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Autore: a cello song    09/01/2013    5 recensioni
« Hey, Malfoy, ci credi nell’amore a prima vista? »
Colpo di fulmine. Rose Weasley non sapeva neanche quasi cosa significasse, questa espressione, prima di caderne vittima. Lui era uno sconosciuto; non conosceva il suo nome né la sua Casa, prima di quel primo settembre.
Colpo di fulmine. Scorpius Malfoy non ci credeva, come non credeva nell'anima gemella; non esisteva il destino, ciò che volevi dovevi creartelo con le tue mani. O con quelle di qualcun altro.
Amicizia. Chloe Ryan conosceva bene Liam Nott, suo amico d'infanzia, o almeno così credeva. Da quel primo settembre, cominciò a dubitarne.
Amicizia. Alex Lloyd odiava sua sorella Allen; ma ancor di più odiava la sua migliore amica Sarah Calvinson.
Stelle. Orion Aldebaran era il nuovo insegnante di Divinazione, e amava prevedere il futuro guardando le stelle.
Stelle. Adhara Sullivan era l'insegnante di Astronomia, e amava la sua materia quanto odiava la Divinazione.
"Ma all’amore non scappò nessuno di loro."
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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hey the 10
Non aveva fatto niente.

 
  Grazie millissime (?) a Vanilla_Rose, BurningIce, Luce62442,  Bess Black, potter fan, Nipotina, Duvrangrgata.
Vi ringrazierò una per una e risponderò alle recensioni che sono rimaste prestissimo, lo giuro
 
 
 

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            Lily si sentiva stranamente bene, quella mattina. Si era svegliata – non che avesse dormito molto! – senza pensare minimamente al pomeriggio precedente, alla litigata con Matt e a tutte le conseguenze che questa aveva portato; non si erano più parlati. Non l’aveva più visto né cercato: aveva trascorso qualche ora in sala comune, dopo cena, ma di Matt non c’era stata traccia. Dove voleva andare a parare quel ragazzo? Era troppo orgoglioso per ammettere che lei aveva pienamente ragione, che pensava solo e sempre a se stesso? O forse non gliene importava nulla di lei?
           Non si era ancora fatto vivo. E di cose da chiarire ce n’erano tante, visto che non si erano ancora lasciati ufficialmente.
           No, Lily. Non farai tu il primo passo. Non di nuovo. Tocca a lui, questa volta. Pensò con decisione.
           E, stavolta, avrebbe aspettato sul serio, a costo di farla finita.

 
§§§
 
        Dopo tutti quegli anni, Chloe conosceva bene Rose: sapeva che quando aveva buchi nell’orario mattutino se ne tornava sempre a dormire. E quell’anno le andava anche bene, visto che c’era sempre l’amica, di ritorno da Divinazione, a svegliarla.
         Quella mattina Chloe si stupì non poco trovando Rose seduta sul pavimento, a gambe incrociate, con una scatola di Api Frizzole (dolciume di cui la Weasley faceva sempre un’ampia scorta tutte le volte che capitavano a Mielandia) pressoché vuota di fianco a lei e lo sguardo perso fuori della finestra.
Okay, era fuori di sé per l’appuntamento con Liam del giorno successivo, sprizzava euforia da tutti i pori, non riusciva a dire due parole concrete senza sorridere... ma addirittura non dormire?
        « Ciao Rose » la salutò entrando.
        « Chloe... credo di avere un problema. »
        « Hai fatto indigestione di Api Frizzole proprio oggi e domani non potrai andare a Hogsmeade? »
        Rose aveva una strana espressione, un misto di confusione e malinconia. « Credo di essermi innamorata! »
       Chloe alzò le sopracciglia e cadde a sedere accanto all’amica. « Ascoltami bene, Rose. Lo conosci da - »
        « Tanto tempo! »

        « Oddio, hai una strana concezione dei giorni che passano, Rosie, sono solo tre mesi in realtà... quello che volevo dire comunque è che- »
        « Devo rassegnarmi! È un amore impossibile! Ma come faccio, eh, come faccio? Lo vedo tutti i giorni, con quei capelli chiari e gli occhi azzurri... non posso vivere così! Non è possibile! »
        « Ma Rose, domani voi dove- »

