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Autore: mikilily    28/12/2012    17 recensioni
Hermione Granger dopo la fine della guerra ha abbandonato il mondo magico, distrutta per la morte dei suoi amici Harry Potter e Ron Weasley. Nemmeno la vittoria sul male l'ha convinta a rimanere, così rintanatasi nel mondo babbano vive una vita fatta di stenti. Hermione, caparbia e orgogliosa come solo una Grifondoro sa essere, non si da per vinta. Per sopravvivere, fa mille lavori fino a quando un annuncio magico, trovato nella bacheca dell'ufficio comunale, la riporta al suo vecchio e amato mondo.
***
Draco Malfoy è stato scagionato, come del resto i suoi genitori, da tutte le accuse riguardanti la seconda guerra magica. Appena concluso il processo si sposa con Astoria Greengrass che dopo soli sei anni di matrimonio muore lasciando soli Draco e il loro bambino Scorpius. L'uomo si butta sul lavoro divenendo un abile pozionista conosciuto in tutto il mondo magico. Daphne, sua cognata, si offre di aiutarlo ma il suo aiuto non è disinteressato.
*****
Questa è l'ennesima Dramione. l'idea mi è venuta tempo fa spero che vi piaccia e coinvolga.
Un caloroso abbraccio, Miki.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Lucius/Narcissa
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Finalmente anche questa storia è finita, ringrazio tutte voi che l'avete seguita e letta in silenzio, chi ha recensito e messo tra le preferite e amate. Ringrazio ferfino chi ha corretto e commentato negativamente, mi siete servite per capire e migliorare e solo grazie a voi se ho ripreso a scrivere in un momento di magra e poche idee.
Ringrazio soprattutto Posedonia che mi ha spronato a scrivere...
Visto che non c'è stato modo vi auguro anche un Buon Natale e felice anno nuovo, affinchè quello che arriverà sia un anno carico di sorprese e dolci novità.
Un bacio e buona lettura.

****



La condusse nella stanza che da alcuni giorni avevano preso a condividere. Le sbottonò l’abito lentamente, bottone dopo bottone, poi, sfilò piano le maniche facendo scivolare il soffice cotone sulla pelle candida della donna fino a quando cadde a terra nascondendole i piedi.
Hermione sospirò.
Draco, compiaciuto dall’atteggiamento condiscendente della bella strega, si avvicinò ancora sfiorandole con i polpastrelli il collo, scostò i capelli ricci e vaporosi iniziando a baciarla. Depositò una miriade di baci languidi e umidi prima sul collo, poi sulla spalla e infine la fece girare per ammirarla in tutto il suo splendore.
- Ti desidero - ammise senza alcuna vergogna.
Hermione divenne rossa e sorrise.
- Draco –
- Ti voglio - aggiunse.
Hermione accarezzò piano il viso del bel pozionista, non si stupì nel sentire i peli della barba lambire la sua pelle chiara.
- Ti amo - rispose lei, baciandolo sulle labbra.
Quella confessione fu per Draco Malfoy la conferma che anche lei provava per lui qualcosa.
Mi ama, ama solo me.
Compiaciuto, la baciò con desiderio, la prese in braccio e la depositò sul grande letto.
Non attese molto sdraiandosi su di lei, riprendendola a baciare.
Le accarezzò il seno, il ventre, le gambe e quando sentì i suoi sospiri languidi, entrò in lei con ardore.
Una spinta, un'altra e un’altra ancora, fino a quando, entrambi, raggiunsero la pace dei sensi.
Ci volle un poco per rasserenare il respiro ma nonostante questo Draco non si staccò da Hermione, la strinse a se con prepotenza abbracciandola stretta.
- Sposami - le sussurrò piano nell’orecchio.
La donna s’irrigidì un attimo.
-Rendimi l’uomo più felice del mondo e sposami Hermione- disse ancora facendola sciogliere.
- Io non sono... -
- Sei l’unica che voglio, l’unica che vorrò per sempre -.
Hermione sollevò piano gli occhi per poterlo ammirare, batté le palpebre e sorrise piano prima di annuire.
- Questa è l’unica dichiarazione d’amore che mi posso aspettare da te, Malfoy?- chiese prendendolo in giro.
Lui sbuffò stringendola ancora.
- In effetti, avrei voluto metterti incinta e porti davanti al fatto compiuto - ammise sfidandola, - ma ti saresti irritata e mia madre con te, quindi te lo chiedo-
- Malfoy -
- Sì Granger?-
- Hai recitato l’incantesimo contraccettivo?-
Draco ghignò divertito e muovendo appena il capo: prima a sinistra poi a destra, rivelò alla donna le sue oscure macchinazioni.
- Sei... -
- Che ti frega-, disse Draco strafottente – tra poco diverrai mia moglie e nessuno potrà dire nulla-
Hermione si girò di scatto dandogli le spalle e ponendo un broncio assurdo.
- Non voglio sposarmi con il pancione- disse scocciata – non voglio che si pensi che ti abbia incastrato che mi sposi perché sono rimasta incinta-
- Eh chi se ne frega-
- A me importa Malfoy, a me – ripeté.
- Sposami subito e nessuno saprà nulla-
- Io... - disse girandosi di scatto per guardarlo, i capelli biondi gli ricadevano sugli occhi nascondendo la fronte, gli occhi grigi la scrutavano ansiosi di sapere le sue intenzioni e le labbra disegnavano il suo solito e irridente ghigno.
- Uff - sbuffò.- detesto essere ricattata da te - ammise.
- A me piace un mondo, soprattutto, mi piace averti nuda nel mio letto - e senza che potesse dire anche solo un’altra parola “si” avventò su di lei facendole scordare ogni cosa.
Fecero l’amore ancora quella notte e ancora una volta Draco non pronunciò l’incantesimo.
- Voglio un figlio le disse – voglio un fratellino per Scorpius-
- Potrebbe nascere una sorellina- lo incalzò Hermione.
Malfoy rise di gusto.
- Sono anni che non nascono femmine nel mio casato-
- Sono anni che non sposate mezzosangue - li ricordò divertita.
- Sei assurda - sentenziò Draco baciandola ancora – comunque -, aggiunse – lavoriamoci su - disse ancora e stringendola a se.
- Va bene Malfoy-
- Sarebbe bello mi chiamassi amore- chiese lui.
- Già sarebbe bello che mi dicessi che mi ami- replicò Hermione lasciandolo senza parole. - ora però lasciami dormire che domani sarà ancora una lunga e faticosa giornata. Notte Malfoy-
- ’Notte Granger - disse mentre la sua donna appoggiava il capo sul suo petto socchiudendo gli occhi.
Notte amore, pensò.

