Irene é una ragazza di 14 anni. Irene é tormentata.
Ogni giorno guarda fuori dalla finestra e guarda negli occhi la sua pazzia. Non cede.
Non cederà mai. Come tutti i giorni arriva a scuola, e Alice, Marco, Luca e Isabella sono lì, ad aspettarla, come sempre. Loro non sanno che lei sta lottando, che lotta tutti i giorni, 24 ore su 24.
Non devo cedere.
Ormai é solo quello il suo pensiero, a malapena mangia, e appena nessuno la può vedere, vomita. Allora il sapore amaro della bile si mischia al sapore della sua vita, non li distingue più.
Le crisi di panico, i ricordi, le voci e le immagini che crede di vedere, e sentire, si sovrappongono.
Non devo cedere. Non ora.
Saluta i suoi amici, e entrano in classe.
Le lezioni passano.
I ragazzi decidono di uscire, per fare un giro insieme. Passano le ore, dei ragazzi non si sa più nulla. Irene corre, si guarda indietro urlando, guardando i suoi amici. Loro sono fermi.
Corre e arriva a casa. Il giorno dopo non va a scuola. Sul giornale c'é scritto: "Quattro ragazzi trovati morti, massacrati a colpi d'accetta da una loro amica instabile. I genitori delle vittime chiedono spiegazioni all'assassina."
Irene ha ceduto.