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Autore: Angel TR    29/08/2012    3 recensioni
Pioggia isterica
Sai che novità
La gente che mi giudica
E tu boom boom boom

Sulle note della canzone di Nina Zilli, un solo filo conduttore che lega queste one-shot.
Dalla speranza al fregarsene del giudizio della gente,
dalla seduzione di una donna al semplice abbraccio privo di malizia di una ragazza,
perchè l'amore è femmina.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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L’Amore e' Femmina.




Prompt: Galeotto fu il ring
Personaggi: Emilie “Lili” Rochefort/ Steve Fox
Ambientazione: pre Tekken 5 DR

L'amore è femmina
Se non riceve non si da
La prendo comoda
Calcolo le possibilità



Lili era sistemata tra il padre ed un tizio in giacca e cravatta che sbraitava il nome del pugile talmente forte da sputare saliva. La ragazza continuava a stringersi verso il padre, tenendosi più lontana da quello strano individuo come se la sua saliva fosse qualcosa di particolarmente schifoso che poteva persino ferirla.
Per l’occasione aveva indossato una felpa rossa (il rosso donava alle bionde) e un jeans attillato (il jeans donava a chi aveva le gambe snelle e lunghe) e delle sneakers molto femminili (le sneakers donavano a chi era molto alta), tutto da “battaglia”, per così dire (la felpa Hollister e il jeans Levi’s: per Lili erano cose “così, per stare in casa”).
Si sistemò il foulard e strizzò gli occhi, nel tentativo di capire quale fosse questo pugile così famoso da mandare una folla in visibilio; però, con tutto quel casino, non riuscì proprio a individuarlo e, dopo aver lanciato un’occhiata alla mano, reputò la sua manicure più interessante di quell’incontro di boxe.
:-Guarda, ma chère- le disse il padre all’orecchio quando notò che era distratta :-Ils sont en train de venir.- Stanno venendo.
Lili si alzò sulle punte e vide due uomini salire sul ring. Uno era solo un ragazzo: poteva avere quattro o cinque anni in più a lei. Quel tipo era sicuramente inglese: il modo in cui portava i capelli pettinati all’indietro con il gel, il modo in cui rivolse un sorriso gentile, elegante ma sobrio alla platea, il modo in cui guardò l’avversario. L’essenza del pugile inglese.
Biondo, occhi azzurri, naso dritto, sopracciglia curate, fisico muscoloso ma slanciato. Niente male, dovette ammettere Lili.
Degnò a malapena di un’occhiata l’altro pugile, impegnata com’era a fissare l’inglesino. Lili conosceva molto bene l’inglese, dopo voleva scambiare quattro chiacchiere con lui; sicuramente conosceva il padre. Però c’era qualcosa che le interessava di più della sua bellezza: lo stile di combattimento.
I battiti del cuore accelerarono quando i due si posizionarono uno di fronte all’altro, percorrendo il perimetro del ring con passi lenti e ponderati, i pugni alzati davanti al viso, lo sguardo che saettava dalle mani ai calci, dai calci alla faccia. Poi il combattimenti iniziò (Lili sobbalzò al trillo della campanellina).
Si ritrovò ad urlare pure lei –seppur in modo molto più chic ed elegante del tipo affianco che sputacchiava- e tifò per il tipo inglese manco fosse una sua fan d’epoca. Non conosceva neppure il suo nome!
Ovviamente, l’inglesino aveva più tattica, più esperienza, più intelligenza dell’altro e Lili, in cinque secondi, profetizzò la vittoria dell’inglese; nessuno attorno a lei, però, parve sorpreso di quella sua conoscenza. Allora Lili non lo sapeva, ma il tipo che aveva puntato era il pugile migliore in circolazione, uno dei migliori che ci fosse mai stato.
