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Autore: sweetharry    05/09/2012    26 recensioni
Quest’anno mi ha cambiata, lui mi ha cambiata. Mi ha fatto conoscere l’amore, facendomelo respirare a pieni polmoni. Mi ha insegnato che nella vita si va avanti. Mi ha insegnato quanto si tenga ad una persona a tal punto di fare tutto per lei, anche rischiare la vita. Mi ha insegnato quanto un’amicizia sia forte e duratura anche a distanza di anni, e che questa può tramutarsi in qualcosa di ancora più bello come l’amore.
Se ero felice? Eccome se lo ero.
Se lo amavo? Ogni giorno di più.
Se lo avrei continuato ad amare? Sempre.
Se sarei rimasta con lui per il resto della vita? “Finché morte non ci separi”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cinque anni dopo;
 

- Evelyn ti ho detto di non correre! – continuavo ad urlare a quella bambina testarda che si ostinava dallo smettere di correre. Era maggio, non faceva freddo, anzi, il sole risplendeva alto nel cielo di Doncaster, ma non volevo che la mia piccola bambina di affannasse. Cinque anni eppure tutta quell’energia in corpo.
Già, cinque anni erano passati da quando la vidi tra le mie braccia per la prima volta. Io ed Harry ci sposammo quando lei aveva solo tre mesi, ma adesso avevo la fortuna di essere chiamata la “Signora Styles”, ma io preferivo signorina, infondo avevo solo ventitré anni, ancora. Louis ci aveva tenuto in casa con Evelyn fino all’età di un anno e mezzo, finché Eleanor non venne ad abitare da lui e trovammo una graziosa villetta a Londra, non troppo grande, ma perfetta per tre persone. E adesso, dopo quasi quattro anni, sono ritornata nella casa del mio migliore amico, per festeggiare il quarto compleanno del piccolo Nick Tomlinson.
Già, Nicholas Tomlinson, figlio del mio migliore amico. Dopo un anno dalla nascita di Evelyn, Louis ed Eleanor si sono ritrovati più o meno nella situazione mia e di Harry, con l’unica differenza che loro erano un po’ più grandi di noi – non che Louis fosse più maturo, andiamo, si divertiva ancora a tirare le saponette dalla finestra del bagno con Nick.
Smisi di riflettere quando la chioma biondo cenere di Evelyn si avvicinò a me, affannata e accaldata.
- Che ti ho detto io? – le dissi, porgendole un bicchiere d’acqua e passandole una mano sul volto arrossato. – Non correre troppo. –
- Mamma io e Nick stiamo solo giocando un po’! – si lamentò, porgendomi il bicchiere d’acqua. Feci per ribattere, ma un ometto appena più basso di lei ci venne incontro, toccandole la spalla.
- Presa! Ora tocca a te prendermi. – la voce acuta come quella di Louis era inconfondibile.
- Nick non far correre troppo Lyn, riposatevi un po’. – tentai di contrattare con il piccolo Nick, che invece restò fermo sulla propria idea.
- Zia oggi compio quattro anni e sono grande e decido io quanto giocare! – incrociò le braccia al petto e mise il broncio.
Tirai la testa all’indietro ridendo, e dando un bacio sulla fronte di Evelyn.
- Va bene, ma fra cinque minuti la smettete e vi calmate, ok? –
Urlarono un “ok” all’unisono, prima di ripartire e correre lungo il perimetro dell’enorme giardino di casa Tomlinson. Evelyn e Nick sono migliori amici nonché una sorta di cugini. Quando il piccolo Nick nacque, Evelyn fu la prima a vederlo e a giocarci da subito insieme. Quei due bambini si volevano davvero bene.
Continuai a guardarli correre, quando una mano mi si posò sulla spalla e sussultai. Mi girai, incontrando un paio di occhi azzurri, proprio come quelli di Nick.
- Dove la prende tutta quell’energia tuo figlio? – domandai a Louis, che nel frattempo si era seduto sulla sedia accanto alla mia, porgendomi un bicchiere di succo.
- Ha ripreso tutto dal papà. – rise. – E tua figlia tutta quella bellezza dove l’ha presa? –
- Tutta dal papà. – affermai sorridendo, e bevendo un sorso della bevanda.
- E dalla mamma! – mi puntò un dito contro. – Sam possibile che a ventitré anni tu sia ancora convinta di non essere carina? –
- Louis sto scherzando! – gli diedi un buffetto sul braccio. – E possibile che tu a ventisei anni ti metta ancora a tirare saponette dal bagno? Per di più con Nicholas! –
Si lasciò sfuggire una piccola risata. – Hey, è divertente. Dovresti provare! –
- Passo. – alzai la mano a mo’ di difesa.