****

La mattina seguente il Manor era avvolto da una frenesia mai vista. Lucius e Draco preoccupati come mai in vita loro, percorrevano la sala del te con ampie falcate. Narcissa , seduta sul tavolo, cercava con infinita pazienza di far bere al nipote del latte, mentre Hermione rileggeva ogni carta che il Ministro aveva inviato loro con un gufo postino.
- Manca meno di un’ora – disse Draco.
- Si - ripose il padre.
- Vi sedete- disse spazientita la Granger – vedervi camminare mi irrita- aggiunse.
- Si spazientisce anche me-, aggiunse Narcissa.
- Tra poco dobbiamo andare- ricordò Draco.
Il piccolo Scorpius guardò suo padre e sbiancò.
- Tranquillo piccolo, andrà tutto bene-
Scorpius cercò di sorridere.
Non devo piangere, sono grande, non devo piangere. Si disse.
- Certo che andrà tutto bene, tu non hai fatto nulla- replicò Lucius. Hermione annuì alzandosi anche lei.
- Scorpius fila a lavarti i denti-, il piccolo si asciugò le labbra e uscì dalla sala.
- Daphne non ricorda nulla- disse la Granger guardando sia Draco sia Lucius.
- Questo è un bene o un male?- chiese Narcissa.
- Male - ammise Hermione, - se lei fosse nel pieno delle sue facoltà sarebbe stata costretta a rivelare ogni macchinazione, invece così.
- Ci saranno i tuoi ricordi e quelli di Scorpius. Poi Purcey...-
- Le sue dichiarazioni non saranno a nostro favore-
- Certo che no, ma dovrà ammettere ogni cosa, perfino di aver mentito sulle condizioni di una sua paziente. Daphne è pazza -.

***

L’aula del ministero della magia era pieno di gente, oltre ai giudici vi era una folla tra maghi e streghe.
- Dementi - sibilò Lucius irritato non appena vide mille occhi scrutare suo nipote.
-Silenzio, entra il Ministro della magia-.
La folla fece immediatamente silenzio non appena l’uomo di colore vestito con una lunga tunica color arancio fece il suo ingresso.
- Siamo qui riuniti per decidere se il piccolo Scorpius Malfoy ha attentato alla vita di sua zia Daphne Greengrass.- gli occhi scuri del mago osservarono la donna seduta accanto al medico. Sbuffò non appena intravide lo sguardo perso della Greengrass.
- Do la parola al legismago della famiglia Malfoy.- il ministro cercò l’uomo accanto al piccolo, ma oltre a Draco e Lucius non vi era nessuno, poi vide Hermione alzarsi e si ghiacciò.
- Sono io ministro - disse Hermione.
- Bene signorina Granger, a lei la parola -.
Hermione si alzò dal bancone e percorse l’aula, sentiva tutta la sala su di se, ma non se ne curò.
Respirò sonoramente inalando l’aria e infine iniziò a parlare.
Raccontò tutto di quella mattina, ricordò ogni istante e chiamò a deporre per Scorpius molte persone: i suoi nonni Lucius e Narcissa, Allyson la cameriera, Zabini e infine fu lei stessa a esporre i suoi ricordi.
Nessuno fiatò con la magia, proiettò nella sala il ricordo e tutti videro quello che una mattina nefasta successe.
Molti abbassarono lo sguardo quando si arrivò alla scena della nascita del piccolo mostro e fu lì che Hermione chiamò a deporre prima Goyle e infine Purcey.
Quella secondo Draco sancì, senza alcun dubbio, la loro vittoria.
Dimostrando la pazzia che aveva corroso l’anima di Daphne Greengrass che nonostante avesse perso la memoria, fu arrestata per aver tentato di rapire e uccidere suo nipote Scorpius e per aver praticato attività magiche oscure.

