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Autore: deb_    18/11/2012    56 recensioni
Incredibilmente dolce, infinitamente bella, e perdutamente innamorata. Questa è la storia di un incantevole ragazza, che, dopo tanti orribili sacrifici per scappare al suo crudele passato, si ritrova ad affrontarlo incapace di reagire alle forze avverse al suo destino.
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"Ti amo e ti ho sempre amato, ma non posso illudermi che per te sia lo stesso, vero Harry?"Chiese Gwen spudoratamente.
Harry stette li impassibile e non mosse nemmeno un muscolo per contraddirla.
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Magiche sensazioni.

Esistono giorni in cui pensi di avere raggiunto il limite. Un limite che hai prestabilito in qualche modo tu. Un limite che non ti permette di spendere le ultime energie correttamente , non ti permette di urlare l'ultima emissione di fiato e, non ti permette di far della tua amarezza una forza. Quando raggiungi il limite niente e nessuno ti aiuta a scollarti di dosso le macerie provocatesi con il bombardamento del tuo cuore , e con la morte della tua speranza. Ma, non appena i tuoi piedi tastano il terreno vasto e profondo del così detto "limite " un raggio di sole riesce a penetrare ogni tipo di armatura avvolgendo il tuo corpo stanco nei suoi raggi.

Erano giorni, ormai, che Harry rifletteva sul da farsi. Erano giorni che lui e Gwen non si vedevano. Erano giorni che, ormai, sentiva il vuoto colmarlo. Aveva bisogno di lei, ormai, ogni singola fibra del suo corpo era stata sconvolta dal passaggio della sua Gwen. Si sentiva strano, lacerato, come se fosse stato appena squartato da un assassino senza pietà. Forse a mancargli era la sua voce. Forse era il suo modo di parlare, il suo modo di chiamarlo. O forse era semplicemente lei. E che quando si trattava di lei, lui non sapeva esattamente cosa gli succedesse. Per quanto cercasse di trattenersi, se si fosse trattato di lei, lui sarebbe stato felice. 

-Preparati, tra mezz’ora passo a prenderti. xx Harry.- Avrebbe fatto lui l’ennesimo passo per dimostrarle quanto tenesse a lei. E lei non si sarebbe pentita questa volta, perché lui la desiderava con tutto se stesso ed avrebbe fatto qualunque cosa pur di averla.

Gwen era brava a tenere le cose per sé. Era brava a nascondersi. Brava ad evitare le persone, e nonostante ciò, aveva così tanto amore nel suo cuore, che il sol pensiero di lasciarlo uscire, la spaventava a morte.

Bisogna essere molto forti per amare la solitudine. E difatti lei non l’amava. Ma la paura di lasciarsi andare premeva irreprensibilmente sul suo stomaco.

-E dove dovremmo andare? xx Gwen- Inviò ad Harry mentre scendeva lentamente le scale.

-E’ una sorpresa. Non vorrai mica rifiutare questa avvenente proposta? Sappi che non accetto rifiuti. xx Harry-

Gwen si ritrovò a sorridere nel momento in cui lesse il messaggio. Forse un briciolo di speranza per lei, per loro ci sarebbe stato.

-E sorpresa sia. xx Gwen- Tolto il dente, tolto il dolore.

 

Sentì il telefono vibrare.

-Sono fuori. Esci? xx Harry- Prese un bigliettino, in cui avvisò i suoi genitori della sua improvvisa uscita, e lo appoggiò sul tavolo della cucina.

Sentì il telefono vibrare. Di nuovo.

-Voi ragazze lo avete proprio nel DNA xx Harry- Prese il telefono e uscì frettolosamente da casa sua.

<< Finalmente. >> Borbottò Harry sorridendo. << Buon giorno. >> Disse infine ingranando la marcia della sua auto.

<< Cosa abbiamo noi ragazze nel DNA? >> Chiese Gwen crucciando la fronte.

