Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Mary_B    09/12/2012    15 recensioni
Una foto.
Chi avrebe mai detto che di loro due sarebbe mai rimasta solo una foto.
Di sicuro non i loro migliaia di fan.
Di sicuro non i loro genitori.
Di sicuro non i loro amici.
Di sicuro non Louis e neanche Sydney.
La vita è folle, e ciò che è sicuro un giorno è dubbio il giorno dopo.
Quindi a che servono le certezze se sono solo momentane?
E allora bisogna buttare tutto in aria e giocare d'istinto, ma, ad un passo dal matrimonio con il perfetto Principe Azzurro, chi sarebbe mai così stupida da farlo?
Io un nome ce l'ho in mente, e voi?
-Seguito di "I Should Have Taken The Chance"-
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Don't Wanna Take It Slow'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Burn It Down

You told me yes,
 You held me high,
And I believed when you told that lie.
I played that soldier,
 You played king
And struck me down when I kissed that ring.
You lost that right
 to hold that crown.
I built you up but you let me down.
So when you fall,
 I'll take my turn
and fan the flames as your blazes burn
-Burn It Down, Linkin Park-

 

<< Amore, meglio la cravatta blu o viola? >>
<< Blu, le cravatte viola sono per i funerali, tesoro >>
<< Davvero? >> la ragazza annuì lentamente seduta davanti alla sua toeletta con indosso una comoda vestaglia La Perla
<< Amore, perché il tuo cane sta sbavando sui miei mocassini Ferragamo? >>
<< Perché ti vuole bene, è il suo modo di fartelo sapere >>
<< Ecco, Luke vallo a dire alla tua padrona sulla borsa di Marc Jacobs >> lei rise ed andò a riprendere il cane dalla cabina armadio << Da quand’è che ce l’hai? >>
<< Da quando era cucciolo, era il più piccolo della cucciolata >>
<< Non oso immaginare come siano i suoi fratelli, allora. Senti, devo scappare, mio padre mi sta aspettando. Oggi è il grande giorno >>
<< Sono sicura che andrà tutto bene: sei vestito una favola, hai preparato un discorso fantastico, hai carisma da vendere e quella ditta sta per affondare, non vedo il motivo per cui debba opporsi più di tanto alla proposta d’acquisto o come diavolo si chiama >>
<< Grazie, amore >> si chinò verso di lei e la baciò dolcemente sulle labbra << Ti chiamo a riunione conclusa, ok? >> lei annuì appoggiando le braccia attorno al suo collo << Mi raccomando, sta sera c’è la festa a casa di mia madre, sii puntuale >>
<< Lo sarò, ci vediamo direttamente lì? >>
<< Sì. Adesso devo proprio andare. Ci sentiamo dopo >> sciolse l’abbraccio e fece per uscire di casa quando lei tossicchiò lievemente. Lui sorrise alla porta prima di tornare indietro come un uragano e prenderla in braccio alzandola da terra e facendola ridere << Ti amo, Sydney >> aggiunse mettendola giù
<< Ti amo anch’io, Rick >>
Una volta che la porta si chiuse alle spalle del suo fidanzato, Syd perse il sorriso e ritornò alla loro camera da letto, Luke Skywalker era placidamente steso sul tappeto persiano intento a sbavare, scosse lentamente la testa
