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Autore: Ginger01    06/12/2012    5 recensioni
~ Nature
Dal prologo
Madre Natura aveva deciso, sarebbero stati creature nettamente superiori alle fate. I quattro bambini sarebbero stati la reincarnazione dei Quattro Elementi.
E quando scoccò la mezzanotte, quattro urli di neonati si sparsero dalle rispettive quattro città delle fate.
E quattro fasci di luce piombarono in quattro punti diversi della cittadina Californiana di Rose.
[Ispirata alla FanFiction di BiancaneveFG "Il Sesto Elemento - L'Oceano]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve a tutti!
Rieccomi qui con il primo capitolo :D
Ringrazio chi sia andato avanti con questa FF anche solo dal Prologo xD Allora, non c'è molto da dire, forse solo che qui non ci sarà moolta magia, ma più avanti ce ne sarà tanta, quindi continuate a seguire c.c 
Ok, vi chiedo solo di lasciare una recensioncina <3 
Un bacione, ci vediamo in fondo;
Luna

 



 

~Capitolo 1~
Laura Flamme

 

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– Laura, tesoro, allontanati da lì! E' pericoloso! – una donna dai lunghi capelli neri come la pece si avvicinò ad una bimba sui 4 anni, seduta accanto ad un falò.
– Ma mamma, non mi fa paura. – disse ingenua la piccola.
La madre le accarezzò i capelli corvini – Si, ma lui ti farà del male. –

Laura alzò le spalle e girò la testa, incrociando i suoi occhioni con quelli di una bambina, una bambina dai capelli castani con tanti boccoli, una bambina dai bellissimi e profondi occhi blu.
 

Erano passati dodici anni da quella serata. Ora Laura era una studentessa liceale di 16 anni, pochi amici, un po' timida ma molto intelligente per la sua età.
Era seduta davanti alla sua finestra, a fissare le stelle che brillavano nel cielo – bruciavano – le piaceva precisare, pensare che a milioni di anni luce di distanza quelle stelle bruciassero...La facevano in qualche modo sentire meglio. Aveva sempre pensato alle parole della madre “Ma lui ti farà del male”. Strano ma vero, il fuoco non le aveva mai fatto male. Laura Flamme non si era mai scottata in vita sua.
Il cellulare rosso vibrò, annunciando l'arrivo di un messaggio “Domani ti aspetto davanti a scuola, vedi di essere puntuale, Annie”. La sua amica Anne, sempre ansiosa, sempre dolce. Erano amiche dall'asilo.
“Ci sarò, tranquilla :)” spense il cellulare svogliatamente, non aveva voglia di ricevere altri messaggi. Non aveva voglia di sentire la gente.

Accese una candela e si concentrò sulla fiammella che si agitava lieve lieve. Socchiuse gli occhi, fissandola intensamente. D'un tratto al fiammella cominciò ad agitarsi violentemente, fino a dividersi in altre due fiammelle. Laura era capace di farlo da quando aveva 8 anni. E non si era ancora spiegata il perché.

