Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Faerie Aire    11/11/2012    2 recensioni
Saoirse, Evlin e Dallan sono tre fratelli irlandesi trasferitesi a New York per fuggire dal loro passato.
Ciò che li lega è la nostalgia dell'Irlanda, spirito vagante del loro appartamento, e presenza racchiusa nei loro ricordi.
Sarà tra le impalcature metalliche ed il senso di morte che cercheranno un nuovo contatto con Dublino, ritrovando gli stessi fiori di muffa di anni prima.
Evlin era incatenata al ricordo della muffa fiorita, invece.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

1. La cancrena dei ricordi

 

L'ultimo ricordo di Saoirse dell'Irlanda erano le grida delle pareti d'acido¹.
Sentiva la vernice fugare dalla dissolvenza che la sovrastava, inghiottendola, accompagnata dai colori di un televisore in bianco e nero.
Vedeva le sue amate gocce di ruggine coagularsi sui muri americani, insinuarsi nei suoi polmoni soffocandola, facendole sentire quell'arsura che la componeva.
Le suture del cranio, quando ricordava l'acidume del passato, si aprivano, scoprendo il cervello, inondandolo di ricordi sterili, carpiti dalle viscere di un tempo anacronistico.
Il sangue fremeva nelle vene, logorando il corpo e la mente lacerata da un'Irlanda elegiaca.
Dallan fumava per rievocarla attraverso la nicotina di una sigaretta irrancidita dalla dissolutezza di New York.
Gli occhi bruciavano nel guardare le decadenti luci di quella fetida metropoli; l'aria opprimeva i polmoni e le vene pulsavano ingrossandosi, addensando lentamente il sangue in un attimo eterno, cercando di asservire quell'anima dallo sfacelo della solitudine.
La radio ossidata continuava a parlare con voce roca, grattando nelle orecchie di Evlin, infettandola con una vecchia canzone incrostata di lercia pece.
Il sangue si era rappreso lentamente nelle rigature delle mani, irruvidendole, lasciando nell'aria un odore simile a quello dei sudici cantieri irlandesi.
Avevano scavato spezzandosi le unghie, ferendosi cercando le ossa di una terra lasciata per egoismo, frammentata dalla rassegnazione ad un'esistenza vacua.
Dallan cercava l'Irlanda nel retro di un locale notturno in cui la realtà era concessa solo ai corpi esanimi, storditi dall'ultima dose di eroina in circolo, mossi solo dal rimbombo dei suoni amplificati dal buio.
Lì, in un angolo nascosto, c'era anche lui, con una notte materializzata in un uomo senza volto, muto e cieco quanto lui.
I minuti statici trascorrevano ed il suo corpo smunto invecchiava irrigidendosi, sfiorando la terra umida sulla quale correva in Irlanda.
Evlin fuggiva da New York cercando quell'acqua verde come il vetro delle bottiglie dove s'immergeva, cessando di esistere.
Stava fumando la prima Marlboro alle cinque di mattina, in cucina, quando si accorse di una piccola macchia di muffa in un angolo del soffitto.
L'Irlanda, quella fatta di putridi fiori, si era insinuata anche in quella casa, avvelenandola con i suoi ricordi, con i suoi errori strepitanti, arrivati fin sulle rotaie arrugginite di un treno distrutto dalla deflagrazione di vite trascorse.
Quel giorno era anestetizzato dall'odore del tabacco che bruciava, dalle sigarette di Evlin e Dallan accese per riscaldare una città troppo fredda, e dalle ultime parole della notte sussurrate di nascosto, dette per essere dimenticate.
Dallan era con Saoirse sul letto mentre riscaldava un cucchiaio con l'accendino: l'ultimo schizzo prima di dormire.
La siringa entrava nella vena livida, annullando il dolore, poi una frase di Saoirse e la sensazione di liquefarsi nel fango, fondendosi con la pioggia acida.
«Attento, la ruggine è contagiosa.»

*

¹Pareti d'acido: è un riferimento al titolo di un libro, ossia “Acid House” di Irvine Welsh, in cui, i protagonisti sono rassegnati e sottomessi alla vita quanto alla droga.

 

*

 

Note di una radiolina ossidata.

Per questa volta ho voluto dare un nome a questo spazio ^____^. Anche se la cosa non so quanto durerà ^^.
Dunque, sono di fretta, per cui non so cosa scriverò, ma sarò sintetica ^^.
La prima cosa che ho dimenticato di scrivere nel prologo è il significato dei nomi dei protagonisti, ossia:
Dallan= cieco
Evlin= bello
Saoirse= libertà
Avranno il loro “peso” nella storia, per cui è giusto che li sappiate ^^.
Questa è la prima volta che parlo esplicitamente di droga, per cui se ci sono problemi ditemelo ^^.
Lo stesso vale per le descrizioni dell'Irlanda e di New York, posti che non conosco di persona ^^''.
E nulla, grazie per aver letto, un bacione ^_______^.

P.s Per chi segue le bambole, non demordete, arriverò anche da loro <3. 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Faerie Aire