- Piuttosto… - Mi mise un braccio intorno alle spalle. – Quando hai intenzione di dirglielo ad Harry? Lo sanno tutti tranne lui, qui. –
Risi, portando una mano alla bocca e ricordando quando lui aveva intenzione di chiedermi di sposarlo, lo sapevano tutti tranne la sottoscritta. Era una specie di “vendetta”.
- Credo andrò a dirglielo ora, tranquillamente, in veranda. Spero la prenda bene. – dissi, facendo un lungo sospiro e alzandomi dalla sedia, seguita da Louis.
- La prenderà più che bene, vedrai. Non avevo mai visto due persone innamorate come lo siete voi due, Sam. – mi sorrise. Ricambiai il sorriso e mi bottai fra le sue braccia, ricevendo un bacio sulla tempia. Gli sussurrai un “ti voglio bene”, prima di lasciare che prendesse il piccolo Nick e lo mettesse su una spalla, facendolo girare.
Camminai per il lungo giardino, intenta ad andare un po’ dal gruppo di amici, nonché compagni di avventure: Zayn, Tiffany, Francesca, Liam, e Niall.
Zayn e Tiffany, dopo cinque anni, sono innamorati più che mai: non pensavo riuscissero a durare così tanto, dato le continue litigate per delle cose futili, ma il destino invece ha voluto il contrario. A differenza nostra però ancora erano titubanti sul fatto di sposarsi, si ritenevano ancora giovani.
Sfortunatamente, fra Liam e Francesca non c’era più nulla. Si erano lasciati dopo due anni, per una questione di fiducia e di lontananzna: Francesca in Italia, Liam in Inghilterra, tutto andava liscio fin quando i costi dei voli non sono aumentati ed hanno iniziato a vedersi sempre di meno, finché la fiducia di entrambi non calò, e di conseguenza decisero che era meglio per entrambi stare separati. Nonostante tutto però continuavano ad essere amici, di fatto stavano allegramente chiacchierando fra di loro. Liam la guardava con occhi sognanti, e tutti noi sapevamo che non aveva mai smesso di amarla. Niall ha divorziato con il cibo quando due mesi fa ha conobbe Karen, una ragazza scozzese dagli occhi color nocciola e dai capelli rosso fuoco, che gli ha fatto completamente perdere la testa. Ce l’ha presentata due settimane dopo essersi messi insieme, e devo dire che è una ragazza allegra e simpatica, forse troppo eccentrica.
- Hey bionda. – richiamò la mia attenzione Francesca, che smise di parlare con Liam e mi venne incontro, seguita dal resto del gruppo. Le passai una mano fra i capelli a caschetto. Le stavano bene, per quanto adorassi i suoi capelli lunghi. Fortuna che quando mi aveva detto di tagliarmeli ho rifiutato, di fatto ora li ho ancora più lunghi e boccolosi, una tortura.
- Allora Sam, glielo vai a dire? – chiese Tiffany, sorridente come sempre. Annuii incerta. Ne avevo parlato con tutti, tutti lo sapevano, tranne Harry. Avevo paura che potesse rifiutarmi o… che non gli andasse bene, ecco.
- Voglio proprio vedere la sua faccia! – commentò Zayn, sorridendomi e dandomi un pizzicotto sulle gote. Arricciai il naso, sapeva quanto mi dava fastidio ma lo faceva lo stesso.
- Ho solo paura che non la pensi al mio stesso modo… - sussurrai.
- Io credo non gli dispiacerà. – mi sorrise Liam, con il suo solito sorriso dolce e rassicurante.
Ricambiai il sorriso, quando mi sentii strattonare per il vestito bianco. Abbassai lo sguardo e vidi Evelyn sorridente che mi richiamava. Mi abbassai e la presi in braccio, sistemandole un riccio che le era caduto sulla fronte.
- Ma ciao signorina! – la stuzzicò Tiffany. Evelyn si sbracciò, cercando di prendere le spalle di Zayn.
- Voglio andare in braccio a zio Zayn! – si lamentò. Ridemmo tutti, dopodiché lasciai la piccola Lyn tra le braccia di Zayn, che iniziò a farla saltare e a farla ridere. Fra loro due c’era sempre stata un’intesa, forse perché entrambi erano fissati con i capelli. Guai se toccavi i capelli di Evelyn, ti avrebbe morso un dito – esperienza personale.
- Bè io vado, tenete d’occhio voi Lyn? – domandai, dandole un bacio sulla guancia. I ragazzi barra zii annuirono, dandomi il via libera per dirigermi verso Harry.
Lo stomaco iniziò a contorcersi ed il cuore a battere. Andiamo Sam non fare la fifona!