<< Siete perennemente in ritardo. >> Poi si avvicinò. << E amate metterci in difficoltà con la vostra stupefacente bellezza. >> Le sussurrò all’orecchio.

Gwen sgranò gl’occhi e lo guardò perplessa. << Certo che, sentirsi dire da Harry Styles una cosa del genere, non è proprio da tutti giorni. >> Notò poi spuntare un ghigno sul viso di lui. << Ora puoi gentilmente dirmi dove mi stai portando? >>

<< Ti ho già detto che è una sorpresa. >>

<< Vuoi forse rapire una docile donzella? >>

Harry rise. << Credo che rapire non sia il termine più adatto per questo contesto, visto che la donzella in questione mi è parsa assai consenziente a farsi guidare in questo viaggio ormai intrapreso. >>

Gwen scosse la testa rassegnata, illuminando il suo viso con un sorriso.

 

I minuti si susseguirono silenziosi ed imbarazzati, fino a quando non arrivarono alla meta prestabilita da Harry.

<< Siamo arrivati. >> Il riccio aprì lo sportello della macchina e scese. Subito dopo che anche la ragazza fu con i piedi per terra le porse la mano. << Seguimi. >>

E fu così che si lasciò trasportare dal ragazzo misterioso.

Gwen constatò con meraviglia il paesaggio idilliaco che s’innalzava di fonte ai suoi occhi increduli. I rigogliosi alberi circondavano leggiadramente il lago dalle acque cristalline. Agl’argini di esso vi erano delle piccole rocce ricoperte quasi interamente da muschio verde. Un po’ più in la, alla sua sinistra, vi era un piccolo cottage contornato da arbusti e foglie dai mille colori. Inspirò. L’aria candita che riempiva quel posto era quasi disarmante.

<< Vuoi rimanere li per sempre? >> Domandò divertito Harry.

Gwen boccheggiò per un istante. Poi scosse la testa e avanzò pian piano.

<< Non ti piace vero? >>  La guardò trattenendo malamente una risata.

<< Mi stai prendendo in giro? E la cosa più bella che io abbia mai visto. >>

<< A parte me. >> Affermò Harry avvicinandosi al lago.

<< Cosa ti fa credere che tutti pensino che tu sia bello? >> Lo sfidò lanciandogli uno sguardo.

<< Non tutti. >> Proseguì il riccio annullando lentamente la distanza tra i loro corpi. << Tu. Tu lo pensi. >> Respirò profondamente il dolce profumo della sua ragazza. << Se no, non mi lasceresti fare questo. >> E la baciò. Lentamente ed intensamente, come per godersi appieno quell’esasperante momento.

Stavano vivendo uno di quei momenti in cui il cuore spera che il tempo si fermi e invoca che ciò che accade sia per sempre.

D’un tratto, però, il cielo si oscurò e la pioggia si scagliò furiosamente contro di loro.

<< Vieni. Corri! >> Harry la prese per mano ed insieme si precipitarono al cottage da loro poco distante.

<< Quindi è tuo. >> Appurò Gwen entrando nella baita. << Avrei dovuto immaginarlo. >>

<< Sembri quasi dispiaciuta. >> Ribatté Harry intento ad accendere il fuoco.

<< No, è solo che.. >> Si guardò intorno e sospirò. << Non mi sono mai potuta permettere una casa del genere. O almeno fino a quando mio padre ha cominciato a lavorare col tuo. >>

<< Non è tutto oro quel che luccica. >> Harry si sedette di fronte al camino in cerca di calore. << Ho sempre avuto tutto dalla vita, o perlomeno, quasi tutto. Case, macchine, feste, gingilli, ma l’unica cosa che desideravo realmente era l’affetto dei miei genitori. Erano sempre troppo occupati, pieni di lavoro o di nuovi impegni per prendersi cura di loro figlio. Così, col passare del tempo, mi sono auto convinto che questa fosse la cosa migliore. Cominciai ad uscire sempre più frequentemente, ignorandoli completamente. E poi, fortunatamente, ho conosciuto gl’altri. >> Un sorriso si dipinse sul suo volto. << Loro mi hanno aiutato molto. Gli devo molte cose. >>

Gwen ancora allibita da quelle rivelazioni si adagiò al suo fianco e gli strinse con forza una mano. Poi lo guardò. Aveva negli occhi la forza del suo cuore. Si avvicinò e posò un lieve bacio su quelle labbra che desiderava ardentemente. Sentì la lingua di lui saettare tra le sue labbra e chiuse gli occhi abbandonandosi a quel sapore strano ma inebriante che la stava avvolgendo completamente.

