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Autore: Renegade_    11/12/2012    4 recensioni
-Mi piaci- gli sussurrai timidamente.
-Ecco,Bonnie,credo sia meglio rimanere solo amici.- disse lui.
Lo guardai per un minuto,poi corsi via.
Era il mio migliore amico,ed ora non avrei avuto nemmeno più il coraggio di guardarlo negli occhi.
Che casino che ho combinato.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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//So che il capitolo è corto,ma leggete anche lo spazio autrice sotto cc 


*10 anni prima* 

"Dai Darren,accompagnami al parco!" esclamai saltellando. 
"Sono grande,cosa penserebbero i miei amici se mi vedessero accompagnare la mia sorellina al parco?" sbuffò mio fratello mettendosi seduto. 
"Non sei poi così grande,sai? Hai solo 11 anni,mentre io ne ho 8,e poi papà dice sempre che la più matura sono io,quindi,accompagnami al parco prima che vada a chiamare papà!" urlai correndo verso la porta; Darren sbiancò,e mi raggiunse,facendomi mollare la presa sulla maniglia. 
"Mi cambio,e ti accompagno al parco,ora però esci da camera mia!" sbraitò aprendo la porta con forza. 
Lo guardai cercando di trattenere le risate,poi mi diressi in giardino per fare colazione. 
"Perchè hai impiegato così tanto tempo a vestirti?" chiesi a Darren. 
Eravamo nell'auto di famiglia,l'autista faceva praticamente finta di non sentir le nostre liti,anche se di tanto in tanto gli scappavano dei sorrisini. 
"Ma perchè non chiudi quella boccaccia?" mi chiese lui stizzito. 
"Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda" lo rimproverai incrociando le braccia al petto. 
"Per i prossimi cinque minuti,farò finta che tu non esista." mi avvertì lui. 
Sbuffai,e mi voltai verso il finestrino,osservando con attenzione ogni singola persona che mi capitava d'avanti. 
Cinque minuti dopo,l'auto si fermò di fronte ad un grande parco,salutammo Frank,l'autista,ed entrammo. 
"Allora Bonnie,cosa vuoi fare?" mi chiese Darren accarezzandomi la testa. 
"Voglio andare sull'altalena!" esclamai strattonandogli il braccio,lui mi afferrò la mano,e iniziò a correre verso l'altalena. 
"Trovo davvero inutile,che tu sia venuta qui al parco per una stupida altalena,quando a casa ne abbiamo tre." borbottò mio fratello. 
"Sta zitto,per favore..E,guarda!" esclamai indicando tre ragazzi. "Quelli non sono i tuoi amici? Su,va da loro." 
"Ci vediamo qui alle 11:30,non un minuto in più,intesi?" 
"Certo signore. Adesso però vattene!" esclamai spingendolo in direzione degli amici,aspettai che lui si allontanasse,e poi mi sedetti sull'altalena,fermandomi di tanto in tanto,per assicurarmi che le mi scarpette in vernice nera,stessero bene. 
Poco dopo,mi fermai,scesi dall'altalena,sistemai le pieghe del vestito color panna,sistemai il fiocco che avevo tra i capelli e mi sedetti su una panchina. 
Andare al parco da soli,era una vera scocciatura,e mi resi conto di essere l'unica senza amici. 
Tutti gli altri bambini giocavano con i loro compagni,mentre io me ne stavo per conto mio seduta su una stupida e scomoda panchina; le madri guardavano da lontano e amorevolmente i propri bambini,e i padri gli lanciavano occhiate affettuose da dietro il giornale. 
Distolsi lo sguardo da quel bel quadretto,e presi a guardare le mie gambe oscillare avanti e dietro,pensando a quanto la mia vita fosse strana. 
Mi ero trasferita dall'America all'Inghilterra,quando avevo sei anni,non avevo ancora amici perchè studiavo con un insegnante privato,ed ero sempre sola con mio fratello o con Mary,la domestica,perchè i miei erano sempre in giro per lavoro. 
Non avevo ami avuto una vera festa di compleanno,ed era già tanto se me ne ricordassi io. 
"Ciao!" esclamò qualcuno sedendosi accanto a me. 
Alzai lo sguardo,ed incontrai gli occhi verdi di un bambino dai capelli ricci,che sorrideva gentilmente,mettendo in mostra delle adorabili fossette. 
Lo fissai con un'espressione impassibile,e voltai il viso dall'altra parte. 
"Io sono Harold,ma puoi chiamarmi Harry." continuò il bambino. 
"Non posso parlare con gli sconosciuti." gli dissi fissando un fiore. 
"Sono Harry,non sono uno sconosciuto." disse il bambino ridendo. 
Mi lasciai scappare un sorriso,e mi voltai dalla sua parte. 
"Io sono Bonnie." mi presentai sorridendo. 
"Quanti anni hai,Bonnie?" mi chiese Harry. 
"Ho otto anni,tu?" 
"Anche io ho otto anni!" esclamò Harry contento. "Non ti ho mai visto a scuola,però.." continuò lui. 
"Io non studio a scuola,studio a casa con un insegnante privato." lo informai. 
"Che forza! Almeno non dovrai svegliarti presto!" esclamò ancora il bambino. 
"Già,peccato che però non ho amici.." mormorai abbassando il capo. 
"Sarò io tuo amico,ti va?" mi propose Harry. 
"Certo che mi va!" esclamai felice. 
"Adesso devo andare..Ci vediamo domani qui alle quattro. Ciao!" mi salutò Harry lasciandomi un bacio sulla guancia,prima di dirigersi tra le braccia della madre. 



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AVEVO COMPLETAMENTE SCORDATO DI AVERE QUESTA FF! 
Bene,dopo questa introduzione urlata,volevo dirvi che ho scritto questo capitolo tramite cellulare,quindi mi scuso per tuuuutti gli errori che troverete,e per il modo osceno in cui sarà uscita fuori..Ho anche la febbre,eh. 
Bene,probabilmente nessuno la leggerà o recensirà,perciò non dovrei nemmeno preoccuparmi HAHA no cc 
Mi lasciate una recensione? 
Rossella.
  
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