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Autore: johnnyaddict    06/11/2012    7 recensioni
Sembravo essere l’unico quella mattina a essere preoccupato. Per loro era semplice ridere, scherzare e dirmi di stare tranquillo, tanto ero io a dover girare un film romantico con un’attrice esperta!
Forse però avevano ragione: mi stavo preoccupando troppo. Dopotutto Lisa ci aveva ripetuto più volte che Ilaria era adorabile, gentile, simpatica e tutto il resto. Eppure io non riuscivo a farmi un’idea di lei diversa dall’attrice montata che credevo fosse.
Ero talmente concentrato nei miei pensieri che non sentii la porta all’inizio del corridoio aprirsi e mi voltai solo quando sentii dei passi affrettati avvicinarsi. Non riuscii però a capire chi fosse perché la ragazza, almeno credevo fosse tale, inciampò nei suoi piedi a poca distanza da me e cadde rovinosamente a terra.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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a Margherita



Fuggitiva

 

«Please don't judge me»
(Don't Judge me, Chris Brown)


 

Ilaria

Seduta nel posto del passeggero, riuscivo a vedere i flash delle macchine fotografiche nonostante fossi lontana una ventina di metri dall’entrata del palazzo. I paparazzi, già appostati da diverse ore alle porte della mia casa di New York, aspettavano il mio arrivo per avere i primi scatti della diva di Hollywood che tornava a casa dopo aver vissuto per quasi un anno in Australia.

L’auto si fermò a una distanza di sicurezza da quelle luci abbaglianti nel parcheggio assegnato ai residenti.
Sentii la mia migliore amica sospirare dal posto di guida, mentre spostava gli occhiali da sole sulla testa e si guardava nel piccolo specchio davanti a lei. I suoi capelli mossi e ambrati avevano delle adorabili sfumature rosse grazie al sole di quel tardo pomeriggio di giugno. Nonostante mi avesse aspettato per più di dieci ore in aeroporto questa mattina, non aveva il minimo segno di stanchezza mentre io assomigliavo più a un orso che si era dimenticato di andare in letargo.­
Non sembrava per nulla preoccupata della situazione davanti al portone di casa, ma dopotutto come biasimarla: le sanguisughe con la macchina fotografica non aspettavano lei. Loro volevano me.
Io e la ragazza al volante eravamo già abituate a vedere la nostra vita privata sulla prima pagina di un giornale scandalistico. Faceva parte del lavoro. Mi sarebbe piaciuto talvolta che la mia vita tornasse com’era prima: io e Meg, due semplici amiche che frequentavano l’università e che abitavano in un piccolo paesino italiano condividendo tutto. Non l’attrice e la modella rincorse dai paparazzi dovunque andassero. Ogni volta che cominciavo a fare questi pensieri, però, mi tornavano in mente tutti i bei momenti che avevamo passato da quando eravamo famose, tutte le soddisfazioni e i nostri sogni realizzati. Sorrisi pensando che anche se fossimo potute tornare indietro avremmo rifatto tutto senza rimorsi.
-Vuoi che passiamo dall’ingresso sul retro?- chiese Meg voltandosi verso di me. Mi guardava con quei grandi occhi scuri pieni di preoccupazione. Sapeva che odiavo i paparazzi e il mio umore non era esattamente quello ideale per reggere le loro domande e le loro considerazioni.
Feci un sorriso amaro: sarei dovuta entrare come un’infiltrata in casa mia? Perché? Perché volevo sfuggire alla mia situazione di fuggitiva? Non aveva senso. Alla fine sarei dovuta uscire da casa. Fuggire non era la soluzione più adatta. – No. Prima o poi dovrò affrontarli.- dissi sistemandomi gli occhiali scuri sul viso. Meg fece lo stesso e scendemmo dalla macchina.
Sbattei la portiera abbastanza forte apposta in modo che si accorgessero di me. Abboccarono ancora più velocemente di quanto avessi pensato.
Mentre camminavo verso l’ingresso, io e Meg fummo circondate da una serie di maglie scure e luci abbaglianti che urlavano e scalpitavano perché li guardassimo.

 - Ilaria guarda qui!-

 - Signorina Franchi perché non è in Australia?-
 -Ilaria cosa è successo con il signor Simpson?- 
 -Guardi qui signorina! -
 -
Cosa farà ora?-
 -
Perché vi siete lasciati? –
 -Perché ha passato la notte in aeroporto? –

Camminavo a testa bassa, guardandomi le scarpe e cercando di non fare a caso a tutte le domande nonostante mi provocassero un colpo al petto ogni volta che pronunciavano il nome di Cody.
Spinsi il portone della home del palazzo sollevata per essermi liberata da quegli avvoltoi.
 -Bentornata signorina Franchi.- Mi accolse lo sguardo amico di Daniel, il portiere.
 -Grazie Dan. – dissi accennando un sorriso, tanto falso quanto doloroso. Gli porsi le chiavi dell’auto – Le valige sono nel portabagagli. – Lui mi sorrise a sua volta e uscì dalla porta all’ingresso inghiottito dalle luci delle macchinette fotografiche.

