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Autore: _Luna_    09/08/2012    4 recensioni
Dopo aver letto per l'ennesima volta l'ultimo libro delle Cronache del mondo Emerso, mi è venuta l'ispirazione e ho deciso di pubblicare questa storia, spero vi piaccia :3 E' ambientata alla fine del Talismano del potere, una possibile continuazione!
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ido, Nihal, Nuovo personaggio, Sennar, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Viaggiarono ancora verso sud per altre cinque settimane, virando leggermente ad est e Sennar pensava che forse, inconsciamente, Nihal tentava di confonderlo per non fargli più disegnare la mappa. Non voleva tornare indietro, non voleva più rivedere nessuno, non voleva più niente dalle otto terre. Sicuramente, avevano già scoperto la loro fuga e Ido e Soana non ne sarebbero stati certamente felici ma avrebbero capito ugualmente. Non conservavano molti amici che avrebbero pianto la loro scomparsa, così, almeno per quanto riguardava gli affetti, avevano la coscienza a posto. Si fermarono nuovamente per la notte in una piana grande una decina di chilometri dove il caldo, anche di notte, era quasi insopportabile. Nihal lo guardò mentre si preparava per dormire e disse « Fa caldo, qui »
Gli occhi di Sennar si spostarono su di lei « Già…»
Il corpo di Nihal si muoveva verso di lui, un po’ impacciato. Quando si sedette accanto a lui, bisbigliò qualcosa nell’orecchio del compagno, che arrossì di colpo e iniziò a baciarla con trasporto. Non ci fu bisogno di parole per Oarf che volò poco lontano per lasciarli da soli. Erano parecchie settimane che non si univano in modo così totale e specialmente in tutta tranquillità, da soli, loro due. Quando finalmente Nihal si infilò nuovamente i vestiti, gli sorrise. Era da tempo che non pensava più a ciò che avevano fatto nella grotta, quando Sennar era moribondo. Quella era stata la loro prima volta e non era stato perfetto ma non le importava. Da quando avevano iniziato a vivere insieme, tutto le sembrava più facile, anche fare l’amore. Le veniva, qualche volta, spontaneo. Altre volte, invece, era leggermente pasticciona.
Sennar le sorrise, di rimando e si rivestì anche lui. Il momento di pausa, però, durò poco, perché, come non succedeva loro da settimane, sentirono dei rumori lontani, di grida, che provenivano dalla foresta che segnava la fine della pianura. Istintivamente, Nihal estrasse la spada e Sennar si alzò in piedi, con l’aria concentrata. Aspettarono parecchi minuti prima di capire cosa stesse succedendo: un uomo stava correndo da solo, proprio verso la pianura e quando si accorse che non poteva nascondersi da nessuna parte, si allarmò ancora di più, gettandosi a terra per la disperazione. Senza pensarci nemmeno, Nihal iniziò a correre verso l’uomo che si rivelò essere un giovane sui venticinque, ventisei anni. Appena la vide, si spaventò ancora di più e urlò « Chi sei? Cosa vuoi? »
« Sono qui per aiutarti… » ma non poté dire di più perché svenne, cadendo a terra.
Poco dopo, Sennar la raggiunse e le mise una mano sulla spalla « Faremmo meglio a nasconderci da qualche parte, chiunque lo stesse cercando, avrà notato il nostro fuoco »
Nihal ribatté « Ci sarà Oarf, se arriveranno qui. Non possiamo andare da nessuna parte, dobbiamo aiutarlo » lo sollevò da terra e con l’aiuto di Sennar, lo portò vicino al fuoco per esaminare le ferite alla testa. Ci fu bisogno di una buona ora di lavoro e di sforzi per curarlo e quando terminarono, Nihal era esausta mentre Sennar era ancora in forze.
Lo sconosciuto si riebbe improvvisamente e si accorse di essere circondato da due estranei e un drago. Un grande enorme bestiale drago. Tentò di alzarsi ma i suoi movimenti erano troppo goffi così fu costretto ad appendersi a Nihal « Chi siete? » Gli occhi scurissimi andarono prima da Sennar a Nihal e poi da Nihal a Oarf. Quando poi si accorse che Nihal aveva gli occhi viola e i capelli blu fu nuovamente sul punto di svenire ma resistette ancora « Quello è un drago? »
« Si… » iniziò a dire Sennar « Tu chi sei? »
Lui non pronunciò subito il suo nome, soppesando le varie possibilità. Non sembravano affatto dei nemici, specialmente la ragazza ma la prudenza non era mai troppa « Ditemi prima voi chi siete »
Nihal prese l’iniziativa, altrimenti quel balletto su chi erano rispettivamente non sarebbe mai finito, e disse « Io sono Nihal, della Terra del Vento e lui è Sennar, della Terra del Mare » Li guardò con aria interrogativa e Nihal tentò di spiegarsi « Veniamo da lontano »
Tornò a guardare il drago « Non stento a crederlo… Io mi chiamo Tanaev… cosa vi ha spinti a venire qui? Specialmente ora, Simalav è una zona pericolosa »
« Simalav? » ripeté Sennar.
Gli occhi di Tanaev indicarono la piana « Questa pianura, si chiama così. La guerra è a un centinaio di chilometri da qui »
La guerra. Sennar e Nihal si guardarono. Allora era vero: la natura umana non poteva sfuggire all’irrefrenabile voglia di combattere, di scontrarsi, di prevalere sull’altro. Erano fuggiti da una terra distrutta dalla guerra per andare in un territorio sconosciuto, che la guerra stava distruggendo.


N.d.A. Eccoci giunti dopo tanto tempo al terzo capitolo! Con questo, vi saluto perchè parto per una decina di giorni ma il prossimo capitolo è quasi pronto e appena torno lo posto :D Intanto, fatemi sapere che ne pensate! Alla prossima!
Luna

   
 
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