Harry le toccò lievemente il dorso di una mano, quasi temesse di scottarsi.

<< Voglio.. >> Deglutì. << Voglio fare l’amore con te, Harry. >> Affermò arrossendo.

<< Ne sei sicura? >> Harry le rivolse uno sguardo scrutatore, come se volesse leggerle l’anima.

Al suo cenno affermativo le dita del ragazzo le sfiorarono un fianco provocandole un brivido. Poi chinò il capo verso il collo della ragazza ed inspirò. << Amo il tuo profumo. >>

Il soffio delle parole del ragazzo, così vicino ai punti più sensibili della sua pelle, le strappò un lieve ansito. Un calore strano cominciò ad avvolgere il corpo di Gwen, insieme a brividi intensi. Trattenne il respiro quando le mani insicure ma salde del ragazzo fecero scorrere verso l’alto la sottile stoffa del suo maglioncino. Con una calma esasperante afferrò i lembi della maglietta di lui e con un gesto impacciato gliela tolse. Le mani delicate e lievemente fredde della ragazza esplorarono centimetro dopo centimetro il torace glabro del riccio, scendendo verso il basso e strappandogli qualche gemito. Il corpo di Harry scivolò verso il suo e portò una delicata mano di lei sulla sua schiena nuda, in un muto invito a continuare ad accarezzarlo. Quando le sfiorò appena un seno, Gwen sussultò, mentre la pelle d’oca ricopriva la sua pelle vellutata.

<< Rilassati. >> Sussurrò Harry, portando entrambe le mani a cingerle i fianchi nudi e abbassandosi con il viso sul suo collo, fino a posarvi le labbra calde. << Sei bellissima. >>

Gwen sorrise contro la sua spalla nuda, sulla quale si ritrovò a posare le labbra, senza pensarci.
Era così bello sentire sulla bocca la pelle calda e forte di Harry, così bello che continuò imperterrita a lasciargli piccoli baci sulla spalla, risalendo fino al collo.
Harry si lasciò sfuggire un sospiro di soddisfazione e inclinò la testa per lasciarla fare.
Era arrivata a mordicchiargli la mascella, quando si rese conto di una sensazione nuova e calda contro il suo petto. Harry aveva armeggiato senza sosta intorno al suo reggiseno, massaggiando, toccando, accarezzando e, senza che lei se ne accorgesse, aveva definitivamente tolto anche quella barriera. Ora sentiva, direttamente contro i suoi capezzoli, il torace caldo di Harry.
Si fermò, deglutendo e cercando di scacciare un po’ di quella nebbia rossa che le offuscava i sensi.

Il ragazzo riprese ad accarezzarle il corpo, cominciando stavolta dalle sue caviglie.  Le sue mani risalirono leggere, percorrendo le sue gambe fino in vita, dove agganciarono il bordo superiore dei jeans e iniziarono a farli scendere, approfittandone per toccarle la carne calda delle cosce e lasciarla senza fiato.
Si appoggiò di nuovo a lui mentre i jeans sparivano oltre le sue caviglie, lasciandola a gambe nude. Incominciò a lasciarle baci sull’interno coscia, sull’inguine, sul ventre fino a quando risalì al seno.
Vedere un uomo chino tra i suoi seni, sentire la sua lingua che la saggiava le fece dimenticare per un attimo la paura, portandola ad abbandonarsi completamente con un gemito. Il riccio allungò le mani ad afferrare l’elastico delle mutandine per farlo scendere, ma Gwen posò una mano su quella di Harry per fermarlo quando ormai quest’ultime stavano scoprendo il basso ventre.

