Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: annina94    11/11/2012    1 recensioni
- Buongiorno signori Jonas. – disse Anna, non lasciando trapelare dal suo tono, il nervosismo che s’infrangeva contro le sue labbra, desideroso di uscire. - Buongiorno a te! Io mi chiamo Denise, piacere.- disse la donna porgendole la mano. Il suo tono era caldo ed esprimeva felicità. - Anna, il piacere è mio.- classiche formalità, noiose ma utili. Il suo dubbio si rimpossessò della sua mente, quando la signora pronunciò il suo nome. “ Se è lei la Denise che penso io, allora ci sarà da ridere. Vediamo come si chiama il padre, e il gioco è fatto.” Pensò Anna, che non osava pensare alle conseguenze di nove mesi passati al loro fianco. - Io sono Paul Kevin Sr., benvenuta- si presentò l’uomo, porgendo anch’egli la mano. “ Bingo”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23. Coppia

Orco boia, quanto era che non aggiornavo? Non vado esattamente fiera di questo mio ritardo e vi chiedo di scusarmi per esso.

Grazie a quelli che hanno letto i capitolo precedente e grazie a quelli che leggeranno questo.

Anna


Coppia


Avrei dovuto dirlo?” si chiese Anna dopo essersi infilata la tracolla del basso, contemplando le facce stralunate dei Jonas.

- Tu... Tu suoni il basso? - domandò Joe, balbettando.

La ragazza concentrò lo sguardo sul mezzano e lentamente rispose – Già. -

- E perché non ci hai detto niente? -

Inutile dire che la domanda sorse spontanea, infatti Anna non se ne sorprese affatto.

- Immagino perché non c'era la possibilità di portarlo oltreoceano. - rispose cautamente lei, pesando le parole.

In realtà la scelta di tacere l'aveva ponderata attentamente, e aveva poi deciso di concentrarsi sulla lingua, almeno per i primi mesi.

Sapeva che vivere con dei musicisti avrebbe sicuramente giovato alla sua abilità di bassista, ma aveva considerato di raccontare tutto verso gennaio o febbraio.

- Embé? Noi siamo tutti musicisti, famosi tra l'altro, un basso da qualche parte l'avremmo pure trovato! Ma è gran dura che a noi possa venire in mente una cosa del genere, senza che tu ci dica niente! - s'infervorò Joe, drizzando la schiena.

Decisamente non capiva la riottosità della ragazza a fornire spiegazioni.

Tsk, musicisti” pensò Anna, facendo ben attenzione a tenersi questa considerazione per sé.

Non che Joseph avesse tutti i torti, questo Anna lo capiva, ma non sopportava che qualcuno mettesse in discussione le sue decisioni, che tra l'altro non riguardavano altro che lei.

Sai che non è così, a loro avrebbe fatto piacere sapere che suoni.” si insinuò nella sua mente la fastidiosa voce della sua coscienza.

Scosse la testa per cacciarla.

- E grazie al cavolo, che ne sapevo io che i Jonas affidatari erano anche i Jonas Brothers? Evidentemente non c'era bisogno che voi sapeste questo particolare, no? E poi, io non intendo suonare un basso trovato da qualche parte, io suono il mio basso. - rispose lei, ripiegando sulla difensiva per evitare di sommergerlo di delicate e fini parole.

- Ti sei accorta di chi eravamo dalla prima volta che ci hai visti! Cos'è, avevi bisogno di quattro mesi per riconoscerci e deciderti a parlare? Che poi quel coso mi sembra antiquato, sei sicura che riesca anche solo ad accendersi?- esclamò Joe con scherno, saltando in piedi e allargando le braccia, indicando lo strumento.

- Mah, fa' un po' tu, se tutti quelli che lo hanno visto e provato mi hanno fatto i complimenti per il suono corposo un motivo ci sarà. E se lo uso per esercitarmi, si deve accendere per forza, non è che ho comprato un amplificatore perché facesse da soprammobile, sai? - ribatté acida la cinerea, sentendosi ferita nell'orgoglio. - Che poi tu il basso nemmeno lo suoni, come puoi pretendere... - s'interruppe prima di andare troppo oltre con le parole.

