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Autore: Im free fallin    05/01/2013    0 recensioni
“L'amore non può mai perdere. Anche se si è distanti, se ci si perde, se ci viene tutto contro, noi abbiamo vissuto ma ci siamo aspettati, non c'era nulla più grande di Noi.
E ora sono solo qui solo ad aspettare che tu possa bussare alla mia porta e dirmi “ehi amore, sono qui.”
E' la mia prima FF, spero vi piaccia (:
-El
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo III

 

Dopo che Paola se n'era andata eravamo calati in un silenzio abbastanza imbarazzante, ma io comunque ero spigliata e subito gli parlai.

-ehi, allora che vuoi fare? Rientriamo a ballare?

Cazzo no. Cosa rientravamo a fare solo noi due? Per ballare come due coglioni? No. Pregai in quel momento perchè rispondesse che avrebbe preferito di no.

-naaah, andiamo a fare un giro! Sono stanco e dopo un po' quella musica mi rincoglionisce.

Iniziammo a vagare senza una meta precisa.

 

Era bello, ridevamo, e soprattutto era interessato a quello che dicevo, lo capivo da come mi guardava.

 

-allora sei inglese! Sei mai stato a Londra? Io amo tutto di quella città, ci sono stata due volte e non smetterò mai di pregare i miei di riportarmici. La città illuminata di notte, i mercatini caratteristici, le grandi vie affollate, è tutto uno spettacolo lì. Credo che mi trasferirò lì.- Iniziai a fantasticare

-sì che ci sono stato e ti capisco, è splendida, ma in realtà abito ad Holmes Chapel, nel Chesire, un po' distante da Londra

 

Mi iniziò a spiegare tutte le sue teorie di distanza tra la sua città e la capitale a seconda dei mezzi che prendevi per raggiungerla, poi mi raccontò della sua scuola e del fatto che non vedeva l'ora di buttarsi in acqua il giorno dopo. Era praticamente notte fonda, si erano fatte le 4 e io mi divertivo come poche volte era successo da un po' a quella parte infatti in quanto a ragazzi “per più di una sera” non mi era mai andata poi così bene.

 

-ti và di andare in spiaggia?- avevo una voglia matta di andare a guardare le stelle, si avvicinava la notte di san Lorenzo e io ogni anno in quel periodo amavo guardarle. Mi davano speranza.

 

-a fare cosa? È tardi!- dopo quella risposta pensai che non capisse un bel niente.

-maddai vieni! Ti ricrederai.-

 

Lo presi per mano e lo portai in una spiaggia libera poco distante, ci sdraiammo come due profughi sulla sabbia e iniziammo a fissare il cielo.

Ci furono dei secondi di silenzio.

 

-ehi El.- si girò verso di me con aria interrogativa.

-saresti una buona compagna.-

-scusa, cosa intendi?- ero stranita

-non lo so, mi piace stare con te. Insomma non te la tiri nonostante potresti, sei simpatica, riesci sempre a trovare il lato positivo nelle cose, è affascinante.-

-wow, grazie. Nessuno mi aveva mai detto cose così belle.-

non sapevo cosa dire, ero lì immobile col cuore che mi batteva in un modo assurdo. Avrei voluto registrare quelle parole per sentirle e risentirle, ero contenta perchè qualcuno finalmente non mi giudicava dalle apparenze ma bensì per quello che vedeva realmente.

 

Ci fù qualche minuto di silenzio.

 

-confessami qualcosa.- gli dissi. Volevo rendere ancora più speciale quella sera.

-mh, canto in una band. Ora confessami qualcosa tu.-

-wow è stupendo! Adoro la musica! Come vi chiamate e cosa cantate?.-

ero estasiata dal suo mondo, gli avrei chiesto cose all'infinito.

-ehi ehi calma! Allora ci chiamiamo White Eskimo e cantiamo soprattutto cover di altri gruppi sia alle feste d'istituto della nostra scuola, sia a qualche evento così.-

-bellissimo. Devi cantarmi qualcosa.- aveva una voce bellissima quando parlava, figuriamoci quando cantava.

-non ci penso nemmeno, ora, qui, no. Magari domani! Sempre se ti va di venire al mare con me..-

-è un ricatto questo! Comunque si potrebbe fare, però nel pomeriggio.. di mattina ho troppo sonno.-

 

Passa una stella cadente, bella, luminosa, di quelle che ti lasciano abbagliata, a bocca aperta.

Ci uscii un “oooh” di emozione.

Ci guardammo per non so quanto sinceramente forse dieci secondi o forse due minuti ma non avrei voluto smettere.

 

-cosa hai espresso?.-

-sei curioso? non si dice sennò non si avvera.-

guardò l'orologio, erano le 4:42.

 

-comunque, si è fatto tardi, devo tornare in hotel prima che i miei si accorgano di quanto sia tardi. Allora domani ci si vede?.-

amavo quando un ragazzo mi dimostrava che era interessato a me senza orgoglio.

Nel frattempo ci alzammo e mi accompagnò davanti al mio locale.

 

-certo, facciamo che io scendo verso le 16 e poi ti chiamo ok?.-

-va bene bellezza, questo è il mio numero.-

 

e tirò fuori dalla tasca un bigliettino col suo nome ed il suo numero.

 

-ma cosa fai ti tieni i bigliettini in tasca col tuo numero? Ahahah già prevedevi di conoscere qualcuna?.-

-ehi mi hai visto sono uno schianto!.-

-fanculo Harry.- gli sorrisi.

Presi il bigliettino dalle mani e lo misi in tasca

-allora buonanotte El.-

-notte Harry.- e mi posò le labbra sulla mia guancia.

 

Buonasera ragazzeee!

Era da un casino che non aggiornavo questa ff,

però non volevo lasciarla inconclusa perchè è una storia che

mi sta a cuore :) perciò perfavore recensitemi ho bisogno

di consigli, anche perchè è la prima storia che scrivo :)

grazie mille xx

 

-El

  
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