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Autore: Demsmuffin    02/09/2012    15 recensioni
Lui sorride. Sorride e io non faccio che pensare che con il suo sorriso che potrebbe illuminare l’intero l’universo. Il suo sorriso che farebbe sembrare luminoso il nero cupo della notte. Il suo sorriso che mi scioglie in mille pezzi. Il suo sorriso che non mi stanco mai di guardare. Il suo sorriso che rivolge a me. Io che ho la fortuna di poter ricevere quella rara meraviglia e a volte vorrei che non fosse così.
E allora i suoi occhi chiari si illuminano di felicità, roteano attorno senza vedere nulla e poi guardano me. I suoi occhi guardano me e io non so cosa fare.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Dedico questa storia a Mars e ad Ems. Grazie bellezze, siete importanti per me, mi date tanto. Vi voglio bene ♥


Capitolo uno.

 
Lui sorride. Sorride e io non faccio che pensare che con il suo sorriso che potrebbe illuminare l’intero universo. Il suo sorriso che farebbe sembrare luminoso il nero cupo della notte. Il suo sorriso che mi scioglie in mille pezzi. Il suo sorriso che non mi stanco mai di guardare. Il suo sorriso che rivolge a me. Io che ho la fortuna di poter ricevere quella rara meraviglia e a volte vorrei che non fosse così.
E allora i suoi occhi chiari si illuminano di felicità, roteano attorno senza vedere nulla e poi guardano me. I suoi occhi guardano me e io non so cosa fare.
Sorrido anche io, consapevole che mai avrei potuto raggiungere la sua bellezza, ma non mi importava. Io sorrido perché lui sorride.
“Hey Harreh” Mi dice con la sua voce talmente dolce che io non posso non rabbrividire. “Tutto bene?”
Io faccio di sì con la testa. Nervoso mi guardo attorno sperando che nessun altro veda la mia reazione. Sperando che nessuno capisca la mia morsa allo stomaco. Ma mi dimentico che siamo soli.
Lui si siede vicino a me, guardandomi sospettoso. Il suo sorriso è sempre lì, non se ne va. Ma adesso la sua espressione rilassata è stata sostituita da un’espressione accigliata.
“Sicuro? Mi sembri nervoso.” Con la sua solita sicurezza, accavalla le gambe, senza smettere di scrutarmi.
Devo stare attento. Attento a cosa faccio perché non posso fare capire niente. Non posso. Non posso.
“Certo, Loui. Come vuoi che stia?” Dico cercando di essere il più naturale possibile.
Ma lo sanno tutti che non so recitare. E la morsa allo stomaco non va via. Il respiro trattenuto nemmeno. Il mondo per me è ancora fermo. Immobile.
“Sicuro Haz? Perché se non stai bene e mi stai dicendo una bugia..” Si avvicina al mio viso. Rimango pietrificato. Mi sforzo di continuare a sorridere ma è difficile.
Perché fa male sorridere. Perché tutti i muscoli della mia faccia fanno male. Li sto sforzando, loro non vogliono ridere.
Ma non posso lasciarli liberi.
Punta il dito contro il mio petto.
“Dimmi che succede. Quel sorriso non mi convince.” Insiste.
Mannaggia a lui. Non gli si può nascondere nulla. Capisce ogni cosa.
“Loui, davvero, sto bene.” Scuote la testa. Non è convinto.
Sta per ribattere quando si blocca. Si guarda attorno. Realizza che nella stanza ci siamo solo noi e mi stampa un bacio in fronte.
Dopo uno nel collo.
Rabbrividisco ancora. Perché lo sta facendo? Perché sono così felice? Non devo sentirmi così. Non devo. E’ sbagliato.
Le sue braccia mi stringono a lui e io sorrido. Spontaneamente. I muscoli non fanno più male adesso.
“Non devi nasconderti con me, Haz.” Sussurra al mio orecchio. Sento le sue dita accarezzarmi la schiena. “Lo sai che devi dirmi tutto. Non sopporto di vedere quel sorriso.” Continua e io ho gli occhi lucidi.
Ricambio l’abbraccio, come se non ci fosse un domani. Mi godo ogni istante di quel momento perché non posso fare altrimenti. Contro ogni mia volontà voglio restare così per tutta la vita. Respiro profondamente il suo profumo fresco. Il suo profumo che da qualche mese mi fa girare la testa e accelerare i battiti.
“Lo so, scusa Boo.” Gli sussurro di rimando, sperando che anche lui abbia i brividi.
E mi ci vuole qualche secondo prima di realizzare che lui ha la pelle d’oca. Forse sente freddo, sì non c’è altra spiegazione.
Mi accarezza i capelli e poi scioglie l’abbraccio. Mi sento subito vuoto. Senza la sua forte presa, mi sento quasi perso.
“Non scusarti.” Mi dice. “Volevo ricordarti solamente che quando sei pronto, io sono qui, Harry. Sono sempre qui per te.”
Oh, Louis. Come faccio a dirtelo? Come faccio a dirti cosa ho che non va se persino io non riesco ad ammetterlo? Come te lo dico che vorrei che tu non te ne andassi mai? Come posso dirti che ogni volta che ti vedo con Eleanor il mio cuore perde un battito e mi faccio del male perché non ho altro modo per sfogare la mia rabbia? Come te lo dico Louis? Come posso dirtelo senza farti scappare via?
Annuisco. Ma non sono convinto e lui lo sa. Lui se ne accorge. Perché Louis William Tomlinson è il mio migliore amico. E mi conosce persino meglio di me stesso.
Ma non dice nulla. Non va avanti cercando di convincermi che devo parlare. Non lo fa. Semplicemente mi stringe la mano. E a me sta bene così.
Mi stampa ancora un bacio in fronte e mi sento mancare.
“Devo andare.” Guarda in basso, dispiaciuto.
Non posso nascondere la mia delusione, non posso.
“Ho una cena.” Continua accennando un sorriso.
E io lo so cosa sta per dirmi. Lo so con chi è impegnato.
Sciolgo il contatto e lui sospira.
“Harreh, mi spiace. Se hai bisogno di me resto qui, la chiamo e..”
“No.” Lo interrompo subito. Non avrebbe rinunciato alla sua cena con la sua splendida ragazza per asciugare le mie lacrime insensate. “Vai e divertiti.” Forzo un sorriso. E lui si accorge anche di quello.
Ma fa un cenno positivo. Si alza e mi da un bacio sulla testa.
“Sei il migliore amico del mondo, lo sai?”
E io voglio urlare. Voglio urlare perché non voglio essere il tuo migliore amico, Louis. Voglio essere qualcosa di più. Voglio essere la persona con cui vai a cena.
Ma non è possibile ovviamente.
Stavolta non si accorge di niente e saltellando se ne va.
Mi accerto che la porta della mia camera di albergo sia chiusa. Mi siedo sul letto, dove poco prima c’era anche lui e alzo le maniche del maglione.
Dei graffi rossi emergono subito. Pulsano di dolore e mi accorgo in quel momento che molti sono profondi.
Ringrazio il cielo che Louis non abbia visto niente. Nessuno deve vederli. Nessuno deve vedere quanto io in realtà fossi stupidamente fragile.
Mi distendo e guardo il soffitto senza un motivo particolare. Faccio cadere le mie braccia doloranti lungo i miei fianchi. Poi sospiro.
Il dolore sta quasi diventando insopportabile. E non mi dispiace.
Sì, sono felice del dolore. Perché lo merito e lo so.
Perché io Harold Edward Styles merito di soffrire.
Perché non sono mai abbastanza.
Perché ogni cosa che faccio, sbaglio. Non importa quanto volessi farla in quel momento.
Io sbaglio.
Io devo soffrire perché sono solo uno stupido ragazzino che non fa altro che sorridere alle telecamere per dimostrare al mondo la bellezza dei suoi occhi profondi come il cielo e dei suoi ricci indomabili.
Io merito di soffrire perché sono gay. Io merito di soffrire perché sono innamorato del mio migliore amico.
Una lacrima scende sulla guancia e mi affretto ad asciugarla. No, non posso piangere. Non posso essere ancora così debole.
Chiudo gli occhi. All’improvviso sento la mancanza di contatto fisico. E non quello di Louis, ma uno qualunque. Ho bisogno di dire a qualcuno perché ultimamente porto sempre maglioni o maniche lunghe.
Ma non posso fare sapere agli altri che sono debole.
Gli altri non devono sapere.