    Rose afferrò un cuscino e ci soffocò qualche singhiozzo. « Siamo come Romeo e Giulietta... sai... quei due Babbani che finiscono per uccidersi. »
        « Non li conosco e credo di non volerli conoscere, troppo tristi per me. Ma Rose, qual è il problema? Dovete uscire insieme domani! »
        « Qual è il problema? E lo chiedi anche? Siamo parenti, Chlo, siamo parenti! » Rose chiuse gli occhi e arricciò il naso, quasi a non voler vedere la reazione dell’amica. Poi li riaprì di scatto. « Domani usciremo insieme? Ci hai combinato un appuntamento? »
        « Non ti seguo, Rose. »
        « Tu conosci Charlie! Conosci Charlie meglio di me e l’hai convinto a passare un pomeriggio insieme? »
        Charlie? Ma che... Charlton?! « Merlino, Rose, ma di chi parli?! »
        « Charlton Dursley, ovviamente. Il cu-cu-cu-cugino dei miei cugini. Mi sono innamorata di lui! »
       Il rumore di vari libri caduti a terra attirò l’attenzione delle due ragazze. Poco lontano da loro Lily, un’espressione di incredulità dipinta in volto, le osservava paralizzata. «Rose, ma sei diventata pazza dall’oggi al domani?»
        « Ma quale oggi e domani! Da un’ora all’altra... fino a un’ora fa continuava a ripetermi di non sapere cosa indossare domani pomeriggio, e ora guarda com’è. »
       Lily ignorò i tomi che aveva lasciato cadere e le pergamene che in quel momento si stavano piegando disordinatamente a terra e si avvicinò a Rose, che intanto sembrava essere caduta in uno stato di contemplazione eterea simile a quello in cui Chloe l’aveva trovata. Cercò di scuoterla, ma invano.
      Quando il piede della giovane Potter urtò la scatola azzurro confetto che fino a poco prima aveva contenuto Api Frizzole in grado di rifornire un esercito, Chloe ebbe un’illuminazione. La raccolse e la annusò molto cautamente; non era per niente ferrata in materia, ma l’odore di zucchero caratteristico di quei dolciumi era totalmente assente: ciò, considerato lo stato in cui verteva la Weasley, poteva solo significare che i dolci erano stati imbevuti di un filtro d’amore. Lily, ascoltando la sua teoria, non poté far altro che annuire.
        « Va’ a cercare qualcuno, io proverò a tenerla ferma qui. Merlino, Rose, e dire che ogni occasione è buona perché papà racconti dello zio Ron e il filtro d’amore di Romilda Vane! »
        Chloe sorrise e uscì immediatamente, perché non c’era tempo da perdere. Dal settimo piano corse giù, lungo le scale, senza una meta apparente ma sperando di trovare qualcuno di affidabile cui chiedere aiuto; realizzò dove stava andando solo quando si ritrovò davanti all’imbocco della torre di Astronomia, dalla quale i Serpeverde di quinto anno stavano scendendo fin troppo lentamente.

 
§§§
 
         Scorpius cominciò a sentir odore di guai quando vide Chloe, ai piedi della scalinata che conduceva alla torre d’Astronomia, che si sfregava le mani con fare nervoso, ma non avrebbe mai nemmeno lontanamente immaginato cosa era accaduto. Lasciò Liam indietro per avvicinarsi alla ragazza; sperò vivamente di avere un presentimento sbagliato, che Chloe fosse lì semplicemente per scambiare quattro chiacchiere con Liam o un altro Serpeverde o chi le pareva, ma non doveva essere successo altro.
        « Dimmi che non è successo niente. »
        « Temo di non poterti accontentare. »
    Scorpius alzò gli occhi al cielo: perché la Weasley doveva essere sempre così maledettamente irrecuperabile? Che aveva combinato adesso? A un giorno dall’uscita con Liam!
        « Mi spiace Malfoy, so che è un fastidio, che magari avevi altro da fare, ma ci serve veramente aiuto e non sapevo a chi poter chiedere. »