Il ragazzo la trafisse col suo sguardo pieno di dolcezza e desiderio. << Se tu non vuoi, io mi fermo. >> Farfugliò con voce roca e vacillante.

La ragazza scosse la testa e si aggrappò alle sue spalle forti, facendo scivolare le dita su quella pelle così calda.
Il corpo di Harry incendiava ogni centimetro del suo e Gwen arrivò persino a desiderare che si fosse liberato anche lui delle mutande, per poterlo sentire completamente nudo su di sé.
Girò il capo da un lato e quasi si morse la lingua, quando lui fece scivolare una mano in mezzo a loro, tra le sue gambe.
Trattenne un gemito fin troppo forte quando lui ricominciò a scendere e a baciarla in una scia ininterrotta, lenta ma costante.
Si accorse di aver trattenuto il fiato solo quando gemette e boccheggiò in cerca d’aria, ma il respiro le mancò di nuovo perché aprì gli occhi, che nemmeno si era accorta di aver chiuso, e guardò verso il basso, verso Harry tra le sue gambe.
Forse si sentì osservato o forse fu il gemito acuto che le sfuggì a spingerlo ad alzare gli occhi verso di lei, mentre si dedicava a baciarla così profondamente e intimamente.

Si staccò per un istante e la guardò in viso.  << Tutto bene? >> 

Proprio mentre Gwen si umettava le labbra e deglutiva per cercare di rispondere, lui l’accarezzò con due dita, facendole sfuggire un altro gemito prolungato.
Lo vide sorridere soddisfatto, per poi riabbassare il viso e dedicarsi totalmente a lei. Improvvisamente si fermò, lei seguì i suoi movimenti con attenzione e curiosità, trattenendo il respiro mentre lui srotolava il lattice sempre più giù su quella lunghezza che un po’ la spaventava.
Ritornò a stendersi su di lei, con un sorriso appena accennato e forse persino un po’ emozionato. 
Si tenne sui gomiti e le scostò una ciocca di capelli dal viso, guardandola negli occhi rimasti ormai sbarrati.

<< Stai tranquilla. Rilassati. Chiudi gli occhi. >> 

Gwen li chiuse, ma il suo corpo non rispondeva alla sua volontà, si stava irrigidendo senza che lei riuscisse a controllarlo.

Harry si sistemò meglio, aprendole le gambe con delicatezza e accorgendosi subito dei suoi muscoli tesi. << Rilassati. Andremo con calma. >>

Gwen riaprì gli occhi e annuì, cercando di sorridergli.

Harry si sostenne su un braccio e infilò la mano tra di loro per tornare a massaggiarle il basso ventre.

La ragazza chiuse gli occhi e chiuse fuori tutti i pensieri, si lasciò andare di nuovo a quelle carezze poi prese un respiro lento e lunghissimo quando Harry tornò a sdraiarsi su di lei.

<< Basta che me lo dici ed io mi fermo. Hai tu il comando, ok? >>

<< Ok. >>Sospirò.

Poi lo sentì e trattenne il fiato involontariamente, mentre un intenso bruciore la stravolgeva.

Harry si fermò, prendendo fiato, pervaso da un desiderio bruciante.

Era un’intrusione, lo sentiva e lo temeva ma non ce n’era ragione. Harry era pazzo di lei, era innamorato di lei, lo avvertiva in ogni sospiro spezzato, in ogni lieve movimento.
Era un’agonia così, per tutti e due.

<< Harry.. entra. Ora. >> Lo pregò.

Non rispose, semplicemente si mosse. Fino in fondo.

Gwen si aggrappò alle sue spalle, il viso contro la sua pelle calda a soffocarvi un gemito.
Lo sentì tremare per quanto si stava trattenendo e allentò la presa sulla sua spalla.