- Eddai Joe, non è mica la fine del mondo. - intervenne Kevin cercando di riappacificare gli animi – Ora che lo sappiamo possiamo improvvisare qualcosa anche a casa, no? Dopotutto le prime rock band erano composte da batteria, chitarra, voce e basso. Chissà che ci vengano delle idee per un nuovo album... -

- Nuove idee un corno! - lo interruppe Anna, alzando una mano e incenerendo Joe con lo sguardo. - C'è un altro motivo per cui non vi ho detto niente. - aggiunse tentando di riacquistare la calma – Ho fatto solo un anno di corso, non sono esattamente esperta. Come puoi pensare che riuscirei ad improvvisare qualcosa quando nemmeno sono in grado di leggere le note sul pentagramma? - chiese quasi retoricamente, alzando il famigerato sopracciglio.

- Beh, se ce ne avessi parlato prima ti avremmo presentato il bassista della band e ti avrebbe insegnato qualcosina... - riprese Joe, suonando fastidiosamente ironico.

- E quando avrei chiesto il tuo parere, Joseph? - lo fulminò Anna, stringendo le dita attorno al manico dello strumento.

- Da quando mi serve il tuo permesso per parlare? - rispose quello con tono di sfida.

- Ti avverto: questo basso pesa molto di più di un tamburello e l'effetto che ha su un cranio è assai diverso... - lo minacciò lei, accarezzando la forma di legno compatto del corpo del basso.

- Ok, ok, che ne dite se ci beviamo una bella tisana alla camomilla? - propose Denise, guardando il resto della famiglia, sperando di coinvolgerli in una conversazione più rilassata e allegra.

- Trovo che sia una magnifica idea! - rispose Rosanna, la zia di Anna.



***



- Annalisa, tira su quei piedi, altrimenti ti giuro che te li strappo via a morsi! - urlò Anna piegandosi di lato e tirando il freno del bob.

- Ma non so dove altro metterli! - le sbraitò l'altra, tentando invano di issare gli arti doloranti sullo slittino.

- Non è un mio problema, ma ti assicuro che se qualcuno di quei disperati ci supera perché le tue gambine mi fanno da freno, allora ti conviene usarle per correre molto veloce e anche molto lontano da qui, perché se ti prendo è bene che si prenoti una sedia a rotelle. - minacciò la prima, sterzando e aggrappandosi al bordo per evitare di ribaltarsi.

- E per favore piegati quando ci sono le curve! - aggiunse, piegandosi a sua volta e sterzando.

Dimenticata la piccola discussione della sera prima con Joe, Anna aveva proposto alla compagnia di sfidarsi in una gara di slitte, tenuta sull'apposita pista in cima alla collina dietro casa.

I Jonas avevano accettato la proposta con gli animi ardenti di competizione ed erano andati berciando di rispetto delle regole e sportività degli atteggiamenti.

Le due ragazze li avevano guardati con aria indifferente, augurando loro buona fortuna.

Con la scusa di non avere abbastanza slitte, i ragazzi avevano deciso di andare a coppie; in realtà speravano di aumentare la loro velocità con il peso complessivo. Immaginavano che Anna e Annalisa non sarebbero mai arrivate a pesare quanto Joe e Nick. Questa loro supposizione si rivelò corretta, ma vedersele partite a razzo lo stesso li aveva a dir poco scioccati.


- Accidenti Nick! Piantala di tirare quel freno, altrimenti non riusciremo mai a raggiungerle! - sbraitò Joe in preda all'esasperazione. Quelle due pazze li avevano superati da un po' e non le riuscivano neanche più a sentire.

- Ma vuoi che ci spalmiamo come due gelatine contro il guardrail? Bisogna essere prudenti quando c'è ghiaccio sulla pista! - rispose a tono il fratello, sterzando lentamente.

- Ma quale prudenza e prudenza, hai visto come sfreccia quella ragazza? Ti pare che si faccia intimorire da quattro gocce d'acqua raffreddate? - replicò il maggiore, allungando le mani oltre il bordo del bob e spingendosi con esse.