La mattina dopo si svegliò in ritardo.
– Cavolo! – gridò, guardando la sveglia luminosa sul comò di legno chiaro. Corse in bagno dove si sciacquò la faccia, si lavò, indossò in fretta la sua maglietta preferita, una T-shirt rossa con lo scollo a V ed una frase “Dreams are forever”, i jeans a sigaretta neri e le ballerine rosse, in tinta con la maglia. Si legò i capelli neri in una treccia che le ricadeva sulla spalla, e, prima di uscire, si fissò un attimo allo specchio, guardandosi gli occhi: occhi nocciola ma in qualche modo inquietanti per via di quelle strane pagliuzze rosso sangue presenti vicino alla pupilla. Le aveva fin da piccola, fin da quando era nata. Forse era per questo che aveva pochi amici: avevano paura di lei.
Prese la borsa di pelle e corse fuori di casa, dirigendosi verso la scuola che era a due passi da lì.
Una ragazza dai capelli ricci, biondo cenere e piena di lentiggini la stava aspettando battendo i piedi calzati da logorate converse nere.
– Alla buon ora! – la salutò Anne.
– Scusami, Annie, ho cercato di fare il più in fretta possibile! – si scusò Laura, cercando di riprendere fiato.
– Fa niente...Andiamo, su, che perdiamo al prima ora! – la spinse verso il cancello principale, quindi entrarono, salirono le scale di corsa e si precipitarono nella classe di storia: il professore non era ancora arrivato.
– Meno male! – esclamò Anne, respirando affannosamente.
– Visto...anf...Che avevi da preoccuparti? – le sorrise Laura, ma fu subito fulminata e poi sommersa dalla risata dell'amica.
– Hai finito di ridacchiare, McClaire? – la voce gelida di Jenna Frenns freddò la bellissima e calda risata di Annie.
– Io rido quanto mi pare, Frenns. – la rimbeccò Annie, guardandola storto.
– Flamme, quando riuscirai a non inquietare la gente? – non avendo avuto risultati con Anne, Jenna cercò di offendere Laura. Al primo colpo ci riuscì, ma dopotutto Laura amava i suoi occhi – Se ti lasci inquietare da questi occhi che uno stilista famoso e agente per modelle reputa bellissimi e unici, non sei normale. – la liquidò, sedendosi tranquillamente al suo banco e tirando fuori i libri.
– Al posto, ragazzi! Frenns, che ci fai ancora in piedi? Forza, al tuo banco! –

– Allora ci conto, eh? A dopo! – la voce di Annie al telefono era ancora più dolce se possibile. Le aveva chiesto di accompagnarla ad un appuntamento a quattro...Sulla spiaggia. Falò sulla spiaggia. Falò. Fuoco. D'un tratto Laura si sentì irrequieta: e se avessero scoperto cos'era capace di fare? L'avrebbero presa per pazza? Ma ormai aveva detto di si, dopotutto doveva innumerevoli favori ad Anne.
Scosse la testa e si andò a sciacquare il viso “No, andrà tutto bene.” si disse, guardandosi allo specchio. Si concesse una doccia, prima di tirare fuori il suo costume e prepararsi per l'attesissima uscita. Mentre si lavava via il bagnoschiuma, notò una piccola voglia rossa accanto all'ombelico “Ma cosa...” la sfiorò con la punta delle dita, e notò che era calda...come il fuoco.
“Forse è un fungo...” si disse, cercando di non pensare al cuore che le batteva a mille.
Ovviamente era in ritardo. Quando finì di asciugarsi i capelli il telefono squillò – Pronto? – rispose, pettinandosi.
– Si può sapere dove sei?! – gridò la voce di Anne dall'altra parte.
– Come dove...Oddio! Sto arrivando! – si scusò, guardando l'orologio. Attaccò, buttò il cellulare nella borsa, si vestì e corse fuori casa.
– Finalmente! – Anne era appoggiata ad un muretto, un delizioso vestitino bianco e i capelli biondi legati in una treccia disordinata che ricadeva sulla spalla.
– Scusa! – la pregò Laura, incrociando le mani davanti al petto.
– Vabbè...Tanto non sono ancora arri...Oh, eccoli! Parli del diavolo! – da dietro l'angolo comparvero due ragazzi, uno dai cappelli biondi e gli occhi neri, l'altro ricciolino, capelli rosso fuoco e occhi incredibilmente nocciola.
– Ciao, Tom! – salutò il biondo Anne.
Il ragazzo la salutò, poi Annie presentò Laura – Lei è Laura, la mia migliore amica. – le diede una spinta che costrinse l'amica a porgere la mano – Piacere. – farfugliò.
– Piacere, Thomas..Ma chiamami Tom. Questo è Louis, il mio migliore amico...E' irlandese quindi non è che parli molto... – lo canzonò. Louis sorrise – Non dategli retta, non mi vergogno del mio accento. – disse tranquillamente, accentuando il suo modo irlandese di parlare.
– Io lo trovo molto carino! – si ritrovò a dire Laura. “Ma come me ne sono uscita?” si rimproverò, ma poi notò che Louis le sorrideva dolcemente.
Anne le diede una gomitata nelle costole e le fece l'occhiolino.
– Allora, vogliamo andare? – propose Tom, offrendo la mano ad Anne che la prese sorridente.
Si incamminarono verso la spiaggia.
– Avete con voi l'occorrente? – Laura alzò un sopracciglio.
Louis le sorrise – Si, ovvio. – alzò una borsa piuttosto grande per farle vedere.
– Si...ovvio... – “Cavolo. Che razza di domanda ho fatto?!” si battè la fronte con una mano.
– Allora...Laura. Cosa fai di solito nel tempo libero? – chiese un po' intimidito Louis.
Lei alzò le spalle – Sinceramente...Tutto quello che una normale adolescente fa. –
– ...Uscire con i ragazzi? – scherzò lui. La ragazza lo spintonò: lo trovava davvero simpatico.
– Ma no...Ascolto musica, leggo, guardo film...Ah, adoro disegnare. –
– Lei è un genio nel disegnare! – urlò Annie girando la testa verso di loro.
– Davvero? – chiese conferma sorpreso Louis, un sorriso a 36 denti stampato in faccia.
– Uh...Bè...Molti dicono che sono brava...Ma...Non lo credo. –
Il ragazzo fece per replicare quando l'amico esultò – Eccoci arrivati! –

