.
«Hai letto?»
«Sì. Ho capito.»
Sorrise, la paura era svanita. Feci per restituirglielo, ma lo rifiutò.
«È tuo.»
«Mio?»
«Sì. A casa ne ho un altro. Aspettavo qualcuno a cui darlo.»
Annotazioni: dopo quindici esperimenti direi che va bene così.
«Cerca di capire…»
«Ma l’hai lasciata, cos’hai da decidere? Ora… possiamo?»
Nessuna risposta. Quella ragazza mi faceva impazzire.
Quando la rividi, pensai che si fosse decisa. Mi posò un libro fra le mani.
«Leggilo, è importante.»
Ero diffidente: credevo mi stesse mettendo alla prova. Lo terminai e capii che forse non era quello il modo di affrontarla. Mi facevo domande su cose poco importanti, come gli aeroplani. Ci rincontrammo, aveva il terrore negli occhi.
«Hai letto?»
«Sì. Ho capito.»
Sorrise, la paura era svanita. Feci per restituirglielo, ma lo rifiutò.
«È tuo.»
«Mio?»
«Sì. A casa ne ho un altro. Aspettavo qualcuno a cui darlo.»
Annotazioni: dopo quindici esperimenti direi che va bene così.