<< Come va? Male? >>

<< Vai avanti, non fermarti. >> Lo diceva per lui, perché sentiva i muscoli delle sue braccia tremare per lo sforzo di rimanere fermi e lo diceva per se stessa, perché voleva vivere ogni istante di quel momento.

Harry si mosse, lentamente, uscendo e rientrando. Intrecciò le sue dita a quelle della sua ragazza. La sua mano era in quella di Gwen, stretta come se fosse l’unico posto alla quale apparteneva.

Gwen deglutì, chiuse gli occhi e si concentrò sui sospiri di lui, sui suoi movimenti e non su quel fastidio che sentiva ancora.

<< Va tutto… bene? >> Harry faceva fatica a parlare però, continuava imperterrito a chiederle delle sue condizioni.

<< Brucia un po’ ma… >>

<< Vuoi che mi fermi? >> Si allarmò e la guardò, preoccupato.

La ragazza scosse la testa ma lui non si era più mosso, così decise di smetterla di essere passiva e gli allacciò le gambe intorno ai fianchi.

Era un gesto estremamente avventato e difatti lui fu colto alla sprovvista. Quel movimento li portò ancora più vicini, bacino contro bacino.

<< Oh cazzo. >> E poi niente lo fermò più.

Si aggrappò a lui, il sudore che gli scendeva nella schiena e il sapore salato della pelle della sua spalla che sentiva contro la sua bocca.

<< Gwen.. Come.. va? Riesci a..? >> Le chiese, ansimando.

<< Tranquillo, va bene così. Vai avanti. >> Aveva il respiro spezzato anche lei, dall’emozione.
Voleva sentirlo venire, voleva tenerlo stretto a sé, sudato e ansimante mentre raggiungeva il piacere dentro di lei. Il suo ragazzo, il suo amore.

<< Gwen.. Dio.. >> Aumentò il ritmo delle spinte, senza mai essere troppo eccessivo e invasivo.

Gwen lasciò scivolare le mani dalle spalle ai capelli, stringendolo a sé. << Vieni. >> Gli sussurrò, dolcemente.

E lui l’assecondò, non trattenendosi più. 

La ragazza lo strinse forte a sé, il peso del suo corpo caldo e sudato completamente sul suo.
Dove doveva essere, dove lei voleva sentirlo. Appagato e rilassato, ancora dentro di lei.
Chiuse gli occhi, sopraffatta dall’emozione, mentre gli baciava una guancia e sentiva il suo cuore battere velocemente sul suo seno.

Harry abbandonò il viso sul seno di Gwen, appagato e spossato e sentì la timida e leggera mano di lei accarezzargli i ricci capelli. Chiuse gli occhi a quel tocco che avrebbe voluto sentire sul suo corpo per sempre. Sentiva il cuore della ragazza battere velocissimo e si chiese per un istante se non fosse per la paura o per il dolore che le aveva causato; uscì piano dal corpo di lei facendole scappare un gemito e si distese al suo fianco. Poi, lentamente aprì le palpebre e la guardò, la contemplò, e seppe con chiarezza, come si sa di dover morire, che l’amava più di qualunque cosa avesse mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avesse mai sperato in un’altra vita.

A volte poche, smaglianti ore di felicità bastano a far sopportare le disillusioni e le tristezze che la vita non manca mai di procurare.

Hi everyone J

Sono in tremendo ritardo, lo so.

Non faccio altro che scusarmi, so anche questo.

E sono davvero dispiaciuta.

Anyway, passo subito al dunque visto il tardo orario.

Il capitolo è molto lungo questa volta, ed è anche

Un modo per ringraziarvi.

Finalmente hanno fatto l’amore!

Come vi avevo già anticipato, per i capitoli rossi farò delle

OS, ma per questa volta ho fatto un’eccezione

Perché volevo che la prima volta di Gwen potesse essere

Letta da tutti.

Grazie di cuore a tutti

I Love you!

-With love deb

 

   
 
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