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Autore: Nipotina    25/09/2012    3 recensioni
Come Lily e Scorpius si sono messi insieme.
Come sono stati i momenti passati insieme.
Come sono riusciti ad affrontare le difficoltà che sorgono in ogni coppia.
Come hanno lottato per stare sempre e comunque insieme.
Una mini-Long creata sulle note delle canzoni dei Modà.
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Dalla storia:
Molte notti dopo Lily Potter, a diciassette anni, non era ancora diventata una principessa. Era indubbiamente la principessa di casa, dato che suo padre stravedeva per lei, ma le somiglianze finivano qui.
Lily Potte era rossa con gli occhi castani, non bionda con gli occhi azzurri (ma la sua principessa preferita restava Biancaneve).
Lily Potter aveva due fratelli più grandi che fin da piccola l’avevano abituata a menare le mani.
Lily Potter non era per niente una ragazza elegante e composta, anzi.
Lily Potter era un uragano.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vicarious Living'
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Dedicato alle 7 preferite.
Dedicato alle 3 ricordate.
Dedicato alle 15 seguite.
Dedicato soprattutto a Writer96 e a danyazzurra, che mi hanno seguito fin dall’inizio.
Grazie.

 
 
 

VOLEVO DIRTI

 
 
 
-Credo che tuo fratello James stia seriamente pensando di uccidermi- disse Scorpius, guardando per un attimo il maggiore dei Potter e poi tornando a guardare Lily, ghignando compiaciuto.
-Bè, è naturale non trovi? Dopotutto ogni suo piano è andato distrutto, e ormai non potrà fare più niente per dividerci- commentò Lily alzando noncurante le spalle.
-Cos’è questa, Rossa, una dichiarazione d’amore?- la prese in giro Scorpius.
-Direi che è del tutto consona a una giornata come questa. E non fare tanto lo spiritoso, so bene che ormai non vuoi lasciarmi andare-
-Purtroppo è così, devo avere una qualche malformazione nel cervello per desiderare una cosa del genere-
-Te la do io la malformazione nel cervello, idiota che non sei altro-
 
Da lontano James osservava la scena, sua sorella che volteggiava sulla pista da ballo stretta al biondo malefico. Hugo gli si affiancò, e per un attimo stettero entrambi zitti.
-Bè, alla fine si è fatto perdonare. Io l’avrei almeno torturato un po’, ma Lily purtroppo ha deciso di andare fino in fondo con lui- commentò Hugo scrollando le spalle, ormai rassegnato.
-Almeno se la farà di nuovo soffrire avremo tutte le ragioni per farlo fuori sul serio- rispose James, che invece doveva ancora digerire del tutto la cosa.
-Non la farà soffrire più. Ormai ha imparato la lezione- giunse la voce di Albus da dietro.
-In realtà, credo che lui dipenda da Lily molto più di quanto Lily dipenda da lui-
Rimasero tutti e tre a guardare Lily e Scorpius mentre ballavano e, in cuor loro, ognuno si rese conto che lei non era mai stata così felice come in quel momento.
“Accidenti!” pensò James.
 
-Credo comunque che la cosa che ricorderò di più di questo giorno sono i nostri genitori. Non ho mai visto mio padre rendersi così ridicolo prima d’ora- disse Scorpius, accennando a un angolo in cui Harry e Draco si guardavano in cagnesco, divisi solamente dalle rispettive mogli, che invece chiacchieravano allegramente.
-Perché, mio padre no? Tra lui e James non so chi sia peggio- sbuffò Lily, chiedendosi per la centesima volta nella giornata cos’avesse fatto di male per meritarsi simili parenti.
 
-Ricordati, Sfregiato, che i figli dei nostri figli non avranno mai nomi di qualche tuo lontano parente defunto, mentore deceduto o animaletto da compagnia- borbottò Draco con le braccia incrociate.
-Di sicuro non avranno degli improbabili e orrendi nomi di stelle o di personaggi mitologici- ribattè Harry, guardandolo in cagnesco.
-Almeno il mio nome ha un significato profondo e una tonalità nobile. Il tuo invece è talmente comune che anche i Babbani lo usano-
-Almeno il mio nome non fa pensare a un idiota dell’Ottocento-
-Direi che è ora di smetterla, eh?- disse Ginny fulminando Draco ed Harry con lo sguardo.
-Fatevene una ragione, sarebbe anche ora- aggiunse Astoria.
 
-Quanti altri parenti inquietanti che mi minacciano di morte se ti faccio star male dovrò sopportare?- chiese Scorpius, guardando leggermente torvo Louis Weasley che si allontanava.
-Un po’. Per tua sfortuna ho tanti zii maschi e anche tante cugine femmine, che non sono certo meno inquietanti di loro- disse Lily, assaggiando un dolce con la punta del dito.
-Pacchetto completo insomma! Ma cercherò di sopravvivere-
-Non vorrai lasciarmi vedova così presto, vero signor Malfoy?-
-Assolutamente no, signora Malfoy!- esclamò Scorpius attirando Lily a sé e baciandola.

Era un luminoso giorno di maggio. Le rose erano sbocciate da poco, il loro odore si spandeva nell’aria. Nel cielo limpido non c’era nemmeno una nuvola.
Scorpius guardò Lily, avvolta in uno stupendo abito bianco, ballare insieme a Louis, e ringraziò tutti i Maghi passati, presenti e futuri per averlo aiutato ad arrivare a quel giorno.
Al aveva ragione, lui dipendeva da Lily più di quanto lei dipendesse da lui. Eppure a lui andava bene così, perché ormai non avrebbe più potuto mentire a se stesso: senza di lei, lui non avrebbe campato neanche un giorno.
Aveva commesso tante idiozie nei suoi confronti, e in fondo capiva il perché dell’astio di James e Hugo, ma per sua fortuna Lily l’aveva sempre riaccolto, anche se non prima di averlo fatto penare un po’.
Probabilmente avrebbe commesso ancora tante idiozie (non osava pensare a come si sarebbe comportato con dei bambini appena nati!), ma alla fine quella santa di sua moglie l’avrebbe sempre perdonato.
Scorpius ghignò tra sé e sé. “Moglie”, era così strano dirlo. Per lui Lily sarebbe sempre rimasta la sua ragazza.
 
-Andiamo maritino mio. Mia mamma vuole ballare con te, e poi credo che mia nonna avrebbe piacere a commentare quanto tu sia magro-
-Ma quanti diavolo di parenti hai, Rossa?-
 

THE END

 
 
 
 
 
 
My Space.
Bè, se che ho pubblicato settimana scorsa, ma ormai la storia è finita e il capitolo pronto, quindi non vedo perché non concludere alla svelta.
Il capitolo è corto, lo so (e non mi piace nemmeno molto), ma ho voluto un po’ tirare le fila con le varie reazioni della famiglia, e in fondo nemmeno gli altri capitolo erano lunghissimi.
Nonostante siano solo quattro capitoli è la prima long che concludo, e sono abbastanza soddisfatta per questo ^^ Per quanto ci tenessi, comunque, non vi nascondo che sono contenta di finirla, perché era pur sempre un peso di un certo livello.
Che altro… ringrazio tutto voi che avete letto questa storia!
A presto =)
Nip.
  
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