Allora Lili non sapeva neppure che quel bel ragazzo con i capelli del suo stesso colore era una macchina creata dalla Mishima Zaibatsu –industria che avrebbe rovinato il padre.
E fu forse perché ignorava le sue origini, che rimase folgorata da lui quando alzò il cinturone della vittoria con una mano mentre il giudice gli sollevava l’altra. Il ragazzo scese dal ring e s’incamminò verso la tribuna d’onore ai piedi del palco. Oddio, oddio, sta venendo verso di me.
Si sistemò i capelli con mani tremanti, chiedendosi perché mai avesse indossato quegl’indumenti insulsi e sperando che il padre non le facesse fare brutte figure (<< Questo è il mio tesorino, Emilie, il mio piccolo, grande bijoux. Ha ancora la sua collezione di orsacchiotti Teddy! Non è tenera? >>). Cose che una qualsiasi sedicenne-quasi-diciassettenne potesse temere al pensiero di essere presentata dal padre ad un bel ragazzo.
Mentre si avvicinava, Lili notò che avevano altre cose in comune: la carnagione, il colore degli occhi, i riflessi che le luci creavano sui suoi capelli. Il ragazzo camminava con classe, risultando sobriamente elegante (ormai Lili aveva deciso che quell’avverbio e quell’aggettivo si adattavano perfettamente all’inglese) persino in tenuta da pugile e…aspetta, non sarebbe dovuto essere grondante di sudore? Quel tipo era asciutto, sembrava stesse sfilando, non era stanco nemmeno un po’.
:-Bonsoir Steve. Comment ça va?- Lili lanciò un’occhiataccia al padre. Perché diamine non parlava inglese? Perché metteva in difficoltà il ragazzo?...no, Steve, si chiamava Steve.
:-Bonsoir monsieur Rochefort! Ça va bien… ho appena vinto il titolo: sono felice!- Lili aveva avuto ragione: Steve aveva uno spiccato accento inglese. Appoggiò le mani alla balaustra che separava la tribuna d’onore dal palco e gettò la testa all’indietro, ridendo. Oh mio Dio, ora svengo.
Gli occhi di Lili corsero alle sue mani: si era tolto i guanti. Lili notava molto le mani delle persone, pensava fossero un indizio su molte cose. E Steve le aveva proprio come piacevano a lei: forti, curate il giusto, da ragazzo quasi uomo. Accostò le sue e sorrise perché erano proprio una bella coppia di mani.
:-Mi permetto di presentarti mia figlia Emilie.- Lili si svegliò dal sonno. Pensò: Ora mio padre mi fa fare una bella figuraccia. Steve guardò verso di lei, negli occhi azzurri ancora l’ombra della risata. Lili respirò affondo.
Lui tese la mano e lei l’afferrò. Il palmo non era sudaticcio. :-Ciao, Emilie! Piaciuto l’incontro?-
Sì!, esultò mentalmente lei. :-Oh, sì! L’uppercut finale è stato davvero il colpo di grazia. Ma anche i ganci e il fatto che hai sfruttato lo sfinimento dell’avversario…com’è che si chiama il garçon?...per via dei troppi calci. Ovviamente ho adorato la classe nei movimenti…e la tattica dell’aspettare l’attacco dell’avversario per sviarlo e colpirlo…ricordo che anche nel sumo c’è una tattica del genere, sfortunatamente non mi viene in mente il nome!- Steve la fissava sconvolto. Ah!, non si aspettava una ragazza informata sul pugilato. :-Ho la sfortuna di non aver visto molti incontri di boxe…questo è il primo che vedo…ma mi piace molto, credo che m’informerò meglio.-
Lui si passò una mano tra i capelli, disorientato. :-Wow.- disse solamente in un soffio di voce. Il padre la fulminò con un’occhiata. Voleva fosse femminile e delicata come il suo aspetto, e che svenisse davanti a un incontro manco fosse una femminuccia dell’epoca vittoriana. Non aveva idea di che modi eleganti e aggraziati avesse…quando combatteva.
