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Autore: aras95    29/08/2012    6 recensioni
-Mamma, la nonna quando torna?- chiese una bambina di 4 anni alla madre, guardandola con uno sguardo vispo. Gli occhi così chiari da sembrare bianchi, i capelli neri come ali di corvo, e la pelle bianca, non facevano che ricordare alla donna la madre, impegnata insieme ai suoi amici a istruire le giovani menti del Mondo Magico.
-Te l'ho già detto Morrigan, la nonna è impegnata, se vuoi puoi mandarle un gufo per chiederle se torna a casa per Natale- Le disse Helena, che vide poi la figlia correre come un fulmine verso la sua camera.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Luna Lovegood, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Scozia, Un castello antico



-Mamma, la nonna quando torna?- chiese una bambina di 4 anni alla madre, guardandola con uno sguardo vispo. Gli occhi così chiari da sembrare bianchi, i capelli neri come ali di corvo, e la pelle bianca, non facevano che ricordare alla donna la madre, impegnata insieme ai suoi amici a istruire le giovani menti del Mondo Magico.

-Te l'ho già detto Morrigan, la nonna è impegnata, se vuoi puoi mandarle un gufo per chiederle se torna a casa per Natale- Le disse Helena, che vide poi la figlia correre come un fulmine verso la sua camera.

Tale e quale a suo padre” pensò. Si sedette e ricominciò a leggere un antico tomo dalla cui lettura la figlia l'aveva distolta pochi minuti prima. Improvvisamente qualcosa disturbò la sua lettura, ma stavolta non era la figlia o qualche elfo domestico che le chiedeva disposizioni, bensì un' energia oscura che si avvicinava al castello. Lo riconobbe immediatamente e si preparò ad un nuovo scontro con quel testardo che si ostinava a insistere nella sua protesta silenziosa contro la disposizione della madre e degli altri due sull'entrata dei mezzosangue nella scuola. Era molto lontano dal suo castello e questo la insospettì. Chiamo telepaticamente la figlia che arrivò poco dopo.

-Mamma cosa succede? Di chi è quest'aura?- chiese la piccola stranita. - Un vecchio amico della nonna tesoro. Senti ora voglio che vai da Winky e ti fai portare a scuola dalla nonna.- disse Helena con ansia. Avvertiva la presenza di quella serpe sempre più vicina e questo non era mai da considerarsi un bene.

-Ma mamma io voglio restare con te?- fece la piccola in lacrime – Morrigan ora voglio che tu mi obbedisca, fai come ti ho detto capito?- fece Helena dura.

Va bene mamma. Tornerai a prendermi vero?- si arrese infine la bambina con le lacrime agli occhi – Certo piccola sta sicura e ricorda che qualsiasi cosa succeda io e la nonna ti vogliamo bene- la salutò Helena.

Dopo essersi assicurata che la figlia non fosse più al castello si diresse incontro all'ospite indesiderato, che in quel momento bussava alla porta. All'ingresso sostavano due signori dall'aria austera che lei invitò nel salotto per discutere degli affari che li portavano nella sua dimora. Il primo aveva capelli neri lunghi raccolti in una coda e occhi neri simili a quelli di un serpente. Il secondo invece appariva molto più giovane forse della sua età, ma le differenze con il suo accompagnatore, finivano lì. - Cosa porta lor signori qui nella mia dimora?- chiese Helena affabile. - Speravo di trovare la vostra incantevole madre milady, sono passate molte lune dal nostro ultimo incontro- rispose il più anziano dei due. - Oh messer Salazar Serpeverde dovreste sapere che in questo periodo mia madre è impegnata altrove, in un luogo ove anche voi ora sareste se non vi foste così allontanato dai vostri compagni.- Disse Helena. -Oltretutto è solo per vostra scelta se è trascorso così lungo tempo dalla vostra separazione. Mia madre e i suoi compagni erano addolorati della vostra scelta e ostinazione a persistere nel vostro intento.- concluse lei.