La spiaggia era praticamente vuota, dopotutto era appena cominciato settembre. Il sole stava per tramontare, orario perfetto per un falò.
– Allora, noi uomini cominciamo a sistemare le cose per il falò... – cominciò ad organizzare Thomas.
– Mentre noi donne ci faremo una romantica passeggiata lungo la spiaggia...Vero Laurie? – Anne prese sottobraccio la sua migliore amica e la trascinò a fare una passeggiata.
Laura ebbe il tempo di girarsi e notò che Louis la fissava con sguardo dolce. Ruotò subito la testa, arrossendo.
– Sembra che tu piaccia a quel Louis. – la stuzzicò l'amica. Lei fece spallucce – Mh, non lo so. Per ora siamo praticamente amici. –
Anne annuì – Sai, io e Tom siamo stati amici per un po' di tempo, poi mi ha proposto quest'uscita...Magari andrà cosi anche per voi! Comunque, Tom è davvero simpatico...Per non parlare della sua bellezza! Allora, stavamo camminando davanti a voi... – e cominciò a raccontarle di quando Thomas fosse perfetto. A Laura faceva piacere sentire che la sua amica fosse felice, però voleva tornare da Louis...In qualche modo voleva stargli vicino.

– Che ne dici di Laura? – Louis si passò una mano tra i capelli, aspettando la risposta dell'amico.
– Sai, è un po' inquietante...con quegli occhi. – e storse la bocca.
Louis alzò le spalle – Io li trovo bellissimi. – disse semplicemente, ricordandosi di com'era rimasto incantato da quei meravigliosi occhi speciali.
– Sarà...Bè, di per se è davvero carina. – aggiunse Thomas, stuzzicandolo.
Ci riuscì – Carina?! E' bellissima! Hai visto la pelle? Chiara che sembra porcellana, i capelli neri neri, le labbra rosee...Sembra quasi Biancaneve, solo che è più bella. – si ritrovò a dire, con aria sognante.
– Louis? –
– EH? –
– Ti sei innamorato. – concluse divertito l'amico. Louis arrossì – Ma...ma che dici... – balbettò, incapace di pronunciare parola – Tu, piuttosto, con Anne? –
Thomas alzò le spalle – E' carina, simpatica, intelligente...Credo che mi piaccia. –
– Ottimo, mettetevi insieme, allora! – esclamò l'amico.
– Si, e se io non piaccio a lei? –
– Si che le piaci! Si vede lontano un miglio! –
– E allora perché tu non ti metti con Laura? –
– Perché...Eccole che arrivano, mi raccomando, MUTO. – lo pregò Louis, imbarazzato.
– Bè, avete fatto? – Anne comparve dietro la schiena di Tom, facendolo sobbalzare e provocando una risatina a Louis che contagiò anche Laura. Louis si ritrovò a pensare quanto potesse essere bella quella ragazza quando sorrideva.
– Abbiamo finito, vero Louis? – lo distrasse Tom, con un sorrisetto furbo stampato in faccia.
– Uh, sisi...Direi che possiamo accenderlo, anche perché ormai è buio.
Le due ragazze annuirono e si sedettero accanto al falò ancora spento.
D'un tratto il cellulare di Laura suonò.
– Uh...Mi tocca rispondere. – disse, notando il nome sul display, e lanciò un'occhiata veloce ad Anne, che capì tutto.