 
§§§
 
            
        Il giorno prima, mattino presto
 
        Alex uscì senza fare il minimo rumore; attraversò la sala comune senza problemi e si diresse di corsa verso l’atrio, conscia che Audy doveva essere lì da parecchio. Quando arrivò a destinazione, infatti, trovò suo fratello seduto sullo scalino più basso, la testa tra le mani. Alex ebbe un moto di affetto: doveva aver dormito veramente poco per farle quell’enorme favore. Andò a sedersi accanto a lui, accarezzandogli la spalla per avvertirlo del suo arrivo.
        « Oh, Lex, sei qui. » Audy represse a stento uno sbadiglio, estrasse dalla sacca una scatola azzurra legata con un nastro fucsia e la porse alla sorella. « Le Api Frizzole che avevi chiesto », cominciò, riprendendo a frugare, « e questo. Serve l’essenza del ragazzo di cui intendi farla innamorare, ricordatelo. Un capello dovrebbe andar bene... ma “qualcosa di più” sarebbe perfetto, diceva il tizio che me l’ha venduto. Non so bene a cosa si riferisse però. » Continuò porgendole una boccetta di vetro smeraldo etichettata di rosa. Alex provò a stapparla, con un sorriso soddisfatto.
         « E riguardo alla Potter? Sai niente? » Gli domandò.
        « Non ancora. Non posso corrompere Elle, perché è già sotto il controllo di Sarah... potrei provare con Roxanne Weasley, ma dubito che conosca così bene sua cugina. Mi inventerò qualcosa, ma non so se riuscirò a scoprirlo prima di Sarah... lei ha la via diretta per Hugo Weasley. »
        « E io ho Albus Potter. Ma quello lì non vuole parlare, Morgana solo sa perché. Bah, sicuramente non lo sa nemmeno lui – è inutile. »
        « Ma non stai facendo il gioco di Sarah? Voglio dire, se impedisci a Rose e Liam di uscire, la Calvinson ti dirà quello che vuoi sapere su Rogers e la Potter, no? »
       « Io non gioco per nessuno, Audy. Faccio solo il mio, di gioco. Quello che pare a me, non quello che vuole Sarah. » Alex fece una pausa « Impedisco a Liam e Rose di uscire perché non ho tempo da perdere. Ci sono solo due anni, oltre questo, perché quell’imbecille di Nott si decida a uscire con Sarah: non può perdere tempo con altre ragazze, visto che finora non l’ha fatto. Questo è il mio unico gioco. »
        « Capisco... »
        « Grazie, Audy. Ti devo un altro favore. »
       « E siamo a quota diciotto. Me li ripagherai tutti prima o poi, lo sai? » Audy sorrise ironicamente; si alzò in piedi e baciò sua sorella sulla fronte, prima di tornare a dormire. « Ah, Alex », Audy si voltò. « Io e Tessa* stiamo insieme. È ufficiale. »

 
        Giorno stesso, scendendo dalle scale.
 
        Alex stava prestando attenzione a tutto ciò che accadeva attorno a lei meno che ai racconti di Sarah, che quel giorno vertevano sui pavoni che c’erano – lei li aveva visti! – nel giardino della villa dei Nott. Aveva appreso recentemente che due Serpeverde, una del sesto e l’altra del quarto, avevano cominciato a uscire insieme; pareva che fosse stata una ragazza del quinto ad aver combinato l’appuntamento. Ma questa informazione non le bastava: lei voleva i nomi. Così circolava con le orecchie più aperte del solito, tentando di captare ogni possibile frammento di indizio.
        Quello che vide dall’alto della rampa le fece però tornare in mente l’evento del giorno: il piano per scoppiare Liam e Rose doveva aver avuto inizio, perché Scorpius e la Ryan stavano correndo via mentre Liam parlava con qualcuno a lei sconosciuto. Ma non l’avrebbero fatta franca, quei due, no, aveva previsto ogni cosa; si scusò con Sarah e salì le scale verso l’ufficio della Sullivan.


§§§

        L’unica persona che poteva aiutarli, in quella situazione, era un professore. Qualcuno che li avrebbe ascoltati fino in fondo – Rüf era automaticamente escluso –, che non avrebbe sbandierato ai quattro venti la storia – la Vector era automaticamente esclusa –, di cui si potessero fidare ciecamente – Madama Bumb era automaticamente esclusa –. Scorpius stava tentando invano di convincere la Ryan a chiedere aiuto alla Filter, l’insegnante di Pozioni, ma la Grifondoro non si fidava di lei. « È la donna più nervosa e incostante che io conosca! », continuava a ripetere, camminando sempre più velocemente. Scorpius pensò che la loro meta fosse il luogo in cui si trovava Rose, ma si rese conto tardi che stavano correndo verso l’ufficio di Aldebaran; fin troppo tardi per opporsi.
        « Hey, ma è ingiusto! Io non seguo Divinazione, non so che tipo sia Aldebaran. Non possiamo andare da Paciock, che oltretutto è anche un amico di famiglia dei Weasley? »
      