- Che stai facendo Joe?! -

- Compenso le tue frenate con una propulsione a braccia! -

- Aspetta! Fermati! AHH! - urlò Nick perdendo il controllo del volante a facendo un frontale contro la balaustra di legno.

Joe si rialzò da terra spazzandosi via la neve dal fondoschiena.

- Ora guido io. -


- Decisamente non avevate speranza di vincere. - commentò Annalisa, alzandosi dal bob e sistemandosi una ciocca di capelli quando li vide arrivare.

- Beh, almeno abbiamo raggiunto Kevin e Frankie. - si difese Joe scrollando le spalle.

L'unico commento della mora fu un “sisi” mugugnato.

Nick si stupì che Anna non avesse fatto commenti sulla sua schiacciante vittoria e che non li avesse ancora guardati dall'alto della sua superiorità con il solito ed irritante sorrisino.

La vide che se ne stava in silenzio seduta su un cumulo di neve con gli occhi vitrei, come se stesse pensando a qualcosa di importante.

Prima che se ne fosse accorto i suoi muscoli si erano mossi e le si era avvicinato con la bocca già aperta, pronto per parlare.

- Sto considerando di cambiare le squadre – lo anticipò lei – se continuiamo a rimanere così accoppiati va a finire che voi perdete sempre. - “Ed io non voglio vincere così clamorosamente.” aggiunse nella sua testa. Aveva promesso che li avrebbe trattati bene, no?

Si sta davvero preoccupando della nostra autostima?” si domandò il ragazzo incredulo, non centrando le vere intenzioni di lei.

- A-allora cosa proponi di fare? - chiese Nick, cercando di non arrossire al pensiero di loro due sulla stessa slitta. Quello sarebbe stato meraviglioso.

Lei lo guardò con le sopracciglia aggrottate. Non glielo aveva appena detto, cosa voleva fare?

Senza rispondere a Nick scese dal suo cumulo e chiamò a raccolta tutti quanti.

- Signori, credo che sia opportuno cambiare le squadre, che ne dite? -

- Sì per favore, io con Nick non ci sto più! - sbottò Joe, memore del volo che aveva fatto a causa della prudenza di suo fratello.

Il minore non lo fulminò solo perché c'era un barlume di speranza che lui potesse davvero stare sulla slitta con la ragazza se Joe si fosse rifiutato di gareggiare con lui.

- Bene allora. Io vado con Kevin. - annunciò la cinerea, avviandosi verso il bob.

Le speranze di Nick si frantumarono immediatamente risuonando nella sua testa come un'immensa vetrata colpita da un sasso e sarebbe rimasto a fissare il vuoto con espressione addolorata se Frankie non lo avesse tirato per una manica e gli avesse sorriso incoraggiante.

- Dai Nick, questa volta vinciamo! - disse allegro – Però guido io. - aggiunse poi, serio.

Nicholas gli sorrise a fatica – Come vuoi, Bonus. -



Avevano fatto diverse discese e Nick si sentì graziato dalla sorte, quando Anna decise di gareggiare con lui.

Cercò disperatamente di concentrarsi sulla sfida, distogliendo la mente dai pensieri confusi che gli occupavano la testa per via della presenza della cinerea davanti a sé.


Joseph aveva gareggiato due volte con Annalisa ed entrambe le volte erano arrivati secondi, dopo Anna e chi stava con lei. Il fatto che la ragazza avesse vinto tutte le volte aveva rafforzato la già ferrea volontà del mezzano di arrivare primo almeno una discesa.

- Ormai è tardi Joe, faremo domani. - lo convinse Annalisa, guardando attentamente la figura del ragazzo. In quel momento stava cercando di trattenere una risata; vedere Joe insalamato in una tuta da sci verde pisello, affaticato e nonostante questo agguerrito era uno spettacolo decisamente comico.

- Comunque siamo una bella squadra, tu ed io. - disse lei, tirando le somme delle sfide.

Il ragazzo voltò la testa per guardarla. Aveva un'espressione pacata e contenta.

- Già. Ti va se domani facciamo coppia ancora? - chiese, sorridendo.


  
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