<< Rick ti ucciderà, uno di questi giorni >> per tutta risposta lui girò la testa dall’altro lato e continuò la sua opera. Lei sorrise benevola ed entrò nella cabina armadio, fissava i vestiti attentamente, ma non ce la poteva fare. Con un urlo sbatté i piedi per terra e si lasciò cadere. Queste scene d’isteria era un segreto per Rick e per tutti i suoi amici e conoscenti, nessuno poteva sapere che il semplice scegliere dei vestiti la mandava in paranoia. Alla fine prese un abito rosso con piccoli pois bianchi di Stella McCartney, abbinò una borsa bianca YSL e un paio di tacchi stratosferici di Gucci, il tutto corredato da un cappotto rosso di Versace e da una sciarpa bianca di Valentino; salutò la loro domestica, Mara, ed uscì di casa. Park Avenue era affollata come al solito, la limousine era ferma davanti a casa sua e l’aspettava per portarla a lavoro. Dopo mezz’ora di traffico a singhiozzi finalmente riuscì ad arrivare, l’insegna gigantesca recitava “Beauty Queen New York”, lentamente entrò nel grattacielo salutando alcuni suoi colleghi/dipendenti, salì fino all’ultimo piano con l’ascensore e arrivò al suo ufficio in piena attività. Salutò ancora qualcuno e poi entrò nella stanza contrassegnata da una targhetta dorata: “Sydney Sparks, Caporedattrice”
<< Buongiorno, Syd >> la salutò Bruce entrando seguito da Allie e Jade, i suoi assistenti personali
<< ‘Giorno >> disse lei sfilando la giacca e lasciandola cadere sul divanetto insieme alla sciarpa
<< Giornata pesante oggi, abbiamo la riunione con il marketing alle 10, pranzo con Lucy Jackson, la stilista di Calvin Klein che dice di avere uno scandalo fra le mani e bla bla bla. Alle due Stephanie del reparto Styling vuole farti vedere i vestiti del prossimo set fotografico sulla moda nella vita di tutti i giorni, alle cinque c’è la tua chiamata via Skype con tua madre. Poi sei libera >>
<< Perfetto, Jade puoi dire a Stephanie che vado giù adesso? Devo andare via il prima possibile, sta sera festa a casa della mamma di Rick >>
<< Come sta Richard? >> chiese Allie cortese mentre Jade usciva in un lampo
<< Oh, bene. Grazie >>
<< Quel ragazzo è un sogno ad occhi aperti >> commentò Bruce lasciandosi cadere sul divano con una mano sul cuore
<< Lo so. Se tu non fossi etero, Bruce, avrei il terrore di portarlo qui da come lo guardi >>
<< Avanti, Syd! Ho dieci anni più di lui… ah giusto, per te non è un gran problema >> si ricordò Bruce battendosi una mano sulla fronte, Caroline fece un verso sorpreso mentre lo stomaco di Syd faceva un doppio avvitamento su sé stesso
<< Avevi nove anni tu, Allie. Syd era “Sparkie”, la blogger ufficiale di BQ Londra, BQ Parigi, BQ Milano, BQ New York e BQ Madrid, ovvero di tutta la catena. Aveva diciassette anni e lui trenta, era Mark Brown >>
<< Mark Brown il fotografo? >> fece Jade sconvolta rientrando dopo essere rimasta sulla soglia della porta mentre Bruce raccontava
<< Proprio lui. Dio, fu un tale scandalo! Avete mai sentito parlare de “L’angelo di BQ”? >>
<< Sei tu! >> esclamò Caroline indicando il suo capo che aveva la faccia più bianca della sua sciarpa immacolata << Oddio, mi sono sempre chiesta chi fosse… Wow, eri così diversa >> tutti la fissavano in attesa di una reazione, lei prese un bicchiere d’acqua appoggiato sulla scrivania e bevve un sorso a fatica cercando di calmarsi
<< Era tanto tempo fa, un'altra città, un’altra vita >>
<< Dopo Mark, poi, è arrivato Louis Tomlinson. Quello lo conoscete, no? >> Allie e Jade iniziarono a fare urletti isterici cercando di spiegare quanto amassero i One Direction e bla bla bla. Syd si lasciò sprofondare sulla poltrona accavallando le gambe elegantemente
<< Mmm… non avevo una giornata super piena? >> chiese lei cambiando drasticamente argomento.
 