***

Epilogo.

Hermione avanzò lentamente nella navata, una musica melodiosa l’accompagnava mentre il suo lungo strascico frusciava sul pavimento in pietra.
Il cuore le rimbombava nel petto mentre tra le mani un mazzolino di mughetti e viole le solleticava le narici. Ginny, la sua vecchia amica, aveva acconsentito a diventare la sua unica damigella e Scorpius con grande soddisfazione le precedeva con un cuscinetto di pizzo bianco in cui erano state deposte le fedi.
Quando gli occhi grandi e caldi della Granger incontrarono le iridi argentee di Draco, tutto ciò che stava intorno all’improvviso, scomparve. Per Draco c’era solo Hermione e per Hermione solo Draco.
Arrivata a un passo da lui, Hermione si fermò attendendo l’uomo.
Draco le sorrise dolcemente sollevando il velo bianco che le copriva il viso.
-Sei bellissima- disse, mentre la donna sorrise radiosa.
Quello che successe dopo fu magico, l’atmosfera, le intenzioni e lo scambio degli anelli.
Tutto fu stupendo per i due e niente andò storto finalmente potevano vivere il loro amore alla luce del sole senza che nessuno insinuasse nulla.
Finalmente la vita poté sorridere a Draco e Hermione, e con loro al piccolo Scorpius.
- Posso chiamarti mamma? - chiese il piccolo correndo ad abbracciare quella che un tempo era la sua insegnante.
Hermione guardò Draco e notò i suoi occhi illuminarsi.
- Se tu vuoi, sì - rispose.
- Mamma - disse Scorpius abbracciandola forte – ti voglio tantissimo bene -.
- Anche io piccolo, anche io ti voglio bene -
- Tantissimo?- Chiese lui.
- Sì tantissimo -
- E a papà?- Chiese ancora Scorpius,
- Sì, anche a lui- ammise Hermione sotto lo sguardo compiaciuto di Draco.
- Ma a te di più - disse Hermione soffocando una risata.
- Bene ti sposo e già mi tradisci- rimbrottò Draco – e pensare che volevo portarvi a Euro Disney... -
- Oh - disse Scorpius battendo ritmicamente le manine paffute.- che bello-
- Quando partiamo?- chiese ancora la piccola peste bionda.
Hermione guardò Draco negli occhi.
-Anche ora se vuoi Scorpius- dissero insieme.
-Si davvero?- chiese eccitato.
I due annuirono all’unisono.
- Siete la mamma e il papà più fantasmagnifici del mondo - disse.
- Che parola è: fantasmagnifici?- chiese Draco sorpreso.
- Non lo so -, ammise il figlio,- la usa sempre James -
Draco scosse il capo.
Il figlio di Potter era una pessima compagnia per suo figlio ma non lo disse, non ancora, non voleva certo offendere sua moglie, infondo, quel mostriciattolo era il figlio del suo amico morto e della Weasley.
- Fantasmagnifici non è una parola- ripeté Hermione o siamo fantastici o siamo magnifici - disse sorridendo.
- Beh voi siete tutti e due- disse il piccolo annuendo convinto.
- Va bene – disse sconsolato Draco, - ora va a salutare i nonni prima di partire -
Scorpius non se lo fece ripetere e sparì correndo.
- Non ti dispiace se portiamo anche lui in viaggio di nozze?- chiese Draco quando la zazzera bionda del suo primogenito spari alla sua vista.
Hermione lo guardò negli occhi.
- No amore. Sono felice di portare tutti e due i nostri figli in viaggio di nozze - Draco deglutì.
- Sei... -
- Si poche settimane - disse.
Draco la sollevò
- Ti amo - disse finalmente e Hermione dalla felicità non riuscì a trattenere una lacrima.
- Hermione - la richiamò lui preoccupato.
- Sono felice - disse asciugandosi con il palmo della mano , -sono felice- disse ancora baciandolo.
E come poteva essere altrimenti, Draco le aveva appena detto che l’amava, Scorpius la considerava come una mamma e nel suo ventre cresceva una vita. Sì Hermione Granger non poteva che essere felice, la sua vita da quel momento le avrebbe riservato tante sorprese tutte bellissime.


FINE.

   
 
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