Il tiepido sole mattutino entrò
nella stanza, illuminando debolmente l’angelico viso di Lily
Evans.
La ragazza si alzò leggermente
infastidita dal risveglio e guardò la sveglia posata sul comodino di sinistra:
6.38.
-Mmmm…è presto!- affermo diretta a
nessuno in particolare, dopodiché si sdraiò sul comodo letto a baldacchino e
portò la morbida trapunta rossa-ora fin sopra la testa
ramata.
Si rigirò nel letto più volte ma si
rese conto che era tutto inutile.
Così, imprecando, si mise in piedi e guardò le sue
compagne di stanza, tutte ancora beatamente addormentate.
Si diresse verso il bagno e si fece
la doccia.
Ne uscì quindici minuti dopo con un
asciugamano lungo arrotolato contro il magro corpo, i capelli rosso fuoco
bagnati che le ricadevano sul viso.
Si fissò allo specchio e ancora quei
pensieri le vennero a mente: era stufa di essere Lily Evans, anzi, era stufa di
essere quello che Lily Evans rappresentava, cioè la prefetto perfettina,
rispettosa delle regole, la più brava della scuola, la santarellina con la
divisa sempre in ordine e via dicendo.
Stufa.
Era stufa.
Tutto era iniziato un paio di giorni
prima.
Flash-back
Camminava a testa alta per i
corridoi di Hogwarts, orgogliosa e fiera come non mai per quello che aveva
fatto: era riuscita a tenere testa a Malfoy.
Aveva girato l’angolo quando le voci
di due ragazzi di Corvonero la fecero distrarre.
Si appiattì conto il muro, per
sentire meglio.
Ora non dovete pensare che Lily
Evans era una spiona, ma da la bocca di uno dei ragazzi era sicura di aver
sentito pronunciare il suo nome.
-…si, è così ti dico. Lily Evans,
quella di Grifondoro…hai capito chi, no?- chiese il primo
ragazzo.
-La santarellina
prefetto?-
-Si quella lì. Bene, Malfoy l’ha
insultata in malo modo e lei gli ha dato un calcio nei cosiddetti “Gioielli di
Famiglia”…hiii…hiii!-
-Ma chi, quella lì? Ma stiamo
parlando di Lily Evans? La santarellina verginella? La cocca del Lumacone?La
perfettina maniaca delle regole non che futura professoressa McGranitt?- chiese
stupito il secondo.
-Si, strano ma vero…anche le suore
hanno un punto forte ed è quello di sap…-
Ma Lily non restò a sentire
quall’era il punto forte delle suore, se ne andò con le lacrime agli
occhi.
Quello che le aveva fatto male non
erano gli insulti, quelli ormai gli scivolano addosso come l’acqua, ma il senso
delle parole dei due ragazzi.
Fine Flash-back
D’ allora lo stabile e sicuro mondo
che Lily Evans si era costruito incominciò a vacillare e ,infine, cadere a pezzi
sbriciolandosi.
Incominciò a chiedersi: Ma io sono
davvero così?
Si rispondeva
No.
Fra tre giorni sarebbe finito il
sesto anno e aveva gia preparato i bauli.
Si vestì in tutta fretta, aveva
preso una decisione.
Sarebbe
cambiata.
Aveva preso una decisione drastica,
ma necessaria.
Respirò profondamente ed entrò
nell’uffici del preside.
10 minuti
dopo…
Quando ne uscì si sentì
leggerissima, come se un grande peso le si fosse tolto sullo
stomaco.
Chiedendosi come mai ora camminare
le sembrava così facile si diresse nei bagni.
Entrata lì aspettò che suonasse la
campanella della 1° ora, che lei avrebbe saltato.
La campana era suonata da tempo
ormai, Lily si diresse verso il bagno del quinto piano.
Una volta arrivata lì
entrò.
Dentro c’erano quattro
ragazze.
Non erano ragazze normali, erano le
Angel Dark.
Le Angel Dark era un gruppo formato
da punk e dark, tutti le chiamavano
le reiette della scuola.
Erano due Grifondoro e una
Corvonero
Il capo del gruppo era Roxenne detta
Roxy, una grifondoro del sesto anno.
Aveva lungi capelli neri che le
ricadevo fino al fondo schiena raccolti in due codini alti, le punte dei capelli
erano verdi e la frangetta era celeste.
Portava due pircing sui entrambe le
sopracciglia, uno sul naso e l’orecchio destro era irriconoscibile talmente gi
orecchini che c’erano. Intorno aglio occhi c’era uno spessissimo, scurissimo
tratto di matita nera e rossetto viola.
Alla base del collo aveva un piccolo
tatuaggio che rappresentava delle ali attorcigliate con delle spine: il simbolo
delle Angel.
La seconda si chiamava Danielle ma
tutti la chiamavano Pinck, per via dei suoi capelli completamente fucsia tranne
il ciuffo biondo, aveva il pircing alla base del naso e sul labbro superiore con
diversi orecchini alle orecchie, stesso trucco di Roxy e stesso
tatuaggio.
La terza ,Dana, aveva lunghi capelli
neri con le punte viola, occhi neri con riflessi dorati, vestita rigorosamente
in nero con diverse collane con corni e croci, pircing al naso e al labbro,
trucco scuro e tatuaggio.
Questo, però, era
nero.
L’ultima era Samantha: aveva i capelli corti a mo’ di maschiaccio
neri con le punte rosse.
Quando le ragazze si accorsero di
lei sul viso di Roxy comparve un ghigno stupito e
divertito.
-Guarda, guarda…Lily Evans che si
mischia alla plebaglia…che cosa sconvolgente. Qual buon vento ti porta qui?-
dichiaro tutto d’un fiato.
Lily acquisì
coraggio:
-Io voglio entrare nel vostro
gruppo!-
Le altre la guardarono stupite e
Dana aprì la bocca.
Allora Roxy, a sciok passato, prese
parola.
-Tu…secchiona, perfettina, prefetto
vuo…- ma Lily la interruppe.
-Non più prefetto…ho consegnato la
spilla…stamattina.- la mascella di Dana tocco il pavimento e Sam, prontamente,
gliela raccolse.
-Dove abiti Evans?- chiese, allora,
Roxy, -Perché vuoi saperlo?- Lily si allarmò.
-Perché, non puoi entrare nel gruppo
con quel tuo aspetto da santarellina, dovrai assomigliare…a
noi.-
Lily le diede
l’indirizzo.
-Ci vediamo, Ana.-
Ciao!
Cosa ne pensate? Vi piace? Fatemelo sapere.
Se
è si ci vediamo nel prossimo capitolo: “Cambiamenti e notizie
sconvolgenti”.