Styles wife's corner 

Lo so, è depressisima. Vi prego non uccidetemi çç
L'idea mi è venuta fuori in realtà leggendo una fan fic in inglese in cui era Louis a tagliarsi. Perciò tendo a sottolineare che sono consapevole di non aver messo al mondo un'idea originale, ma avevo voglia di scriverla. Oh, l'ispirazione a quella fic finisce qui, anche perché ho letto solo il primo capitolo (ma la continuerò, non ve ne frega nulla, amen) lol 
Il banner l'ho fatto io, perciò prendete senza chiedere o senza mettere i crediti e siete morte ♥
Questa storia, come tutte le altre che scrivo, è una Larry (si era capito) e prevedo alcuni capitoli a sfondo rosso, vi avviso, in caso qualcuno si scandalizzi in futuro lol 
Eniwei, fatemi sapere che ne pensate, prometto che i prossimi capitoli saranno più lunghi, ma non meno depressi #perdono. 
Le critiche sono sempre ben accette, ma devono essere costruttive, perciò se dovete commentare con "fa schifo" siete pregate di evitare. 
Vi lascio il mio twittah e il mio ask in caso vi va di parlarmi o di domandarmi qualcosa. Giuro che sono mordo (o forse sì..?)
Love you all.
Peace, love and Larry Stylinson, Sarah ♥




   
 
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