-Milady le vostre parole mi feriscono, vorrei comunque lasciar un messaggio a vostra madre, potreste farmi la cortesia di recapitarglielo in mia vece? Temo che contattarla personalmente potrebbe scatenare astio nei reciproci confronti- parlò lui allora. - Prego messere lasci pure il suo messaggio appena possibile lo farò recapitare a mia madre- accetto Helena mentre furtivamente metteva mano alla bacchetta.- Molto bene- rispose Salazar e fulmineo disarmò la giovane che rimase impietrita. - Barone che messaggio consiglia di lasciare alla mia cara e vecchia amica?- chiese ancora lui. - Il messaggio che più desidera mio signore, consiglierei tuttavia che sia chiaro e conciso, secondo le notizie raccolte costei aveva una figlia tuttavia la bambina non è al castello quindi la vostra amica potrebbe già essere in viaggio per raggiungerci- rispose il giovane. -Ha perfettamente ragione signor Barone vorrà dire che dovrò essere veloce-. Poi alzò la bacchetta verso Helena e la punta si illuminò di luce verde. - Un ultimo desiderio?- disse ghignando, Helena punto gli occhi fieramente in quelli di Salazar e disse – Verrà il giorno in cui tu e i tuoi ideali verranno definitivamente sconfitti e spariranno nel nulla, se con la mia morte favorirò ciò allora muoio con orgoglio e quel giorno sarò li ad osservare la tua caduta- poi una luce con il suo bagliore mortale illuminò il salotto.



Hermione si svegliò di colpo tremando e piangendo. Questa volta l'incubo era andato fino alla fine.

Si alzò e si diresse in bagno per sciacquarsi la faccia, mentre si asciugava si osservò allo specchio, durante l'estate il suo aspetto era cambiato i tratti che l'accomunavano ai suoi genitori stavano svanendo troppo velocemente per essere un processo naturale. I suoi capelli normalmente castani e ricci propri della madre avevano lasciato il posto a capelli neri e lisci con riflessi blu scuro. Gli occhi dorati erano diventati così chiari da sembrare ghiaccio e la pelle del color dell'oro era diventata bianca come neve. Insomma un cambiamento fin troppo radicale tale che l'aveva portata a domandarsi se quelli che fino ad ora l'avevano cresciuta fossero davvero i suoi veri genitori. Se a tutto questo ci si aggiungevano questi terribili incubi che aveva era normale che ultimamente era così preoccupata da non vedere l'ora di andarsene di casa per l'anno scolastico. Guardandosi allo specchio pensò:

“Ma sono davvero io questa sconosciuta che si vede allo specchio”. Inizialmente aveva pensato di essere una metamorphomagus ma poi controllando i suoi testi si era resa conto che avrebbe mostrato quelle capacità anche da piccola e quindi non poteva essere. L'unica idea che le era venuta in mente era che qualcuno, non si sa chi, le avesse lanciato fin da piccola un incantesimo per alterare il suo aspetto e che quell'incantesimo stesse perdendo efficacia con il passare del tempo.

“La donna del sogno mi è familiare, ma niente di quello che ho visto nel sogno mi ricorda qualcosa.

Se poi ci si aggiunge il nuovo pezzo che è la conversazione con Salazar Serpeverde ci capisco meno di niente. Perlomeno ho un indicazione del periodo in cui si svolge. Salazar Serpeverde era uno dei 4 fondatori ma chi era la donna? Il suo nome era Helena e aveva qualcosa a che fare con una amica di Salazar Serpeverde, dovrò fare qualche ricerca. Tra pochi giorni rivedrò Harry e Ron magari potrò chiedere loro di aiutarmi”. Presa una decisione tornò a dormire sperando di non rifare quell'incubo.


Angolo dello scrittore

Salve a tutti, questa è la mia prima storia in questa sezione spero che qualcuno legga e magari lasci una recensione per avere un giudizio sulla storia positivo o negativo che sia.

un saluto Aras

  
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