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Autore: _FreeDreams    15/11/2012    2 recensioni
New York, Manhattan.
Julietta Crow, chiamata semplicemente Julie, 17 anni. Figlia unica purtroppo. Un padre morto quando lei era piccola. Un patrigno che la maltratta. Una madre alcolizzata, alla quale non importa del proprio bambino. Perchè in fondo Julie è solo una bambina, una bambina crescita troppo in fretta.
Dall'altra parte c'è Christopher Hopper, o semplicemente "23". Un soprannome alquanto strano. Da piccolo sognava di diventare un calciatore. Infatti per un po' aveva giocato in una piccola squadra, aveva sulla maglia il numero 23. Smise di credere alle favole ed ai suoi sogni quando, al suo sedicesimo compleanno suo padre fu assasinato da un ladro per strada. è un giovane uomo di soli 21 anni, ma ha l'esperienza di una vita intera.
Quando i loro destini si incontreranno cosa succederà?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Kiss me hard before you go


Finalmente suona la campanella, prendo la borsa, ci infilo dentro i libri ed esco senza proferire parola. Non mi sono fatta tanti amici, anzi, ho solo un'amica. Megan, Megan Hopper. Lei è stata sempre disponibile quando avevo bisogno del suo aiuto, purtroppo questi giorni è assente, sua madre non sta molto bene, quindi Megan deve aiutarla a casa dato che ha altri due fratelli più piccoli Stefan e Tony . Ha anche un fratello più grande, che io non ho mai conosciuto, Megan mi ha detto sempre che non sta molto a casa.
Vado al supermercato e compro della frutta, voglio andare a trovare la signora Gilbert, la madre di Megan.
Arrivata davanti a casa sua busso alla porta, ad aprirmi è Stefan.
- Ciao Stef, come va? - gli sorrido.
Ha dei occhi stupendi, azzurri, è la prima cosa che si notano di quel ragazzino, ha la carnagione bianca come la neve e capelli neri. Assomiglia moltissimo, infatti la signora Gilbert, mi aveva detto un po' di tempo fa che solo Tony assomigliava a lei fisicamente, gli altri tre figli assomigliavano a suo marito, morto poco prima la nascita dei gemelli. Stefan è molto maturo ed intelligente.  Suo fratello gemello, Tony, è l'opposto. Carnagione più scuro, occhi simili al colore della cioccolata e capelli castani. Un po' dispettoso, ma infondo buono. Tutte le persone che conosco di quella famiglia sono buone.
- Ehi, Julietta, bene dai, non c'è male. Tu invece? - quel bambino mi sorprendeva sempre con la sua aria solare.
- Sono venuta a trovarvi! Queste sono per la signora Gilbert. - gli dico porgendogli la busta con la frutta dentro.
- Quante volte ti ho detto Juli di non chiamarmi  "la signora Gilbert" ?  Mi fai sembrare vecchia. Certo, non sono neanche una giovane fanciulla come te, ma non ho neanche un età troppo avanzata. Chiamami semplicemente Rose." mi sorride e viene ad abbracciarmi.
- Juli, come è andata oggi a scuola? - sento la voce di Megan provenire dalla cucine e mi dirigo verso lei.
- Mah, bene diciamo, abbiamo avuto il compito di storia. -
- Ah sì? Come ti è andata? - mi chiede lei premurosamente.
- Bene...credo. Cioè spero bene, ho saputo rispondere a tutto. - dico un po' insicura. Non so neanche io come è andata.
Andiamo nel salone e ci mettiamo a studiare per l'interrogazione di lunedì. é un periodo così perchè è la fine del trimestre. Meno male che domani è sabato. Mi prendo gli occhiali, e comincio a studiare riga per riga.