Sbuffai. – Come fanno a sapere già tutto? Sono andata via dall’Australia a malapena venti ore fa!- dissi guardando Meg che mi raggiungeva dopo aver dato istruzioni a uno dei tanti facchini.
 -
La notizia corre quando rifiuti di sposare Cody Simpson! – disse guardando distrattamente nella borsa alla ricerca delle chiavi dell’attico.
 -Soprattutto se quell’imbecille pubblica la notizia in tempo reale su Twitter!- la voce alle mie spalle mi fece sobbalzare, ma dopo non potei fare a meno di sorridere. Mi girai e la figura imponente della mia manager-guardia del corpo invase la mia visuale. – Rex!- dissi andando ad abbracciarla.
 -Ci sentivamo piuttosto sole senza di te in casa, vero Meg? – Mi disse rivolgendosi alla sua altra pupilla.
 -Certo! Anche se avrei preferito che tornassi seguita da un po’ meno paparazzi! - rispose lei indicando la porta alle sue spalle.
Accennai una risata, anche se Meg aveva perfettamente ragione.
 -
Come stai dolcezza? – la voce di Rex ora aveva una sfumatura preoccupata.
 -Si va avanti. – dissi sospirando.
 -Vedrai che passerà. Quei babbei là fuori si dimenticheranno presto di questa faccenda. – disse strizzando un occhio.
Sorrisi, ma non per finta questa volta. Speravo veramente che tutto questo passasse.
Ancora stretta nel suo abbraccio chiamai l’ascensore, impaziente di entrare in casa.

 
 
- Non vedo l’ora di andare in Italia!- esclamai buttandomi esausta sul divano.
- A chi lo dici!- mi rispose Meg mangiando un biscotto nella cucina adiacente al salotto.
-Questa volta ci resteremo di più! Voglio passare tutta l’estate al mare con la mia famiglia.- dissi posizionandomi meglio sull’ammasso di cuscini. Volevo tornare dai miei amici, i miei parenti e dimenticarmi di Cody, dei paparazzi e del lavoro. Era l’inizio di giugno e avevo intenzione di concedermi una vacanza lunga almeno un mese per lasciarmi alle spalle tutto lo stress e le scocciature.
- Mi dispiace infrangere i vostri sogni ma Ilaria ha chiamato Lisa. – sollevai il busto verso dove proveniva la voce di Rex. Nonostante fossimo a casa da poche ore, aveva già cominciato a fare il suo lavoro da brava manager.
Lisa Azuelos era una delle mie registe, e amiche, preferite. Nonostante lei fosse più una figura di riferimento, mi divertivo veramente tanto lavorando con lei. Riusciva a capire le mie esigenze sul set e riuscivo a dare il meglio di me nei suoi film. – Non sarà un progetto molto impegnativo. Al massimo due mesi di lavoro, ma dovrai cominciare fra massimo tre settimane... Sempre che tu acconsenta! – Rex era naturalmente entusiasta che nonostante tutto quello che era successo in quei pochi giorni non tutti mi avessero etichettata come la ‘ex fidanzata fuggitiva e manipolatrice di Cody Simpson’ e sperava soprattutto che io fossi pronta ad affrontare le riprese di un altro film.
Non ero certa di essere pronta. Da quando era scesa dall’aereo, non avevo fatto altro che pensare a come avrei trascorso l’estate lontana dai riflettori e dalle preoccupazioni.
Lì su due pieni avrei rifiutato. Immediatamente. Poi cominciai a riflettere se nascondermi o fuggire fosse la soluzione giusta. Certamente se dopo un fatto così clamoroso mi fossi fatta vedere operosa e sorridente come sempre nessuno avrebbe avuto nulla da ridire. Poi i progetti di Lisa non erano mai troppo lunghi o difficili…
Sbuffai essendomi già rassegnata all’idea di passare solo qualche settimana nel mio paese natale per poi ricominciare a lavorare. – Hai qua il copione? – dissi guardando Rex con occhi stanchi.
Lei sorrise e si diresse verso la sua stanza che fungeva anche da studio per le poche volte che si fermava da noi.

