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Autore: Ninnola    16/07/2007    9 recensioni
La storia inizia dopo il bacio sulla terrazza della scuola...prima della gara di karate di heric. Sana scompare all'improvviso poco prima che la gara di karate inizi così, senza un motivo apparente, ma si scompirirà in seguito che è andata a New York dove una persona per lei importante lotta fra la vita e la morte.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO PRIMO
 
Quella sera Nelly molto fortunatamente non aveva rotto nessun piatto…si era limitata a urlare contro di lui e a cacciarlo di casa senza cena.
Sembrava che tutto fosse tornato come prima, quando Rossana ed Heric erano ancora dei bambini.
Ma non era così, Heric voleva superare quella gara di karatè.
Voleva superarla per poter parlarle, per dirle quanto l’amava, anche se fino a quel momento non glielo aveva mai detto.
Non le aveva mai detto quanto forte battesse il suo cuore quando la incontrava, non le aveva mai detto il rancore che provava verso Charles solo per averla abbracciata.
Non le aveva mai detto che si era messo con Funny solo per dimenticarla, non le aveva mai detto quanto stava male quando piangeva e  l’amore che aveva per i suoi occhi quando accennavano ad un sorriso come la sua espressione quando parlava del suo lavoro.
Era il lavoro di Sana la causa del loro distacco.
Ancora una volta Sana se n’era andata.
E non c’era quel giorno. Quando la gara ebbe inizio Heric si voltò verso Terence accennando la presenza di tutti... e Terence preso dallo sconforto nei confronti dell’amico non osava dirgli che Rossana era partita senza dire niente a Heric.
Quando Heric capì che Sana non c’era, gli crollò il mondo addosso.
“Avevo detto che dovevo parlarle, e lei non è qui…. Forse ha avuto paura o forse gli è spuntato qualche impegno nell’ultimo minuto... Bah ”.
Ma non era così semplice ogni pugno, ogni calcio che Heric sferrava contro il suo avversario era sempre più debole.
Non riusciva a concentrarsi. C’era solo lei nella sua mente e più ci pensava più era colpito.
Più ricordava il passato più i colpi diventavano duri.
Quando ad un tratto la porta si aprì bruscamente… Heric sentì il cuore fermarsi”è qui. È venuta.”
Ma purtroppo quando la porta si aprì, PUM, un pugno nello stomaco.
E qui si concluse la gara.
Heric svenne per qualche minuto ma quando riaprì gli occhi era convinto che Sana in quel momento fossa arrivata. Cercò disperatamente Rossana e senza che nessuno parlasse. Una lacrima uscì dal occhio destro di Funny e cadde sul viso di Heric.
Funny come tutti gli altri, sapeva il motivo per cui Sana era partita e stava piangendo per Heric.
Sapeva quanto la amasse e sapeva quanto ci teneva che lei fosse presente alla gara.
Dopo qualche secondo Heric capì che Rossana non c’era.
Aveva paura che Sana non provasse gli stessi sentimenti che lui provava per lei.
Ma chiese di lei solo quando fu uscito dalla palestra.
-Ragazzi, sapete dov’è Sana? Le ho mandato un messaggio con il cellulare ma lei non ha risposto. E non doveva venire con te Funny?-
Ecco. Era quello il momento della verità.
-Heric…- disse Alyssa balbettando con timore -Sana... sana…Sana è partita-.
TUM.
TUM.
TUM.
Appena Heric sentì queste tre parole il cuore gli si fermò.
La vista fu oscurata. “No, non è possibile. NON Può ASSOLUTAMENTE ESSERE VERO. ”
Heric: -dimmi che mi stai prendendo in giro- disse con uno sguardo che non aveva mai avuto prima d’ora.
-Heric è vero- disse Terence timidamente.
“no Sana perché l’hai fatto di nuovo? Perché mi hai lasciato senza dirmi niente? Oh Sana”pensò Heric.
- da quanto tempo sapevate che doveva partire?- disse Heric in tono tremolante.
Alyssa: più o meno da circa 5 minuti prima che iniziasse il tuo esame- disse con le lacrime agli occhi.
Funny: vedi Heric tu eri andato a cambiarti, Terence e Geremy si erano appartati per qualche minuto e dietro un albero abbiamo scorso Sana che parlava con Robby… ci siamo avvicinate l’abbiamo saluta e poi da un altoparlante è stata trasmessa la chiamata dell’inizio gara. Cosi abbiamo detto a Sana di sbrigarsi perché non voleva venire e poi ha detto piangendo e singhiozzando ”ragazze mi dispiace… Non avrei mai e poi mai voluto partire non avrei mai voluto lasciarl.. lasciarvi così! Salutate tutti da parte mia e dite a Heric che…. Che…” scusa Heric ma non ce la faccio a continuare- disse Funny amareggiata.
-che cosa ha detto?- urlò Heric.
-niente. Ha solo aggiunto”lo chiamerò e gli parlerò di persona… devo scusarmi per quello che sta succedendo ma se non fosse così importante vi giuro che non me ne andrei così. Non è da me lo so, ma ora devo andare tra poco c’ è il mio volo… addio amiche mie… scusatemi ancora” e piangendo ha iniziato a correre verso l’auto di Robby-.
“Sana perché?” si disperava Heric nella sua mente.
Non era mai stato peggio come in quel momento.