Pov. Christopher

- Mamma, sono a casa. - grido dalla porta d'ingresso mentre mi tolgo le scarpe. è da un'pò di giorni che non passo a vedere come sta mia madre.
- Sono in cucina tesoro!  - mi risponde lei. Le vado incontro e le do un bacio sulla guancia.
- Io devo andare a farmi una doccia, scendo all'ora di cena. - prendo uno dei suoi mitici biscotti.
- Va bene tesoro. A proposito, abbiamo ospiti a cena, quindi perfavore, si gentile. -
- Chi? - chiedo incuriosito.
- Un amica di Megan. - mi risponde lei concentrata sulla preparazione della cena.
- Ok, a dopo. - detto questo corro in camera mia.
Non riesco a fare altro che pensare a a Julietta. è così da ieri sera! Avrei voluto andare a trovarla oggi , ma cosa avrei detto una colta arrivato li? "Ehi ciao, sai mi sono innamorato follemente di te."  No grazie. Non voglio rovinare tutto già dall'inizio.
Esco dalla doccia e mi asciugo e prendo una paio di pantaloni grigi dall'armadio e...dove cazzo è la mia t-shirt di 2pac?! Sì, sono un fan del rap, essendo cresciuto più in strada che a casa, il rap è una delle cose che amo di più. Scendo in salone a vedere se Megan ne sa niente.

- Ehi Meg, sai per caso dov'è la mia t-shirt nera di... - resto immobile a fissarla, nel salone di casa mia c'è Julietta che mi fissa incredula.
- Ciao. - riesco a dire finalmente.
- Ciao... - mi saluta lei evidentemente imbarazzata.
- Ehm, cosa cercavi? - chiede Megan rompendo il ghiaccio.
- Hai visto per caso la mia t-shirt nera di 2 pac? - mi rivolgo a Megan.

- Sì, è a lavare. - mi risponde lei. - Ah, sì! Chris lei è... - ma non finisce di parlare che la interrompo.
- Julietta Crow... -  dico senza pensarci molto sopra.
- Ma come? Vi conoscete già? - chiede incredula mia sorella.

- Sì, ieri sera casualmente... - dico sorridendo a
Julietta.

- Ragazzi, è pronta la cena! - ci chiama mia madre dalla cucina. Ci sediamo a tavola. Io  -casualmente- mi siedo vicino a Julie. è ancora più bella della sera precedente.
- Allora Julietta, come è andata a scuola? - chiedo cercando di rompere il silenzio che si era creato. Ma sono stato così stupido da non pensare che lei e mia sorella potessero conoscersi, infondo me l'ho aveva detto ieri che fa il liceo delle belle arti e che balla la danza classica.
- Bene, è stata una giornata stancante, ma ho avuto di peggio. -  mi guarda sorridendomi. Amo il suo sorriso, è angelico.
- Resti a dormire da me questa sera, vero Juli? - sento Megan.
- No, mi dispiace, non vorrei disturbare, in più non ho un pigiama.  - risponde abbassando la testa.
- Nessun disturbo cara, sai che a casa nostra sei la benvenuta sempre. Qualcosa con cui dormire te lo può prestare Megan. - grazie mamma, perfavore, falla restare. Voglio parlarle ancora.
- Va bene, grazie dell' invito. - proferisce Julietta sorridendo a mia madre.
Per tutto il resto della serata io e  Julietta non ci scambiamo parola, solo occhiate. Adesso io mi ritrovo nel mio letto e non riesco a chiudere occhio, così vado di sotto per bere qualcosa. Quando vedo che la televisione del salone è accesa, sicuramente mia madre si sarà addormentata sul divano. Quando mi avvicino ulteriormente vedo però che è Julietta ad essersi addormentata sul divano.
- Juli...Juli, che ci fai cui? - lei chiedo con tono di voce basso.
- Non riuscivo a dormire, così sono venuta qui... - mi risponde lei mezz'addormentata.
- Dai vieni a dormire. - e detto cio la prendo in braccio e la porto in camera mia.
Arrivati, la stendo sul letto e mi ci stendo anche io vicino per poterla osservare meglio.
- Non sapevo fossi il fratello maggiore di Megan. Non posso credere di non essermi accorta, avete anche il cognome uguale... - dice lei sorridendomi.
- Sei sveglia allora...se è per questo neanche io sapevo che una ragazza bella come te frequentasse casa mia. Lo avessi saputo prima sarei stato di più a casa. - ci mettiamo a ridere tutti e due. lo avrò detto per almeno cento volte, ma la trova bellissima, non riuscendo più a trattenermi la bacio, rimango stupido dal fatto che lei non mi respinga, anzi mi risponde al bacio e strinse con le mani i miei capello, attirandomi a lei, quasi per impredirmi di allontanarmi. Continuammo a baciarci per un po' e ci addormentammo così, l'uno nelle braccia dell'altro.
  
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