Percorsi un tratto di giardino, quando lo vidi: camicia bianca dentro i pantaloni di seta neri, papillon nero e quei ricci che tanto amavo. Non era cambiato di una virgola. Appena mi vide posò il bicchiere di vino rosso sul tavolo e mi venne incontro, poggiando le mani sui miei fianchi e attirandomi a sé, facendo perfettamente combaciare il mio seno al suo petto.
- Signorina Styles. – adorava chiamarmi così, ed io amavo quando lo sussurrava sulle mie labbra, come in quel momento. Sorrisi, osservando le sue labbra aperte in un sorriso, e non mi trattenetti dal baciarlo. Unii le sue labbra alle sue, in uno di quei baci che tanto amavo. La sua lingua si incontrò con la mia, sapeva di vino rosso e questo aumentò l’intensità del bacio. Ci amavamo come prima, anzi, forse più di prima. Non avevo mai smesso di amarlo, mi faceva sentire viva.
Ci staccammo riprendendo fiato, e ci perdemmo l’uno negli occhi dell’altro, ci scrutammo, ci osservammo come per catturare ogni singolo tratto dei nostri volti, che ormai conoscevamo a memoria. Ma tutto questo finì quando sentii l’inconfondibile voce di Evelyn, venire verso di noi. Sorrisi vedendola correre a braccia aperte verso di noi, con Niall dietro che cercava di prenderla.
- Papà! Papà! Niall mi vuole prendere! – urlò la piccola Lyn, prima di fiondarsi tra le braccia di Harry, che prontamente la prese in braccio stringendola a sé.
- Tesoro, Niall vuole solo giocare, come i cagnolini. – sorrise, facendo ridere la bambina, per poi rivolgere un occhiata a Niall.
- Come sei simpatico, Harry. – lo schernì Niall. – Avanti Evelyn, andiamo a giocare e lascia mamma e papà parlare un secondo! –
Harry si girò verso di me sorridente. – Dobbiamo parlare? –
- Ecco teoricamente dovevo dirti una cosa. – dissi, portandomi un boccolo dietro le orecchie.
Harry mi osservò per un attimo, prima di rivolgere lo sguardo alla bambina. Più gli anni passavano, e più si notava la somiglianza che Evelyn ed Harry avevano: erano uguali, se non fosse per qualche piccolo particolare che contraddistingueva Lyn dal padre.
- Amore io e mamma dobbiamo parlare un attimo, appena abbiamo finito veniamo da te. – Le diede un bacio sulla guancia e la mise giù, prendendole i minuti fianchi e abbassandosi al suo livello. – Ora corri verso lo zio Louis e Nick senza farti prendere da Niall, fallo correre il più veloce che puoi! – a quelle parole la bambina scattò correndo verso Nick, ridendo e urlando a Niall che tanto non riusciva a prenderla.
Il biondo regalò un occhiata fulminea all’amico, che rideva, prima di rincorrere la minuta bambina cercando in tutti i modi di farla stare ferma.
- Allora, cosa devi dirmi? – mi domandò Harry, portando un braccio intorno alla mia vita. Gli baciai il naso e poi gli presi la mano, così che potesse seguirmi sulla veranda.
Arrivammo sulla veranda di casa Tomlinson, ricoperta da fiori di ogni genere e colore: si respirava un buonissimo odore di polline e petali, che adoravo tanto.
Iniziammo a passeggiare in silenzio, scambiandoci baci e abbracciandoci, finché non decisi di parlare.
- Harry, hai mai pensato che tutto quello che abbiamo passato, potesse ripetersi? – domandai, stringendomi al suo petto e avvicinandomi al suo volto.
 Mi sorrise. – Intendi la tua gravidanza? –
- Si. Nel senso, Se… Se si dovesse ripetere quel periodo una seconda volta, solo magari… meno complicato ecco, ti tireresti indietro? –
Lo vidi pensare un attimo, i suoi occhi fissavano un punto dietro di me e la sua espressione pensierosa. Quant’era bello, dio.
Rise appena, facendo fare un tuffo al mio cuore. – Mai. Ti amo, e per te ci  sarei sempre, lo sai. –
- Stai dicendo che non ti dispiacerebbe avere un'altra peste scalmanata come Evelyn gironzolare per casa? – sorrisi.
- No, non mi dispiacerebbe affatto. – mi diede un bacio a fior di labbra, attirandomi di più a sé. – Avrò un'altra persona da amare come amo le mie due donne. – sorrise, fissando le mie iridi azzurre.
- Allora il tuo desiderio è stato esaudito. – dissi, trattenendo una risata.
Lo vidi aggrottare la fronte, evidentemente spaesato. - Spiegati meglio. – poggiò la mia schiena sulla ringhiera in legno della veranda, facendo aderire i nostri corpi come pezzi di un puzzle.
Portai una mano sulla bocca, per soffocare una risata, e poi sorridendo dolcemente allacciai le mani al suo collo.
- Nel senso che, Harry. – feci una pausa, e sorrisi nuovamente. – Sono incinta, di nuovo. –