“Lei era venuta. Voleva vedermi. Voleva parlarmi. Ma non mi ha trovato e se n’è andata”.
Heric iniziò a correre lasciando i suoi amici senza una reazione senza una parola e senza un saluto.
Tornarono tutti a casa tranne Heric.
Continuò a correre tutta la notte, gli sembrava che come molte altre volte stava rincorrendo Rossana per consolarla, quando senza rendersene conto arrivò al Gazebo.
Era buio e per qualche strano motivo non c’era neanche una luce nelle vicinanze.
Tranne quella della luna piena nel cielo senza una nuvola.
Il cielo stellato, la luna evocarono in Heric una reazione a catena: in un primo momento iniziò a scalciare contro il pilastro del gazebo, poi si sdraiò sulla panchina di questo e rimase a pensare a lei tutta la notte senza dormire.
Si fece l’alba e Heric tornò a casa triste e sconsolato come non mai.
Erano circa le cinque e camminò lentamente fino al bar del benzinaio, che era aperto 24 ore su 24.
Entrò si sedette sullo sgabello vicino al bancone e ordinò un caffè.
Non gli piaceva ma era l’unica cosa buona che servivano in quell’unico bar aperto nelle prime ore del giorno  di tutte le mattine dell’anno.
Erano circa le sette e quando si accorse dell’ora si affrettò a tornare a casa.
Nelly non c’era. Era già andata a scuola.
Ma il papà? Neanche lui era già andato al lavoro.
“almeno non litigheremo di prima mattina”pensò Heric all’istante.
Entrò in cucina per prendere un bicchiere di latte, lo mise nel microonde per farlo riscaldare quando, guardò il microonde erano le 8.50 e frettolosamente bevve il latte ancora freddo, fece lo zaino e si avviò per andare a scuola.
Da quel giorno tutto sarebbe cambiato ora che Sana non c’era.
“Sana dove sei? Amore mio come stai?” pensava ogni secondo Heric non ascoltando niente e nessuno solo le sua mente.
La campanella  suonò e lui entrò in classe 10 minuti più tardi il professore lo cacciò ma a lui non importava niente.
Sembrava tornato arrogante come prima, quando ancora si sentiva in colpa per la morte della madre.
Ora era la stessa cosa, la persona che amava di più di tutti a questo mondo se n’era andata e non l’avrebbe mai più vista per non si sa quanto tempo.
Rossana.
Heric impazziva se pensava che non l’avrebbe vista ma ad un tratto il cellulare squillò…
Heric lo sentì a malapena vide sul display ”nuovo messaggio ricevuto da:Terence”.
C’era scritto:”Heric ti dispiacerebbe incontrarci davanti l’uscita della scuola ti devo parlare…”.
A Heric non importava nulla , ma ci andò ugualmente.
E sorpresa delle sorprese: una ragazza era con Terence e disse -Heric questa è la nostra nuova compagna di classe si ch….- diceva Terence… ma non fece in tempo a finire che Heric urlò -Sana!!!- e Terence disse -mi spiace Heric ma lei non è Sana…lei è Sara-.
Heric si strofinò gli occhi e quando li riaprì era tutto chiaro una ragazza con i capelli castano chiaro, con lo stesso taglio di Rossana era la loro nuova compagna di classe.
Heric: -ti chiedo scusa Sara- disse in tono malinconico.
Sara:-non ti preoccupare, molti mi confondono con lei poiché i miei capelli hanno i riflessi rossi-
Heric: -Terence ti posso parlare in privato?-.
Terence :- certo dimmi-.
Sara:-Ragazzi io vado, è arrivata mia madre. Arrivederci-
 Heric: -Terence mi hai fatto prendere un colpo! Lo sai che ci sto malissimo? Vero?-
Terence:- ma certo che lo so! Comunque non ti avevo chiamato solo per questo, ti volevo dire che Sana ieri ha telefonato ad Alyssa e h..-
Heric: -dov’è? Cos’ha detto?-
Terence:-Heric fammi parlare!!! e ha detto che Sana le aveva detto che dovevamo stare  tranquilli e che avrebbe telefonato anche a Funny e anche a noi due-.
Heric:- aveva telefonato dal suo cellulare?-
Terence: -no!! Da una cabina pubblica-
Heric:- ma dove è andata?-
Terence: -non lo so.. noi non ne sappiamo niente!-
Heric: -grazie Terence sei un vero amico!-
Terence:- ti manca tanto?-
Heric: -sarò breve: IO LA  AMO, MORIREI PER LEI  capisci? Ok io torno a casa ciao-.
Terence. -no aspetta!-.
Heric: -cosa? Chi?-.
Terence: - Niente… Scusami… Ci vediamo...Ciao-.
Era tutto chiaro. Terence aveva capito tutto! Gli si raggelò il sangue quando Heric disse quelle due parole. Era tornato tutto come prima, l’unica cosa che era cambiata era la classe. Non c’era più baccano in classe ma il comportamento di Heric era uguale a quello che aveva vari anni prima.
Dopo quel incontro con Terence, Heric tornò a casa solo all’ora di cena; passò il pomeriggio vagando per Tokyo, ripercorrendo tutte le tappe della sua vita segnata da quella splendida ragazza.
Quello che succedette quando tornò a casa era già scontato… fuori casa senza cena.
“Ma cosa ti è successo Sana? Dove sei Sana?” si ripeteva Heric continuamente.
  
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