 -Non andrò in Italia senza di te! Lo sai vero? – Meg cercava di rassicurarmi, ma entrambe sapevamo che moriva dalla voglia di riabbracciare i suoi cari.
 -Anche tu ci andrai per poco! – la rassicurò ironica la manager lanciandomi il plico di fogli stampati a computer.
Meg la guardò con occhi sbarrati rischiando di strozzarsi con l’ennesimo biscotto che aveva in bocca. – Hai un servizio fotografico per Chanel – continuò Rex facendole l’occhiolino. Lei, nonostante si stesse ancora riprendendo dal quasi soffocamento, cominciò a saltellare in giro per la stanza e a esultare.
Cominciai a ridere per l’espressione della mia amica mentre cominciavo a sfogliando il copione del mio nuovo film. Il titolo era ancora da definire, ma la trama era già decisa: si trattava di una di quelle commedie romantiche e strappalacrime in cui tutta la storia è circondata da un alone di ironia e divertimento. Cominciai a pensare che accettare non sarebbe stata una cattiva idea. Parlava di un cantante molto famoso che s’innamorava di una ragazza già promessa in sposa a niente poco di me che il principe d’Inghilterra. Tipico.
Sarebbe stato ripreso a Londra. Sbuffai. Era esageratamente lontano da Meg! Lei sarebbe dovuta rimanere a New York per il servizio. Perché Londra? Lisa aveva appuntato sul foglio che stavo leggendo un post-it con scritto che le riprese si sarebbero svolte in Europa a causa degli impegni dei miei coprotagonisti. Chi erano queste super star esageratamente impegnate a tal punto da non poter lasciare il Regno Unito? Voltai la pagina e vidi la risposta scritta davanti a me nero su bianco.
Probabilmente se fossi stata in piedi sarei caduta per terra svenuta, ma per mia fortuna era ancora sdraiata sul mio comodo divano quando lessi il nome del gruppo con cui avrei dovuto lavorare. In compenso mi cadde il blocco di fogli a terra facendo un rumore sordo che spaventò Meg che era rimasta sola in cucina dopo che Rex era uscita dalla stanza.
- Cosa succede? Ila stai bene? Cosa è stato? – lei mi raggiunse e  preoccupata per il tonfo continuava a farmi domande, ma io non riuscivo a concentrarmi su quello che lei stava cercando di dirmi. Mi passarono davanti tantissime immagini della mia vita prima di diventare famosa, tantissime immagini di me ingenua, sognatrice e giovane che passavo le giornate su Twitter o altri social network con la mia migliore amica ad aspettare notizie sui nostri idoli, giornate in cui speravo di potergli parlare o anche solo poterli incontrare. E ora tutto questo si sarebbe realizzato. Quando ormai la mia vita aveva altre priorità e quando avevo ormai smesso di far parte di quel fandom pazzo e spensierato.
- Meg.. – le presi il braccio e cominciai a scuoterla cercando i suoi occhi. Finalmente mi guardò e sorridendo annunciai: - lavorerò con gli One Direction! – sentivo il mio cuore battere e il mio sorriso allargarsi anche solo al poter pronunciare quelle parole.
Lei sgranò i suoi grandi occhi marroni quasi quanto aveva fatto poco prima, ma questa volta non si stava strozzando con un biscotto al cioccolato.
 -Non ci credo! – si alzò e mi aiutò a mettermi in piedi dopo aver raccolto tutti i fogli a terra.
 -Li incontrerai! Li incontreremo! Lavorerai con loro! Farete un film.. romantico! Perché Lisa fa solo commedie romantiche vero? – Meg parlava a una velocità tale che faticavo a seguirla mentre agitava le mani – Quindi dovrai girare delle scene sentimentali con qualcuno!! Oh cielo! Chi è ?! Chi è il fortunato?! – Ero così emozionata solo del fatto che avrei lavorato con loro che non mi ero minimamente preoccupata di quel particolare non poco importante. Mi si bloccò il respiro. Con le mani tremanti sfogliai velocemente il plico alla ricerca della pagina in cui erano elencati gli attori. Mi mancò un battito.Tornai a cercare il braccio di Meg che questa volta dato che non ero più sdraiata mi aiutò a tenermi in piedi.
 - 
Harry Styles – guardai la mia amica negli occhi che cominciò ad urlare. Qualunque cosa stesse dicendo non la sentii: ero troppo occupata a cercare il mio telefono.
Composi il numero di Lisa che dopo pochi squilli rispose.Non la lasciai neanche la possibilità di salutarmi, andai subito al punto: - Accetto! Quando cominciano le riprese?! – il mio entusiasmo e la mia euforia erano talmente accentuate che Lisa non appena capì il motivo della mia chiamata cominciò a ridere al telefono. La sua risata fece scoppiare un moto di ilarità anche in me mentre le urla di felicità di Meg continuavano a riempire il nostro attico.

 

Salve a tutti :)
Questa è la mia prima Fan Fiction e spero vivamente che vi piaccia!
Il secondo capitolo non si farà aspettare :)
Ditemi cosa ne pensate, vi prego.
Un bacio!  


 


storia revisionata il 28.09.2013

  
  
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