« Ti facevo più intelligente, Malfoy! Paciock lo comunicherebbe subito alla famiglia, Ron si precipiterebbe qui con la prima Passaporta e scatenerebbe il finimondo, e la storia diverrebbe di dominio pubblico. Non dicevamo di tenerla tra noi? Fidati, Aldebaran è- oh, professore! » Prima che Chloe potesse terminare il suo discorso, la testa ricciuta del professore fece capolino dalla porta dell’aula. « Professore, la prego, abbiamo un problema. Si tratta di Rose Weasley – lo so che non è una sua alunna, ma è un’emergenza, deve assolutamente venire con noi! La prego, deve aiutarci! Almeno lei! » Esclamò con foga la ragazza, tanto che il professore fece evidentemente fatica a seguirla.
        « Piano, Ryan, piano. Lo sapevo, non bisogna mai sottovalutare i segni che possono sembrare innocui... ho appena trovato, ripulendo l’aula, delle piume di gufo che erano in una posizione strana, un disegno sconveniente... un cattivo presagio. Che cosa è successo? »
        Sì, come no. Un disegno sconveniente! Andiamo Aldebaran, ci dia una mano e basta, senza ficcare in mezzo quelle sue arti da baraccone. Pensò Scorpius, sprezzante.
        « Guardate che vi ho sentiti! » Una voce risuonò dal fondo della scalinata a chiocciola. « Dunque è vero! »
       Aldebaran si coprì gli occhi prima con una mano e poi con l’altra, l’espressione afflitta. Pochi secondi e finalmente anche Scorpius poté riconoscere chiaramente la voce della professoressa Sullivan, di Astronomia.
       « ...e non sapevo ancora quanto cattivo. Un pessimo presagio, non c’è che dire. » Mormorò il professore con rassegnazione.
      « Ragazzi, che fate ancora qui? Aldebaran, non sei ancora andato a chiamare la Filter? Forza, dobbiamo risolvere la situazione il prima possibile! » Ordinò la donna con fare pratico. Ecco, appunto. L’avevo detto io di andare direttamente dalla Filter!
       « L’avrei fatto, Sullivan, se non fosse che non so ancora cos’è successo! » Ribatté il professore seccato.
      « La Weasley è sotto filtro d’amore. Com’è che non lo sapevi? Non l’hai previsto, stavolta? Oh, mi spiace. » Scorpius rimase sorpreso di quanto la Sullivan risultasse divertita, e, al contrario, Chloe e Aldebaran lievemente infastiditi. « Comunque forza, dobbiamo preparare un antidoto al più presto e concederle il resto del pomeriggio per riprendersi – ne avrà bisogno. Domani la interrogheremo ben bene, e troveremo il colpevole. »

     « Ma Rose è impegnata domani! » Esclamò Scorpius senza rendersene conto. Si sentì tre paia d’occhi puntati addosso subitaneamente. « Sì, insomma, c’è l’uscita a Hogsmeade... lei deve andare... »
        « Oh, mi spiace, signorino Malfoy, che il suo piano di invitare la signorina Weasley a bere un tè da Madama Piediburro sia saltato, ma ci sono delle priorità, e al momento la nostra è quella di assegnare una bella punizione a qualche studente qui dentro. »
        Scorpius non riuscì nemmeno a sorridere per l’allusione alla stanza di Madama Piediburro e al ricordo del pomeriggio di oramai tante settimane prima. Vide solo l’uscita di Liam e Rose crollare in pezzi, e il sorriso di Sarah – e, probabilmente, Alex – dietro tutto ciò. Perché di una cosa era certo: la Sullivan era stata informata da una delle due. E lui non aveva fatto niente per impedire che tutto quel casino accadesse. 
  

               

*Tessa: È Tessa Garfield, la rossa Prefetto di Corvonero nonché amica di Allen Lloyd.


Ora ditemi, ditemi se Audy Lloyd non è figo. Boh, io me ne sono innamorata :') Infatti avrebbe dovuto essere solo una comparsa, ma ora ha una storia tutta sua. Vedrete, vedrete. v.v Anche se penso che molti lo odieranno e non sanno nemmeno quali erano i miei veri piani per lui all'inizio.
Okay, mi farò perdonare dell'enorme ritardo. Il prossimo capitolo è già pronto e arriverà presto; vi lascio un minuscolissimo spoiler :3

Sembrava una bambina. Rose osservava i fiocchi cadere uno dopo l’altro con una gioia infantile. 
Un’allegria che non faceva altro che confondere lo stomaco del ragazzo, già ridotto a una centrifuga. 
Merlino, quello era vischio... perché spuntava sempre dal nulla, lì ad Hogwarts?           


   
 
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