:-Emilie ha una stramba passione per i combattimenti.- si scusò il padre.
:-No, no, è davvero…bello che una ragazza sia così appassionata! Non è cosa di tutti i giorni.- Steve le lanciò un’occhiata e Lili batté le ciglia, poi sorrise. Non era scappato a gambe levate! Che tesoro.
:-Monsieur Rochefort! Che piacere!- chiamò qualcuno e il papà si allontanò, deliziando Lili oltre ogni dire. Lei volse tutta la sua attenzione su Steve.
:-Mister Fox…-
:-Ti prego, chiamami Steve. Mi fai sentire vecchio, altrimenti!- la interruppe lui, alzando le mani. Di bene in meglio, pensò Lili.
Con un agile salto, scavalcò la balaustra e lui indietreggiò, stupito. Stava calcolando la sua età. Erano quasi della stessa altezza.
:-Steve…ti prego, devi assolutamente convincere papà che non è poi così sbagliato che io partecipi agl’incontri!- Steve inclinò il capo.
:-Quali incontri?- chiese.
:-Incontri…così! Cioè, combattimenti di strada. E’magnifico! Mai provato? Dovresti!- ecco, era partita. Bel modo di conquistare il tipo. Mostrare attenzione, sì. Far vedere che era totalmente persa per gli incontri, non era proprio il caso. Avrebbe pensato che era pazza.
:-Emilie…Emilie…i combattenti di strada sono delinquenti. Potrebbero farti di tutto.- fece lui, fermandola. Le aveva posato con delicatezza una mano sulla bocca e probabilmente lei gli avrebbe lasciato l’impronta del suo lucidalabbra alla vaniglia sul palmo.
:-Ma tu non mi hai mai vista combattere! E questo è un grande vantaggio per me.- mosse la bocca sotto la sua mano; un brivido le percorse la spina dorsale. Volle credere che gli occhi di Steve fossero sbarrati per lo stesso motivo e non per quanto suonassero folli le sue parole.
:-Giusto…ma sei una ragazza…-
Suo malgrado dispiacendosi, Lili si divincolò dalla mano di Steve. Lui tentò di riafferrarla ma lei gli mise un piede sulla spalla e volò letteralmente, ritrovandosi alle sue spalle, gli mise la braccia al collo e, tremando non per ciò che aveva fatto ma per la vicinanza di Steve, gli sussurrò all’orecchio :-Saresti morto adesso.- Sentiva il profumo del suo dopobarba, del suo shampoo. Però, poi quando ,nel lasciarlo, il naso si avvicinò alla spalla, Lili notò un fatto che la terrorizzò: Steve non aveva odore. Non aveva calore umano.
Come diavolo…?
Lui si girò e la guardò talmente sconvolto che lei s’intenerì e quei pensieri di dileguarono. Avevano entrambi dei segreti. :-Ho imparato a difendermi, tutto qui, Stevie.- Nessuno li stava guardando. Nessuno si era accorto di nulla.
:-Capisco, Emilie.- disse lui, afferrando al volo ciò che lei intendeva dire.
:-Chiamami Lili.- ribatté lei, sorridendo. :-Non scapperai via come tutti gli altri vero?- chiese, e in quel momento sembrò proprio una bambina terrorizzata dall’aver rivelato un segreto pericoloso ad un nuovo potenziale amichetto.
Steve sorrise. :-No. Non scapperò. Magari mi vedrai più spesso a casa tua.- le sue guance bianche non arrossirono ma parve imbarazzato comunque. Lili pensò che i loro occhi brillavano allo stesso modo.
Quattro giorni dopo, Steve Fox bussò alla porta della villa di Emilie.


ANgolo Autrice
Bonjour! **
Ho aggiornato yeah! XD
Ho anche un altro capitolo nella pentola ma è ancora incompleto xD
Vi piace questo? U.U Lili e Steve hanno molto in comune e so che molte di voi lo vedete con Julia ma...non so perchè, mi piacciono xD
Beijinhos, Angel<3

  
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