 
 
 
La famiglia di Richard adorava fare feste: Carol, sua madre, sfruttava ogni occasione per spalancare le porte di casa sua e far ammirare ai suoi ospiti l’ultimo acquisto, che fosse un pezzo d’arredamento dell’epoca di Luigi XIV o un diamante al dito di Jennifer. A Rick quelle feste non piacevano più di tanto, erano le stesse persone con cui era nato e cresciuto, patetiche, vuote e superficiali. Ci andava solo per far contento i suoi genitori… e per Sydney. Lei era abituata ai riflettori da quando aveva sedici anni, ma New York non era ancora abituata a lei. La gente rimaneva ancora a bocca aperta quando la vedeva passeggiare in giro per Manhattan con i suoi lunghissimi capelli biondo dorato, l’abbigliamento impeccabile, le guance sempre delicatamente arrossate per il troppo freddo o il troppo caldo della città che, secondo lei, “aveva rinunciato alla primavera e all’autunno per avere più smog nell’aria”. Guardare i suoi amici e suo fratello sbavare davanti alla sua fidanzata lo rendeva oltremodo felice. Quella sera Syd non lo deluse, chiacchierava con sua sorella e sua cognata quando Rick arrivò alla festa, indossava un abito argentato, aderente e piuttosto corto, in testa aveva un cerchietto con un fiocco coordinato e fra le mani stringeva un flute di champagne.
<< Bonsoir >> esordì Rick avvicinandosi al gruppo e mettendo le mani sui fianchi di Syd, lei sorrise e lo baciò sulla guancia
<< Ciao Rick >> lo salutò sua sorella alzando il suo flute  << È per me sempre un piacere ricordarti che esistono altre donne importanti nella tua vita oltre Syd >> Rick alzò gli occhi al cielo e Syd e Martha risero
<< Ciao Jenny >> disse con tono petulante baciandola sulla guancia << E ciao anche a te, Martha >> aggiunse baciando la cognata
<< Ciao, caro >> rispose lei << Il mago ti cerca >>
<< È già ora? >> le chiese con occhi ardenti
<< No, ma ci siamo quasi >>
<< Mi dispiace, signore, ma il dovere mi chiama >> con un ultimo bacio per Syd, Rick sparì nella folla
<< A volte non so chi sia il bambino >> ammise Martha << Mio figlio di otto anni o mio cognato di ventinove >>
<< Io lo so >> affermò Effy unendosi al gruppo con un flute fra le dita << Lo zio Rick, decisamente >>
<< Elizabeth Caroline Van Golden, ti conviene che in quel bicchiere ci sia della coca cola >> la minacciò Martha, lei alzò il calice
<< Dal colore a me sembra champagne >> osservò Jenny
<< Dieci punti alla zia Jen per lo spirito di osservazione >> scherzò Effy facendo imbestialire la madre
<< Dai qui >> intervenne Syd prendendo il flute di Effy e poggiandolo sul vassoio di un cameriere di passaggio << L’alcol fa male, crea dipendenza, macchia i denti, fa ingrassare e causa diverse malattie su cui potrà parlarti meglio tuo padre >>
<< Già, il mitico Dottor Van Golden >> aggiunse Effy alzando gli occhi al cielo << Sul serio, state montando un casino assurdo per un bicchierino di uva fermentata quando tutti sappiamo che Syd… >>
<< Oh, guardate >> l’interruppe Martha indicando il centro del vasto salone << inizia lo spettacolo >>. Il piccolo Nick con Rick avevano gli occhi di tutti addosso, Nick indossava un cilindro da mago e un mantello, porgeva a Rick un mazzo di carte. Fece tutti i gesti magici di rito  e infine chiese << È questa la carta che avevi pescato? >> Rick scosse la testa
<< No, mi dispiace >> tutta la sala proruppe in versi di dispiacere, ma Nick non sembrava dispiaciuto più di tanto
<< Fa lo stesso >> disse scrollando le spalle
<< Posso insegnarti un trucchetto? >> domandò Rick, Nick annuì un po’ annoiato
<< Bene, ho bisogno di un assistente… Syd, puoi venire? >> Syd sussultò lievemente, diede il bicchiere a Jenny e si avvicinò a Rick  che le prese la mano sinistra << Ok, Syd, questa è una trasformazione >>
<< Spero non in un rospo >> scherzò Syd facendo ridere tutti
<< Non proprio… Nick, cotone >> Nick tirò fuori dalla tasca un piccolo gomitolo di cotone blu, Rick lo sciolse e ne legò un capo all’anulare di Syd, poi frugò nella tasca della giacca e tirò fuori una scatolina di Tiffany << Signore e signori, ecco come diventare felici per sempre: basta del cotone, un anello di Tiffany, una donna splendida e una risposta affermativa >> Rick tirò fuori un bellissimo anello dalla scatola e lo fece scivolare lungo il sottile filo di cotone, fino ad infilarsi perfettamente al dito di Syd, poi s’inginocchiò con la sua solita grazia mentre tutta la sala era in fermento, qualcuno, addirittura, si stava già tamponando gli occhi con fazzoletti di seta << Sydney Viola Sparks, ti amo come non ho mai amato nessuna in vita mia e voglio passare ogni singolo secondo a venire con te al mio fianco. Mi vuoi sposare? >>
Cosa dici quando il tuo fidanzato da cinque anni, coinquilino da tre, innamorato di te da quando ti ha visto bere un frappuccino al caramello al campus della Columbia e corrispondente ad ogni canone di perfezione di chiede di sposarlo davanti a tutta la sua famiglia e all’élite di Manhattan?
Dici di sì, lo urli al mondo, fai i volantini e li butti dalla finestra, piangi come una fontana e batti i piedi agitando l’anello che hai appena ricevuto.
Ma Syd non era così, non lo era mai stata e Rick lo sapeva. Ecco perché quel “sì” appena sussurrato per lui valse come una scritta con i fuochi d’artificio.
Syd era sua.
 

My Corner!
Hello PP!!!!!!!
Pensavate di esservi liberate di me??
E invece no!
Lo so, lo so, vi avevo promesso un mese di pausa e ne sono passati tre o quattro, ma la scuola mi sta uccidendo, non sto scherzando.
Comunque, un paio di informazioni tecniche:
1)    Pubblicherò ogni due settimane, così sono sicura di avere il capitolo pronto
2)   La storia è ambientata fra 10 anni. Ora, io non ho la più pallida idea di come sarà il mondo fra dieci anni, quindi ho deciso di tenere un ambientazione come se fosse ai giorni nostri, ma, ricordate, per i personaggi sono passati dieci anni dai fatti di “I should have taken the chance”
Poi, chi è questo Rick??
Sento i vostri insulti da lontano, ve lo giuro.
E Syd versione bambolina?
Direi che non è proprio come la ricordavate.
Allora, che ne pensate???
Fatemelo sapere!
xoxoxoxo
Mary

  
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Mary_B