 

                                                     

                                                                            THE END.

 
 
 
 
Ragazze mie.
Ecco l’epilogo, questa è la fine.
Avete visto come finisce la storia? Sam è di nuovo incinta ahah, è questa la sorpresa :3
Ma non credo ci sarà un proseguito, quindi probabilmente finisce così la storia :)
La piccola Styles si chiama Evelyn! Vi piace come nome? A me un sacco c:
Comunque, mi dispiace lasciare questa fan fiction, mi ero affezzionata ai personaggi, a Sam, a Harry, a Louis, e a tutti gli altri.
E poi era la mia prima fan fiction quindi è la più importante.
Tornerò con nuove fan fiction! Ho intenzione di farle su tutti e cinque, più tante One Shot.

Maaaaaaaa! Ragazze ragazza rrrrrrragazze…
Non vi siete liberate di me! Perché questo è il link della nuova fan fiction con protagonista il nostro bradford bad boy:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1249009
Mi raccomando recensite il prologo, che ho già scritto gli altri e più recensioni lasciate e più il capitolo arriva prima! C:
Recensite anche questo capitolo oh! E’ la fine, voglio leggere cosa avete provato nel seguirla, nel leggere i capitoli… tutto! Quindi date sfogo ai vostri pensieri <3
Ora arrivano i ringraziamenti.
Grazie a TUTTE voi che avete seguito la storia dall’inizio e chi è arrivata all’ultimo momento, un grazie a tutte quelle che l’hanno messa nelle ricordate, seguite e nei preferiti. Davvero, io scrivo per voi e mi fa piacere che amiate la storia e i personaggi, davvero, per una scrittrice è una soddisfazione.
Ma il ringraziamento più importante, va a lui.
Grazie Harry, perché senza si te, senza ciò che mi fai provare, non sarei riuscita a scrivere questa storia.
E’ grazie alle emozioni che mi fai provare che sono riuscita poi a scriverle e a farle arrivare agli altri, talmente sono vere.
Grazie per farmi battere il cuore ogni volta che vedo i tuoi occhi, anche solo tramite una foto.
Grazie per farmi sentire le farfalle nello stomaco al suono con la tua risata.
Ma soprattutto, grazie per avermi insegnato ad amare, anche a distanza, ed è da questo che viene il titolo della storia.
Perché tu sei il mio amore platonico, e niente mi può separare da te, niente, finché continuerai a cantare io appartengo a te.
Ma il grazie è rivolto a tutti quei cinque cretini dei miei idoli, che mi fanno ridere e piangere allo stesso tempo. Che mi fanno emozionare con la loro voce e mi fanno sentire bene con le loro stupidaggini.
Grazie ragazzi, siete la cosa più bella che mi sia capitata.
 
E dopo questo piccolo angolo commovente, vi abbandono per ritrovarvi nella mia nuova Fan Fiction, spero la seguiate come avete seguito questa. :)
Un bacio,
Flavia.

 

 
  
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