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Autore: britt4ever    08/11/2012    7 recensioni
South Carolina 1779
William Tavington è un Colonnello Inglese, temuto e odiato da tutti, non cerca l'amicizia, non cerca l'amore, non vuole costruirsi una famiglia.. I suoi occhi ghiaccio rappresentano la sua vita.. il Vuoto.
Ma un giorno il destino lo avvicina a Beatrix, una ragazza dal passato oscuro. Lei lo travolge con la sua allegria, la sua vivacità, la sua forza e gli fa desiderare proprio quelle cose che lui aveva evitato per tutta la sua vita.. Una tempesta in piena.
Lei farà crollare tutte le sue certezze e metterà in discussione la sua esistenza, solo una donna.. ma forse La Donna giusta per lui..
Riuscirà Beatrix a portare via le tenebre che avvolgono William?
-CONTENUTI TALVOLTA FORTI-
Genere: Erotico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Storico
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prologo
Ciao a tutte. ^^
Mi prendo qualche secondo del vostro tempo per spiegarvi come è nata questa mia passione per quell'adorabile uomo che porta il nome di William Tavington. Per mia sfortuna non l'ho inventato io da ex novo, è un personaggio del film 'Il Patriota' di R. Emmerich del 2000, vi consiglio di vedere quel film perché è ben fatto e ha anche degli attori niente male.(H.Ledger, per citarne uno a caso) :p
Perciò, purtroppo non posso prendere i crediti per il Colonnello, mentre Beatrix è totalmente un'eroina da me inventata, in lei è presente una componente angelica, come Beatrice di Dante, ma allo stesso tempo per catturare il cuore di quell'uomo brutale ci vuole una piccola volpe, furba e scaltra. Ecco, così è nata Beatrix, nome insolito lo so...:)
Jason Isaacs, l'attore che ha interpretato Tavington, è un uomo incredibile, ho visto non so più quanti suoi film e la mia opinione non cambia..lo adoro. *-*
Spero di riuscire a trasmettervi, almeno in parte, la mia passione per lui..
Vi lascio alla mia storia, nella quale troverete odio, amore, lussuria, gelosia, orgoglio e coraggio..il tutto trainato da quella potente forza che è la storia.
Così si apre il prologo..siamo nel 1779, nelle Colonie del Sud dove un Colonnello Inglese sta discutendo con il suo superiore..

Buona Lettura
Giulia ^^




PROLOGO
L'INCARICO

Guerra d’Indipendenza Americana
South Carolina, 1779


Il Colonnello William Tavington camminava avanti indietro nella sua stanza, non riusciva a capire il motivo per cui il Generale Cornwallis volesse parlargli. Che il Lord Generale avesse intuito il suo piano per impossessarsi del comando, per giungere finalmente a quella tanto agognata vittoria a cui tutti gli Inglesi anelavano? Tavington stava logorando la suola degli stivali per il tanto camminare sulla ruvida pavimentazione dell’alloggio. Il tuum tuum degli stivali riecheggiava nella stanza.
Come mai tutta quella agitazione?
Non era da lui.
No, Tavington lo ripeteva per convincersi.
Convincersi di aver di nuovo vinto su Cornwallis. Quell’uomo non riusciva mai ad apprezzare il Colonnello e nemmeno ci furono mai numerosi encomi per lui, anzi quasi nessuno. Chissà come mai il Generale apprezzasse di gran lunga il Generale O’Hara a scapito di Tavington. Sapeva che il dilemma si sarebbe risolto nel giro di pochi minuti. Troppo preso dalle sue elucubrazioni quasi non sentì il lieve rumore del servo che batteva alla sua porta. Tavington non si fece attendere oltre e così aprì con impeto e si erse imponente davanti al servo, il quale intimorito non osò quasi parlare, tanta la paura verso il Colonnello.
"Colonnello. Il Lord Generale chiede di voi."
Il servo titubante non sapeva quale reazione avesse scatenato nel Colonnello, col suo atteggiamento stoico non rendeva manifeste le sue emozioni tanto facilmente e questa era una peculiarità di Tavington. In tutto il Fort Charlotte pochi erano quelli che potevano dire di conoscere il freddo Colonnello, in linea col retaggio cavalleresco del passato credeva che fosse più opportuno che il sovrano fosse temuto, piuttosto che amato. L’amore si legava alla debolezza e tutto ciò entrava in conflitto con Tavington. Lui voleva essere rispettato, temuto, odiato non era nei suoi fini essere amato dal popolo. E così,  senza neanche rispondere al servo, si spinse più avanti facendolo barcollare e poi si diresse a passo svelto verso la stanza di Cornwallis.
"Entrate Colonnello. Dobbiamo parlare."
Tavington entrò nella camera del Generale con passo sicuro e si avvicinò al suo cospetto, ponendosi con fierezza davanti a Cornwallis.
"Ditemi Generale. Per quale ragione mi avete fatto chiamare. Mi sembrava che la guerra stesse procedendo pro nobis, mi è sfuggito qualcosa Generale? Ditemi."
Lo sbuffo di Cornwallis fece innervosire Tavington. Perché vedeva sempre l’astio negli occhi di quell’uomo quando si volgevano verso di lui?
"Quello che sto per dirvi, Colonnello, credo che possa anche rallegrarvi. Ho a lungo meditato sul da farsi, soprattutto su chi affidare questo compito. Ma a questo punto credo che mi possa fidare di voi, Colonnello, sebbene non abbia mai esaltato le vostre, come possiamo chiamarle vediamo, modalità di procedere.."
"Volevate dire di vincere, My Lord. Debbo rammentarvi che non ho mai perso una battaglia e che continuo a portare grandi benefici per tutti."
Con un lieve gesto della mano Cornwallis interruppe il discorso encomiastico dell'Ufficiale.
"Certo, certo Colonnello, nessuno qui sta parlando di questo. Non ho tempo e neanche voglia di disquisire qui con voi circa le vostre barbarie che compite ogni giorno contro questi..contadini. Ho richiesto la vostra presenza perché ho un lavoro per voi, pensato quasi su misura per voi. Ho bisogno però di sapere che posso fidarmi perché quello che sto per chiedervi non è, per così dire, convenzionale."
Tavington non smise di puntare gli occhi sul suo superiore, evidentemente non temeva nessuno e non era nemmeno curante delle cariche gerarchiche.
"Devo supporre che sia un lavoro sporco Generale?"
"Supponete bene, Tavington. Voglio che andiate nel Villaggio di Pembroke a 10 miglia Sud dal Santee e dovete chiedere di Samantha Kohl, la riconoscerete facilmente poiché è una donna alta, snella, con fiammeggianti capelli color del fuoco."
Si prospettava una giornata divertente, sentiva che avrebbe trovato il suo divertimento a Pembroke, ne era certo.
"Cosa devo fare della donna, My Lord?"
Cornwallis si alzò dalla sua scrivania e si mosse affinché potesse essere davanti al Colonnello.
"Dovete ucciderla."
   
 
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