– Si, ok, meglio che tu vada. – Laura si alzò di malavoglia e si allontanò, rispondendo.
– Sembra che tu sappia chi sia quello che l'ha chiamata. – disse sconsolato Louis.
– Oh si... – rispose distratta Anne, concentrandosi sui marshmallows.
– Il suo ragazzo? – azzardò lui, passandosi una mano tra i riccioli rossi.
– Ragazzo? – Anne si girò verso Laura che stava discutendo animatamente al telefono.
– Sembra che siano in crisi. – aggiunse ancora più sconsolato.
– Ma che ragazzo...E' il fratello maggiore. – si lasciò sfuggire secca Anne. Si portò una mano alla bocca.
– Che c'è di male? – chiesero in coro i due, cercando di capire. Lei scosse la testa – Nulla...Sta tornando. Mi raccomando, non chiedete niente riguardo a quella telefonata. –
Laura tornò a sedersi accanto all'amica, buttò il cellulare nella borsa con un'espressione crucciata, poi guardò malissimo i due ragazzi, gli occhi che lanciavano fiammate e che sembravano ancora più inquietanti – Bé, questo falò? Si deve accendere da solo?! – sbottò, nervosa.
Anne le diede una gomitata – Laura... – la rimproverò.
Laura annuì – Si, scusate...Sono un po' nervosa. – Annie mandò uno sguardo complice ai due ragazzi, facendoli intendere di non chiedere nulla.
– Si, allora...Louis, a te l'onore. –
Il ragazzo accese il fuoco e poco dopo cominciarono ad arrostire i marshmallows.
– Tutto ok? – chiese Louis a Laura, che si era allontana e seduta davanti al mare, visto che Anne e Thomas avevano cominciato a sbaciucchiarsi.
– Mh, si... Stavo guardando il mare. – rispose la ragazza, lasciandogli posto accanto a sé.
– Ah, davvero bello... – disse lui, ma in quel momento non sapeva se si stesse riferendo effettivamente al mare o alla ragazza seduta accanto a lui.
– Cosa ti piace di più? – chiese lei, distratta.
– Tra cosa? –
– Tra...il fuoco e l'acqua. – sussurrò, girandosi verso il falò.
– Non lo so...a te? –
– Il fuoco. – rispose senza pensarci la ragazza.
– Perché? – chiese curioso ma anche affascinato Louis.
– Non lo so...Mi ha sempre affascinato. E a te, cos'è che affascina? – chiese lei, girandosi sorridente verso il ragazzo.
Lui tentennò, fissandola in quei bellissimi occhi che sembravano lanciare fiammelle calde rassicuranti – Te. – le prese il viso tra le mani e la baciò con passione.


~Angolo Autrice
Allora, che ne pensate? Si, finora non c'è granché di "magico"...Vorrei prima spiegare il collegamento con gli Elementi che ha ogni ragazzo e poi vedrò..Perchè penso proprio che abbiate capito di che Elemnto si parli in questo primo capitolo, vero? ;) 
Ok, spero mi lasciate una recensioncina e...che dire, ci vediamo al prossimo capitolo che spero pubblicherò al più presto :') 
Un bacione, 
la vostra,
Luna!
P.S: che ne dite della ragazza che interpreta Laura, in alto al capitolo? <3 Io la trovo perfetta, era proprio come l'ho immaginata! 



 

  
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